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Autore: Sciao_Principesa    20/12/2016    3 recensioni
“Ehi” lo scuoto un po’ “Che cazzo succede? Dov’è Nicole? Chi cazzo sei tu? E perché cazzo mi abbracci?”
In risposta ricevo prima lamenti confusi e poi un “Buongiorno, passata la sbornia?” È un sorriso che non riesco del tutto a capire.
“Merda” mi sbatto una mano sulla fronte sperando di non aver combinato Casini, anche se dalla situazione mi sembra che non sia tutto a posto. “Cosa ho fatto? Dimmi che non ho picchiato nessuno ti prego, l’ultima volta che mi sono ubriacata cercavo di picchiare chiunque provasse a parlarmi e ho persino tirato i capelli a Nicole che voleva riportarmi a casa.”
“Picchiato no, ma hai cercato di convincermi a venire a letto con te.” Ridacchia il ragazzo che al momento mi sembra abbastanza imbarazzato. Io guardo la maglia che ho addosso, poi guardo lui e “Non siamo andati a letto insieme vero?”
Dal secondo capitolo.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Dopo un tempo non definito cercai di ricompormi e tornai in soggiorno. Gli altri erano seduti sul divano al centro del salotto e stavano guardando un film romantico, credo obbligati da Nicole. La scena faceva abbastanza ridere; la mia amica aveva le gambe su Andrea e la schiena appoggiata ad Alessandro e continuava ad asciugarsi gli occhi con un fazzolettino di carta, mentre gli altri tre ragazzi sbadigliavano e guardavano di continuo il telefono per capire quanto tempo fosse passato e quanto mancasse alla fine.
“Avete iniziato a guardare Love Actually senza di me? Ora lo faccio partire di nuovo da capo.” Dissi avvicinandomi al televisore.
“No!” Urlarono i tre ragazzi in coro. “Non potete guardarlo quando siete voi due da sole in una delle vostre serate tra ragazze?” Protestò Andrea ormai completamente esausto dalla situazione.
“A me però stava iniziando a piacere...” Disse Guido quasi in un sussurro che però riuscimmo a sentire tutti.
“Stai diventando una ragazza per caso?” Chiese ridendo Andrea mentre Ale “Il nostro amico sensibile e romantico.” Disse con una vocina mentre gli accarezzava i capelli.
“Smettetela deficienti, stavate piangendo anche voi prima.” Protestò lui scansandoli.
“Okok basta, io andrei a fare una doccia e a iniziare a prepararmi. Venite in discoteca stasera o volete continuare a guardare il film?” Continuai io prendendoli in giro.
“Fede, sono le cinque del pomeriggio, davvero ti prepari adesso?” 
“Siamo in cinque e i bagni sono due, mi porto avanti.” Alzai le spalle e mi diressi verso il bagno, ma prima di aprire la porta mi bloccai e tornai a guardare verso il divano.
“Non distruggetemi la casa nel frattempo.” Li minacciai puntando loro il dito e fulminandolo con lo sguardo.
“Va bene mamma.” Dissero tutti in coro
Accesi la musica al massimo e come mio solito mi esibii davanti al Wembley Stadium, o almeno così era nella mia testa, cercando di rilassarmi e non pensare di nuovo a quello che era successo appena tornata a casa. Mi rilassai talmente tanto che persi la cognizione del tempo e qualcuno bussò pesantemente alla porta del bagno urlando qualcosa tipo “Ehi Beyoncé, hai finito il concerto?”, mi ricomposi, uscii dalla doccia, misi un’asciugamano attorno al corpo e tornai con non-chalance nella mia camera. Infilai la testa nell’armadio ed iniziai a tirare fuori ogni singolo vestito elegante che trovavo ma niente mi sembrava adatto alla serata. Volevo essere bellissima almeno agli occhi di una persona è tutto ciò che avevo mi faceva sembrare o un sacco di patate, o una signora di 60 anni che andava in balera oppure una prostituta dell’est. Mi innervosivo sempre di più e ad un tratto la porta si aprì.
“Devi aiutarmi assolutamente a trovare qualcosa da mettere, questi vestiti fanno schifo.” Dissi ormai esasperata alla mia amica.
“Guarda che se vuoi qualcosa per fare colpo su Guido ci sei già riuscita uscendo dal bagno in quel modo.” Ridacchiò. “Dovevi vedere la sua faccia, sembrava avesse avuto un’apparizione.”
Beh, in effetti mi avrebbe un po’ stupito il contrario, ma mi sentivo comunque in imbarazzo.
“Dai smettila, aiutami a trovare qualcosa.” Dissi ormai rossa in viso.
“Beh, io un idea l’avrei...” fece il suo sorrisino malizioso che lasciava intendere tutto e poi “Corro a casa a prenderlo, porto anche il mio vestito e poi iniziamo a prepararci, dammi dieci minuti.” Continuò ormai già fuori dalla mia stanza mentre io ormai ero sconsolata è preoccupata per il tipo di vestito che avrebbe dovuto portarmi. Decisi nel frattempo di asciugarmi e di mettermi un paio di leggins con una felpa larga di mio padre per poi tornare in soggiorno.
La scena che mi si parò davanti mi fece sorridere, Andrea ed Alessandro stavano guardando il film che avevamo lasciato in sospeso dopo il mio arrivo e sembravano due casalinghe disperate alla fine di una puntata di Beautiful. 
“Quando voi signore avrete finito di singhiozzare vorrei avvisarvi che la doccia è disponibile quindi potete usufruirne.” Canzonai loro mostrandomi abbastanza divertita dalla scena.
“Mi dispiace informarla che il signorino Ferrari ha già occupato quel posto è che quindi stiamo attendendo con ansia la sua uscita.” Disse allo stesso modo Andrea.
“In quella doccia possiamo starci in cinque, è enorme!” Esclamò alle mie spalle Guido che nel frattempo era uscito dal bagno. La vista di lui ancora mezzo bagnato con solo un asciugamano attorno alla vita mi fece arrossire all’istante. Non era la prima volta che lo vedevo più o meno in quelle condizioni però mi fece comunque un certo effetto. Distolsi lo sguardo dal suo fisico scolpito e lo puntai fisso sulle mie unghie che al momento mi sembravano molto interessanti e l’unica cosa che riuscissi a guardare. 

“Fede devo essere sincera, con quel vestito addosso fossi in Guido non ci penserei due volte a saltarti addosso.” Disse la mia amica dopo avermi aiutato con la zip dell’abito che mi aveva prestato per la serata. Era veramente bellissimo, arrivava un po’ sopra il ginocchio, aderente quasi a faticarmi la respirazione regolare, scollo a barchetta e dietro aveva un apertura a “V” abbastanza profonda. Guardandomi allo specchio mi sentivo, almeno per una volta in vita mia, bella, grazie anche al lavoro di trucco e parrucco di Nicole che, pur restando abbastanza naturale, riusciva sempre ad esaltare i punti giusti.
“Devo per forza uscire dalla camera adesso? Non puoi andare prima tu? Questa situazione mi imbarazza.” Dissi ormai rossa in volto. La mia amica sbuffò e poi aprì la porta che ci divideva dagli altri facendomi strada verso il salotto. Varcai la soglia tenendo lo sguardo fisso sulle mattonelle del pavimento, evitando di incrociare gli occhi dei ragazzi, ma soprattutto quelli di uno di loro. Il tutto mi risultò abbastanza facile per circa un paio di passi, poi dovetti per forza alzare lo sguardo. Tutti e tre i ragazzi, compresa Nicole, mi guardavano con un sorriso a trentadue denti e gli occhi a cuoricino.
“Qualcuno farà conquiste stasera.” Ammiccò Andrea facendomi l’occhiolino.
“Sei veramente bellissima Fede!” Continuò Ale guardandomi da testa a piedi un paio di volte.
Il commento che aspettavo più di tutti, però, era quello di Guido che, invece, non disse nulla sul mio conto e “Andiamo?” Chiese.
Barcollai un po’ sui tacchi vertiginosi che mi aveva obbligato a indossare Nicole e raggiungemmo la Golf grigia della mia amica parcheggiata nel vialetto. Ovviamente il posto vicino al guidatore era politicamente mio, quindi i tre dovettero schiacciarsi sui sedili posteriori per una mezz’oretta di viaggio mentre io e Nic mostravamo ancora una volta le nostre doti di cantanti.




SPAZIO AUTRICE:
Hey there! Sono tornata dopo un po’ di assenza con un nuovo capitolo. Prometto che in queste vacanze di natale pubblicherò il più possibile per scusarmi. Nel frattempo mi farebbe piacere ricevere qualche vostra recensione riguardo questo, e se vi va anche dei capitoli precedenti, per sapere cosa ne pensate, cosa vi piace di più della storia e cosa invece cambiereste. Ah, per chi non lo sapesse la “balera” è una specie di discoteca per anziani, lascio a voi i commenti.
Un abbraccio in attesa del prossimo aggiornamento.
  
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