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Mitici 8 - La vendemmia
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Capitolo 1: Ritorno dalla Morte -
Era una calda giornata estiva.
HARRY: Nooooooooooooooooooooo,
hai cominciato una fan fic senza la notte buia e
tempestosa! E che è successo?
Harry, ma tu devi rompermi il cazzo pure
in vacanza? E goditele un po’(le vacanze)!
HARRY: Ma zio Vernon mi ha vietato di andare in bagno! Come faccio?
Arrangiati
Dicevo, era una calda giornata estiva. Nel villaggio
le casette a schiera si ergevano pigre sul panorama afoso. Il villaggio era
poco abitato in quel periodo, erano quasi tutti andati in vacanza. Nella
collinetta vicina c’erano due ragazzi, che giocavano allegri. O almeno, uno era
allegro. L’altro non lo sembrava molto. Quello più baldo e allegro si divertiva
a sbeffeggiare l’altro, quello annoiato. Eppure, era strano vedere un ragazzo,
anche se dodicenne, annoiato in quel modo. Il fatto era che aveva sempre
detestato stare con il suo primo fratello. Questi lo derideva sempre, lo
prendeva in giro in continuazione, ed essendo più bravo di lui con la magia gli
faceva anche capitare le cose peggiori. Così il povero ragazzo era costretto dai
genitori ad accompagnare il fratello a divertirsi, poiché anche loro ne erano
terrorizzati. Perso nei suoi pensieri, non vide arrivare una serie di palle di *****(fango, eh, che
pensavate), che lo colpirono in pieno e lo bombardarono. Tentò di ripararsi con
le braccia, ma invano. Allora scoppiò a piangere come un bambino cretino.
«Che c’è, Marcus? Ti da fastidio un po’ di fango?» lo derise il fratello.
«Lo sai che sono allergico, Censured!» urlò in
risposta Marcus.
«Be’, dai, allora ti sistemo io» rispose Censured(nel
caso non l’avevate capito, si chiama così). «Ava come lava!» E subito dalla bacchetta di Censured
cominciò ad uscire un getto di acqua e sapone che inzupparono Marcus, e per
brevi istanti lo soffocarono. Quando si riprese, sentì Censured
ridere. Digrignò i denti. Lo odiava, lo odiava con tutto se stesso. Non
riusciva a capire come avessero fatto i suoi genitori a fare un figlio così
malvagio. Era insopportabile, e egoista, e cattivo, e…
«Stupefactum!»
Censured colse Marcus impreparato. Lo Stupefacente
ebbe subito effetto. I cinque sensi di Marcus calarono, e il suo campo visivo
prese a galleggiare nella solita aria liquida. Vide Censured
avvicinarsi, e lo sentì dire: «Ciiiiiiiiiiiiiiiii veeeeeeeeeeeeediaaaaaaaaaaaamoooooooooo Maaaaaaaaaaaaaaaaaarcuuuuuuuuuuuuuuus».
E detto questo se ne andò.
I giorni passarono. Marcus era sempre più disperato.
Censured continuava a tartassarlo in ogni modo
possibile, e il peggio era che continuava anche a Hogwarts,
perché anche i professori avevano paura di Censured(la
madonna, e chi è Dio?). Fortunatamente quell’anno a Hogwarts
sarebbe stato l’ultimo per Censured, poiché frequentava
il settimo anno con i diciassette anni già compiuti. Si sentiva scoppiare. Non
sopportava più quella situazione. Era da quando era nato che sopportava le
angherie di Censured. Non ce la faceva più. Ogni
giorno si sforzava di trovare una soluzione. Ma niente. Per giunta, per colpa
di Censured non aveva amici, ed era strano visto che Marcus
era già al secondo anno di Hogwarts. L’unica cosa che
lo consolava, era che il nome che i genitori gli avevano affibbiato era
talmente ridicolo che lui stesso aveva costretto tutti a farsi chiamare Censured. Ma il peggio doveva ancora arrivare. I signori
Silente avevano preso un bel manico di scopa nuovo a Marcus, e Censured, per invidia, lo aveva gettato in un vulcano. Fu
allora che Marcus non ci vide più. Si rinchiuse in camera e, dopo un bel pianto
da bambino cretino(come al solito), iniziò a meditare la sua vendetta. Non ne
trovava nessuna abbastanza efficace. Fu allora, che vedendo un topo
sgattaiolare per strada, inseguito da un gatto, inseguito da un cane, che
raggiunse il gatto, che lo sbranò, il cervello partì e andò in faccia a un
passante, che si mise a urlare e finì per strada, che fu investito da un
camion, che poi andò fuori strada e esplose…stavo dicendo? Ah sì, fu allora che
gli venne l’idea. La vendetta migliore, la più atroce e la più efficace era una
e una sola: fargli sparire tutte le sue ciambelle
-.-
mi ricorda un altro personaggio idiota che è il protagonista delle altre mie
fan fiction
HARRY: Chi?
-.- Topo Gigio.
Chi, secondo te?
HARRY: Ah, non è Topo Gigio?
KRAK-HOOM
No,
pensò Marcus, le ciambelle non bastano.
Ci sono! Gli venne poi l’illuminazione: la morte.
KRAK-HOOM
MARCUS: Ahio! Perché mi butti i fulmini addosso?
HARRY: Te lo spiego io
Marcus organizzò tutto con cura. Qualche giorno
prima, però, accadde un fatto curioso. Mentre tornava a casa dopo aver spiato i
ragazzi al parco come un deficiente, per strada incrociò una signora. Marcus la
salutò. L’aveva riconosciuta: viveva qualche isolato più in là rispetto a casa
loro.
«Buongiorno, signora Cooman» disse Marcus.
«Buongiorno caro» rispose la Cooman. «Pronto per il
ritorno a Hogwarts?»
«Sì, ma non sopporto più mio fratello Censured» si
lasciò sfuggire Marcus. Inorridito, si coprì la bocca, ma Cassandra Cooman sorrise.
«Non ti preoccupare, non dirò nulla» rispose la Cooman.
«Ma attento: non devi cercare di ucciderlo, oppure ritornerà per tormentarti, e
lo farà esattamente 3458720 anni dopo!»
«Cos…come fa a saperlo?» chiese stupidamente Marcus, sapendo che era una
Veggente. Aveva sempre ascoltato i suoi consigli, ma stavolta era troppo
bramoso di vendetta per farlo. Così la ignorò e disse, sbrigativo: «Cercherò di
non farlo. Ora devo andare. Arrivederci» e detto questo scappò via.
«Aspetta, non ho finito!» gridò la Cooman. «Non devi
ucciderlo mentre pronunci il suo vero
nome, altrimenti tornerà! Ma se non lo dirai non c’è problema!».
Ma Marcus era già lontano. E venne quindi il giorno del ritorno a Hogwarts. Il grande giorno, per Marcus. Quando salutò i
genitori terrorizzati da Censured, si apprestò a
salire sul treno con un ghigno. Censured lo
raggiunse, lo scacciò via e lo buttò per terra, mentre entrò sogghignando e con
aria spavalda.
Ridi, ridi, pensò Marcus mentre si
rialzava, dolorante e bestemmiante(non so se esiste), poi vedremo chi riderà oggi
Il treno partì, e Marcus cercò in vagone tutto suo. Guardò l’orologio: era
questione di secondi ormai. -3…-2…-1…
«Ciao Marcus»
Prevedibilmente, Marcus si girò, e vide Censured
sulla porta dello scompartimento. Mostrò una palla di fango e ghignò: «Guarda
cos’ho portato. Vuoi assaggiarla?»
«Veramente no» rispose Marcus, terrorizzato. Prese fiato: non era quello il
momento per farsi prendere dal panico. «Volevo bere un drink con te. Offro io.
Ti va?»
Censured fu visibilmente sorpreso, ma quasi subito
assunse il solito ghigno beffardo.
«Per una volta hai avuto una buona idea. Forza, muovi il culo» Marcus si alzò,
imperturbabile, e uscì dallo scompartimento, proprio mentre Censured
gli mollò un calcio nel QuattroAsterischi. Marcus si
rialzò e si incamminò, bestemmiò, e cominciò a contare i secondi. Vendetta,
vendetta, tremenda vendetta! Gli avevano sempre detto che la vendetta non porta
a niente. E’ vero, ma a lui non importava. E poi è divertente. Arrivarono al
bar, che, prevedibilmente, si trovava vicino la porta del vagone.
«Barman» disse Marcus con aria professionale. Il barman si avvicinò. «Ci dia
un’intera bottiglia di Whisky Incendiario»
«Non sapevo ti intendessi di roba buona, cretinetto»
intervenne Censured. Appena il barman poggiò la
bottiglia sul tavolo, Censured la strappò, come era
prevedibile, dalle mani di Marcus e prese a tracannare dalla bottiglia. Fu
allora che Marcus agì. Gli scosse un braccio, e un po’ di Whisky cadde in
faccia a Censured, disorientandolo. Marcus afferrò
saldamente la bottiglia, prese fiato, e la spaccò in testa a Censured, che svenne. Lo trascinò davanti alla porta, la
aprì, e lo poggiò negli interstizi tra i due vagoni. Lo spinse un po’ oltre il
bordo, ma Censured si riprese. Marcus gli mise un
piede sul petto e sogghignò: «Ma guarda, la pecora ha messo nel sacco il lupo»
«Che cazzo di proverbio è?» sbraitò Censured. «Levami
subito quel piede di dosso o sono CENSURED tuoi!»
«Sissì, come no» disse Marcus, con noncuranza. «Ciaociao, caro Censured. Anzi. Hippy-Ya-Yhey, Puttanella» e detto questo lo spinse col
piede oltre il bordo, e Censured cadde sotto al
treno. Si udì rumore di schizzi e di carne maciullata, poi più nulla. Marcus
rise: la tipica risata dei deficienti malati di mente. Sapeva che presto si
sarebbe pentito di quell’atto di malvagità pura, ma ora provava solo gioia
vendicativa contro Censured. La sua vendetta era
compiuta.
3458720
ANNI DOPO…
Era una notte buia e tempestosa.
Ecco,
Harry, adesso sei contento?
HARRY: Sììììììììììììììììììì, la notte buia e
tempestosa!
Che cretino
I fulmini squarciavano il cielo, i tuoni
interrompevano il monotono fruscio del vento. Il guardiano odiava sorvegliare
il cimitero quando c’era quel tempaccio. Ma d’altronde era il suo lavoro, e non
poteva certo tirarsi indietro. A un certo punto, udì degli strani rumori: urla
attutite, tonfi, terra smossa. Si avvicinò cautamente alla fonte del rumore, e
quando arrivò rimase terrorizzato. La tomba di un vecchio defunto era vuota.
Era stata aperta, e il cadavere non c’era più. Si girò per andarsene, ma fu
allora che cacciò un urlo e sobbalzò di parecchi centimetri. Indietreggiò di
alcuni passi, poi l’essere davanti a lui disse, con voce cavernosa: «Tu. Babbano. Cerco Marcus Silente. E tu mi aiuterai»
«C-chi sei tu?» osò chiedere il guardiano. Deglutì.
«Io?» l’essere rise. «Sono solo un povero cretino tornato in vita. Non
preoccuparti, cretinetto, ti lascerò vivere se mi
aiuti. Voglio solo vendemmiarmi contro Marcus Silente»
«Ma chi sei?»
«Vuoi proprio saperlo?» domandò l’essere. «D’accordo. Te lo dirò. IO SONO TUO
PADRE»
«Davvero?»
«Sì, figliolo!»
«Papà, che bello, sei ancora vivo! Ma com’è possibile?»
«Quelle teste di CENSURED mi avevano seppellito vivo»
AVERE: Essere, non dire queste cose!
Avere, tu che CENSURED c’entri?
AVERE: Scusa, non lo sai che dove c’è Essere c’è Avere?
KRAK-HOOM
ESSERE: Ehi, ma quello non era il mio nome?
KRAK-HOOM
HARRY: Figo, una pioggia di ful…
KRAK-HOOM
CARLETTO: Tu non hai fame?
BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
KRAK-HOOM
…
Ok, scusate per la crisi di nervi, ora possiamo proseguire con la fan fiction.
«Oh papà, che gioia riaverti con me. Ma perché ti
hanno seppellito vivo?»
«E basta, idiota, io non sono tuo padre!(ma va?)Io sono Censured
Silente»
KRAK-HOOM
Ok
ragazzi/e, bentornati a una nuova fan fiction. Come promesso, ecco il sequel de
I Mitici 8. L’inizio è un po’ horror(sìììììì, come
no), ma non può mancare il mio immancabile(se non può mancare per forza è
immancabile…)spirito comico-demenziale. Ma ora è il momento di rispondere, sì
avete capito bene, alle recensioni del capitolo special di HP 1
kamy: Sì scusa l’ho capita solo dopo
che avevo pubblicato il capitolo, ero un po’ rincoglionito xD.
Quanto ai cattivi, non sarebbero dei veri cattivi se non facessero un monologo
davanti ai loro nemici, è sempre così. C’è scritto anche su Storia di Hogwarts, e Hermione sono sicuro
che potrà confermartelo
_Niki_: Sempre lode ai Gem Boy e a Chuck Norris che non li ha ancora Calciorotati(è
un verbo derivato dal Calcio Rotante del sommo Chuck),
grazie per i complimenti, e comunque sì, hai scritto molti ‘via’. Comunque
adesso non perderti questa di storia!
Bene,
qui finisce il primo capitolo. Essendo completamente inedita, non sapete cosa
vi aspetta nel prossimo chap, così vi anticipo il
titolo: Stranezze. Sì, lo so, il
titolo non è il massimo, ma poi vedrete. E ricordatevi di recensire questo
capitolo se vi è piaciuto, tanto non vi costa nulla, ora vado, ci sentiamo
Lunedì. Ciao ragazzi/e!