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Autore: Lily and the books    05/01/2017    0 recensioni
Agata è una ragazza normale, impegnata ad assaporare in pieno la sua estate di libertà. Ma la sua vita è fatalmente intrecciata con quella di un uomo misrioso, una sagoma nell'ombra. E prima o poi le trame del destino vengono a galla, i fili si spezzano e rischia di avvenire l'irreparabile.
Soppeso l'idea di stare ancora sognando, ma no, non può essere. Sono sicura di aver visto, nel sottile cono di luce che entra dalle fessure della tapparella, la sagoma di un uomo.
HO CAMBIATO IL TITOLO! Ebbene sì, come è capitato anche ai più grandi scrittori, il mio titolo non mi convinceva. Non so neanche se questo è quello definitivo, si vedrà.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agata mi ha visto e, se fossi stato un ragazzo in carne ed ossa, sento che si sarebbe avvicinata per conoscermi. Dopotutto sarebbe plausibile che senta un legame nei miei confronti, dopo tutto il tempo che ho passato al suo fianco inosservato. E dopo che, in un certo senso, per un periodo c'è stato un posto per lei nel mio cuore. Come sempre sono accanto al suo letto e la guardo dormire. È un sonno agitato quello di stanotte, come mi accorgo dall'espressione accigliata del suo volto e dai lievi mugolii che le sfuggono dalla bocca. Le sfioro una guancia con la punta delle dita, illudendomi che quest'ombra di una carezza possa allontanare qualsiasi cosa la stia turbando questa notte.
***
Sono seduta in bilico sul parapetto. Sotto di me c'è lo strapiombo e il mare agitato. Una figura emerge dal buio e mi si avvicina. Ha il volto del ragazzo che ho visto in discoteca. Quando è ormai a pochi passi da me, mi accorgo che le lacrime gli bagnano le guance dorate. Si sporge verso di me, come per abbracciarmi, ma prima che il suo corpo entri in contatto con me, lui comincia a perdere consistenza, sembra che si sfaldi. Al suo posto rimane solo una nuvola di pulviscolo nell'aria. Per la sorpresa mi sbilancio e precipito verso le rocce.
Sono stesa in un letto che non conosco. In una stanza spoglia con i muri bianchi. Accanto a me c'è ancora lo stesso ragazzo. Mi guarda con una tenerezza immensa negli occhi Stai morendo, Agata≫.
Stai morendo, Agata. Le parole mi rimbombano nella mente, mentre mi sveglio di soprassalto. Era solo un sogno.
Però lui è ancora lì! Lo vedo ancora per qualche secondo, mentre si fa sempre più inconsistente, fino a sparire. L'istinto sarebbe quello di urlare, ma ho la gola stretta in una morsa. Mentre mi riprendo si insinua un dubbio in me. Potrei essere pazza, oppure… ≪So che puoi sentirmi. Chi sei?≫ la mia voce esce dalla gola in un bisbiglio strozzato, che non si sentirebbe nemmeno se tutto non fosse immerso nel più assoluto silenzio. Non arriva nessuna risposta, nemmeno un minimo segnale. Devo smetterla di farmi impressionare così.
≪Agata≫ questa volta non me lo sono immaginato. Qualcuno ha davvero pronunciato il mio nome!
Mi stringo nelle lenzuola più che posso.
≪Non ti spaventare, ti prego≫ mi sento dire, mentre il ragazzo ricompare nel punto esatto dove l'ho appena visto sparire. Come posso non essere spaventata a morte?
≪Chi sei?≫ insisto
≪Ciao sono Lucas. Ti devo spiegare un po' di cose≫
***
Le racconto tutto: Dieci anni fa avevo vent'anni e mi sembrava di avere il mondo sul palmo di una mano.  La corsa, la mia più grande passione, era diventata la mia carriera e da qualche parte nel mio futuro si prospettava persino un'olimpiade. Poi, come un fulmine a ciel sereno, era arrivata la brutta notizia. Il mio corpo non era all'altezza dei miei sogni, con una malformazione al cuore dovevo solo smettere di correre e aspettare il trapianto. Sospiro e le racconto anche quanto siano stati duri quei mesi in cui la mia occupazione principale era stare seduto vicino al telefono, temendo ad ogni squillo. Dopo qualche tempo si era trovato il donatore compatibile. ≪Peccato che qualcosa sia andato storto e sia morto qualche giorno dopo l'operazione≫ concludo.
≪Mi dispiace, Lucas≫ la sua voce è dolce e sincera ≪Quindi, in pratica, sei un fantasma?≫ Annuisco
≪Ma cosa c'èntro io con tutto questo?≫ mi domanda.
≪Ho una specie di… questione in sospeso. Quando mi sono svegliato dall'operazione ho deciso che avrei ringraziato i familiari del donatore, ma non ho mai fatto in tempo.≫ Mi fissa con quegli occhi scuri e confusi. ≪Agata, il cuore era quello di tuo padre.≫
***
A quelle parole il cuore salta qualche battito. Il cervello continua a gridarmi che non è possibile, che deve essere un sogno o un'allucinazione, ma dentro di me sento che è tutto vero. Le lacrime cominciano a rotolarmi sulle guance e a gocciolare dal mio mento. Lucas sembra esitare, poi mi abbraccia. Non è un vero e proprio tocco, quanto più una sensazione piacevole, che scalda l'animo. Non riesco a spiegarmi come quel corpo inconsistente sia, allo stesso tempo forte, solido, rassicurante.
 
 
 
Nota dell'autrice: Eccomi di nuovo! Se siete arrivati fin qui, primo: vi ringrazio; secondo: sarete ricompensati dai prossimi capitoli. Ho deciso dove andrà a finire questa storia e sono impaziente di scriverla.
Come avete potuto leggere, le cose si stanno mettendo in moto e ci aspettano momenti molto…carini (non posso dire niente di più, sorry!)
Non so se apprezziate la cosa, ma sto tenendo i capitoli (e l'intera storia) abbastanza brevi, ma frequanti, sia per non annoiarvi con dei papiri, sia perché essendo la prima fanfiction a capitoli che pubblico,voglio essere sicura di riuscire a gestirla. Visto che sto scrivendo anche altro che intendo pubblicare in futuro, mi piacerebbe sapere cosa pensate di questa modalità.
Grazie se mi state seguendo e a prestissimo.
   
 
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