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Autore: PrincipessaLove    20/01/2017    1 recensioni
-Non mi dovete nessuna spiegazione. Se avrete voglia lo racconterete voi quello che state vivendo.- Edmund dimostrò maturità per quello che disse. Peter abbassò lo sguardo imbarazzato. Mise da parte la sua presunzione e la sua arroganza e non fiatò. Caspian, al contrario, abbracciò Edmund, il quale nascose tale piacere a quell'abbraccio.
-Grazie, Ed. Sei un vero amico.-Mormorò Caspian accarezzandogli la testa in tono affettuoso.
-Scherzi? Io sono sempre un amico.-Il tono sarcastico del fratello lo colse solo Peter che disse:
-Ed, quando saremo pronti lo diremo anche a Lucy e a Susan che ci siamo innamorati. Per il momento....- Non fece in tempo a finire la frase che Edmund lo interruppe di nuovo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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There's a place for us

 

Quando mi salvasti la vita

 

Quel giorno, e per tutta quella settimana Caspian rimase nella stanza di Peter. Avvolto in quelle lenzuola respirando tutto il profumo che aveva lasciato. Si immaginava che sarebbe tornato indietro, nonostante tutto, nonostante i suoi sentimenti confusi, le sue perplessità. Il suo primo ragazzo gli aveva spezzato il cuore lasciandolo da solo in quella grande Terra.

Poi si rese conto che non era poi così da solo. Quelle poche volte che aveva avuto la forza per alzarsi dal letto, vedeva Edmund rincasare dopo una passeggiata mattutina. La prima mattina che lo vide passare da sotto la finestra fu quando Peter se ne era andato e anche il più piccolo aveva un'aria triste, di sconforto perché avrebbe dovuto vedersela con il più grande nel tirargli su il morale. Fu strano per entrambi trovarsi in quella situazione dati i chiari sentimenti di Edmund.

-Caspian, sono Edmund, non puoi stare chiuso in quella camera per sempre. Devi mangiare qualcosa. Hai un regno da governare.-Diceva Edmund cercando di convincerlo ad uscire da quella camera. Il re non rispondeva. Era troppo depresso per rispondere, avrebbe fatto uscire parole che avrebbero ferito l'amico che stava cercando di prendersi cura di lui, perciò preferì tacere.

Edmund gli lasciava ogni sera fuori dalla porta la cena nella speranza che mangiasse qualcosa. Non riusciva a sopportare l'idea che fosse così depresso per qualcosa che era finita. Voleva riuscire a farlo stare bene.

Successivamente, vedeva che la cena che gli aveva portato con tanta premura, era stata consumata e questo lo rallegrava.

Edmund, lo riuscì a vedere una mattina quando tornava da una passeggiata. Si trovava nel giardino del castello. Alzò la testa verso la camera dove si trovava Caspian e i loro sguardi si incrociarono. Il piccolo capì che si stava riprendendo e gli avrebbe dato tutto il tempo possibile per rialzarsi se fosse stato necessario.

Quella che fu per Caspian l'ultima sera che rimase chiuso nella stanza di Peter, Edmund con decisione bussò e disse parole che gli costarono ma convinsero Caspian ad uscire dal suo Inferno personale poco dopo.

-Caspian se stai ascoltando devo dirti che ho riflettuto e mi devi ascoltare.-Caspian si trovava disteso nel letto a versare le ultime lacrime che gli erano rimaste. Si alzò lentamente e si avvicinò alla porta. Entrambi tenevano una mano sulla maniglia quasi come se volessero aprirla per guardarsi negli occhi ma nessuno dei due ebbe il coraggio di aprirla.

-Io metterò da parte i miei sentimenti per te. Mi sento in un certo senso responsabile se vi siete lasciati. Se hai bisogno di un amico io ci sono. Saremo solo amici. Però ti prego ora esci. Peter ha ordinato ai sudditi di lasciarti in pace ma io voglio che tu esca, che torni a vivere insieme a me. Sono solo anche io adesso e ho bisogno di un amico. Non posso dimenticare quello abbiamo passato sul veliero ma voglio ricominciare da dove abbiamo lasciato. Ora fai quello che ti senti di fare.- Edmund lasciò la presa della maniglia. Caspian aveva percepito che aveva lasciato la presa. Forse era vero quello che aveva detto l'amico. Decise di rafforzarsi, si guardò allo specchio e gli era cresciuta un po' di barba in quella settimana. Doveva parlare con lui, il suo amico. Si tolse il pigiama che aveva usato tutto quello tempo e decise di raggiungerlo.

Sperò di trovarlo ancora fuori dalla stanza, ma non vi trovò nessuno.

Allora, decise di recarsi in cucina dove si erano incontrati un po' tempo prima. Aveva frenesia di vederlo, di parlargli, ma quando vi giunse non c'era nessuno. Arrabbiato con se stesso, credette di avere perso l'unico amico che aveva rimasto ma all'improvviso udì qualcuno che lo raggiunse da dietro.

-Caspian.- Il re si girò subito e lo guardò.

-Speravo di trovarti qui.-

-Anche io. Vuoi del latte?- Edmund prese due bicchieri di vetro e versò il latte a entrambi. Caspian aveva assunto un espressione seria.

-Sono stato imperdonabile.-

-Non devi scusarti, non posso capire il tuo dolore.- Gli porse il bicchiere che lasciò sul tavolo della cucina.

-Ed, vorrei ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Mi comporterò da re e sarò un amico per te.-

-Sono felice di sentirtelo dire.- Menzogna.

-Peter ha deciso di tornare a casa, per quanto io possa amarlo, non lo farà tornare indietro.-

Edmund si rese conto di avere detto troppe bugie attimi prima. Il solo averlo davanti agli occhi gli faceva venire voglia di baciare quelle labbra sottili e di stringere tra le braccia quel corpo che bramava di avere. Caspian, lo abbracciò, e Edmund con un gesto brusco lo mandò via e si giustificò così:

-Diamo tempo al tempo. Quello che provo per te non si spegnerà come il sole al tramonto. Siamo amici e nulla più. Dammi il tempo di convincermene.-

Caspian capì che tutto il tempo che aveva passato isolato dal mondo era stato tutto tempo perso. Edmund era li per lui, per aiutarlo e per amarlo.

La partenza di Peter forse non era stata vana. Il suo cuore batteva, prima lentamente, poi poco a poco aumentava. Quello che provava per Edmund non si era spento. Quando sarebbe stato limpido il suo sentire verso Edmund, si sarebbe dichiarato.

Da quel momento, di Peter ne rimase un ricordo, un bel ricordo.   

  
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