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Autore: Lily and the books    03/01/2017    0 recensioni
Agata è una ragazza normale, impegnata ad assaporare in pieno la sua estate di libertà. Ma la sua vita è fatalmente intrecciata con quella di un uomo misrioso, una sagoma nell'ombra. E prima o poi le trame del destino vengono a galla, i fili si spezzano e rischia di avvenire l'irreparabile.
Soppeso l'idea di stare ancora sognando, ma no, non può essere. Sono sicura di aver visto, nel sottile cono di luce che entra dalle fessure della tapparella, la sagoma di un uomo.
HO CAMBIATO IL TITOLO! Ebbene sì, come è capitato anche ai più grandi scrittori, il mio titolo non mi convinceva. Non so neanche se questo è quello definitivo, si vedrà.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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É venerdì e sono felice! Fra una settimana sarò su un aereo verso la Grecia e sono preda di una agitazione costante. Vorrei già preparare i bagagli, ma mi rendo conto che sarebbe assurdo, e abbattuta dalla mia stessa razionalità, mi siedo a gambe incrociate sul letto e scribacchio una lista. Mi stanco presto e mi metto a giocare distrattamente con la matita. Dal comodino mi osservano gli occhi chiari di mio padre, ritratto in una delle mie fotografie preferite. Ha una faccia buffissima, perché è stato immortalato mentre da piccola mi imboccava, cercando di convincermi a mangiare le zucchine. Non ci è mai riuscito, le zucchine mi hanno sempre fatto schifo. Mi manca ancora, il mio papà e mi mancherà per tutta la vita. Quando è morto in seguito a un incidente avevo solo nove anni e non capivo perché in quel letto di ospedale non riuscisse a svegliarsi. Credo che andrò a portargli dei fiori prima di partire. Un soffio di aria tiepida mi accarezza la nuca e le spalle, mi guardo intorno ma non riesco a capire. La finestra è chiusa, come anche la porta e comunque non c'è vento fuori, come dimostrano le cime immobili dei pini marittimi che si scorgono oltre le persiane socchiuse. Una delle tante cose strane che mi stanno succedendo sempre più spesso: aliti di vento provenienti dal nulla, sussurri che sembrano chiamare il mio nome, ombre o improvvisi lampi di luce…
Squilla il telefono, e questa volta non me lo sono immaginato.  ≪Ehi Gulia!≫
Mi travolge con un fiume di parole ≪Allora? Che ti metti stasera? Io sono ancora in dubbio. Meglio stile da angelo sexy o eroina dark un po' troppo scoperta?≫
≪Mmh… perché entrambe le opzioni mi fanno pensare a una prostituta?≫
≪Daiii≫ il suo acuto mi massacra un timpano ≪Agata ti rendi conto che stiamo per andare alla festa più figa di sempre? Ti dico che Dobbiamo. Assolutamente. Farci. Notare!≫
Sorrido, anche se Giulia non mi può vedere ≪Forse… angelo sexy?≫ il mio tono non suona troppo convinto ≪E io, invece? Scegli tu. Quale dovrei mettere dei due vestiti che abbiamo preso insieme l'altro giorno?≫
≪Quello blu senza spalline, assolutamente! Passo da te con Bea questa sera. Baci baci baci≫
***
La guardo scatenarsi sulla pista da ballo, in quell'abito blu fin troppo corto e non riesco a smettere di pensare per un secondo a quanto sia bella. Vorrei ballare con lei, far scivolare le mani sulla sua vita sottile, su quelle forme delicate, più adatte al corpo di una adolescente cha al suo, ormai da donna. E così non riesco a trattenere un impulso che mi tengo dentro da anni. So che non dovrei farlo, che mi ero ripromesso di limitarmi a osservarla e a proteggerla senza farmi notare. E non so neanche perché mi si venuta questa voglia proprio adesso. Desidero solo che finalmente mi veda, solo per una volta, prima di tornare per sempre a nascondermi fra le ombre.
***
La festa è davvero fantastica e infatti balliamo da ore, io e le mie migliori amiche. Bea si sta divertendo, anche se, più che altro, la vedo impegnata a lanciare sguardi al ragazzo che le piace, il quale, finalmente, si decide ad avvicinarsi. Giulia invece è Giulia e ha passato la serata un po' a concedersi e un po' a ritrarsi dallo sciame di ragazzi che le si muove intorno. Decido di uscire a prendere un po' d'aria fresca sulla terrazza del locale. Il vento sa di sale e di alghe.
C'è un ragazzo mai visto prima che mi sta fissando. Lo noto subito perché è seduto sul parapetto e il mio primo pensiero è che possa cadere giù, ma anche perché è carino. Anzi, bello da paura, con quei capelli neri e spettinati e grandi occhi verdi. E il fisico… Si indovinano i muscoli ben definiti sotto la t-shirt grigia e la sua pelle olivastra sembra quasi luccicare. Ha un'aria vagamente familiare, che mi attrae, ma sembra che ci sia qualcosa che non va in lui. Mi avvicino facendomi largo tra la folla e quando sono nel punto in cui è… lui è sparito! Mi guardo intorno, mi affaccio pure dal parapetto, ma niente, è come evaporato nel nulla. Che scherzi mi sta facendo il cervello, ultimamente?
Per scacciare i pensieri rientro nel locale. Individuo un tizio che conosco, un ragazzo del mio liceo a cui piacevo qualche anno fa e lo invito a ballare.
 
 
 
Nota dell'autrice: Dunque, dunque… c'è ancora questo personaggio misterioso che ronza intorno alla nostra Agata. Non sappiamo ancora il suo nome, ma ora ha un volto. Vi autorizzo ad immaginarvelo più bello che riuscite, coraggio! Comunque, se avrete la pazienza di aspettare il prossimo capitolo, scoprirete chi è e cosa sta combinando.
Se avete pareri, critiche, consigli, apprezzamenti…lasciate una piccola recensione o contattatemi pure in privato.
   
 
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