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Autore: lapisblu    26/01/2017    1 recensioni
Nicole ha diciotto anni ed è felice. Ma in passato la vita non è stata così benevola con lei. Nata da una relazione extraconiugale del padre, ha visto suo padre al massimo tre volte nella vita, all'età di undici anni rimane orfana della madre, che muore suicida. Passa i restanti quattro anni sballotata a destra e a manca mentre le diagnosi di psicosi, di schizzofrenia e di altro ancora si accumulano a causa delle strane cose che vede. A quindi annni fugge da quelle persone solo per finire in guai ancora più grandi - un'asta di schiavi. A quel punto la svolta: Zenon la compra all'asta. Cercava proprio lei.
Zenon, uno stregone che riesce a vedere lo strano e folle mondo che si nasconde dietro la nostra realtà, fa di lei la propria apprendista; e ora che ha diciotto anni le chiede di diventare la sua sposa. Nicole accetta. Diventa, così, la sposa e l'allieva di un incubo che ha assunto forma umana e che cammina nel mondo reale.
Ora entrambi passano le giornate studiando la stregoneria in completa tranquillità.
Di mestiere Nicole e Zenon risolvono i problemi degli altri.....
e adesso un problema sta per bussare alla porta
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una folata di vento porta l'aria salmastra dello stretto di mare.

Nicole dalla cima del promontorio può quasi vedere oltre il braccio di mare le piccole coste della Francia. La terra dove è nata. La terra che stava per avere la sua vita.

 

Zenon cammina dietro Nicole guardandosi intorno, come se stesse cercando qualcosa o qualcuno.

Nicole arriva in cima al promontorio: il suo sguardo abbraccia completamente l'orizzonte e il braccio di mare sembra così piccolo. La terra così vicina.

 

“che posto strano”

 

“ricorda agli inglesi che sono un'isola e che non sono sperduti in mezzo al nulla” - Zenon raccoglie una piccola pietra da terra.”gli ricorda che il nemico è a pochi kilometri da loro”

 

“è strano questo posto. Sembra quasi che possa toccare le coste della Francia.”

 

“in realtà potresti farlo davvero. Sei una figlia della nebbia, ciò che è lontano per te diventa vicino. Basta che tu possa vederlo.1” Zenon sta guardando il sasso che ha raccolto

 

“e tu? Che mi dici di te, Zenon”

 

“io viaggiavo tra le dimensioni, tra i vari stati dell'essere e dell'energia. Per me quei luoghi sono non più vicini di quanto non sia tu adesso rispetto a me.”

 

“viaggeremo insieme un giorno?” chiede Nicole toccando il braccio destro di Zenon

 

“certo. E torneremo sempre a casa. A casa nostra”

 

“cosa stai facendo?” Nicole si avvicina la testa al petto di Zenon e lo guarda dal basso verso l'alto cercando il suo sguardo.

 

“dimmi cosa vedi attorno a noi in questo momento, Nicole”

 

“bhé quello che vedo io è una specie di vapore violastro che esala dal terreno. È una sorta di traccia che solo quelli come noi riescono a vedere”

 

“esatto, Nicole. Qualcuno si è divertito parecchio qui” – Zenon sorride mostrando i denti come stesse ringhiando

 

“il tuo maestro ha ragione, Nicole. Sento una strana aria in questo luogo. È successo qualcosa che mi fa arricciare il pelo” - dice una vocina dall'ombra di Nicole

 

“qualcosa ti spaventa, Hally?”

 

“qualcosa mi irrita”

 

“infatti. C'è qualcosa di spiacevole per gli spiriti come te, Hally. Qualcosa di piacevole per un incubo come me e qualcosa di terrificante per gli uomini” - il sasso che Zenon tiene in mano si sgretola esalando quel vapore violaceo.

 

“io non provo nulla. Devo preoccuparmi, Zenon?”

 

“no. Sei stata solo istruita a dovere. Del resto tu stai diventando una strega e sei la mia apprendista: non puoi avere paura di queste cose”

 

“dove pensi che sia quell'insenatura?”

 

“lasciamo perdere l'insenatura descritta dal caro padre Harry. Io direi di seguire questo strano bagliore violaceo che si manifesta nell'aria”

 

Zenon avanza facendo strada a Nicole. I due scendono dal promontorio seguendo questa strano vapore violetto luminoso che solo loro riescono a vedere

 

“Hally, tu riesci a vedere questo vapore viola?”

 

“mi dispiace, Nicole. Qualunque cosa state vedendo, io non riesco a percepirla”

 

“non mi stupisce. Nicole, ti ricordi quanto di parlai della possibilità di viaggiare tra una configuazione della realtà ad un'altra?”

 

“sì, Zenon.”

 

“qui stiamo seguendo le tracce lasciate da una evocazione transdimensionale. Hally non riesce a vederla perché non può viaggiare da una dimensione all'altra2

 

la coppia arriva a incontrare una strada in asfalto. Zenon e Nicole iniziano a seguire la strada.

 

“di qua, Nicole. Lungo questa strada.” Zenon tende la mano a Nicole.

 

Ad un certo punto la strada scende verso una gola.

Zenon e Nicole continuano a seguire la strada che adesso corre sul fianco del promontorio.

Il mare si agita placidamente sotto di loro.

 

La strada si immette in una insenatura e la costeggia completamente.

 

Zenon si avvicina a Nicole. La abbraccia e le fa cenno di non parlare. Poi si mette guancia a guancia con lei.

 

“non parlare. Ci siamo. Ora non avere paura per quello che vedrai” - la frase di Zenon risuona nella mente di Nicole.

 

“non ti preoccupare. Non c'è nulla che mi possa spaventare. Non sai quante cose orribili ho visto in quei quattro anni prima che ti incontrassi.” Nicole tocca leggermente il mento di Zenon. È ruvido.

 

“bene. Adesso stammi vicina e guarda verso il mare. Guarda, anzi osserva, dove ti dico di farlo. Segui il mio sguardo”

 

Nicole gira il capo seguendo lo sguardo di Zenon. Il mare aperto ha qualcosa che non va.

Una luce verdastra si diffonde dalle profondità del mare e illumina l'aria decisamente ad alcuni metri dal promontorio.

 

“ma cosa....” Nicole stringe il braccio di Zenon

 

“guarda meglio”

 

qualcosa galleggia sotto il pelo dell'acqua: enormi tentacoli, grandi quanto un uomo ondeggiano spinti dalle onde.

Sono ricoperti da spine simili alle spine delle rose. Emanano una luminescenza sinistra verdastra. Terminano con delle propaggini che ricordano una mano umana.

 

“....”

 

“sento che sei senza parole. Guarda in mare aperto e vedrai il corpo di questo calamaro dell'incubo”

 

“non ci posso credere” - bisgiglia Nicole per poi mordersi il labbro inferiore. Zenon si limita a sorridere mostrando i mostruosi denti inferiori come se volesse intimorire la creatura in mare. Come se potesse vederli fin da lì.

 

“ha un corpo enorme, Zenon. È lungo quanto uno di quei vecchi autobus rossi che ho visto in quel museo”

 

un corpo affusolato che sembra essere stato privato della pelle galleggia sotto il pelo dell'acqua non molto distante dalla costa. È lui che emana la luce verdastra che si vede in mare aperto. I tentacoli appartengono a quella creatura. Alcuni tentacoli più corti circondano la bocca, l'acqua attorno è agitata e la schiuma dell'acqua di mare è presente in grande quantità.3

 

“quella è la bocca?”

 

“sì, è esatto, Nicole.”

 

“potrebbe ingerire un uomo intero”

 

“potrebbe farlo”

 

“ho paura”

 

“non averne. Non può nulla contro di noi. Non temerlo, Nicole” Zenon si limita ad accarezzare il capo di Nicole.

 

“è davvero qui?”

 

“no. È sospeso tra qui e altrove, per nostra fortuna”

 

“adesso capisco, Zenon, perché padre Harry fosse così a disagio a raccontarci quello che era successo al furgoncino che era passato di qui. Questa presenza è contraria a ….”

 

“qualunque ordine naturale. È innaturale. Certamente, Nicole. Lui non dovrebbe essere qui”

 

“cosa pensi che ci faccia qui?”

 

“non lo so, Nicole. Appartiene alla dimensione dell'incubo”

 

“viene dal tuo stesso mondo?”

 

“no, Nicole. Esistono differenti e diverse dimensioni dell'incubo. Io provengo dal confine dell'incubo, lui viene da un altro incubo”

 

“È enorme. Non sappiamo cosa ci faccia qui, quali siano le sue intenzioni"

 

“reggiti, Nicole. Andiamo a chiederglielo di persona.”

 

“uh?”

 

Zenon prende in braccio Nicole, prende la ricorsa e si butta dalla scogliera. Gli enormi tentacoli fosforescenti, grandi quanto un uomo, si agitano sotto il pelo dell'acqua proprio sotto di loro

 

“NOOOOOOOO ZENOOOOOOOOOOOOOOON AAAAAAAAAAAAAAIIIUUUTOOOOOOOOO”. - Nicole è avvinghiata al collo di Zenon e trema di paura. Grida nel pensiero.

 

"meowwwwwwwwwwww ho visto troppi hentai per non sapere come andrà a finireeeeeeeeeeee" - grida Hally4

 

“haaaaalyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyhhhhhhhhhhhhhhh” grida Nicole furiosa stavolta a pieni polmoni.

 

“non ti preoccupare, Nicole. Dai!” il tono di Zenon è tranquillo e composto come al solito

 

poco prima di finire in acqua la caduta di Zenon rallenta fino ad arrestarsi a pochi centimetri dal pelo dell'acqua.

 

Zenon si imita a camminare sul pelo dell'acqua. Sotto di lui i tentacoli si agitano. Altri tentacoli più sottili dei precedenti si distendono sott'acqua proprio sotto Zenon.

 

“i...il t... tuo metodo ti permette di camminare sull'acqua, Zenon?”

 

“Di norma no. Non potrei farlo se questo tratto di mare non fosse stato stregato. Ciò che si trova sopra non può entrare sotto e viceversa”

 

“non capisco, Zenon”

 

“l'acqua agisce da sigillo. La presenza non può uscire da qui sotto, ciò che è stato evocato sotto il pelo dell'acqua non può emergere. Questa è la natura dei laghi, sono fatti per nascondere ciò che si trova sotto di essi e questo stretto di mare non è altro che un grande lago”

 

“non lo sapevo”

 

“non ti preoccupare. Dopo che avrai imparato ad usare la tecnica pittorica e la tecnica della scuola dell'alterazione, ti insegnerò a vincolare le presenze e ad evocarle5

 

“a quale scopo?”

 

“per difenderti da loro e per dominarle”

 

“Zenon, io....”

 

“ti senti più tranquilla, Nicole?”

 

“sì....”

 

 

 

Zenon fa scendere delicatamente Nicole. Adesso anche lei si trova in piedi sul pelo dell'acqua.

 

“è una bellissima sensazione” Nicole mette una mano sul fianco e con l'altra protegge lo sguardo dalla luce “acqua perdita di vista, come se fossimo su una barca”

 

“e sotto di noi ci sono tentacoli enormi.....” - pigola Hally

 

“Hally, hai sentito? Non può toccarci” - le risponde Nicole

 

“e meno male, Nicole, perché a me piace mangiare il pesce. Non mi piace essere mangiata dal pesce”

 

“neppure a me piace finire sul piatto principale di un un …. insomma non mi piace diventare cibo per una presenza tentacolare acquatica.” Nicole fa una pausa “però ti capisco, Hally, tra le altre cose io preferisco i dolci. Sarebbe un incubo, se un dolce potesse magiarmi e cercasse di farlo”

 

“oh, Nicole” - Zenon si massaggia il collo e ridacchia. La battuta di Nicole l'ha fatto ridere.

 

“eh?!?”

 

Nicole e Zenon si avvicinano al corpo dell'enorme presenza tentacolare.

Il corpo è in parte avvolto da una sorta di conchiglia trasparente decorate con guglie aguzze. La conchiglia lascia intravedere il corpo della presenza sotto di essa e sotto la pelle della presenza sono visibili i suoi organi interni.

 

“affascinate. Emana un grande potere” dice Zenon. L'aspetto di Zenon sta mutando, i capelli neri lasciano il posto ai capelli metallici d'oro, i denti inferiori si stanno trasformando diventando sempre più affilati ed aguzzi

 

“lo sento anch'io: ha qualcosa di regale. Di imponente.” Nicole guarda verso Zenon “ stai assumendo il tuo aspetto quotidiano, Zenon?”

 

“non c'è motivo di mantenere una forma che non spaventa gli uomini. Inoltre l'ho appena riconosciuto.”

 

Dalla bocca della presenza tentacolare l'acqua di mare schiuma, entra ed esce dai denti a faraglione. Tanti piccoli tentacoli grandi quanto il braccio di un uomo sono disposti a formare una specie di barba tutti intorno alla bocca.

 

“chi siete voi che venite a visitare il Re dei Calamari?” - la voce sembra provenire dal fondo del mare e assomiglia ad un gorgoglio

 

“sire” dice Zenon” io sono Zenon, stregone ed incubo, e lei è Nicole, la mia apprendista e la mia sposa”

 

“sire” si limita a dire Nicole

 

“al Re dei Calamari fa piacere avere della compagnia dopo tanto tempo. Voi siete i primi che riescono a vederlo e a parlargli”

 

“parla in terza persona?” chiede con il pensiero Nicole a Zenon

 

“non so dirti se si tratta un vezzo reale oppure è davvero abituato a pensare di sé stesso in terza persona. Non curartene, Nicole. È gia tanto che questa volta sta parlando usando concetti comprensibili.” risponde lo stregone con il pensiero.

 

“il vostro potere è grande sire. È molto difficile ignorarlo” - dice Nicole in tono sincero.

 

“Vero, giovane sposa. Anche se è un re in esilio, il suo potere è visibile a chi ha occhi per vedere e orecchie per ascoltare”

 

“siete in esilio, sire?” - chiede Zenon

 

“sì, incubo incarnato. Stregone Zenon, crederesti che il potente Re dei calamari dei nove fondali marini dell'incubo sia esiliato in questo luogo?”

 

“una grande disgrazia, sire. Come è potuto succedere?” Zenon si avvicina al Re dei Calamari e con lo sguardo cerca i segni di una qualche stregoneria sul Re dei Calamari.

 

“non ricorda i dettagli, ricorda solo di essersi trovato in questa prigione liquida e cangiante. Pochi istanti prima si trovava nel suo regno e poi è finito in esilio, prigioniero”

 

“perché prigioniero, sire? Non può tornare al mondo dal quale proviene? Non vedo vincoli di nessuna sorta e non percepisco nessuna costrizione con l'eccezione dello specchio d'acqua”

 

“il re non può tornare al proprio regno, se non ricorda dove si trova. Se ha dimenticato il suo regno” - il tono della voce è amaro e triste. Il flusso d'acqua dai faraglioni si è quasi arrestato appena pronunciata quest'ultima frase. - “il re non può fare ritorno alla propria reggia”

 

“questo è un bel problema, allora, sire. Non ricordate nulla degli istanti successivi a quando è stato evocato qui?” - Zenon si massaggia il centro della fronte con l'indice della mano sinistra chiudendo gli occhi.

 

“no. Il re non ricorda”

 

“che significa, Zenon?” Nicole si avvicina a Zenon e gli cinge la vita da dietro.

 

“un lavoro da manuale: è stato evocato sotto il pelo dell'acqua in modo tale che non potesse aggredire l'evocatore. Poi gli hanno levato i ricordi per impedirgli di tornare indietro e gli hanno impiantato in modo artificiale alcuni rudimenti della nostra logica, questo era l'unico modo per renderlo uno schiavo incapace di fuggire e capace di comprendere la lingua del padrone”

 

“è stato un mago?” Nicole appoggia la guancia destra contro la schiena di Zenon

 

“quasi sicuramente. Però il potere del Re dei Calamari è così grande che non è riuscito a controllarlo ed è stato costretto ad abbandonarlo qui”

 

“controllo?”

 

“sì, Nicole. Io sono il tuo alleato, tu non mi puoi controllare, ma io ho stretto un patto di aiuto con te. Quando si vincola uno schiavo, il padrone deve avere abbastanza volontà da farsi obbedire per poter sfruttare il potere di questo famiglio.” - Hally fa spuntare un paio di orecchie dall'ombra di Nicole

 

“quindi, Hally, questo mago è una mezza cartuccia?”

 

“non del tutto, Nicole. Ha comunque evocato una creatura del mondo dell'incubo qui. È abbastanza potente. O meglio, ha un alleato abbastanza potente ad aiutarlo.” - Zenon tocca il braccio di Nicole e risponde all'abbraccio della ragazza

 

“chi può essere, Zenon?”

 

“non ne ho idea. ” - Zenon fa una pausa, si liscia i capelli con una passata della mano e riprende a parlare - “Anche se qualche sospetto ce l'avrei, a dire il vero. Diamo un'occhiata sul promontorio, quel sasso che ho fatto a pezzi prima, emanava una strana presenza”

 

Nicole stringe con maggior presa la vita di Zenon. Il corpo di Nicole inizia a fondersi con quello di Zenon, è come se stesse entrando dentro di lui. I due si sciolgono come se fossero neve al sole, al loro posto resta un'ombra nera, una macchia d'inchiostro, che scivola veloce sul pelo dell'acqua.

 

“va bene” - dice la voce di Nicole che sembra provenire ovunque e da nessun posto.

 

La macchia nera scivola veloce sulla parete rocciosa del promotorio. Nulla sembra fermarla. Un' attimo dopo è in cima al promontorio.

La prima ad emerge è Nicole, poi, anche Zenon esce dalla macchia.

 

“mi piace questo modo di muoverci. È così intimo. Sono felice di conoscere questo metodo” sorride Nicole improvvisando una giravolta verso Zenon

 

“è piacevole in effetti. E adesso che sei la mia sposa, ha tutto un suo fascino.”

 

“anche se la prima volta che l'hai usato mi sono spaventata a morte. Non è piacevole vedere il proprio corpo che si scioglie. Se poi ci aggiungi che l'ho visto sciogliersi insieme al tuo.”

 

“e non è neppure piacevole farsi tutta questa scalata a zampe nude” - un paio di zampette da gatto sono aggrappate al ciglio del promontorio. Hally con fatica si tira in cima. - “ senza un corpo, non proietti più un'ombra, Nicole, e io sono rimasta a piedi in mezzo al mare.....”

 

“è la punizione che ti meriti per quello che hai detto quando stavamo precipitando, Hally.” - dice Nicole sorridendo.

 

“temo che non troveremo nulla” - Zenon tira un calcio ad un ciuffo d'erba nel tentativo di cambiare discorso.

 

“eh?”

 

“ha ripulito il posto, Nicole.”- Zenon si massaggia le spalle alla base del collo

 

Hally si rituffa nell'ombra di Nicole

 

“ti riferisci al mago che ha fatto tutto questo, ma cosa avremmo dovuto trovare?”

 

“tracce della sua magia, Nicole. Dal metodo che ha usato avrei potuto capire chi è.” - Zenon tasta il suolo.

 

“e adesso?”

 

“non saprei, Nicole”

 

Nicole guarda il cielo, si inumidisce le labbra e si rivolge a Zenon.

 

“e se usassimo la chiaroveggenza per vedere nel passato?” - chiede la ragazza.

 

“alice ti ha fatto venire voglia di usarla, eh?” - dice Zenon avvicinandosi a Nicole

 

“no. sì. Pensavo che potrebbe essere utile” - Nicole guarda verso il basso.

 

“non conosci neppure le basi del metodo. È un azzardo” - Zenon le poggia la mano sulla spalla

 

“volevo dire che tu potresti usarla per vedere nel passato”

 

Zenon resta in silenzio

 

“Zenon?” - Nicole alza lo sguardo verso Zenon

 

Zenon si gratta il mento con la destra

 

“mi devi promettere che non proverai mai ad imitarmi e non userai mai questo metodo senza di me”

- Zenon accarezza con la sinistra i capelli di Nicole in modo delicato - “è pericolosa per i Figli della Nebbia”

 

“te lo prometto, Zenon” - Nicole mette la propria destra sopra la mano di Zenon che le sta accarezzando i capelli

 

“Hally” - dice Zenon verso l'ombra di Nicole - “ti faccio divieto assoluto di scherzare su quello che hai sentito adesso e ti probisco di parlarne a qualcuno. Come sposo della tua padrona faccio valere questo privilegio su di te”

 

“Sposo della mia padrona, lo prometto” - dall'ombra di Nicole si vede emergere il sorriso felino di Hally.

 

Zenon si leva la giacca e la posa a terra aperta. La fodera è rivolta verso l'alto, la parte esterna è a contatto con il terreno. Si siede sopra e fa cenno a Nicole di sedersi tra le sue gambe.

 

“cosa vuoi fare, Zenon?”

 

“posso farti vedere come funziona il metodo, qui e adesso. Attingerò al potere della visione che tu come figlia della nebbia possiedi, ma la tecnica e il controllo saranno le mie.”

 

“quanti livelli devo aprire?”

 

“uno sarà sufficiente. Il tuo potere sarà focalizzato e concentrato dalla mia visione”

 

“va bene” Nicole tocca il bracciale e il serpente di lacca smette di mordere la propria coda

 

“io e te, Nicole, vediamo le varie configurazioni che si sovrappongono a questa. Che siano il presente, il futuro, l'adesso o altri stati della realtà, cioè altre dimensioni, non fa differenza. Tu non te ne rendi conto perché non riesci ad interpretare ciò che vedi, vanno al di là della tua comprensione.”

 

“e quindi?”

 

“renderò chiaro ciò che è oscuro per te. La tecnica è complessa perché il veggente di solito deve intepretare cìò che vede, per questo il mio aiuto è fondamentale.” - Zenon si limita a massaggiare le spalle di Nicole - “ pensa a me come ad un paio di occhiali”

 

“sono pronta. Mi affido a te, Zenon”

 

“chiudi gli occhi, Nicole”

 

“sì”

 

Zenon poggia la mano sugli occhi di Nicole

 

“quando si usa questa tecnica si rischia di vedere gli strati più prondi delle configurazioni. I Figli della Nebbia a causa del loro grande potere nella visione, si perdono in quegli abissi e non fanno mai più ritorno. La morte arriva rapida. Non dovrai mai usare questa tecnica perché non sai ancora come fare a svegliarti.”

 

“non voglio lasciarti. Te lo prometto, non la userò mai senza di te” Nicole appoggia la mano sul ginocchio di Zenon e lo stringe

 

“alice non è una figlia della nebbia come te oppure un incubo come me. Non conosce questo rischio, perché la sua mente è troppo ristretta per poter avere la consapevolezza di questi mondi folli che esistono e si sovrappongono agli altri mondi.”

 

“vedo tante forme dorate nel buio.... Zenon... il tuo potere”

 

“rilassati, vieni indietro e appoggiati al mio petto. Viaggeremo insieme nel passato”

 

Nicole si sente leggera e confusa come se avesse sonno. Si abbandona al tocco di Zenon. Le sembra che la stia abbracciando con forza.

 

Le sembra di sciogliersi in quell'abbraccio, di ripiegarsi su sé stessa mentre Zenon la ricopre e la racchiude con il proprio corpo

 

….

 

Un mondo grigio.

Un mondo grigio le compare davanti agli occhi. Il cielo di questo mondo è cupo e scuro.

Una specie di cenere dorata resta nell'aria e illumina questo mondo.

 

Un prato.

Il vento fa piegare l'erba.

Nicole si sente sollevata dalla folata di vento.

Ha l'impressione di essere trascinata via.

Ha l'impressione di essere trascinata via per essere risucchiata in un abisso.

Un freddo abisso la sta reclamando e il vento la trascinerà fin sul fondo.

Nessuno la troverà mai

Nessuno verrà mai a cercarla.

Ha paura.

Si sente perduta.

 

Si sbaglia.

Sente che qualcosa la trattiene al suolo.

 

La folata di vento passa.

 

 

Qualcuno l'ha trattenuta.

“Zenon.”

 

“sono qui con te.” - la voce di Zenon sembra provenire da ogni angolo di quel mondo - “nulla ti farà del male”

 

“adesso andiamo al promontorio”- la voce di Zenon adesso le sembra così vicina, così calda.

 

l'erba scorre sotto Nicole, il paesaggio cambia e in un battito di ciglia si vede il mare all'orizzonte

 

“sono così veloce. non mi sembra di camminare, Zenon”

 

“non lo stai facendo. Sono io che ti sto portando in collo. Siamo un tutt'uno”

 

“quindi la presenza che sento è il tuo essere? è così dolce la tua stretta”

 

“sì. Tu stai vedendo ciò che vedo io. Tu sei in me.”

 

“....guarda, Zenon. C'è qualcuno sul ciglio del promontorio”

 

“il responsabile di tutto questo”

 

“ci vedrà?”

 

“No. Non l'ha fatto e non lo farà. Questo è il passato e noi siamo solo spettri nel passato. Siamo solo spirito”

 

 

Il mago indossa una stola ricamata con lettere latine in gotico.

Diverse corde sono disposte sul terreno del promontorio. Tutti i capi finiscono per unirsi sotto una cassetta di legno che il mago sta usando come un piccolo altare.

Sopra la cassetta è stata accesa una candela accando ad un guscio d'uovo adagiato su un panno.

 

Il mago versa alcuni liquidi nel guscio d'uovo. Poi versa un poco di cera sciolta della candela dentro il liquido nel guscio d'uovo.

Prende un pezzo di corda grezza e lo butta dentro l'uovo.

Usando la candela dà fuoco al liquido dentro l'uovo.

 

La fiamma brilla di un grigio acceso.

 

Il mago tira fuori dalla tasca una scatolina decorata con simboli orientali, l'apre e un vapore innaturale esce dalla scatolina avvolgendo l'uovo.

 

L'uovo viene trasportato dal vapore oltre il ciglio del promontorio e il liquido fiammeggiante viene versato in mare.

 

Le corde sul promontorio hanno un tremito come se qualcuno le avesse tirate.

 

Il mare cambia colore e una selva di tentacoli emerge dalla profondità del mare. Sebbene colpiscano con violenza il pelo dell'acqua, non riescono ad uscire fuori. Restano così bloccate tra le profondità del mare e la sottile pellicola che separa l'acqua dall'aria.

 

La visione diventa sempre più confusa

 

“che cosa succede, Zenon?”

 

“il potere usato dal mago ha alterato i confini del passato. Non possiamo vedere altro. Svegliamoci”

 

“svegliarsi?”

 

“pensa a qualcosa che ti ha fatto piacere, nel nostro mondo. Ricorda che questo è un sogno, ma anche una realtà alla quale tu non appartieni. Dobbiamo svegliarci per tornare indietro.”

 

“un sogno.... io non appartengo a questo mondo.... Zenon, senti potresti.... vorresti fare il bagno come me, come quella volta? La prima volta che sono venuta nella nostra casa”

 

“vieni. Svegliati! siamo tornati, Nicole.”

 

…...

 

Nicole apre gli occhi e sente l'abbraccio di Zenon. Si rende conto che Zenon ha poggiato il capo sulla sua spalla sinistra.

 

“ma cosa fai alle donne.... tu? Lo sai che cosa mi ha fatto svegliare?”

 

Nicole gli accarezza la guancia

 

“lo so. Io ero con te”

 

Zenon le bacia la spalla

 

“e tu come hai fatto a svegliarti?”

 

“io non ne ho bisogno. Sono un incubo, per me non esiste la veglia o il sogno. La mia volontà è un tutt'uno con il mio essere, mi è basta desiderare di riportaci indietro per fare ritorno qui”

 

“...e...”

 

“ e vorrei farlo quel bagno.”

 

“staremo stretti nella vasca.”

 

“penserò a qualcosa. Potrei usare un mondo artificiale dipinto per questo.”

 

“MEOOOOOOO! siete tornati? Ero così in pena” si sente un miagolio straziante

 

“Hally?” Nicole con la coda dell'occhio vede la piccola gattina nera che galoppa verso di loro

 

“era assurdo. Vi vedevo ma era come se non foste lì. Eravate nascosti tra le pieghe della realtà. Anche se sono uno spirito non ho mai visto qualcosa di simile” - la gatta struscia il muso contro le gambe dei pantaloni di Nicole “ credevo sareste spariti. La tua ombra non c'era più, Nicole”

 

“Hally. Non aver paura siamo tornati” Nicole allunga la mano e gratta sotto il mento la gatta.

 

“è stato interessante. A quanto sembra avevo ragione su di te, Nicole. Sono riuscito ad eliminare quella debolezza mortale che affligge i Figli della Nebbia; ora devi solo imparare a sfruttare ciò che ti ho dato”

 

“sssshhhhh....” mormora Nicole - “senti il suono del mare? È così bello sentirlo con te vicino e con Hally che fa le fusa. Potrei vivere solo di questo. Quel mondo era così freddo, morto, silenzioso che mi fa venire i brividi al solo pensarci”

 

il serpente di lacca torna a mordersi la coda.

 

“hai ragione. Si sta meglio qui. Si sta meglio qui, Nicole. Non mi ero reso conto di quando sono freddi quei mondi rispetto al nostro in questo istante. Qui, a casa. Qui, con te”

 

“vero, Zenon”

 

Zenon incrocia le braccia sul petto di Nicole

 

“allora che ne dici di questo bagno insieme?”

 

“per me va bene. Ma cosa faremo dopo?”

 

“andremo a trovare il mago che ha combinato questo pasticcio”

 

“lo hai riconosciuto?”

 

“sì.” - Zenon dà un piccolo bacio sul collo di Nicole “dalla scatoletta che ha usato.”

 

“è così inconfondibile?”

 

“certo”- Zenon sorride in modo perfido “il mago di corte. Colui che ispirò la figura di prospero, il mago protagonista della Tempesta

 

“non sono ferrata in letteratura. Chi è?”

 

“si fa chiamare Bacone.”

 

“Bacone? È ancora vivo?”

 

“vivo e vegeto, e fa sempre pasticci quando cerca di fare il mago. Come al solito. Come settant'anni fa. Come adesso”

 

in lontanza si sente il rumore del mare.

Vicino si sentono le fusa di Hally.

Il vento porta l'odore del salmastro.

 

 

§§§§§

 

Il piccolo campanello attaccato alla maniglia della porta del negozio suona.

Nicole e Zenon entrano nella piccola libreria.

 

Grosse librerie occupano le pareti laterali del negozio.

Una piccola libreria bassa è stata messa al centro della stanza, si estende per tutta la lunghezza del negozio, parallela alle grosse librerie.

 

Da fondo del negozio, un uomo scosta la tenda che separa il davanti del negozio dal retrobottega.

Si intravede una teira elettrica poggiata su un piccolo tavolo. Il vapore leggero esce del beccuccio.

 

“Zenon, amico mio”

 

“ciao, William. È un piacere anche per me vederti”

 

Il libraio, William, è un uomo di circa settant'anni, stima Nicole. Indossa uno strano cappello di lana giallo ed arancione dal quale spuntano alcune ciocche di capelli grigio. Indossa un golf azzurro rattoppato sui gomiti. Curiosamente non porta occhiali.

 

Nicole si guarda intorno. Poi si avvicina allo scaffale basso e legge i titoli dei libri. Alcuni sono in francese, altri in inglese, altri in italiano e in una lingua che non riesce a capire

 

“deos.... datur....” - cerca di leggere passando il dito sul titolo inciso sulla costa del libro

 

“latino. È un libro in latino, Nicole” - dice Zenon dopo aver buttato un'occhiata alla costa del libro che anche Nicole sta guardando - “dietro ci sono anche libri in arabo e in greco. Giusto William?”

 

“esatto, Zenon. Dimmi, posso offrirti qualcosa da bere?”

 

“è vero che sono le 6 del pomeriggio, ma decliniamo la tua offerta. Ti ringrazio ugualmente”

 

“è una miscela leggera, Zenon. Fidati di me. Conosco i tuoi gusti”

 

“e va bene, William. È tanto che non ci vediamo”

 

William va dietro nel retrobottega, lasciando soli Zenon e Nicole.

 

“che posto” - dice Nicole sottovoce

 

“sì. È una delle poche librerie che vende ancora libri adatti a chi pratica la vera magia. È raro di questi tempi, adesso si trovano solo libri didattici scritti per i mezzi maghi. Spazzatura.”

 

“vi conoscete da tanto?”

 

“da quando William era giovane e rilevò l'attività dal vecchio proprietario”

 

“davvero?”

 

“un vecchio folletto irlandese”

 

“oh.”

 

“eccomi di ritorno” - William porta due tazze di thé insolitamente chiaro e le poggia sul bancone

 

“grazie, William” - dice Zenon prendendo la tazza dal bancone

 

“grazie, signor William”

 

“di nulla, signorina.” - risponde William sorridendo verso Nicole. - “che ne dite se ci accomodiamo dietro? È scomodo parlare in piedi”

 

“certo.” - risponde Zenon prendendo anche la tazza di Nicole

 

Zenon e Nicole passano dietro il bancone, William tiene tirata la tenda di lato.

 

Il retrobottega è davvero caotico. I libri sono poggiati su mensole a muro caricate all'inverosimile.

Si ha quasi l'impressione di vivere in un mondo fatto di carta.

 

“è strano”- pensa Nicole ”di solito mi capita di vedere creature che abitano ambienti come questi. Ma questo posto è vuoto. Come la casa di Zenon. Possibile che questo William sia un mago oppure uno stregone come Zenon?”

 

“prego, sedetevi” - William sposta un paio di sedie da sotto il tavolo.

 

“tieni sempre pulito. Eh, William?” - Zenon poggia la mano sopra uno degli scaffali

 

“diciamo che è abbastanza facile farlo. I vicini non amano entrare in questa libreria, perché ci sono troppi maghi che girano da queste parti e non vogliono correre il rischio di essere neppure percepiti da questi individui”

 

“percepiti?”

 

“sì. I maghi possono al limite percepire i vicini di questo mondo. Non possono vederli come fa uno stregone come me. Figurarsi parlargli.” - Zenon si siede e invita Nicole a fare lo stesso

 

“già. O per fortuna, direi. Il livello dei maghi è parecchio basso di questi tempi.” - William si siede a capo del tavolo girato verso Zenon. - “chissà cosa potrebbero fare”

 

“amareggiato, William?”

 

“solo stanco. Passerà come al solito e lunedì sarò di nuovo pimpante e gioviale”

 

“come sempre” - Zenon abbozza un sorriso

 

“è strano” - pensa Nicole - ”Zenon sta mantenendo il suo aspetto umano anche adesso che siamo nel retrobottega e nessuno ci vede. Possibile che Zenon non voglia che William veda il suo vero aspetto?”

 

“è da tempo che non ci vediamo, Zenon. Saranno circa sei mesi”

 

“non ho avuto molto tempo per venire a Londra” - Zenon prende un sorso di thé dalla tazza

 

“sei sempre sempre il solito. Per questo sono stupito che tu sia qui con una ragazza.”

 

“Nicole. Viene dalla francia. È qui da circa tre giorni”

 

“è uno dei tuoi lavori?”

 

“no, William. È la mia apprendista”

 

attimo di silenzio

 

William beve un po' del proprio thé. Fa per dire qualcosa, poi si ferma e beve ancora.

 

Un altro attimo di silenzio, poi William si fa coraggio

 

“Zenon, io ti conosco. Tu ami scherzare, ma non sei un bugiardo, quindi hai davvero deciso di prendere un'apprendista”

 

“ne sentivo il bisogno”

 

“tu che senti il bisogno di prendere un'apprendista è qualcosa di insolito. Dopo aver visto questo, ho visto tutto e posso chiudere in santa pace il mio negozio”

 

“cosa c'é di strano, William?”

 

“tutto! Adesso mi spiego come mai oltre al solito ordine di libri, mi hai chiesto dei libri-base che si usano per insegnare i principi della chimica, della distillazione, la botanica e la base degli incantesimi ai giovani apprendisti maghi.”

 

“ovviamente partirò da quello, ma per Nicole ho deciso di insegnarle la stregoneria di persona. Secondo il mio metodo”

 

“sicuramente sei un tipo eccentrico, amico mio. Quasi nessuno insegna più tra le mura domestiche”

 

“i maghi non più, eppure tra gli stregoni è la norma”

 

“già! Dimenticavo....”

 

Nicole ascolta la conversazione guardando il thé dentro la tazza. Si sente estranea a questi discorsi. Si sente di troppo.

 

“Piacere di conoscerti, Nicole apprendista di Zenon, io sono William” dice l'uomo sorridendo verso Nicole

 

“piacere, signor William.”

 

“sono curioso: dove vi siete conosciuti te e Zenon? Sei molto giovane”

 

“ecco. Sono stata comprata da Zenon ad un'asta di ragazzi scappati di casa venduti come schiavi, in uno stabile non molto lontano da Parigi.”

 

“asta di schiavi? ” - William sgrana gli occhi e si gira verso Zenon - “tu l'hai... comprata?”

 

“perché sei stupito? erano soldi onesti quelli che ho usato” - Zenon si gratta i capelli

 

“conoscendoti lo erano di sicuro. È che ti comporti sempre in modo strano con gli altri.”

 

“non ho fatto nulla di strano. Giusto, Nicole? Ho fatto qualcosa di strano con te?”

 

“ecco....” - Nicole sembra incerta

 

“ehi? Nicole? Perché esiti, credi che mi sia comportato in modo strano?” Zenon

 

“non so cosa rispondere. Zenon, mi hai portato a casa tua, mi hai svestita e fatto il bagno, poi durante la cena hai detto che volevi fare di me la tua apprendista, una strega, anche se speri che io possa diventare la tua sposa. Tutto questo rientra tra le cose strane?” - Nicole dopo aver detto tutto questo, beve dalla tazza - “non conosco come funziona il mondo magico” - sentenzia - “so solo che adesso siamo una famiglia”

 

“visto, William? Nulla di strano qui. Qual'è il problema? Non crederai alle voci che mi dicono che sono uno strano, vero?” - Zenon sorride di traverso

 

“no, tutto nella norma trattandosi di te.” - William si gratta il naso - “Nicole, scusami, quanti anni hai?”

 

“quindici anni. quasi sedici tra un mese”

 

“capisco. No, nulla di strano, come dicevo, trattandosi di te.” - William posa la tazza sul tavolo - ”Zenon, tu ti fidi dei miei consigli, vero? Posso consigliarti un libro come al solito? Mi sembra adatto alla situazione”

 

“certo. Ti ascolto, però....”

 

William si alza senza ascoltare la risposta di Zenon e tira fuori dalla scaffale a muro un libro con fare sicuro per poi porgerlo a Zenon.

 

Nicole legge il titolo stampato sulla copertina verde bordata di nero e bianco

 

vladimir nabokov

 

LOLITA

 

“devo prenderla come un'offesa personale? Perché la sto prendendo come un'offesa personale, William. Ti rado al suolo il negozio?” - Zenon si limita a passare l'indice della mano destra lungo il bordo del tavolo

 

“è la prima edizione storica in francese. Comunque, lasciando perdere gli scherzi e parlando d'altro, Zenon, il tuo ordine di sei mesi fa è pronto.”

 

“bene. Meglio. Ottimo.” - Zenon si alza dal tavolo

 

“ho la sensazione che sarà il tuo ultimo ordine di libri. Oggi chiudo il negozio per sempre.”

 

“lo so. È per questo che sono venuto a prendere l'ordine. Vorrei aggiungere anche altri libri”

 

“ti serve una mano?”

 

“ho visto tre o quattro libri interessanti quando siamo entrati. Magari dopo”

 

Zenon esce dal retrobottega.

 

“che tipo” - dice William tornando a sedersi

 

“ah, dimenticavo. Non ti azzardare ad aggiungere quel libro al mio ordine, siamo intesi?” - dice Zenon dall'altra stanza.

 

“come se tu non ne avessi viste di cotte e di crude in questi secoli. Non mi permetterei mai. Al limite te lo regalo”

 

“non ci provare. Non ho bisogno di un'altra copia di quel libro, anche se è una edizione storica. Fra parentesi l'ho preso proprio da te”

 

“eh eh eh. Sei sempre il solito. Nessuno te la fa.” - William ridacchia grattandosi il naso

 

Nicole poggia la tazza sul tavolo

 

“grazie per il thé”

 

“oh? di nulla” dice William mentre finisce il proprio

 

“quindi il negozio chiude oggi?” - lo sguardo di Nicole è dubbioso

 

“sì”

 

“quindi lei e Zenon non vi vedrete più?”

 

“suppongo di sì. Lui non ha molti amici a Londra e non viene spesso qui. In realtà non ha molti amici. Anzi non ha amici. Questo è quello che ho capito in tutti questi anni. È solo.”

 

“quindi è una persona sola come me” - pensa Nicole

 

“ehm... perché chiude il negozio, signor William?” dice Nicole

 

“sono rari i clienti come Zenon che cercano libri specifici, difficili, che descrivono un mondo più complesso di quello che i libri scolastici pieni di propaganda e strafalcioni presentano.”

 

“chiude perché non ha più clienti, allora?”

 

“sì, anche per quello. Sono diventato troppo vecchio per seguire questo mondo. Io non sono né un mago né uno stregone e non sono neppure una di quelle creature fantastiche delle quali si parla nei racconti. Sono una persona normale.” - William si alza dalla sedia, prende la teiera e la porta verso il lavandino.

 

“non le dispiace di non vedere più Zenon, signor William?”

 

“un po'. Le sue stranezze erano divertenti, preoccupanti e interessanti. Lui fa cose che nessuna persona farebbe e le considera perfettamente normali. Alle volte non sembra neppure umano. Peccato”

 

“dove possiamo trovarla quando avrà chiuso il negozio? Magari a Zenon farà piacere saperlo, magari potrei dirglielo io.”

 

“questa è una novità. Chissà che lei non sia la coscienza di Zenon” - mormora William

 

William torna verso il tavolo, prende un piccolo block notes dal cassetto e scrive sopra l'indirizzo

 

“ecco. passatemi a trovare qualche volta quando avrò chiuso il negozio, ok?” William sorride

 

“certamente. Quando chiuderà il negozio, signor William? Lo farà davvero oggi?” - Nicole piega il fogliettino e lo mette nella tasca dei pantaloni

 

“sì, alle sette in punto. La cassa resterà chiusa per sempre, almeno per me” William adesso dà le spalle a Nicole e torna verso l'acquaio

 

…...

 

Zenon porta due sacchetti pieni di libri. Sembrano pesanti, ma Zenon li trasporta come se fossero delle piume.

 

Per tutto il tragitto Nicole ha lanciato delle occhiate a Zenon per poi distogliere lo sguardo da lui

 

“non credevo che i libri potessero costare tanto” - alla fine dice lei.

 

“sono tanti. Per questo il conto è stato così alto.”

 

“già, deve essere per quello” - la voce di Nicole è triste e il suo sguardo è diretto verso il basso.

 

“uhm.... cosa c'é che ti preoccupa, Nicole? Ti vedo triste come il primo giorno, ma stamani non eri così giù”

 

“nulla”

 

“non è nulla. Dimmi pure. Non servirà a nessuno, se non me lo racconti”

 

“non è nulla.”

 

“non aver paura, Nicole. Non pensare che io non riesca a capire, racconta cosa c'è che non va”

 

“è una cosa stupida”

 

“non deve essere una cosa stupida, se è qualcosa che ti rende triste. Io ti ho promesso che non saresti stata più triste. Raccontami tutto, vuoi?” - Zenon si ferma ed attende

 

Nicole apre le labbra. Poi le chiude. Guarda di lato.

 

“è che sono tanti soldi” - dice

 

“ho capito” - dice Zenon - ”ti senti in colpa. Pensi a quanto ho speso all'asta e quando ho speso adesso, Vero? Non devi preoccuparti.”

 

“nessuno ha mai fatto questo per me.... mi sembra troppo” - Nicole continua a guardare in basso verso il marciapiede - “mi sembra ingiusto”

 

“i soldi dell'asta erano necessari, altrimenti chissà in quale mani saresti finita. Li hai visti anche tu che cosa avevano nella loro anima quelle persone, vero? Tu puoi farlo come lo faccio io.” - Zenon posa le buste per terra e si inginocchia per cercare lo sguardo di Nicole - “questi libri servivano a me e a te. Ci servono e, anche se non ci servissero adesso, potrebbero farlo in futuro....” - Zenon fa una pausa - ” inoltre William è un buon amico... meritava un secondo ultimo addio da parte mia”

 

“un addio?”

 

“William è morto sotto un bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Quello che hai visto era il suo fantasma che non sa di essere morto. Chiuso il negozio, la ragione che lo mantiene in questo mondo, svanirà per sempre”

 

“allora è per questo che....”

 

“i cari vicini sentono la presenza di un fantasma della morte e non si avvicinano al negozio. Non sono i maghi a spaventarli”

 

“e l'indirizzo?”

 

“lì non vive più nessuno da tanto tempo. Ci sono stato tempo fa a controllare.”

 

Nicole controlla l'orologio che porta sulla destra: segna le sette e cinque minuti

 

“oramai sarà andato via....” - anche Zenon ha visto l'ora sull'orologio di Nicole

 

“sono una stupida, vero? Mi viene da piangere” - Nicole ricorda come il vecchio William li aveva salutati con affetto quando stavano andando via.

 

“no” - Zenon abbraccia Nicole - ” non sei stupida. Hai ancora un grande cuore, Piccola mia, nonostante quello che hai passato.”

 

*snif*

 

“quando ti sentirai meglio, torneremo a casa. Ricorda quello che ti dico, tu fai parte della mia famiglia e dove si mangia in uno, si mangia in due. Nulla sarà mai troppo per noi due.”

 

restano così per alcuni minuti, i singhiozzi di Nicole diventano sempre più radi.

 

“va meglio?”

 

“sì. sì.” - Nicole si passa la mano destra sugli occhi

 

“Nicole... dovrei avere un falzoletto”

 

Nicole si asciuga gli occhi mentre Zenon recupera le buste con i libri

 

“grazie....”

 

“sai, Nicole. Dovrò cambiare un po' il mio stile di vita. Adesso dovrò chiedere a cinder di scaldare meglio la casa, almeno la parte dove vivrai tu, e poi dovrò abituarmi a mangiare in modo regolare mattina e sera”

 

“davvero? Eh eh eh “ - Nicole si avvicina a Zenon - “ perché non mangiavi di solito?”

 

“a me basta molto poco. Sai, sono un incubo, non provo certi bisogni”

 

“tipo? Racconta” - Nicole fa per prendere una delle borse di Zenon

 

“attenta! è pesante!” - Zenon lascia a Nicole la borsa meno pesante - “bhé, non sono interessato al denaro. Io di solito risolvo i problemi degli altri perché così posso imparare qualcosa di nuovo e affinare il mio metodo; all'inizio non mi facevo pagare, poi sono stato costretto a farlo per allontanare dalla mia porta i profittatori.”

 

i due ricominciano a camminare

 

“davvero? Quindi hai un lavoro, Zenon? Pensavo che vendessi i tuoi capelli d'oro.”

 

“non lo faccio di frequente, una o due volte ogni cinque anni, perché è difficile spiegare la provenienza di questi fili d'oro purissimo.” - Zenon continua - ”il lavoro è un passatempo, perché lo studio deve essere affiancato anche dalle prove sul campo. Da oggi diventerà, però, parte integrante dell'insegnamento che ti darò; sarà un vero lavoro per noi due”

 

“perché?”

 

“mi sarà utile per insegnarti il mio metodo e ritengo giusto che tu possa avere del denaro per conto tuo. Una parte del denaro che otterremo dai lavori resterà a te. Si chiama soddisfazione personale”

 

“non capisco” Nicole cammina sempre più vicina a Zenon

 

“a cosa serve studiare senza poter toccare con mano gli effetti della fatica fatta?”

 

Nicole tocca la collana d'argento che Zenon le ha regalato quella sera, tre giorni fa.

è la mia benedizione per te. È il sigillo di protezione che metto su di te. È il patto che faccio con te. Non sarai mai più triste e sola come lo sei stata fin'ora. Hai trovato il posto che ti appartiene. Fidati di me. Io e te siamo una famiglia” ricorda le parole di Zenon

 

“lo farò anche senza il tuo incentivo, Zenon” - dice Nicole determinata

 

“Bene. Bene. Bene.”

 

Zenon e Nicole raggiungono un piccolo cortile lontano da sguardi indiscreti

 

“stringiti a me” - dice Zenon

 

Nicole abbraccia Zenon

 

“poi ti insegnerò a viaggiare con me senza dovermi abbracciare” - Zenon tira fuori dalla tasca un piccolissimo bastone da passeggio.il bastone cresce all'improvviso fino a raggiungere le normali dimensioni

 

“è davvero necessario? Mi piace viaggiare abbracciata a te.... mi ricorda quando....” - pensa Nicole

 

“uno, due e tre... bastone da passeggio, portaci a casa” Zenon batte il bastone tre volte per terra e al terzo colpo scompaiono in lampo di luce bianca......6

 

§§§§§

 

 

un lampo di luce bianco: Nicole e Zenon compaiono nel cortile.7

 

“alla fine partiamo e torniamo sempre da qui quando veniamo a Londra. Quanti ricordi” - pensa Nicole stroppicciandosi gli occhi

 

“non capisco perché tu tenga gli occhi aperti quando viaggiamo. Non è necessario, Nicole”

 

“mi piace vedere i tuoi capelli che diventano luminosi quando viaggiamo. Mi è sempre piaciuto” risponde Nicole sistemandosi a tracolla la piccola borsa in pelle. Un leone rampante è stata marchiata a fuoco sulla pelle della borsa.8

 

“allora non ti piacerà quello che sto per fare” - Zenon si passa le mani nei capelli come se volesse tirarseli indietro. Al suo tocco i capelli di metallo d'oro diventano come quelli umani di un nero cupo.

 

“e invece è bellissimo. Potremmo aprire una scuola per sciampisti. Tinta 100% naturale. Eh eh eh eh! Altro che l'henné” - Nicole allarga le spalle sorridendo

 

“sì, in effetti potremmo sbaragliare la concorrenza: abbiamo il tocco magico” - Zenon si prende il mento tra mani

 

“già. Senti, Zenon...”

 

“dimmi, Nicole”

 

“che tipo è questo Bacone?”

 

“il mago che si fa chiamare Bacone è alquanto scorbutico, lo è diventato con l'età. Non vorrei che ci giocasse qualche brutto scherzo” - i denti inferiori di Zenon si trasformano diventando umani -” teniamoci pronti a ribattere colpo su colpo9

 

“che bello poter mutare così il proprio aspetto.... non vedo l'ora che tu me lo insegni, Zenon” - Nicole gira intorno a Zenon per guardalo da diverse angolazioni

 

“come incubo per me è facile mutare d'aspetto, è naturale. Anche se con il mio metodo posso farti diventare un mutaforma, Nicole, non sottovalutare il potere del medium d'inchiostro che ti sto insegnando ad usare”

 

“eh eh eh eh. Certo, mio maestro”

 

…..

 

Nicole e Zenon passeggiano per le vie dalla piccola bombay

 

Diversi ristorani si affacciano sulla strada e reclamizzano il proprio curry come il miglior curry di tutta l'inghilterra

 

 

“questo quartiere è un piccolo ricordo di quando esisteva l'impero. Sono sempre così nostalgici eppure non posso che apprezzare il loro fiero orgoglio nazionale. Alla fine è un modo per essere orgogliosi di sé stessi.”

- Zenon tocca il lampione al quale passa vicino e butta un'occhiata a Nicole “uhm... va tutto bene, Nicole? “ - chiede vendendo l'espressione di disagio di Nicole

 

“non mi piace questo odore che c'é nell'aria. Lo trovo davvero disgustoso”

 

“ti riferisci all'odore del curry, Nicole?”

 

“sì, non mi piace l'odore del cumino che ci mettono dentro. Mi ricorda il pane che mi davano in una casa famiglia dalla quale scappai. Era un brutto posto.10" - Nicole si avvicina a Zenon e gli prende il braccio destro - "A te piace questa puzza, Zenon?”

 

“hai mai visto sulla mia tavola un piatto a base di curry? Anch'io non lo apprezzo.”

 

“manca ancora molto, Zenon? Magari potrei farmi sparire il naso”

 

“uh. E come faresti a respirare?” - Zenon accarezza la testa di Nicole - “siamo quasi arrivati. Bacone non ama la ricchezza ma non apprezza neppure vivere in una topaia”

 

i due si fermano davanti ad un palazzo ben tenuto, simile agli altri vicini. Un palazzo mediocre e normale. Sulla bottoniera si vedono diversi nomi, molti dei quali stranieri rispetto ai classici cognomi inglesi.

 

Zenon si limita a gettare uno sguardo sul campanello che riporta il nome di Prospero.11

 

“suoniamo?”

 

“certo, Nicole. È una visita di piacere. Per ora.”

 

la porta dello stabile si apre da sola lentamente ancora prima che Zenon suoni il campanello.

 

“curioso. Ci aspettava?” - dice la vocina di Hally

 

“non lo so. Tu che ne dici, Zenon?”

 

Zenon si limita a sorridere a Nicole e fa spallucce

 

“Bacone non sa leggere nel futuro. Chiediamolo alla porta il perché si è aperta”

 

Zenon si limita a picchiare con le nocche sulla porta che si è aperta e si rivolge alla porta

 

“dimmi porta, perché ti sei aperta?”

 

“il mio padrone mi ha detto di aprirmi quando uno stregone si presenta all'ingresso” - la voce della porta è tutto uno scricchiolio.”

 

“interessante. Bacone di solito riceve visitatori?” - il sorriso di Zenon ricorda un gatto che sta fissando il topolino prima di inseguirlo

 

“no, siete i primi dopo tanto tempo. Anni, io credo”

 

“grazie, porta. Vieni, Nicole.” - Zenon porge la mano a Nicole e le fa l'occhiolino

insieme entrano nell'atrio del palazzo.

 

Una porta a vetri li separa dalle scale, nell'angolo una grossa pianta di felce in un vaso sorveglia

l'ingresso.

 

Zenon tira diritto spingendo l'anta della porta a vetri e si gira per un attimo verso la pianta di felce

 

“buongiorno! Sono lo stregone Zenon. Bacone ci aspetta. ”

 

“buongiorno,signor Stregone. L'appartamento del signor Bacone è il numero 6” la voce dalla felce è piccolina piccolina

 

“grazie” risponde Zenon ”sentito, Nicole?”

 

“certo. Numero 6” Nicole butta un'occhiata verso la pianta e vede nascosto nelle foglie, invisibile allo sguardo umano, uno grosso ragno arancione che fuma il narghilé comodamente sdraiato su un'amaca fatta di fili di seta. “buongiorno”

 

“il portiere?” - domanda Nicole a Zenon

 

“il portiere” - riponde lo stregone

 

i due salgono le scale

 

alcuni vermini con un solo occhio si issano sui gradini e guardono con curiosità i due ospiti.

 

Quando Nicole volge lo sguardo verso di loro e li saluta, i vermini si nascondono intimoriti dalla novità.

 

“fino adesso tutto bene. Vedo parecchie creature del mondo vicino nell'edificio. Che tipo di mago è Bacone, Zenon? Lui riesce a percepirle?” - Nicole si guarda attorno - “sembrano spaventate dal fatto che io riesca a vederle”

 

“Bacone, o meglio l'uomo che si fa chiamare Bacone, non è un mago regolare. Lui non aveva le predisposizione per essere un mago. La sua intuizione è troppo bassa. La sua visione troppo offuscata. Quello che lui è adesso, lo è diventato con un intervento divino12

 

“adesso sono curiosa cosa significa intervento divino?”

 

“che ha avuto una grande fortuna, ma sta per finire.” - “decisamente sta per finire”

 

Zenon e Nicole arrivano in cima al pianerottolo, la porta dell'appartamento 6 è aperta, si sente la televisione accesa nell'appartamento.

 

Zenon va avanti per primo, facendo cenno a Nicole di stargli dietro.

 

“nasconditi dietro di me” - le dice con il pensiero

 

“va bene” - lei risponde nello stesso modo

 

Zenon avanza verso l'appartamento tendendo le mani leggermente alzate, pronto ad afferare qualcosa al volo

 

un attimo prima che Zenon varchi la soglia dell'appartamento la porta si chiude all'improvviso sul viso di Zenon.

 

Lo stregone evita l'impatto solo perché teneva le mani pronte d'avanti a sé.

 

“Zenon!”

 

“nulla. Nulla. Non è nulla, Nicole”

 

“non ho visto nessun elementale del vento chiudere la porta” - dice Nicole confusa.

 

“non è mai stata aperta.... un illusione. Ben fatta ma non troppo, vedevo una porta chiusa che si sovrapponeva a quella aperta di questa dimensione, ma non riuscivo a capire se appartenenva a questo mondo oppure ad un altro” - Zenon si passa le mani nei capelli “ BEL TRUCCO! TE LO RICONOSCO! ADESSO VUOI FARMI ENTRARE? SONO VENUTO A TROVARTI”

 

“ti è piaciuto, eh. Che ne pensi? Ti faccio arrivare fino a qui solo per il gusto di chiuderti la porta in faccia. Puoi andartene, Zenon” - la voce di Bacone proviene dalla porta e ha lo stesso tono della voce della porta d'ingresso del palazzo

 

“devi impegnarti di più vecchio illusionista, ti ho riconosciuto subito quando hai parlato attraverso la porta.” - dice Zenon, il suo tono di voce è freddo come l'acciaio

 

“ma davvero?”

 

“vecchio illusionista, io vedo ciò che tu non riesci neppure ad immaginare con tutto il suo sapere. Pensavi davvero di ingannarmi?” - i capelli di Zenon stanno tornando ad essere metallici d'oro. Non c'é più bisogno di simulare l'aspetto di un uomo normale.

 

“bhé sia come sia, io non ti invito ad entrare e tu non potrai farlo. È stato un dispiacere, Zenon”

 

“in tutti questi anni non sei cambiato di una virgola: non sono un vampiro, non ho bisogno che tu mi inviti ad entrare perché io possa farlo.” - Zenon ha riacquistato la compostezza nel tono della voce.

 

“la mia porta resterà chiusa”

 

Zenon si gira verso Nicole: i due si guardano

 

“ascolta, Nicole. Bacone è sensibile alle parole dolci, specie se dette da una donna” - dice con il pensiero Zenon13

 

“signor Bacone, mi sente? Piacere, sono Nicole.” - Nicole si ferma un attimo poi riprende a parlare” Zenon mi ha accompagnato perché volevo conoscere un uomo che ha davvero vissuto alla corte della Regina del mondo”

 

“ti interessa, ragazzina?”

 

“certo. Stavo leggendo dei libri, ma mi sembravano vuoti. Aneddoti carini, note di colore ma nulla di più. Fonti di seconda mano, nessuno degli autori ha mai vissuto lì” - Nicole controlla il tono della voce e la velocità con la quale parla, scandendo tutte le parole- “Zenon, il mio maestro, mi ha detto di conoscerLa e mi ha detto che lei ha vissuto in quel mondo” - Nicole mente con una semplicità disarmate. Zenon pensa di averci visto giusto quando ha creduto che Nicole avrebbe padroneggiato con facilità le tecniche che alterano la realtà.

 

“quindi sei qui perché vuoi conoscermi?”

 

“per conoscere un vero mago che ha vissuto al tempo della Regina del mondo”

 

“che libro stavi leggendo?”

 

“History of great Britan - storia della grande britannia. Si chiamava così. Lo conosce?” - risponde Nicole su suggerimento di Zenon

 

“Certo! lo conosco!” - risponde Bacone immediatamente

 

“adesso non aggiungere altro, Nicole. Il titolo di un libro a caso serviva solo per solleticare l'ego di Bacone” - avverte Zenon con il pensiero

 

il silenzio cala sul pianerottolo

 

nessun suono si sente venire dall'appartamento.

 

Passano alcuni minuti

 

“ehi, ragazza... ehi? Ci sei ancora?” - alla fine dice Bacone

 

“non rispondiamo” - dice Zenon con il pensiero a Nicole “ facciamolo rosolare nel dubbio”

 

“ehi, ragazza! ci sei ancora?”

 

il silenzio cala di nuovo sul pianerottolo

 

stavolta si sentono alcuni suoni venire dalla porta.

 

La porta si apre, un vecchio in vestaglia si affaccia dallo spiraglio.

 

Il vecchio Bacone vede lo stregone Zenon, lì ritto in piedi sul pianorottolo, con i suoi soliti capelli d'oro e neri, magro allampanto, le braccia conserti, sta aspettando con espressione seria. Accanto a lui c'é una giovane ragazza dai capelli castano chiaro lunghi sul dietro e dagli occhi azzurri14. La ragazza arriva al petto di Zenon, tiene le mani incrociate dietro la schiena. È davvero una novità vedere Zenon con un'apprendista, per di più un'umana outsider dal circolo dei maghi.

 

“buongiorno, signor Bacone.” - Nicole sorride raggiante

 

“buongiorno a te, ragazza.” - Bacone si guarda intorno - “ quindi volevi conoscermi?”

 

“certo, signor Bacone. Siamo venuti fin qui apposta per questo” - lo sguardo di Nicole è così innocente

 

“venite, vi parlerò del passato. Anche se il tuo maestro, bambina, ha più passato da raccontare di me” - Bacone gli fa cenno di entrare nell'appartamento

 

“grazie, signor mago Bacone.”

 

“meowww... Nicole, sei fantastica. Bacone ha ingoiato esca, galleggiante e lenza. Tra un po' ingoiava anche la canna da pesca. meow” - dice con il pensiero la piccola Hally.

 

Zenon si limita a fare l'occhiolino a Nicole e la invita a passargli avanti.

 

….

 

l'interno dell'appartamento di Bacone è molto particolare.

Un'enorme terrazza circolare circondata dal cielo a perdita d'occhio. Il pavimento è ricoperto da mattonelle bianche e tanti piccoli canali portano l'acqua della fontana che si trova al centro della terrazza circolare.

L'acqua cade fuori dalla terrazza perdendosi nel vuoto sottostante. Il suolo non si vede, solo nuvole.

Un'enorme volta in pietra bianca copre la terrazza.

 

Zenon, Nicole e Bacone stanno parlando seduti in aria.

Un vassoio d'argento si muove, galleggiando nell'aria, tra Nicole, Zenon e Bacone

 

Bacone ha dismesso la vestaglia semplice di prima e indossa adesso abiti orientali molto larghi e un mantello arancione con arabeschi che lo fa assomigliare ad una specie di grossa falena. Indossa anche la stola con le lettere gotiche che indossava nel passato sul promontorio in cornovaglia

 

“e questo è quello che successe a corte quella notte. ho soddisfatto la tua curiosità, ragazza?” - Bacone tiene la testa appoggiata di lato alla mano destra con fare molto rilassato

 

“Sì, signor Bacone. Mi sono divertita.” - Nicole posa la tazzina da caffé nel vassoio svolazzante - “ Vuoi aggiungere qualcosa anche tu, Zenon?”

 

“ti ringrazio, Nicole” - Zenon si sistema il nodo della cravatta e inizia a parlare - “ parlando di aneddoti, Bacone, ho sentito una strana storia che ti interesserà”

 

“di cosa si tratta?” - Bacone socchiude gli occhi con noncuranza

 

“bene. Qualche giorno fa, sulle coste della cornovaglia sono successe cose molto strane. Ah, fermami pure se ti rendi conto di conoscere questa storia, Bacone.” - Zenon lancia uno sguardo di sfida a Bacone - “il furgoncino di un fornaio, stava passando su una strada a picco sul mare, quando ha avuto un incidente. Alcuni enormi tentacoli l'hanno colpito sfasciandolo del tutto”

 

“davvero? Che cosa spiacevole....” - Bacone si rimette a sedere composto

 

“il garzone se l'è cavata. Poi gli abitanti della zona, di notte vedono nel mare una strana presenza luminescete e hanno paura.” - Zenon adesso ha uno sguardo serio - “Bacone, anche tu credi che sia un pazzo furioso colui che ha evocato un calamaro infernale da un piano infernale nel nostro mondo?”

 

“immagino che lo sia, indubbiamente. Ma non si tratta di un calamaro infernale.” - Bacone fa cenno al vassoio di allontanarsi

“hai ragione, non lo è. I suoi tentacoli non sono quelli di un calamaro infernale, altrimenti i garzone sarebbe cenere adesso.” - Zenon si ferma, sorride e sferra la sua bordata - “Tu ne sai qualcosa, ho sentito la presenza dei tuoi geni sul promontorio al quale il calamaro è stato legato”

 

“cosa te lo fa pensare? Io credo che tu ti stia sbagliando.”

 

Zenon butta in mezzo alla stanza un po' della polvere del sasso che aveva sgretolato sul promontorio.

 

“il sasso ha assorbito il potere del tuo genio. Come tutta la scogliera. Basta frantumarla per farne uscire il vapore magico” - Zenon fa un gesto con la mano e dal sasso si sprigiona un forte vapore violaceo visibile anche da occhi normali -

“vedi? Bacone, sei un incompetente. Non sai neppure perché i geni che esaudiscono i desideri vivono nel deserto. Le rocce e la sabbia assorbono il potere di questi geni ed è per questo che li trovi solo lì”

 

“sai cosa sto pensando adesso, Zenon?” - Bacone si sta lisciando il bordo del mantello vicino al collo

 

“rendimi partecipe delle tue riflessioni, Bacone” - dice Zenon prendendosi il mento mento tra il pollice e l'indice

 

“tu sei un ficcanaso di prima categoria” - Bacone si alza in piedi, lentamente scende verso la terrazza “ della peggior specie. Tutti ti evitano come la peste. Nessuno che sia umano o appartenete all'altro mondo vuole avere a che fare con te. A ben vedere, direi.”

 

“continua, mi stai facendo divertire” - Zenon si alza e scende anche lui verso la terrazza per raggiungere Bacone

 

“ma guardati, Zenon. Ti sei ridotto a comprare ad un'asta di carne umana una piccola ragazza spezzata per placare la tua solitudine15” - adesso Bacone se ne sta davanti a Zenon e lo fissa con aria di sfida - “questo è il solo modo che avevi per costringere qualcuno a starti accanto”

 

“vecchio rudere, non mi sembra che tu sia messo meglio. Non vedo nessuno in giro, solo illusioni di una gabbia dorata creata con i tuoi strumenti di potere.”

 

“e dire che tu sei anche più vecchio di me, Zenon”

 

“vecchio rudere, che ne diresti di morire una volta per sempre? Posso darti una mano, sfidarmi così ti eutanasizzo. Anzi, no: ti sopprimo”

 

“accidenti, quanto si amano. Chissà cos'é successo tra loro” - pensa Nicole mentre osserva la scena

 

“meow. il vecchio farà una brutta fine. Se lo merita per quello che ha detto su di te. Meow” - Hally commenta dall'interno dell'ombra di Nicole - “mi lecco i baffi pensando ad uno spettacolo come quello dell'altra volta”

 

“sono vecchio, ma non rimbecillito. Non sfiderò mai a botta e risposta magica uno stregone che ha vinto il suo nemico mago ad un paradosso” - Bacone si gira dando le spalle a Zenon. - “del resto ti fai chiamare Zenon”

 

“bene, vecchiaccio. Visto che, come l'altra volta devo rimettere a posto il tuo pasticcio, dimmi cosa avevi in mente di fare con il Re dei Calamari”

Nicole scende verso la terrazza

 

“volevo un famiglio. Uno schiavo di inaudita potenza. Ecco cosa volevo. Basta strumenti di potere per questo vecchio mago.”

 

Zenon porge la mano a Nicole che fluttua ancora in aria

 

“perché lo voleva, signor Bacone?” - Nicole afferra la mano di Zenon e torna con i piedi per terra

 

“perché ho bisogno di una fonte di potere che proviene dal mondo dell'incubo per i miei studi. Per quanto potente possa essere un incantesimo, serve sempre l'aiuto di qualche entità esterna” - Bacone adesso si appoggia al bordo della fontana al centro della terrazza - “ come ti avrà spiegato il tuo maestro, è necessario possederla a prescindere”

 

“siamo strega e stregone. Non abbiamo bisogno di famigli, noi vediamo i fili dietro realtà e con la vista tocchiamo le corde giuste. Dovresti saperlo, Bacone” - Zenon spiega con calma - “ o meglio, tu lo sapresti, se tu avessi studiato la magia”

 

“ecco, ancora con questa storia?” - Bacone tiene il capo chino - “io sono un mago”

 

“e hai perduto il controllo del tuo famiglio”

 

“può raccontarci cosa è successo, signor Bacone?” - Nicole si stacca dal fianco di Zenon e si appoggia anche lei al bordo della fontana

 

“ho usato il potere del mio genio, l'ultimo genio che avevo acquistato e tenevo in cattività, per evocare la creatura e manipolarne la mente” - Bacone tocca con le dita l'acqua dentro la fontana, ad ogni tocco l'acqua cambia colore in modo molto delicato - “ma non sono riuscito a sottometterlo al mio volere. Si rifiutava”

 

“ti mancava la volontà per farlo. Il tuo livello di potere è troppo basso per poter rendere tuo schiavo un essere come il Re dei Calamari” - Zenon si avvicina a Bacone, ma non si appoggia alla fontana. Si limita a stare i piedi davanti a Bacone

 

“purtroppo quello era il mio ultimo genio. Da adesso non posso più usare la magia ed è per questo motivo che non posso rimandare indietro quell'essere”

 

“non potrebbe comprare un altro genio?” - chiede Nicole curiosa

 

“il commercio dei geni è illegale, Nicole. Inoltre è oltremodo impossibile per Bacone procurarsi un altro genio che esaudisce i desideri.” - Zenon si mette al fianco di Nicole appoggiandosi al bordo della fontana

 

“il tuo maestro ha ragione. Non si trovano più geni imprigionati che esaudiscono un desiderio per ottenere la libertà. E anche se si trovassero, avrebbero prezzi altissimi e la compravendita sarebbe illegale.” - Bacone si sta guardando le mani - “fu una fortuna quando ero giovane, incontrare quell'uomo orientale che mi vendette 5 scatoline arabesche dell'epoca di Salomone”

 

“una simile fortuna non si ripete, Bacone”- Zenon gira il coltello nella ferita

 

“proprio per questo desideravo un famiglio così potente da poter sostituire i miei geni” Bacone si rimette a sedere nell'aria

“e la cosa ti è sfuggita di mano. Come successe con il golem... almeno stavolta non è morto nessuno”

Zenon si rimette a sedere anche lui

 

“non ancora almeno” - lo corregge Nicole.

 

“come posso fare a rimandarlo indietro? Non ho il potere di farlo. I miei strumenti di potere sono deboli”

 

“basta rendergli i suoi ricordi. Il Re dei Calamari è un incubo abituato a viaggiare tra i mondi, perciò tornerà a casa da sé quando ricorderà da dove proviene”

 

“questo è il problema....” - Bacone si tiene la testa tra le mani

 

“Bacone, hai danneggiato i ricordi quando li hai estratti, vero?” - Zenon sorride in modo cattivo socchiudendo gli occhi. I denti inferiori affilati come coltelli sono ben visibili nel sorriso.

 

“non sapevo che sarebbe successo”

 

 

…..

 

Zenon e Nicole tornano suoi propri passi. Camminano fianco a fianco. Il sole sta calando sulla città di Londra

 

“che tipo quel Bacone, meow. Eh, Nicole? Ha fatto davvero un bel disastro” - dice con il pensiero Hally

 

“sfido io che il Re dei Calamari non vuole quei ricordi, Hally. Quando mai si è sentito parlare di ricordi personali vissuti in terza persona.”

 

Nicole afferra la mano di Zenon. I due camminano mano nella mano.

 

“è l'incoveniente della tecnica che Bacone ha usato, Nicole. Se non altro non ha fatto storie a consegnarceli. Andava di fretta. E che fretta!” - Zenon tocca il taschino del panciotto dove conserva la pietra mnemonica del Re dei Calamari

 

“stavo pensando una cosa, Zenon”

 

“dimmi, Nicole”

 

“potremmo fabbricare dei ricordi in prima persona sulla base dei ricordi in terza persona del Re dei Calamari” - Nicole e Zenon si fermano perché il semaforo pedonale è rosso - “ poi potremmo darglieli”

 

“si accorgerà che sono artificiali e li rifiuterà. L'idea è buona, ma con lui non funzionerà, Nicole”

 

“allora potremmo creare un'immagine del regno del Re dei Calamari per poi dare i ricordi in terza persona al re” - Nicole si stringue al braccio di Zenon - “ l'immagine mostra il Re dei Calamari nel passato in un momento tratto da questi ricordi. A questo punto il re dovrà crederci”

 

“dovremmo usare la nostra capacità di vedere il passato direttamente nel regno del Re dei Calamari” - Zenon si passa la mano destra nei capelli - “ si può fare ma bisogna che ti insegni le basi della tecnica. Diamoci un paio di giorni prima di partire per quel regno”

 

la coppia ritorna nel piccolo cortile che usano come punto d'arrivo e di partenza nei viaggi

 

“Bacone era terrorizzato. Grazie, Zenon. Mi ha offeso parecchio quel suo discorso” dice Nicole stringendosi a Zenon

 

§§§§§

 

Il vassoio svolazzante porta stavolta diversi datteri dolci.

Tre piattini lo seguono per raccogliere i semi.

 

Nicole si è servita per prima e ha trovato piacevoli questi datteri dolci. Buoni quanto un dolce normale.

 

Hally li considera una divertente palla con la quale giocare ogni tanto si vede un dattero saltare fuori dall'ombra di Nicole, ricaderci dentro e una coda di gatto nero fare capolino.

 

“ora vedremo come fare, Bacone. Comunque se io fossi in te, prenderei il primo aereo o nave in partenza”- Zenon prende alcuni datteri dal vassoio

 

“perché mi dici questo, Zenon?” - Bacone sta aprendo uno dei datteri per levargli il seme

 

“se il Re dei Calamari è sigillato in mare, come hanno fatto i suoi tentacoli a raggiungere il furgoncino e come fanno gli uomini normali a vederlo?” - dice Zenon con noncuranza

 

“ora che ci penso è strano....” - Bacone si mette in bocca le due metà del dattero

 

“chi conosci che ha abbastanza potere da fare e disfare a suo piacimento il tuo incantesimo di vincolo? Ti do un suggerimento: è il re del mondo dei nostri cari vicini”

 

“Auberon? Il re?” Bacone smette di masticare il boccone

 

“precisamente. Come credi che l'abbia presa quando ha scoperto che un altro re è tenuto prigioniero qui in inghilterra? Ricordati, Bacone, che il canale della manica e la normandia fanno parte dei suoi possedimenti” - Zenon addenta uno dei datteri completo di seme tranciandolo di netto per poi mangiare anche la seconda metà.16

 

“non bene, Zenon.” - con fatica Bacone inghiottisce il boccone

 

“cosa pensi che ti farà sapendo che hai evocato quel re per renderlo tuo schiavo?” - Zenon sorride come se nulla fosse, si passa la mano destra nei capelli - “voleva che la presenza del Re dei Calamari venisse scoperta. Ti ha mandato un avvertimento indebolendo il tuo incantesimo, ti ha detto che lui sa tutto.”

 

“farò meglio a prendere il primo aereo per l'America”

 

“io ti suggerisco la Cina. Più lontana. Ti puoi nascondere in una buca da qualche parte in mongolia”

- Zenon racchiude nel pugno chiuso le due metà del seme del dattero che ha mangiato. - “buon viaggio”

 

§§§§§

 

“guai chi mi provoca. Nicole, tu sei la mia sposa e nessuno può offenderti” - Zenon accarezza i capelli di Nicole

 

“Grazie. Grazie” - Nicole prima sorride, poi si alza sulle punte dei piedi e bacia Zenon sul mento.

Nel prossimo capitolo

[…..]

 

“questi sono i campi flegrei, qui c'é uno dei ingressi del regno dell'incubo. È un punto stabile e sicuro, Nicole, così non rischiamo di finire in qualche luogo folle dell'incubo”

 

“è così pericolosa la dimensione dell'incubo?”

 

“l'incubo è vivo e muta la propria configurazione di continuo. Se usassimo il bastone da passeggio, rischieremmo di finire in una regione pericolosa anche per me. Luoghi così folli da annientare la volontà del viaggiatore. Privati della nostra volontà non potremmo mai più andarcene.”

 

[….]

 

“oh? Buongiorno, stregone Zenon”

 

“buongiorno, Topolina. È una sorpresa vederti qui. Dov'è il tuo fratellino Falco?”

 

[….]

 

“lo senti Zenon?”

 

“sì. In questa piana si combatte una guerra eterna da tempo immemore. Questo è il clamore delle armi”



nota dell'autore alla seconda versione dei capitoli 1 e 2.

Voglio fare i miei più sinceri ringraziamenti a Charly per l'aiuto che mi ha dato: mi ha mandato una lista degli errori di battitura  che ho commesso nel primo e nel secondo capitolo.

Non ho parole, è stata fantatica.

 

Mi hai fatto un bellissimo regalo, Charly.

Ti ringrazio.

Grazie.

Note 

  1. Qui abbiamo il primo accenno al potere di Nicole. Un potere innato che si basa sulla visione.

  2. Viaggio tra le dimensioni, spazio, tempo, configurazioni energetiche etc.... e poi si finisce con l'avere un dio sumero nel frigorifero.

  3. Mi sono ispirato al calamaro infernale descritto nel romanzo “Diablo -l'eredità di sangue” di Richard A. Knaak. In realtà l'unica cosa che questi due esseri hanno in comune è che si possano vedere gli organi sotto la pelle. Il mio Re dei Calamari è un essere intelligente e dodato di un certo potere.

  4. Hally è molte volte l'elemento comico del gruppo. Ha atteggiamenti che non la rendono diversa dallo stregatto e altri che la rendono decisamente particolare.

  5. Scuola dell'alterazione: questa scuola è presente nel sistema della magia di the elder scroll e di tanti altri gdr cartacei o nei videogiochi.

  6. Questo episodio è totalmente inedito. Mi è venuto in mente su due piedi pensando agli amici o agli alleati che Zenon può avere. La risposta è desolante: nessuno. Il dialogo tra Zenon e William sulle stranezze che Zenon ha fatto su Nicole ricorda molto uno analogo tra Elias e Angelica su the ancient magus bride

  7. Partono e ritornano nello stesso punto. Ho sempre amato questo tipo di parallelismo tra le scene.

  8. Il leone rampante è un simbolo dell'araldica scozzese.

  9. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare il modello ispiratore di Bacone, non è il personaggio storico vissuto in Inghilterra. Mi sono ispirato alla sua controparte presente nel videogioco Shadow Hearts. Ammetto di essere andato a memoria.

  10. Emerge un altro pezzo del passato di Nicole. Un pezzo spiacevole.

  11. Prospero è il nome del personaggio della Tempesta che si dice sia stato ispirato dalla figura storica di Bacone.

  12. Intuizione, visione e altro ancora. Esiste una scala di potenza tra chi pratica la magia.

  13. Ancora una volta Zenon e Nicole dimostrano di lavorare in coppia

  14. Abbiamo la descrizione di Nicole. Dal colore degli occhi e dei capelli, Nicole proviene dalla Normandia. È stato fatto di proposito quando ho creato il personaggio.

  15. Bacone si dimostra decisamente cattivo facendo questa allusione alle ragazze spezzate e all'incapacità di Zenon di avere una compagna normale.

  16. Due parole sulla creazione del personaggio di Zenon. Ne ho parlato anche con Charly e ho deciso di scrivere queste note su suo stimolo. Zenon all'inizio doveva avere dei tentacoli nei capelli, questo particolare è stato poi abbandonato perché non volevo che il lettore potesse pensare che tra Zenon e il Re dei Calamari esistesse qualche tipo di rapporto o legame. I capelli d'oro sono una mia invenzione, ho pensato qualche attributo sovrannaturale da dare a Zenon e mi sono venuti in mente questi capelli. Dopo una rapida ricerca su internet ho visto che nessun personaggio fantastico ha capelli fatti d'oro vivo. La dentatura da squalo è un particolare orrorifico che ben contrasta con i modi tranquilli di Zenon, anche se le sue parole non sono sempre misurate.


 

   
 
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