Film > Animali fantastici e dove trovarli
Segui la storia  |       
Autore: Lady Samhain    29/12/2016    1 recensioni
Credence Barebone e Percival Graves, o meglio, Gellert Grindelwald.
Un ragazzo insicuro che non è consapevole del suo potere ed un mago che è consapevole di quel potere ma non può controllarlo.
Il loro rapporto complesso, il loro patto, paura, speranza e fiducia in un filo che li segue dal loro primo incontro fino alla fine, perché in fondo ognuno dei due spera di trovare ciò che desidera nelle mani dell'altro.
Prevalentemente incentrata sul punto di vista di Credence, ma non escludo di tentare almeno un capitolo su Graves/Grindewald
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Credence Barebone, Gellert Grindelwald
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Cosa è successo stavolta, Credence?-

Il ragazzo lo guardò senza capire.

Di solito il signor Graves aveva un talento particolare -magico- per individuare proprio le cose che lui voleva tenere celate, ma quella volta Credence non aveva idea di cosa intendesse: non era stato picchiato più spesso o più forte del solito, non gli aveva nascosto nessuna informazione sulle sue ricerche sui bambini, perciò non capiva il motivo della domanda.

-Che intende, signore?-

-Qui. Non è sangue questo?- gli fece sollevare il viso prendendogli il mento tra pollice ed indice e con l'altra mano sfiorò appena una striatuta rossa sulla mascella.

Gli piaceva la sensazione delle mani del signor Graves su di lui. Sì, gli piaceva proprio tanto.

Più del solito.

Quando il signor Graves lo toccava era sempre per curargli segni di cinghia o di bacchettate sulle mani, quindi forse il dolore faceva da filtro a ciò che lui provava realmente.

Ora, senza nessun dolore a distrarlo, poteva godersi appieno il contatto.

Il calore della pelle asciutta dell'uomo, la leggera ruvidità dei polpastrelli, quel modo di stringerlo, abbastanza forte da trattenerlo ma mai tanto forte da fargli del male.

-Credence?-

-Ah... sì! No, cioè... no, non è successo niente. È solo che io non sono bravo a radermi-

Era un sollievo per una volta non avere niente di brutto da raccontare.

Rispetto al solito, un graffio da rasatura per lui non era niente.

-Capisco. Sarà meglio farlo sparire comunque. Non vogliamo che le ragazze si impressionino, giusto?-

Credence avvampò sia per l'allusione sia per lo sfregamento sulla sua pelle ancora sensibile dopo la rasatura.

-Ah! Sei arrossito, ragazzo mio. C'è forse qualche signorina che ti interessa?-

-No, signore!- rispose precipitosamente -Cioè... io non... non ci penso a queste cose. Mia madre non permette-

Lo sguardo del Signor Graves si oscurò a quelle parole, come se fosse calata un'ombra che appannava un cristallo fino a poco prima brillante.

Era davvero un peccato. Era molto più bello quando gli sorrideva con quell'aria maliziosa e complice.

-Perdonami, Credence. Avrei dovuto capirlo da me. Sono stato inopportuno e ti faccio le mie scuse-

Credence si mosse a disagio.

-Non fa niente, signore-

-Ciò non toglie che tu debba imparare a raderti come si deve. In questo mediocre, sciagurato mondo dove l'apparenza è l'unica cosa che conta, un uomo non può pensare di essere apprezzato se non riesce ad essere un buon barbiere per sé stesso-

-Certo, signore. Imparerò, signore-

-Non mi sono spiegato bene. Intendevo dire che ti avrei insegnato io-


***


Pochi giorni dopo Credence aveva sperimentato la strana sensazione della smaterializzazione congiunta.

Uno strappo dietro l'ombellico, un braccio del signor Graves saldamente stretto attorno al suo corpo, e si era trovato davanti alle porte di un esclusivo club di New York.

Nessuno sembrava fare caso a loro, nonostante Credence sapesse perfettamente di non avere l'abbigliamento nè l'atteggiamento adatto per stare in un posto del genere.

-Signore? Nessuno ci ha fermato. Non è che...?-

Non ebbe il coraggio di terminare la domanda.

-Molto bravo, Credence, davvero molto bravo. Siamo protetti da un incantesimo e nessuno si accorge di noi-

-Ma non è...-

-Illegale? Certamente. Ma a che serve essere me, essere il capo e fare le regole, se poi non ti diverti ad infrangerne qualcuna. Da questa parte, ragazzo-

Attraversarono un ampio salone per poi imboccare un corridoio che portava nel bagno più incredibilmente lussuoso in cui Credence avesse mai messo piede.

Lui era abituato a lavarsi con un catino di acqua fredda ed una tovaglia ruvida, per questo l'acqua corrente, calda, le spugne morbide, le asciugamani di lino erano decisamente troppo per lui.

Cercò di farsi più piccolo che poteva, come ogni volta che era a disagio.

-Signor Graves, no, non c'è bisogno. Davvero, lei potrebbe avere dei guai per questo-

-Ritengo di avere abbastanza giudizio da decidere da me se voglio avere dei guai oppure no. Se può tranquillizarti, non appena tornerò al ministero provvederò a sporgere una solenne denuncia contro me stesso. E adesso a noi. Hai portato il tuo rasoio?-

Credence si affrettò a toglierlo dalla tasca e a porgerlo al signor Graves.

Lui lo aprì, fece scorrere la lama di pitto sul palmo, lo osservò da varie angolazioni con aria critica e man mano che l'esame procedeva la sua espressione si incupiva.

-La lama è smussata, e questi segni di ruggine non vanno affatto bene. Immagino tu sappia cos'è il tetano-

-Mi dispiace, signore-

-No, ragazzo. È a me che dispiace. Vedremo di rimediare-

Pochi tocchi della bacchetta ed il vecchio rasoio di Credence, cedutogli per pietà da Padre Mattew, era nuovo fiammante: un manico in avorio con piccoli intarsi per facilitare la presa, una lama perfettamente affilata ed il meccanismo di chiusura liscio come la seta.

Credence non aveva mai posseduto niente di così bello.

Non ebbe molto tempo per ammirarlo perchè il signor Graves aveva riempito un lavandino di acqua calda, si era tolto la giacca e slacciato la cravatta ed aveva in mano un rasoio identico al suo.

Il pensiero di avere qualcosa in comune con quell'uomo di classe provocò in Credence una specie di sussulto di orgoglio.

-Vicino a me, ragazzo. Osserva e segui le mie mosse-

Credence rimase ad osservarlo incantato mentre stendeva uno strato di schiuma su mento, mascella e guance.

Ogni gesto di Percival Graves era perfetto, calibrato, elegante e sicuro.

Faceva scorrere il rasoio sulla pelle con un gesto fluido, poi lo immergeva nell'acqua per eliminare la schiuma e ricominciava daccapo.

Credence si sentiva a disagio per due motivi: il primo era che il momento della rasatura gli sembrava strettamente privato, ed il secondo era che lui sapeva di essere goffo ed imbranato.

Sentiva già la vergogna per quando avrebbe dovuto ripetere gli stessi gesti, facendo sicuramente la figura dell'inetto.

Il signor Graves non lo guardava. Era attento a fare scorrere la lama del rasoio seguendo le curve del viso.

Credence avvampò di imbarazzo quando si sorprese a pensare che gli sarebbe piaciuto accarezzare la pelle perfettamente liscia dove il rasoio era appena passato.

Scosse la testa per scacciare quella tentazione e mormorò una preghiera per tentare di dimenticare ciò che aveva appena pensato.

Con altri rapidi passaggi il mago aveva finito di radersi.

Si prese qualche momento per controllare il risultato allo specchio e, quando fu soddisfatto, si passò sul viso un'asciugamano bagnato per eliminare le ultime tracce di sapone.

-Bene. Tocca a te, Credence. Prego-

Un tocco di bacchetta e l'acqua era tornata limpida e tiepida.

Credence dovette deglutire un paio di volte.

Lui non ne sarebbe mai stato capace. Che gli era saltato in mente di accettare? Lui non poteva, non poteva e basta.

Già mentre cercava di formare la schiuma fece cadere la saponetta nel lavandino, e nel tentativo di recuperarla troppo in fretta fece schizzare fuori l'acqua e finì per inzupparsi metà della manica.

Nello specchio vide il signor Graves che scuoteva la testa ma aveva negli occhi un luccichio divertito.

-Mi sembra di capire che tu sia un po' nervoso. Non sarebbe prudente che tu maneggiassi il rasoio in queste condizioni. Perdona la franchezza, ma ho il serio timore che finiresti per taliarti la gola-

-Mi dispiace, signore-

-Oh, no, non devi scusarti. L'arte di radersi non si impara in un giorno. Mi permetti?-

Credence realizzò cosa intendeva fare non appena gli ebbe riconsegnato il rasoio.

Si lasciò guidare, docile, mentre il signor Graves gli faceva voltare la testa da una parte e dall'altra per riformare la schiuma sulle sue guance.

Era una schiuma molto più soffice rispetto a quando aveva provato a farla lui.

In quel modo aveva un buffo aspetto, come se avesse già la barba bianca di un patriarca.

E la sensazione della mano del signor Graves che gli accarezzava il viso era incredibilmente piacevole.

-Ora non avere paura. Stai tremando, ragazzo. Se tremi così forte rischio di tagliarti e non voglio. Fidati di me. Non c'è niente di cui avere paura-

Credence dovette fare un paio di respiri profondi per calmarsi. In fondo era vero: non c'era niente di cui avere paura. Con il signor Graves era sempre stato al sicuro.

-Bene, così va meglio. Ora ti aiuto io-

Gli rimise il rasoio in mano, ma invece di lasciarglielo posò la mano sulla sua per tenerla ferma e guidarla.

Rifece su Credence gli stessi gesti che aveva fatto su sé stesso, solo più lentamente per dare al ragazzo il tempo di assimilarli.

Presto Credence smise di pensare per concentrarsi solo su come la mano del signor Graves muoveva la sua; non doveva sforzarsi troppo, doveva solo sentire.

Se fosse stato chiunque altro a pretendere di passargli una lama affilata sul collo, Credence sarebbe scappato a gambe levate, ma con quell'uomo tutto era diverso.

Era così bello avere qualcuno di cui fidarsi ciecamente, qualcuno che non lo giudicava e soprattutto non lo puniva.

La sua schiena era a contatto con il torace dl signor Graves e Credence aveva l'impressione che se si fosse concentrato a fondo avrebbe potuto sentire il battito del suo cuore come probabilmente l'uomo sentiva il suo.

Quel pensiero lo fece rabbrividire di qualcosa di dolce e insieme proibito, e fortunatamente in quel momento il rasoio era lontano dalla sua pelle.

Sentì le guance scaldarsi e, santo cielo, non sapeva più dove guardare.

Rimase teso per tutto il resto dell'operazione e riuscì a rilassarsi solo quando il signor Graves sciacquò il rasoio un'ultima volta e si staccò da lui.

Credence era senza parole: di nuovo troppe sensazioni tutte insieme.

C'era il sollievo per non essere più tentato da pensieri impuri, ma anche il vuoto spiacevole lasciato dalla mancanza di contatto.

E poi c'era la sensazione del tutto nuova della sua pelle rasata di fresco per bene, senza il grattare di un rasoio smussato o il bruciore di piccoli tagli causati da movimenti maldestri.

Credence osava appena sbirciare verso lo specchio. Se ne stava a testa bassa, come sempre quando non capiva cosa gli stava succedendo e sentiva il bisogno di mettere uno scudo tra sé ed il mondo.

Il calore delle mani del signor Graves che gli prendevano il viso gli giunse assolutamente inaspettato ed amplificato dal fatto che la sua pelle era molto più sensibile del solito.

Stavolta Credence avvampò. Sapeva che avrebbe dovuto divincolarsi ma non voleva farlo.

-Testa alta, Credence. Non permettere a nessuno di schiacciarti-

Il mago lo guardava negli occhi senza permettergli di sottrarsi in alcun modo.

La presa sulla sua mascella era salda ma non era fatta per fargli male, era fatta per trasmettergli sicurezza.

Per un attimo Credence si sentì scuotere da un'ondata di orgoglio.

Per un attimo si sentì forte, capace, degno di rispetto come Percival Graves.

Schiena dritta e testa alta come l'uomo che gli stava insegnando tante cose.

-Bene, ragazzo mio, molto bene-


____________________________________________________________________________________________________________________


Nel cerchio della Strega


Non so se tutto ciò sia troppo fluffoloso. Ho voluto concedermi un capitolo più "leggero" prima del tuffo definitivo nell'angst.

Nel mio headcanon Grindelwald prova a modo suo un certo affetto per Credence.

In fondo il ragazzo è vittima della stessa ingiustizia che costringe i maghi alla clandestinità, quindi per Grindewald potrebbe rientrare nella categoria di "persone da salvare dall'ignoranza dei babbani".

Però Grindewald è anche una persona pratica, per cui non esita a mollare Credence quando crede che non gli serva più.

E intanto, per conquistarsi la sua fiducia, gli dà tutta la considerazione di cui Credence è disperatamente affamato.

La scena della rasatura è un mio personale richiamo al film "Saving Mr. Banks", in cui Colin Farrell (Percival Graves) interpreta il padre di Pamela Travers, autrice di Mary Poppins,.

Grazie ancora una volta per essere arrivati alla fine del capitolo e grazie a Brakko per aver messo la storia tra le seguite.


Lady Shamain








  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Animali fantastici e dove trovarli / Vai alla pagina dell'autore: Lady Samhain