Break
"I promise, no matter what it takes, I'll
find the way to make you human again."
- Greywolf, ep. 1x08 -
Spezzato.
Per
quegli effimeri attimi, dal dolce sapore ma l’amaro
retrogusto, per quelle
gocce di tempo così inconsistenti da evaporare prima ancora
di toccare terra, il
sortilegio di Mesmira, che incatenava i suoi fratelli a spoglie di
lupi, si era
sciolto.
Non
più zampe e artigli ma mani e dita; non più musi
e peli ma visi e capelli; non
più occhi gialli, che ardevano nella notte, ma iridi nere,
così diverse dalle
sue e allo stesso tempo così familiari.
I
suoi fratelli.
Di
nuovo carne e ossa da abbracciare, e labbra rosee con filari
bianchissimi di
denti che si distendevano e snudavano in sorrisi di gioia, orgoglio e
gratitudine, e quella girandola di emozioni lo irretiva e bloccava nel
suo moto
armoniosamente impazzito. Ed anche se lui sapeva di non dover abbassare
la
guardia, di non dover lasciarsi andare all’esultanza troppo
presto, non
riusciva a resistere alla felicità che gli esplodeva nel
petto, appena le loro
braccia lo avvolgevano e le loro voci – non più
guaiti e uggiolii – si rivolgevano
a lui.
«Fratellino!»
«Nostro
padre sarebbe così orgoglioso di te.».
Il
suo cuore, prima ancora della sua bocca, gorgogliava i loro nomi, colmo
d’affetto.
«Misha… Sasha…»
Un
groppo alla gola che era come un macigno, ma senza far male.
Poi,
come sempre accadeva, qualcosa andava storto.
Il
rimedio insufficiente, il
rimedio illusorio,
il rimedio incompleto[1]
e
l’incantesimo
di Mesmira glieli strappava dalle mani ancora e con sfregio.
Le
dita ritornavano artigli, i capelli ritornavano folti pellicce grigie,
gli
occhi neri come l’ossidiana ritornavano a rifulgere come
luminosi topazi. Le catene,
che li costringevano alla forma di lupi, ritornavano a chiudersi
attorno a loro,
che gli si accucciavano accanto uggiolando e guaendo.
Ma
Misha e Sasha non piangevano per sé stessi e la loro sorte:
piangevano per lui;
per quel fratello che continuava a lottare con ogni mezzo pur di
riportarli
alla normalità, per quel fratello che, già nel
nome, recava il peso della loro
maledizione.
Greywolf.
Così,
come seguitava a ripetersi in un triste copione, ad ogni
felicità infranta, ad
ogni delusione che rendeva sempre più amare le sue lacrime,
mentre stringeva a
sé i suoi fratelli e tra i denti malediva Mesmira con tutto
il suo odio, a
ritrovarsi spezzato era ancora una volta il suo cuore.
**Fine**
[1] : si riferiscono a vari episodi del cartone. Il 'rimedio insufficiente': quando Greywolf, subito dopo che Sasha e Misha sono stati trasformati in lupi, cerca di riportarli in forma umana, ma la sua magia non è sufficiente e riesce solo a farli tornare buoni. Il 'rimedio illusorio': quando Sasha e Misha mangiano i fiori di Lycanthrus prodotti dalla Cornucopia di Grondar, una volta distrutta la Cornucopia anche gli effetti dei fiori da essi prodotti spariscono, come se i fratelli di Greywolf non li avessero mai mangiati. Il 'rimedio incompleto': quando Sasha e Misha mangiano mezzo fiore di Lycanthrus ciascuno che li rende umani solo per la notte di luna piena.
Greywolf è il genere di personaggio che io adoro: buono e sfigato XD
Ama davvero alla follia i suoi fratelli ed ogni volta che i tentativi di riportarli alla forma umana falliscono, lui si dispera (eh, beh, vorrei vedè O_O ogni volta un fiasco. Non c'è molto da stare allegri) e mi fa tanta tenerezza, ecco T_T.
Questa è la prima cosina che riesco a tirare fuori su di lui, per quanto sia molto breve. :) Amo il suo affetto verso i fratelli e come i fratelli lo adorino.