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Autore: Batsutousai    30/01/2017    3 recensioni
Il mondo di Harry viene distrutto da coloro per i quali una volta aveva combattuto. Un Harry adulto ritorna nel corpo di un se stesso più giovane.
Semi-Super!Harry, VoldemortHarry, Slash - per gli idioti.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Harry/Ginny, Harry/Voldemort, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
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Autore: Batsutousai

Traduttrice: krystarka

Beta Italiano: Clothis

Link al capitolo originale: qui!


Riddle e Harry avevano trascorso la loro prima giornata sulla luna in un silenzio teso. Avevano cavalcato sulle scope, verso il lato opposto della luna, poi avevano lavorato alla creazione delle fondamenta per la gigantesca prigione di cui avevano disegnato i bozzetti, per la struttura, la prima volta che avevano deciso la forma della città. Durante il lavoro restarono in silenzio, Riddle perché era ancora nervoso, avendo permesso che restassero insieme sulla luna, dopo il bacio prima delle vacanze, Harry perché non aveva molta voglia di essere maledetto per aver detto la cosa sbagliata.

Quando i loro corpi richiesero qualche ora di sonno, ognuno scelse una stanza nei piani inferiori, e si rannicchiarono nei sacchi a pelo che avevano portato. Al risveglio finirono l'edificio, poi si diressero verso l'altro lato più lontano della luna, per lavorare ancora un po' sulla città.

Quella sera, mentre Harry preparava la cena e Riddle lavorava su alcuni documenti, Harry finalmente ruppe il silenzio, tra loro, per dire: "Sembra che non ci siano state strane reazioni, quindi potremmo muovere il Bulstrode Manor qui, la prossima settimana."

Riddle radunò le sue carte. "Certo. Quando vuoi mettere le protezioni sulla prigione?"

Harry scrollò le spalle. "Il prossimo fine settimana, magari? Sarebbe sfiancante farlo, se avessi scuola il giorno dopo, mentre quando abbiamo messo le protezioni a Hogwarts, poi ho potuto recuperare." Fece una smorfia. "Preferirei avere un giorno di riposo, dopo."

"D'accordo." rispose Riddle facendo una smorfia, ricordando come aveva trattato con i Mangiamorte mentre soffriva di un piccolo esaurimento magico. "Allora trasporteremo qui il Bulstrode Manor un giorno di questa settimana, poi metteremo le protezioni durante il week end." Lui sbuffò. "Com'è messo Paciock con le serre?"

"Ne abbiamo quindici già piene." riferì Harry. "Lui vorrebbe averne trenta finite, prima di trasportare qui gli studenti, ma si accontenterà di venti, se è quello che decideremo."

Riddle sospirò e batté sulle sue carte con la punta della sua penna. "Ci sono voluti due mesi per arrivare a quindici?"

"Settimana più, settimana meno, sì."

"Possiamo aspettare altri due mesi." decise Riddle. "Mi piacerebbe avere un certo numero di manieri già qui, prima di portare su Hogwarts." Sospirò di nuovo. "Per non parlare del fatto che mi piacerebbe avere alcune case pronte, per i genitori che si trasferiranno qui: non c'è alcun motivo per cui debbano restare bloccati sulla superficie più del necessario." Alzò lo sguardo verso Harry, che sorrideva debolmente. "Quando hai in programma di avvicinare Silente?"

Harry fece una smorfia. "Beh, questa settimana è davvero piena di lavoro..." Si strofinò il mento, lasciandosi dietro una striscia di salsa. "Gli manderò un gufo, il prossimo fine settimana, per fargli decidere la data e l'ora. Questo metodo ha funzionato abbastanza bene l'ultima volta, tutto considerato."

"Possiamo organizzare la prossima settimana in base alla data dell'incontro, se preferisci." rilevò Riddle seccamente "A meno che non ci sia una ragione per cui lo stai evitando."

In risposta Harry fece una linguaccia a Riddle.

Riddle alzò gli occhi. "Quasi non ti biasimo, ma mi piacerebbe avere un accordo con il vecchio al più presto possibile."

"Sarà un piacere." ribatté Harry asciugandosi la salsa dalla mascella dopo aver provato a toglierla con la lingua. "Ma se hai così urgenza, Silente è tutto tuo. In quanto a me, io ho intenzione di aspettare un'altra settimana." Sospirò. "Ora che Neville è riuscito a organizzare un sistema funzionante, potrà lavorare più veloce con le piante. Mi piacerebbe sapere con maggiore esattezza quando sposteremo Hogwarts qui, ma prima mi vorrei essere sicuro che lo spostamento del Bulstrode Manor non vada storto, già che ci siamo." fece un sorriso furbo davanti allo sguardo irritato di Riddle. "E' un motivo sufficiente per aspettare una settimana?"

Riddle sbuffò. "Il compito è tuo. La cena è già pronta?"

Harry alzò gli occhi al cielo e si voltò verso il cibo. "Altri cinque minuti. Vorresti prendere i piatti?"

Riddle diede un sospiro pesante, ma spostò le sue carte e si alzò per apparecchiare la tavola. "Ho quest'orribile impressione di star giocando ‘alla famiglia felice'. Quando possiamo portare qui un elfo domestico?"

"Quando lo desideri. Questa è una tua scelta, non mia. A differenza di alcune persone..." e lanciò a Riddle uno sguardo espressivo "... io sono perfettamente in grado di prendermi cura di me stesso, senza l'intervento di un servo."

"Potter, se non stessi preparando la cena, ti maledirei."

Harry rise e spense il fornello. "Sì, sì. E' pronta."

"Finalmente".

"Potrei ancora gettarti il cibo addosso, lo sai?"

"Conosco un incantesimo che mi permetterebbe di trasferirlo al volo sul mio piatto..."

Harry rise e servì il cibo, felice che l'imbarazzo tra di loro fosse finalmente scomparso.

 


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"Signor Potter." disse la voce vellutata di Piton da dietro a Harry, Terry, Li e Morag dopo la prima colazione.

Harry si voltò a guardare la spia con un'espressione curiosa. "Professor Piton."

"Dov'era questo fine settimana?" chiese il professore, gli occhi socchiusi.

"Ero malato a let..."

"Lei certamente non c'era." sbottò Piton.

Gli altri tre Corvonero si tesero e solo Harry sorrise, divertito. "Certo che c'ero. Madama Chips è entrata per controllare e tutto il resto."

"Era un golem." lo informò Piton, gli occhi luccicanti di vittoria. "C'è una singola ragione, per cui un golem avrebbe dovuto occupare il suo letto, che lei sappia, Potter? Dove si trovava?"

Harry strinse gli occhi. "Mi chiedo..."

"Harry..." sussurrò Li.

Harry alzò una mano, per farla tacere. "Vuole venire a vedere, professore?" chiese in inglese, prima di passare al cinese e ordinare a Terry e Li "Correte avanti e avvertitelo che sto portando un ospite."

Terry e Li afferrarono Morag e la trascinarono con loro, lasciando Harry all'inesistente misericordia di Piton.

Piton odiava non capire cosa stesse succedendo, così chiese "Che cosa ha appena detto di fare, ai suoi amici, Potter? Fuggire mentre gli era ancora possibile?"

"Qualcosa del genere." rispose Harry, tornando indietro verso le scale. "Viene, professore?" disse da sopra la spalla, prima di allontanarsi.

Piton lo seguì restando in silenzio per tutta la strada, fino alla classe vuota che Harry aveva scelto di utilizzare. Il professore si fermò fuori dalla stanza, guardando le pesanti ombre con sospetto. "Un'aula vuota, Potter?"

Harry sorrise e corse in avanti, attivando la sua passaporta non appena fu in contatto con il braccio del professore. Rotolò via una volta che furono atterrati sulla luna, rimettendosi in piedi mentre Riddle commentava: "Sapevo che ci avresti causato dei problemi, Severus."

Piton si prese un momento per osservare la stanza: la passaporta era fuori dalla sua portata. Dietro a Riddle c'erano i tre studenti di Corvonero che erano stati con Harry. "Mio Signore." alitò, gettandosi in ginocchio.

"Io dico di ucciderlo," commentò Riddle "sono abbastanza stanco di girare intorno a quest'argomento, Potter."

"Vuoi ucciderlo adesso che stiamo cercando un accordo con Silente?" Rispose Harry, alzando un sopracciglio. "Sarebbe davvero stupido." Guardò Piton, che lo stava fissando in stato di shock. "Che ne pensi, Severus, dovremmo solo ucciderti e poi far fronte alle conseguenze?"

La faccia di Piton si accartocciò in un ringhio. "Potter...!"

"Crucio!" sibilò Riddle, facendo contorcere il professore con un gemito di dolore.

Harry sospirò e, scuotendo la testa, fece cenno ai suoi amici con gli occhi sbarrati, di uscire. "Onestamente, Tom, non potresti controllare il tuo temperamento?" chiese retoricamente, una volta che la porta si fu chiusa dietro agli studenti.

Riddle emise un suono irritato, ma mise fine alla maledizione.

Harry s'inginocchiò al fianco del suo fremente professore e gli fece un sorrisetto maligno. "E' Signor Potter, Severus." lo redarguì. Allo sguardo incredulo di Piton, Harry silenziosamente lanciò l'incantesimo che lo trasformava in Xerosis, e disse "o preferisci Signor Xerosis?"

Gli occhi di Piton si spalancarono per l'orrore. "Cos...?"

Xerosis ridacchiò e guardò Riddle. "Potremmo essere in grado di usarlo, suppongo." decise.

"Come?"

Xerosis si alzò in piedi e fece cenno a Piton di alzarsi. "Vieni, Severus. T'introdurremo ai nostri piani, ma..." Si voltò e lanciò un'occhiata di avvertimento al professore, che era un passo indietro, spaventato "...se solo accenni a tradirci farò di te un esempio, nella Sala Grande, se devo. Non mi sottovalutare solo perché sono un quindicenne." Poi si voltò e fece strada fuori dalla base, sulla superficie della luna. "Benvenuto sulla luna, Severus Piton."

Piton si guardò intorno, intimorito. L'area era stata illuminata con lampade in stile babbano, dislocate lungo una passerella che collegava il grande edificio da cui arrivavano ad altre costruzioni, tra cui una lunga fila di serre di vetro scuro. La passerella era incorniciata da una distesa di erba scura e da qualche macchia di fiori in difficoltà. Un giovane albero stava appena cominciando a crescere, al di fuori della serra più vicina. Peter Minus, Rabastan Lestrange e Terry Boot conversavano davanti ad un edificio non ancora finito, un po' più lontano, tutti e tre cercando di guardare di sottecchi verso i due Signori Oscuri, con curiosità.

"Cosa ne pensi?" chiese Xerosis con voce orgogliosa.


Piton sbatté le palpebre e guardò il giovane Signore Oscuro. "Perché...?"

"Per sfuggire ai mondani." spiegò Xerosis, mentre Riddle emise un suono disgustato e tornò alla base. Xerosis alzò appena gli occhi. "Stiamo per spostare qui tutte le persone magiche."

Piton sbatte gli occhi debolmente, sorpreso. "Qui, sulla luna?"

"Mm-hm. Con le giuste precauzioni saremo completamente al sicuro dai mondani. Abbiamo lavorato su questo progetto per la maggior parte dell'anno scolastico." Xerosis si voltò a guardare il suo professore. "Cosa ne pensi? Dovrei ucciderti ora o puoi garantirmi il tuo silenzio? Silente saprà di tutto questo abbastanza presto, comunque."

Piton fu inghiottito dall'oscurità di quegli occhi chiari. Anche vestito con gli abiti di Hogwarts e anche sapendo chi fosse Xerosis veramente, Piton non poteva fare a meno di avere paura di lui. Aveva visto quello che il Signore Oscuro adolescente poteva fare e, per quanto temesse Harry Potter, era davvero terrorizzato dall'ira di Xerosis. Chinò la testa e sussurrò: "Terrò la lingua a posto, Mio Signore."

Le sembianze di Xerosis svanirono, lasciando al suo posto Harry, in piedi con un sorriso sul volto. "Benissimo! Torniamo a Hogwarts, allora. Non c'è ragione per farti perdere tutte le lezioni."

Piton docilmente lo seguì nella base. Avrebbe dovuto rivalutare la sua vita, sopra una bottiglia di whisky incendiario, più tardi.


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Siamo in fondo, signore e signori! Manca solo un capitolo e poi ci dirigeremo verso altri lidi!
Nel frattempo se la storie vi è piaciuta mi raccomando, lasciate un commento sull'originale su livejournal o su fanfiction.net
  
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