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Autore: Carly03    13/01/2017    3 recensioni
C’era una volta un regno, pieno di meraviglie, pieno di vita e di magia. Al capo del regno vi era il re Heartfilia e sua moglie, la regina Layla, che governavano felici e contenti sul regno. Un bel giorno, la regina diede al mondo una bambina, cui venne chiamata Lucy. Lei non sà quale sarà il suo destino nel futuro, ma neanche chi incontrerà di così importante da cambiarle la vita. Ed è così che dal quel giorno iniziò la storia di questa fanciulla, cui grazie alla sua pelle bianca come la neve e la sua gentilezza venne soprannominata Biancaneve.
Spero che come introduzione vi sia piaciuta, date un' occhiata e buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandish, E.n.d., Happy, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Passarono anni dall'incendio avvenuto in quella notte e la piccola Biancaneve crebbe. Diventò una splendida ragazza da cui deriva l'odio della regina, cui gelosa della sua bellezza la rinchiuderà nella torre più alta del castello. La giovane aveva una pelle chiarissima accompagnata da una chioma biondo grano e due occhi cioccolato molto vivaci, ma che all'interno nascondono terrore e tristezza, mentre le labbra carnose erano colorate da un rossetto rosso. Biancaneve pensa di conoscere bene la regina, ma si sbaglia, perché non sa che per la verità la regina è una strega senza cuore. Biancaneve aveva sempre sognato di scappare e finalmente quel giorno sarebbe arrivato...
 
Fumo e fiamme sono quello che vedo, mentre il paese andava a fuoco. Guardo con gli occhi lucidi dal pianto la casa del mio amico che va a fuoco come tutte le altre, mentre io non potevo fare niente per fermare quel caos. Se avessi potuto sarei tornata indietro nel tempo e avrei fatto in mdo che tutto questo non sarebbe mai accaduto, ma come poteva una semplice ragazza di undici anni fermare tutto questo? Io, contro un miliardo di soldati? Non potevo fare altro che guardare il deserto di fiamme che si era creato, mentre piangevo sulle vite delle persone che erano morte quella sera, con la speranza nel cuore che almeno il mio amico Sting era riuscito a salvarsi, ma da quello che vedo era molto difficile che vi fossero dei superstiti. All'improvviso delle grida giungono alle mie orecchie, mentre vedo degli uomini armati raggiungermi. I soldati mi raggiunsero, mentre io ero terrorizzata al pensiero di ciò che mi avrebbero potuto fare. Con gli occhi sgranati riesco a scappare dal primo soldato, ma il secondo mi prende per le braccia, mentre io inizio a gridare.
-Lasciatemi!- gridai, ma loro non mi diedero retta e l'ultima cosa che vedo prima di svenire è il viso dello scagnozzo della regina mentre rideva.
-La regina Brandish sarà fiera di me- disse vantandosi, mentre io tiro un'ultimo grido e svengo, lasciando che il buio mi avvolgesse facendomi chiudere le palpebre ormai diventate pesanti.
 
 Mi sveglio di soprassalto con delle piccole gocce di sudore sulla fronte e il fiatone, è ormai da un paio di anni che facevo sempre lo stesso incubo tutte le notti. Ormai sveglia, consapevole di non riuscire a riaddormentarmi, mi alzo dal mucchio di paglia che mi fa da letto e mi affaccio alla finestra. Il paesaggio da quella torre era meraviglioso, si vedevano i grandi boschi verdi, le grandi pianure ricoperte di fiori e i fiumi che scorrevano impetuosi per chilometri. Era questo il dramma, lei non poteva uscire da quel posto. Lei, Lucy Heartphilia, soprannominata Biancaneve non poteva uscire, perché era costretta dalla regina Brandish, questo era il suo nome, quello della donna che ora al posto del re Jude Heartphilia governava senza pietà il paese mandandolo in miseria. Mi volto verso la mia stanza e mi avvicino al grande specchio che si trova al lato opposto della finestra e osservo con attenzione il mio riflesso. I capelli dorati mi arrivano fino a metà schiena, mentre gli occhi cioccolato erano vuoti e inespressivi. Ero molto prosperosa e ben formata, ma non me ne vanto, mentre i lineamenti del mio viso erano dolci e delicati e le labbra carnose colorate da un rossetto rosso non troppo forte. Indosso un abito celeste con le maniche che arrivano fino ai gomiti, mentre ha una scollatura a cuore e una gonna con del pizzo.
 
Improvvisamente  il suono della serratura in ferro mi distoglie dai miei pensieri riportandomi alla realtà. La figura dello scagnozzo della regina appare sulla soglia con una nebbiolina nera a circondarlo, era Zeref vestito da guardia mentre ghignava. Zeref era un mago oscuro e questo mi spaventava e non poco visto che con una sola mano poteva tranquillamente uccidermi.
-Cosa vuoi?- gli chiesi con disprezzo che non passò inosservato a Zeref che difatti inizia a ridere avvicinandosi lentamente a me con un ghigno a deformargli le labbra.
-La regina vi vuole vedere ed io sono venuto a prendervi- disse con tranquillità, mentre io andai a sbattere con le spalle contro il muro e Zeref mi intrappolò tra lui e il muro. Mi prende il mento con la mano destra guardandomi negli occhi con i suoi che sembravano due pozzi neri senza fondo in cui aleggiava solo che l'oscurità del suo cuore.
-Andiamo, principessa- mi sussurra all'orecchio intimorendomi quando due guardie entrarono all'interno della stanza, mentre cercavo di scappare, ma un'incantesimo di Zeref mi blocca ogni movimento così che le guardie mi riescano a legare i polsi con una corda e portarmi fuori dalla camera dirigendoci verso la sala del trono, la stanza in cui si trovava la regina, che mi stava aspettando.
 
Intanto nella sala del trono la regina guardava il trono e dopo un ghigno usò la sua magia per trasformarlo in un trono fatto d'oro e si sedette su di esso accavallando le gambe e con la mano chiusa a pugno a sostenere il mento. La giovane donna indossava un vestito color argento, mentre sul capo portava un diadema pieno di gioielli. Brandish aveva un corpo prosperoso ed era abbastanza alta, aveva i tratti del viso severi e decisi con dei capelli verdi che le arrivavano fino alle spalle e due occhi marroni molto seducenti, mentre le labbra sottili erano colorate da un rossetto rosa pallido, era una bella donna. Aspettava con ansia che le guardie entrassero con il suo amato oggetto che da tanto tempo aveva atteso di vedere. Poi finalmente le porte si aprono e lei si alza in piedi facendo spazio alle guardie che portavano il pesante carico, lasciando che mettessero lo specchio sul trono e finalmente tolsero il velo bianco che lo ricopriva. Brandish venne investita da un'ondata di potere magico proveniente dallo specchio che la fece sospirare, mentre un sorriso le si stampò in volto. Si girò di scatto verso le guardie con sguardo severo.
-Uscite subito!- intimò Brandish spaventando le guardie che immediatamente uscirono. Finalmente era sola con il suo adorato specchio. Iniziò ad accarezzare la cornice dorata come per avvisare lo specchio che le era mancata, poi si mise in ginocchio e citò la formula.
-O specchio delle mie brame, dimmi, chi è la più bella del reame?- chiese pensando di sapere già la risposta. Nel riflesso apparve un ragazzo sui vent'anni con una chioma aranciata e un abito molto elegante e occhi carismatici che avrebbero fatto incantare molte donne.
-Conosci già la risposta- disse enigmatico il ragazzo. Brandish lo guardò male mettendo le mani sui fianchi.
-Voglio sentire il mio nome pronunciato dalle tue labbra Loki, insomma che fine hanno fatto le buone maniere?!- disse arrabbiata Brandish, mentre il ragazzo sbattè le palpebrte per qualche minuto sbalordito per poi iniziare a ridere.
-No, non sei tu la più bella, bensì Lucy- disse Loki, mentre sul viso di Brandish apparve una smorfia contrariata.
-COSA!?- gridò Brandish a squarciagola, spaventando Loki.
-Lo sapevi già tu, ma non volevi acettarlo- disse Loki serio, mentre Brandish cercò di calmarsi.
-Cosa posso fare per diventare io la più bella?- chiese Brandish, mentre Loki abbassava la testa visibilmente triste.
-Devi ucciderla- disse serio Loki, mentre sul viso di Brandish prese forma un sorriso sghembo ed iniziò a ridere. Loki scomparve con il capo chino dallo specchio in una fascia dorata.
-Un gioco da ragazzi dato che l'abbiamo proprio qui al castello- disse Brandish sorridente prendendo dal tavolo che era accanto al trono una mela rossa che addentò con rabbia con uno strano luccichio negli occhi.
 
Lucy camminava ormai da tanto tempo per i corridoi del castello seguendo Zeref che si trovava davanti a lei, mentre da entrambe le parti accanto a sé aveva due guardie che tenevano d'occhio ogni suo movimento, non aveva modo di scappare. All'improvviso una domestica uscì dalla cucina da cui proveniva del fumo ed iniziò a gridare spaventata attirando l'attenzione di Zeref e le guardie che si avvicinarono alla ragazza incuriositi.
-Presto! Fate qualcosa, la cucina va a fuoco!- gridò la domestica che identificai come Mira. La conosceva perché qualche volta aveva scambiato qualche chiacchiera quando le portavano da mangiare ed era molto simpatica. Mira con i suoi lunghi capelli albini e gli occhi azzurri gridava nel panico più assoluto.
-Va bene, ora ci pensiamo noi- disse una delle due guardie cercando di tranquillizzare Mira che invitava ad entrare le due guardie che sparirono immediatamente nel fumo seguiti da Mira. Zeref mi guardò e subito dopo mi prese per la corda iniziando a tirarmi avanti per proseguire il cammino. Era il momento giusto, era la mia unica possibilità per scappare.
-Zeref, come va con Mavis?- gli chiesi conoscendo già la reazione del corvino che difatti mi sbattè violentemente contro il muro. Conoscevo molto bene i suoi punti debboli, a causa di sua moglie Mavis con cui aveva trascorso le giornate a parlare, ma circa un'anno fa era morta e Zeref solo a sentire il suo nome va su di giri.
-NON OSARE PRONUNCIARE IL SUO NOME, CAPITO!?- mi sgrida. Io lo guardo per un millessimo di secondo, poi gli tiro una gomitata in pancia facendolo piegare con la schiena in avanti e subito dopo gli tiro una gomitata sulla schienafacendolo cadere a terra tutto dolorante. Corro via cercando di tagliare le corde con i denti per poter liberarmi le mani.
-La prigioniera sta scappando!- grida Zeref avvisando le guardie che sentendo la richiesta d'aiuto partirono all'inseguimento di Lucy, ma una padella colpì entrambi alla testa facendoli svenire a terra.
-Grazie Mira!- gridò Lucy più forte che poteva per farsi sentire dall'albina che la salutò con la mano. Lucy corse fino alla porta con la grata che l'avrebbe fatta uscire da quell'inferno seguita da delle guardie, mentre quest'ultima tentava di seminarli, ma non demordevano. Lucy corse verso la porta con la grata aperta come se non ci fosse un domani, finché la guardia che badava alla porta accotosi della fuggitiva iniziò a chiudere la grata che pian piano scendeva. Lucy non c'è l'avrebbe mai fatta correndo, così decise di scivolare sotto la grata e passò a filo sotto di essa a un soffio dal suo viso e si chiuse immediatamente dietro di lei lasciando le guardie all'interno che gridavano e sbraitavano a più non posso. Finalmente Lucy era libera, finalmente poteva vivere la sua vita, ma neanche il tempo di esultare che stavano già rialzando la grata, Lucy era pronta per correre, ma un cavallo bianco le piombò davanti bloccandole la strada. Lucy osservò a lungo il cavallo dalla criniera bianca come la neve e gli occhi neri come la pece. Lucy si ridestò dai suoi pensieri appena vide Zeref che tra le guardie si faceva largo per raggiungerla e in un'attimo tutte le guardie uscirono correndo verso Lucy che salì immediatamente sul cavallo e galoppò via con un sorriso sulle labbra, pensando che sì, finalmente era libera.
 
Intanto dietro un'albero un giovane ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri guardava la figura della ragazza sul cavallo e sulle labbra aveva solo un nome adatto a quella ragazza che riconobbe subito per il suo sorriso.
-Lucy...- disse il biondo in un sussurro, mentre una lacrima solitaria gli rigava il volto dai lineamenti virili insieme che apparve pensando che la ragazza che aveva sempre amato e che pensava fosse morta era viva e vegeta ed era appena passsata davanti ai suoi occhi con quel sorriso che gli era mancato.
 
 
 
   
 
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