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Autore: CrystalWolf    18/12/2016    1 recensioni
Dal testo
"Una pioggia battente bagnava le strade di Londra. Ciò non fermava la città, in quanto le strade erano percorse da carrozze,vagabondi,ladri e orfani.
Un uomo su un tetto,noncurante della pioggia,osservava la strada. C'era un grosso edificio di fronte a lui. Un grosso edificio squadrato.Doveva saltare.Doveva sfidare il vuoto....."
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evie Frye, Jacob Frye, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve.Sono tornato con il secondo capitolo di questa storia.
Perdonatemi se alcune cose risulteranno anacronistiche con la vera storia di Syndicate ma scrissi il primo capitolo prima dell'uscita del gioco.Diciamo che questa è una mia libera interpretazione.
Buona lettura



~~When a man is tired of London is tired of life,for there is in London all that life can afford~~


Il giorno dopo Jacob ed Evie passeggiavano per le strade della City di Londra.
Era una delle zone della città più ricche e affacendate della città.Il cuore pulsante di Londra .
Vi si potevano rimirare carrozze da ogni dove,Dame con i loro sofisticati abiti che passeggiavano,Pomposi uomini d'affari che camminavano con i loro costosi completi,mercanti,operai che si recavano nelle fabbriche,mercanti e tagliaborse...ogni classe sociale era presente.
"Ottimo lavoro ieri notte." Disse Evie. " Ma sei stato avventato.Ora i Redstone sono suo piede di guerra"
"Ho ucciso Dunt apposta per non dare nell'occhio." Rispose Jacob risentito.Per una volta che pensava di aver agito nella maniera corretta...
"Dimentichi che eri nel loro territorio.E le nostre bande rivali hanno spie ovunque.Qualcuno avra visto la scena."
"E come fai ad esserne sicura?."
"La gente è nervosa Jacob. I Redstone stanno interrogando chiunque per trovarti.I poliziotti sono sul chi vive e mi è stato riferito di almeno due risse scoppiate tra gli scagnozzi di Crystal e i nostri Rooks." I Rooks.La banda in cui erano cresciuti.
Era una delle bande più potenti di Londra avendo anche membri della confraternita all'interno.
Ovviamente non tutti i membri della banda sapevano dell'esistenza degli assassini ma la fama dei Rooks era forte oer cui non facevano domande.Evie e Jacob ci erano cresciuti ed erano stati iniziati ai precetti dell'ordine. Attualmente però la banda affrontava un periodo di decadenza per cui i gemelli Frye la stavano guidando alla riscossa ristabilendone il potere nel tessuto sociale di Londra.
"Dirò ai ragazzi di tenersi pronti". Disse Jacob sistemandosi il cilindro.
Evie notò una persona avvicinarsi nella loro direzione.
"Si sta avvicinando Cathrine Dawes fratello.Vi lascio soli." Disse la ragazza con un sorrisino e se ne andò.
Jacob sussultò un attimo.
Cathrine Dawes era la figlia di Robert Dawes,uno dei più ricchi magnati di Londra.Il signor Dawes aveva fatto fortuna con le sue acciaierie
Cathrine si stava avvicinand a Jacob mentre il padre parlava con un rigattiere all'ingresso del negozio del medesimo.
Jacob ed Evie infatti erano finiti in una delle vie più trafficate della City.
L'assassino osservò la ragazza.La trovava bellissima.
Aveva lunghi capelli rossi,occhi verdi ed una carnagione pallida che rendeva il suo viso ancor più delicato di quanto già non lo fosse.
Era abbastanza alta e snella.Indossava un abito lungo blu ed un cappello ,anch'esso blu,con un fiore sopra.
"Buongiorno Jacob."
"Buongiorno".
All'età di nove anni Cathrine era scappata dalla custodia della sua balia e lasciò la villa del padre per girovagare per le strade di Londra.Ma finì in un vocolo sbagliato.Nel quartiere di Whitechapel.
Non ci mise molto a finire nei guai.
Era stata accerchiata da un gruppetto di orfani e piccoli furfantelli.
Vestiti di stracci,sporchi e con un ghigno sulla faccia avevano spaventato a morte la piccola che mai aveva visto le condizioni dei quartieri poveri della città.
Per fortuna però era intervenuto un giovanissimo Jacob.Avvezzo a quel misero ambiente non esitò un attimo a salvare la bambina e a scacciare,con non poca difficoltà,i teppistelli.
Cathrine aveva chiuso gli occhi per tutto il tempo ma quando li riaprì vide un Jacob sorridente che l'aiutava ad alzarsi,pur avendo riportato un brutto taglio al sopracciglio sinistro.
Il bambino la riaccompagnò a casa e i due iniziarono a vedersi di nascosto per andare a giocare.
Dopo un po furono scoperti dal padre che seppur inizialmente restio a lasciar che la figlia frequentasse quel Jacob,dopo aver sentito delle sue gesta permise ai due di diventare amici.
. Fu l'inizio di una grande amicizia tra i due anche se,una volta cresciuti,i rispettivi impegni facevano si che i loro incontri divenissero più radi ma non erano mai cessati del tutto così che la loro amicizia poteva dirsi immutata.
O meglio lo era da parte di Cathrine.Jacob da qualche tempo era strano.Cominciava a guardare con altri occhi Cathrine,conscio del fatto che ormai provava qualcosa di più di un'amicizia e,spaventato da questo sentimento aveva preso a evitare di incontrarla.
"Come stai Jacob?"Era felice di rivedere il suo amico.
"Bene signorina e voi? Che mi raccontate?"Rispose il ragazzo.(Per evidenziare il distacco Jacob aveva preso a darle del voi)
"Le solite cose.Cene,ricevimenti,studio...comincio ad annoiarmi" rispose ridacchiando.Jacob non potè far a meno di pensare che era bellissima quando rideva ma subito ricacciò il pensiero.
"Vi capisco signorina.Ora scusatemi avrei degli impegni.Buona giornata"rispose il ragazzo.
Fece per andarsene ma la ragazza lo fermò "Jacob quand'è che tornerai a trovarmi?È passato un po dall'ultima volta e...mi manchi."
Jacob deglutì a vuoto.Davvero gli mancava? Ma solo come amico?
"Il più presto possibile sognorina.Ve lo prometto"
Cathrine si avvicinò e gliede un bacino sulla guancia "Grazie"
Jacob completamente arrossito e imbambolato biascicò un semplice "Figuratevi" poi però disse "Cathrine...non uscite di casa quest'oggi"e se ne andò.
La ragazza,non capendo,si chiese come era possibile che il suo amico fosse diventato così schivo ed enigmatico.

Jacob raggiunse Whitechapel ed arrivò al pub.
Superò i clienti che la affollavano ed arrivò davanti ad una porta nel retro del pub.
Bussò.
"Parola d'ordine".rispose una voce.
"Charles sono io" rispose spazientito.
"Parole d'ordine."
Jacob sospirò "It's unworthy for an empire,that children die to grab a shilling"
La porta si aprì e rivelò un uomo incappucciato.Charles Dale.Era di Mezza età,con la barba grigia e la veste,completamente marrono che lo copriva.
Insieme a lui,alcuni membri dei Rooks,membri fidati s'intende,che esaminavano le carte o pulivano le armi.
"Charles i Redstone ci cercano."
"Lo so.Mi son tornati almeno tre uomini con i denti rotti.Ho radunato quasi tutte le nostre forze disponibili.Una cinquantina di uomini.Armati di coltelli,revolver e tirapugni.Alcuni hanno persino delle carabine."
"Sarà divertente." Disse Jacob con un sorrisino."Sono alla stazione?"
"Ci contendono quella zona ed attualmente è sotto il nostro controllo.È spaziosa,adatta agli scontri.Se vengono verranno là."
"Evie lo sa?"
"È già lì.Sta iniziando a coordinare i nostri uomini."
"Allora uniamoci alla festa."


Jacob giunse alla stazione.Era deserta.Di solito era sempre ricolma di gente quindi i cittadini sapevano ciò che stava per succedere.
Vide Evie che stava impartendo ordini ai Rooks.
Erano piazzati in ogmi angolo.Ma il grosso dello schieramento era concentrato al centro.
"Oh Jacob.Ti unisci a noi?"
"Volentieri.Sicura che la polizia non interverrà?"
. "Abbiamo degli amici fra gli ufficiali.Ne staranno fuori."
"Perfetto"
Jacob guardò gli uomini.Sentiva una sorta di elettricita pervadergli tutto il corpo.Ad un certo punto salì piano semi-rialzato e da lì tenne un discorso.
"Signori,amici,fratelli..siamo qui per un motivo.Far finire l'oppressione.Queste bande che ci minacciano sono asservite ai padroni e i cittadini non vedono un soldo morendo di stenti.Fate vedere loro qual'è la vera anima dei cittadini londinesi.Viva i Rooks.God save the Queen"
Tutti tuonarono "Viva i Rooks. God save the queen"
In realta Jacob non nutriva grossa fiducia nelle regina.La considerava solo un burattino nelle mani di persone ben più potenti.Ma la maggior parte dei componenti della banda erano molto patriottici e quindi infondere un po di ardore non guastava.
Jacob scese."Proprio un bel discorso." Disse Evie tirandosi su il cappuccio."Ho un talento naturale" disse Jacob facendo lo stesso.
Aspettarono un'ora.Poi verso le 18:00 i Redstone arrivarono. Crystal in testa.Le forze in campo,in quanto a numeri, più o meno si equivalevano. I gemelli notarono le due croci ricamate sui suoi spallini bianchi.
"Jacon ed Evie Frye.I gemelli diabolici.Ve lo dirò solo una volta.Rimunciate agli affari e forse vi lascerò vivere.
Lawrence Crystal non era molto alto ma era robusto.Aveva una lunga barba e due piccoli occhi neri.In testa aveva un piccolo cilindro.ed indossava un soprabito verde acqua.
"Vi ringraziamo per la gentile offerta ma siamo costretti a declinarla." Rispose Evie.
Jacob fece scattare la lama"Magari potete provare ad essere più convincente."
"Oh si.Ottima idea"disse Crystal facendo un gesto con la mano.
Un uomo estrasse rapidamente la pistola e fece per sparare a Jacob ma questo fù più lesto di lui e sparò per primo.Il.colpo raggiunse il nemico in fronte che crollò al suolo.Per qualche secondo tutti rimasero a fissare il piccolo foro dal quale sgorgava un po di sangue."Attaccate!!"urlò Crystal. Dei Rooks nascosti,armati carabina spararono dei colpi e qualche Redstone crollò a terra morto o ferito.
Da ambo le parti ci furono alcuni scambi di colpi di rivoltella ed entrambi le parti accusarono qualche morto e qualche ferito.
Poi ci fù il contatto.
Si sentivano urla,rumore di ossa spezzate,coltelli che cozzavano e affondavano nella carne.
Jacob indossò il tirapugni e sferrò un colpo in viso ad un uomo.Il ragazzo osservò il Redstone cadere e i denti schizzare via.
Schivò una coltellata e infilzò il nemico con la lama celata.Ne uccise altri due con la lama ed estrasse il Khukri.
Evie aveva preso il suo batone animato ed aveva già sgozzato due nemici.Notò un uomo saltarle addosso ma lei lo schivò e con il bastone colpì la testa del nemico buttandolo a terra.Infine lo infilzò.
Due nemici attaccarono simultaneamente Jacob.Schivò un affondo e poi inflizò con il Khukri il braccio dell'uomo, poi lo estrasse e lo lanciò dritto in fronte contro il secondo uomo.
Ripreso possesso del Khukri Jacob osservò un giovinetto dei suoi venir trafitto da due Redstone e per questa sua disattenzione ricevette un pugno in pieno volto.
Con un grugnito Jacob si rialzò e saltò addosso ai due.Al primo sparò e al secondo usò il suo rampino per agganciarsi alla maglia del nemico e usò la corda per strozzarlo.
I Redstone iniziavano ad arretrare.
"Jacob, Crystal sta scappando" urlò Evie mentre infilzò un altro nemico in pieno petto.
Jacob superò i nemici e uscì dalla stazione.Crystal aveva preso una carrozza e Jacob fece lo stesso Entrambi spronarono i cavalli al massimo e ne scaturì un frenetico inseguimento in cui Jacob rischiò più di una volta di deragliare.
Alla fine sparò alla ruota della carrozza del templare che rovinò al suolo.Erano nei pressi di un cantiere,in una strada fangosa,lontana da occhi indiscreti.
Jacob scese."Lurido assassin" urlò Crystal ma non fece in tempo a finire perchè l'assassino lo pugnalò allo sterno.
Ora parla Templare.Cosa centrano i Redstone con il vostro ordine?"
"Armi.Numerose bande come la mia contrabbandano armi per la Signora"sputò sangue.
"Chi?"
"Non te lo dirò mai".Poi spirò.
Jacob frugò fra il cadavere e trovò un biglietto "Vediamoci a Trafalgar Square.Fra tre giorni."
Jacob lo mise in tasca poi osservò il cadavere."Possiate trovare la pace...." detto questo se ne andò.

Con la morte del Templare i Redstone cessarono di esistere. La battaglia aveva provocati una ventina di morti fra ambo le parti e qualche decina di feriti che venivano medicati.Fra essi Jacob riconobbe Charles."Charles tutto ok?"
"Un fendente mal parato.Nulla di preoccupante"
L'assassino sorrise ai gemelli, poi tornò seduto a farsi medicare.
Per le 22:00 la stazione era sgombra.Jacob ed Evie osservavano Londra da un tetto.
"È un primo passo no?"
"Si"
"Che farai?"
"Fra tre giorni assisterò a questo incontro.Tu?"
"Lavorerò con Henry per ottenere informazioni su alcuni frutti dell'Eden" rispose la ragazza.
Jacob annuì dubbioso e pensieroso.
Non importa quanto ci sarebbe voluto.Gli assassini avrebbero trionfato.L'oppressione doveva finire.


Grazie a tutti della lettura :)
  
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