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Autore: Lady Samhain    26/12/2016    1 recensioni
Credence Barebone e Percival Graves, o meglio, Gellert Grindelwald.
Un ragazzo insicuro che non è consapevole del suo potere ed un mago che è consapevole di quel potere ma non può controllarlo.
Il loro rapporto complesso, il loro patto, paura, speranza e fiducia in un filo che li segue dal loro primo incontro fino alla fine, perché in fondo ognuno dei due spera di trovare ciò che desidera nelle mani dell'altro.
Prevalentemente incentrata sul punto di vista di Credence, ma non escludo di tentare almeno un capitolo su Graves/Grindewald
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Credence Barebone, Gellert Grindelwald
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Spesso il signor Graves lo salutava con una pacca affettuosa sulle spalle.

Quando lo fece quella sera per poco Credence non urlò di dolore.

-Credence! Che succede, stai bene?-

Lui non rispose. Aveva gli occhi che gli bruciavano e doveva stringere i denti per resistere alle ondate di dolore che gli infiammavano la schiena.

Il signor Graves lo scrutò con le labbra strette ad una linea sottile, gli occhi che lampeggiavano di rabbia.

-Ti ha punito ancora, non è vero?-

Credence annuì. Non aveva senso negare visto che il Signor Graves sapeva già che veniva regolarmente picchiato.

-Ma stavolta è stato peggio del solito. Vuoi dirmi cosa è successo?-

Il viso del ragazzo divenne improvvisamente rossissimo per l'imbarazzo.

Il signor Graves non gli chiedeva sempre perchè sua madre lo puniva, anzi di solito si limitava a curarlo. Credence avrebbe preferito che fosse una di quelle volte.

-Credence? È successo qualcosa di particolare?-

Gli tremavano le labbra.

-Signor Graves... stavolta credo di averlo meritato-

-Ne abbiamo già parlato, Credence. Nessuno merita questo. Frustate sulla schiena... Non sei una bestia da soma, ragazzo mio!-

Credence rabbrividì. Quella volta era stato davvero peggio del solito.

-Ti fidi di me, Credence? Ti dirò io se davvero hai meritato una punizione-

Lui non sapeva davvero cosa fare: era troppo combattuto tra il desiderio di sentirsi dire che non aveva fatto niente di male e la paura che il signor Graves fosse disgustato.

In fondo cosa ne sapeva lui di cosa pensavano i maghi di certe cose?

Il mago aspettava paziente, senza forzarlo a fare o dire niente.

Nei suoi occhi castani Credence trovava solo comprensione.

Alla fine decise che il signor Graves meritava che lui fosse onesto. Se non altro, lui non lo avrebbe punito a colpi di cinghia.

-Stavolta è stata davvero colpa mia. Io ho fatto un sogno e... e...- non trovava il modo di dirlo. Qualunque cosa gli sembrava sporca, disgustosa. Orribile.

-E sono caduto... in tentazione...-

Aggiunse alla fine. Si sentiva talmente umiliato che non osava alzare gli occhi verso il signor Graves, di cui sentiva ancora lo sguardo su di sé. Sperò che avesse capito, perchè non sarebbe riuscito ad esprimersi con più chiarezza senza morire di vergogna.

-Mia madre mi ha visto mentre lavavo i vestiti. Lo ha capito e... e... stavolta ha fatto bene a punirmi, signor Graves-

All'accenno a "Lavare i vestiti" il mago emise un piccolo "Oh" di comprensione, salvo poi sbottare in un "Che cosa?" oltraggiato.

-Credence! Stai cercando di dirmi che hai avuto un'eiaculazione spontanea mentre dormivi e che tua madre ti ha picchiato per questo? Guardami, Credence!-

Lo aveva afferrato per le spalle per costringerlo a guardarlo in faccia, ma Credence era paralizzato dalla paura.

Che aveva fatto?! Era normale che il signor Graves, si fosse arrabbiato, che si aspettava?

-Mi dispiace- riuscì ad esalare con un filo di voce.

Le lacrime premevano per uscire ma lui non poteva. Non aveva il diritto di piangere.

Il signor Graves prese un paio di respiri profondi come se dovessa calmarsi, ed in effetti Credence non lo aveva mai visto tanto alterato.

-Perdonami Credence. Ho reagito male. Non voglio dire che tu abbia fatto qualcosa di sbagliato-

Il ragazzo fu incredibilmente sorpreso quando il signor Graves gli mise una mano sulla guancia per accarezzarlo -Perdonami se ti ho spaventato-

-Mi dispiace- Ripetè, ancora tremante, ma il mago scosse la testa.

-Non deve dispiacerti, Credence. Ormai sei un uomo, non puoi ignorare i tuoi bisogni. Uno sfogo sessuale alla tua età è normale come la fame e la sete. Sono certo che è successo qualcosa qualche giorno prima che tu facessi quel sogno, non è vero?-

-Io... hem...-

-Andiamo, ormai il peggio è passato, no? Pui dire tutto il resto-

Allora Credence gli raccontò delle foto che aveva trovato per caso qualche giorno prima.

Non lo aveva fatto apposta: c'era una busta da lettere aperta fuori dal cassonetto ed il contenuto era sparpagliato per terra, e lui le aveva viste prima di rendersi conto di cosa fossero, cioè foto esplicite anche se in bianco e nero di rapporti tra un uomo ed una donna.

Era fuggito via senza nemmeno gettare la sua spazzatura nel cassonetto ma ormai quelle immagini lo avevano contaminato.

Quando ebbe finito di raccontare era ancora molto imbarazzato ma più tranquillo.

Come aveva detto il signor Graves, ormai il peggio era passato.

-Capisco. C'è altro che vuoi dirmi?-

-Io... signore... non ho peccato?-

-No, Credence. Peccato è che tu sia represso e frustrato nelle tue necessità. Non c'è alcuna colpa in ciò che hai fatto e che non puoi controllare. Anche se potessi controllarlo non dovresti farlo. Mi hai capito, Credence? Mai, non devi mai farti del male nè devi lasciare che te ne facciano gli altri-

Le parole del signor Graves riuscirono a confortarlo come sempre.

Era più facile credere alla sua voce bassa e confortevole che a tutte le minacce di inferno di sua madre.

-Ho capito, signor Graves. Grazie, signore-

-Non ringraziarmi. Ti sto restituendo ciò che è tuo. La tua facoltà di pensare, il tuo corpo, e presto, molto presto, quando i maghi potranno finalmente uscire dall'ombra, anche la tua capacità di usare la magia. Il che mi ricorda che c'è ancora qualcosa di cui devo occuparmi-

Credence credette che si riferisse a qualche compito importante che lo attende, invece il signor Graves gli posò una mano sulla nuca per attirarlo a sé.

-Mi permetti?-

Si fermò poco prima di sollevargli la camicia e la giacca.

Era una sensazione strana che gli faceva girare la testa.

Era così diverso da come lo trattava sua madre!

Mary Lou gli strappava la camicia di dosso a frustate se lui non era veloce a spogliarsi per ricevere la sua punizione, il signor Graves invece gli chiedeva il permesso per curarlo.

Credence si limitò ad annuire, perchè come ogni volta che era trattato con gentilezza gli si era formato un nodo in gola che gli impediva di parlare.

Il signor Graves lasciò che si aggrappasse a lui per resistere al dolore ogni volta che sfiorava una delle escoriazioni per guarirla.

Il dolore che provava era come una nuova frustata nonostante l'unguento con cui lo aveva medicato sua sorella Chastity, ed ogni sfregameto della camicia gli faceva strizzare gli occhi nel tentativo di trattenere le lacrime.

-Credence. Se senti il bisogno di piangere, fallo. Non farti del male, ricordi? Se piangere ti aiuta, fallo pure-

Era quello di cui aveva bisogno: come se il permesso del mago gli avesse tolto un peso dal petto, Credence si trovò con le guance bagnate ed il viso affondato nel cappotto del signor Graves.

Persino l'odore del suo dopobarba era rassicurante, come la sua voce che mormorava parole incomprensibili e la sua mano che cercava di lenire il dolore senza procurargliene di nuovo.

Aveva delle mani incredibilmente gentili, per quanto fossero mani grandi e forti, e Credence si fidava ciecamente perchè non gli avevano mai fatto del male.

Si lasciò cullare dalla sensazione del dolore che svaniva e dall'avere, anche se per pochi minuti in un vicolo, qualcuno che si prendeva cura di lui.

-Ecco fatto, Credence, ora è a posto. E ricordati che se avrai altri dubbi o anche solo semplici curiosità potrai chiedere a me. Ci sono modi meno traumatici di scoprire il sesso che non la pornografia-

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Nel cerchio della Strega


Benritrovati.

Forse stavolta ho un po' esagerato. Immagino che Credence sia cresciuto represso anche dal punto di vista sessuale, e quindi Graves/Grindewald potrebbe doversi occupare anche di questo.

Comincerei a provare pena per lui, se non fosse che sappiamo tutti quanto si comporta da bastardo con Credence alla fine.

Fatemi sapere se per trattare queste tematiche devo alzare il rating da arancione a rosso.

Non so bene quale sia il confine esatto tra un arancione scuro ed un rosso, per cui chiedo consiglio a voi, gentili lettori che siete arrivati alla fine di questo capitolo.

Grazie a Wales-Kirkland per aver aggiunto la storia alle seguite e alle ricordate ed a Tony Stark per averla messa tra le preferite.


Lady Shamain






  
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