Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Chiaroscura69    26/12/2016    1 recensioni
Sebastian è orfano dall'età di tre anni, ricorda poche cose dei genitori e soffre irrimediabilmente per averli persi.
Questo lo ha fatto diventare un ragazzo difficile, pieno d'ira e incapace di trattenersi di fronte alle provocazioni. Solo una cosa crede di essere in grado di fare, un tratto che sa di aver ereditato dai genitori e che pare essere l'unico legame che lo unisca a loro: il basket.
Tuttavia dopo l'ennesimo rischio di essere espulso da una squadra per aver picchiato un avversario, una scoperta cambierà completamente la sua vita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sebastian tirò per l'estremità il fondo della scatola e scoprì il contenuto del doppio fondo.
Vi erano due agendine di medie dimensioni e una lettera bianca. Tirò tutto fuori e decise di esaminarlo meglio; la prima agendina era di cuoio nero, tipicamente maschile, e Sebastian si sorprese a pensare che sarebbe stato proprio il tipo di agendina che lui avrebbe scelto; l'altra agendina era rossa, di un rosso bruciante quasi, e infine nella lettera c'era scritto per Sebastian.
Il ragazzo non sapeva da dove cominciare ma decise che avrebbe aperto la lettera per ultima.
Aprì la prima agendina  e vi lesse: ''Diario di Giacomo''. Poi prese quella rossa e aprendo vi lesse:''Diario di Claudia''.
Col cuore che batteva a mille si rese finalmente conto di avere fra le mani i diari dei suoi genitori.
Decise di iniziare a leggere qualcosa del diario di suo padre.

 

Dal diario di Giacomo. 07.07.97

Caro Diario, è la mia prima esperienza con questo genere di cose. Non ho mai avuto un diario, ma questo periodo della mia vita è così emozionante che dimenticarlo mi dispiacerebbe troppo. Ovviamente Pier e Andrea non ne sanno nulla.
Sono stato convocato nella nazionale italiana!! Domani abbiamo la prima partita di qualificazioni per i mondiali a Milano. C'ero già stato in gita tanti anni fa, ma so che ora ne avrò un ricordo del tutto diverso!
Sono così emozionato!! Finalmente posso dirlo, dato che i miei amici mi prenderebbero in giro fino alla morte se lo dicessi a loro, anche se si sentono come me.
Ma fra noi funziona così, dopotutto..Anche se non siamo più ragazzini, i nostri ventisette anni non cambiano la nostra natura purtroppo.
Ho preso una stanza in un Hotel e sono già andato ad allenarmi in un campetto da basket. Ancora non ci credo!
I miei genitori sono così fieri di me che quasi si mettevano a piangere quando ho comunicato loro la notizia. Va beh, io vado a dormire, domani sarà un gran giorno.

08.07.97

Caro Diario, sono sconvolto. Oggi siamo andati molto presto al palazzetto dove abbiamo disputato la partita e abbiamo colto l'occasione di assistere alla partita di qualificazioni della nazionale femminile che giocava contro la Germania.
Quando siamo arrivati la partita non era ancora cominciata e due giocatrici erano nella lunetta per il salto d'inizio. La ragazza italiana mi ha subito colpito.
''Solerin'' era scritto nella sua maglia e quel cognome mi era sembrato familiare. Aveva i capelli raccolti in una lunga treccia, ma si vedeva che erano ricci e ribelli.
L'arbitro ha fischiato e lei ha avuto la meglio. Subito è scattata in avanti agitando la mano per farsi passare la palla, smarcandosi con un cambio di mano e facendo canestro. Dopo aver dato un rapido colpo alla mano della compagna si è voltata per andare a marcare il suo ''uomo''.
Appena si è voltata ho avuto un deja-vù. ''E' Claudia!!'', ho pensato.
Claudia era una bambina che avevo conosciuto all'età di dieci anni nella Virtus, la squadra del piccolo paesino dal quale entrambi provenivamo.
Non appena la ragazza che marcava aveva preso palla, Claudia rapidissima l'ha intercettata e ha fatto partire l'azione successiva.
Mi sono voltato verso Pier e Andrea e ho notato che entrambi erano a bocca aperta. ''L'avete riconosciuta anche voi?'' ho chiesto loro.
''Non so, mi ricorda qualcuno...''ha risposto Pier.
''E' Claudia, vi ricordate? La bambina della Virtus.'' Pier e Andrea si sono illuminati e sono rimasti sgomenti per qualche istante.
Non potevo dare loro torto, in effetti. Non c'era più niente di quell'esile ragazzina che avevamo conosciuto quasi vent'anni prima, sia nell'aspetto che nella bravura.
Il mio sguardo vibrava di ammirazione, lo sentivo. Comunque alla fine la partita l'abbiamo vinta noi, con un canestro all'ultimo secondo di Claudia. Non avevo mai visto nessuno giocare così; quella ragazza dava anima e corpo in ogni azione.
Al termine della partita, quando è uscita dagli spogliatoi ho sentito il grande desiderio di salutarla e alla fine mi sono avvicinato.

Dal diario di Claudia. 07.07.97

Caro Diario, anche se sei il mio quarto diario, ti voglio bene esattamente come gli altri!
Sono così felice!!! Mi ha convocato la nazionale italiana!!! E per di più sono la playmaker della squadra. Sai cosa pensavo stamattina? Ti immagini se a vedermi ci fossero quelli sbruffoni che mi hanno cacciata dalla Virtus?Rimarrebbero di stucco a vedermi ora!
Anche se...Non so se sarò veramente all'altezza...Sono così in ansia...
Ma ci sono Laura e Caterina che mi faranno forza.
Ho saputo che dopo di noi ci sarà la nazionale maschile e sono tanto curiosa! Mattia ha insistito tanto per venire, dev'essere proprio per questo.
La sua gelosia mi farà impazzire prima o poi.
Chissà che non incontri visi già visti...
Ora ti devo lasciare, altrimenti domani come farò ad alzarmi?!
                                                                                                                                 TUA.

08.07.97

Caro Diario, sono scioccata!!! La partita è andata benissimo e mi sono guadagnata la fiducia di compagne e coach; ma sono confusa.
Dopo aver segnato alcuni canestri, sentivo le ovazioni del pubblico sempre più forti, così ho scrutato tra le enormi file degli spalti e non ho trovato Mattia, ma un volto mi ha colpito. Per qualche motivo mi ha turbato per tutta la partita...
Siamo andate negli spogliatoi e ci hanno detto di prepararci per le interviste a fine partita.
E'stato complicato ma alla fine sono riuscita a piastrare i miei lunghi capelli ricci e mi sono truccata con cura. (Quanto mi piace farlo?ahah!)
Appena siamo uscite fuori, Mattia mi ha abbracciata forte e io l'ho preso per mano. Ero così felice che fosse venuto! E finalmente si è deciso a mettere la camicia che gli ho regalato al nostro anniversario.
Dopo pochi istanti uno stuolo di fan ci ha accerchiate reclamando un autografo sul pallone da basket. E all'improvviso al posto di un pallone da firmare mi sono trovata davanti una mano da stringere.
Stavo per mettermi ad urlare. Era Giacomo!!! La mia intera vita adolescenziale era stata inferno e paradiso grazie a lui!
''Ehi Claudia!'' mi ha detto con un sorriso. Vorrei poter dire di no caro Diario, e so che Lau e Cat mi sgriderebbero sentendomi (tanto prima o poi lo sapranno!!), ma il suo sorriso mi fa ancora un certo effetto. Ora ti lascio perchè Mattia mi sta chiamando e non deve scoprire questo diario.  presto!   
                                                                                                                                     TUA.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Chiaroscura69