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Autore: ladyAras93    31/01/2017    1 recensioni
Questa fanfiction si basa su avvenimenti successivi alla guerra magica. È una mia personale e originale, idea su come possa essere un possibile ritorno dei ragazzi tra le mura di Hogwarts. Con l'introduzione di personaggi originali e personaggi marginali nella storia originale.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Quella notte tutta la scuola dormiva, tranne la profeasoressa Aras.
Come avevano notato i ragazzi, non era scesa per la cena. Infatti era rimasta nel suo ufficio a preparare il programma delle lezioni, fin quando. -cosa ci fai qui- disse senza alzare, nemmeno gli occhi dalla pergamena, rivolgendosi alla porta chiusa
-Non sei una veggente? Dovresti saperlo! - una voce maschile provenii da li dietro .
- spiritoso - in tono sarcastico aggiunse professoressa -posso entrare o vogliamo continuare a parlare così ?- disse la voce - ok!... Dovevi ammettere però che era divertente!- rispose Aras facendo un sorriso mentre la porta si apriva.
Charlie Weasley si materializzo sull'uscio, per poi fare il suo ingresso nell'ufficio.
-noto sempre che l'ordine é una tua priorità!? - pronunciò in tono sarcastico , guardando la marea di vasi in giro per la stanza.
Soffermandosi poi sulle pile di libri e i fogli di pergamena che inondavano la scrivania. Mentre piano piano si avvicinava a lei.
- e io noto che sei il solito ritardatario! - disse Aras,ancora a capi chino, riferendosi al ritardo del suo arrivo a Hogwarts.
-se ti fossi degnata di venire a cena sapresti che....- stava dicendo Charlie arrivando alla scrivania .
- i draghi sono imprevedibili . - lo interruppe Aras cercando di imitare la voce del nuovo professore.
-sai che ti odio quando fai così? - disse lui, arrivato ormai alle spalle della docente. Facendo scendere una mano sul collo di lei.
-io invece odio quando fai così- rispose lei , percependo il suo tocco. -ma come?.. - disse il giovane , pronunciando queste parole in un soffio all'orecchio di Aras.
-quando stavamo insieme amavi questo mio modo di fare- continuò per poi baciarle dolcemente il collo, e portando le sue mani su quelle di lei che erano impegnate a scrivere .
-Charlie perfavore- disse lei cecando di fingere indifferenza. -Mi .. Sei... mancata - disse baciando ad ogni parola, la dolce pelle della professoressa, viaggiando dal collo alla spalla.
-.. Ma penso che già lo sai- aggiunse il Weasley in tono suadente, spostando il collo della camicetta baciandola sulla spalla. Partoando una quasi sul suo seno.
-Charlie ti prego! - disse Aras, alzandosi di scatto. -non mi fare questo! - disse lui, voltandola, in modo da riuscire a guardarla negli occhi.
Questi avevano aquisito un colore particolare, un blu tendente al rosa, pieni di lacrime. - Hai preferito lascirmi qui da sola, e partire per la romania, non mi hai nemmeno chiesto di venire con te! - disse lei rabbiosa. I suoi occhi stavano diventando gradualmente neri.
- senti! Sai perfettamente perché non ti ho detto di venire con me! Non é un posto sicuro. Sai che non me lo perdonerei mai se ti succedesse qualcosa! - disse serio tenendole le spalle, cercando il suo sguardo. Lei non lo voleva guardare, i suoi occhi avevano una pessima influenza su di lei.
-va bene ma... Ora non posso- disse la docente tenendo sempre lo sguardo basso.
-non puoi... - disse Charlie, portando l'indoce sotto il suo mento e facendole alzare con delicatezza il viso.
-... O Non vuoi - mentre pronunciava queste parole, si avvicinò sempre di più , finché le loro labbra si sfiorarorno, in un bacio leggermente accennato.
Lei non avrebbe dovuto , non doveva cedere. Accecata dalla rabbia gli diede uno schiaffo , po correse verso la porta, uscendo rapidamente dall'ufficio.
Gli occhi di Aras erano diventati tutti neri per la rabbia. Stava correndo senza un apparente direzione, e non si rendendeva conto della strada che stava percorrendo. Fin quando giunse alla torre di astronomia. Uscii sul tetto, la notte era buia, nemmeno una stella illuminava il cielo. Non appena si soffermò a scutare quell'enorme distesa nera , sentii dei passi dietro di lei.
-Aras ! - la chiamò Charlie con la voce mozzata dalla tensione. Ma lei non rispose, così lui, anche se avrebbe rischiato un altro schiaffo, si avvicinò prendendole la mano.
-ok, se non mi vuoi parlare ascolta... - disse lui
-Sai in questi anni, ogni notte facevo un sogno dove c'eri sempre tu. Questo mi ha permesso di andare avanti - disse, sperando che la giovane ascoltasse le sue parole. Mentre parlava cominciò a piovere, così Charlie prese la bacchetta e con un cenno, dalla punta fuoriuscii una sorta di getto d'aria che funzionava da ombrello.
- sei il solito smielato- furono le uniche parole che pronunciò, facendo un sorriso leggermente accennato.
- e tu hai sempre la capacità di uccidere il romanticismo - disse il giovane scoppiando a ridere.
-ti ricordi il nostro primo appuntamento? - chiese Aras
-certo! Anche in quel caso, mi sembra che qualcuno smontoo, tutto il mio impegno, nell'aver creato una sorpresa romantica! - disse guardandola , sorridendo
-em... Scusa! - rispose la docente , facendo il primo sorriso sincero della serata.-quante volte mi rinfaccerai quella cosa?- aggiunse Aras curiosa -bhe dimmi se é normale , io che ti dico 'oggi ti voglio fare una sorpresa', e tu che con la tua dolcezza ' non mi portare al lago nero, che tanto appena arriviamo pioverà' - disse lui in tono sarcastico, cercando di imitare la voce di lei.
Aras scoppiò in una grassa risata
- dai che dovevo fare? Se sapevo che avrebbe piovuto, é stato un gesto altruistico- disse guardandolo da sopra la spalla con uno sguardo innocente.
- va bene, va bene hai ragione - disse lui assecondando la professoressa. -é ora di andare a dormire, domani hai la prima lezione, devi essere pronto- disse facendo una sorta di rimprovero da brava mamma.
- il bacio della buona notte lo posso avere? - chiese Charlie con l'aria da cane bastonato
-già lo hai avuto, o meglio lo hai rubato- disse Aras incamminandosi verso la porta che portava all'interno del castello. Non appena usci da sotto l'ombrello, la pioggia cominciò a bagnarle i capelli e le spalle.
-che fai? Rimani qui o mi accompagni? - chiese la docente , voltandosi verso Charlie. Era zuppa ormai dalla testa ai piedi. La camicetta rossa era diventata bordeaux , e aderiva al corpo della giovane , segnando ogni minima curva.
-ti ricordi vero che leggo nel pensiero? - disse divertita
-bhe non penso che leggi qualcosa che non abbiamo già fatto... O non hai piacere che accada! - rispose il Weasley schietto. Lei non sapeva che dire, certo che le sarebbe piaciuto, ma come aveva detto, non poteva. - va bhe, andiamo? - disse cercando di non farsi guardare negli occhi che l'avrebbero tradita, infatti avevano assunto una sfumatura di rosa molto marcata .
- va bene signorina la accompagno - affermò Charlie , mentre faceva un inchino e le porgeva la sua mano.
-Ma quanto sei scemo? - quelle parole furono pronunciate da Aras in modo dolce, mentre prendeva la mano del giovane.
I due si incamminarono​ verso l'ufficio​ della professoressa, ma appena uscirono dalla torre di astronomia, notarono che tutti i quadri erano svegli e leggermente aggitati.
-che succede?-chiese Aras ad un quadro che raffigurava un gruppo di ragazze, sedute nel mezzo di un prato.
-professoressa! professore! Il preside ci ha detto di avvertire tutti i docenti, dovete andare subito nel suo ufficio!- dissero le tre donzelle in coro -ma si sa il motivo? - aggiunse Charlie
-Noi non lo sappiamo , ma pensiamo non sia qualcosa di bello... - affermarono le tre .
-Charlie andiamo - le interruppe la docente, che stava cominciando a preoccuparsi, mentre i suoi occhi diventando viola.
La strada fino all'ufficio del preside sembrò infinita, ma finalmente arrivarono davanti ai due Gargoyles che proteggevano la scala.
- sorbetto al limone - la parola d'ordine fu pronunciata dai due in coro. Le due statue permisero ai ragazzi di accedere , alla scala.
Una volta entrati, si trovarono davanti tutti i professori compresi la McGranitt e Piton. Il preside era dietro la scrivania.
-Bene ora che siamo tutti, vi ho fatto chiamare perché questa notte c'é stato un avvistamento sospetto al limitare della foresta proibita .- espose il preside.
Qualcosa di oscuro stava nuovamente incombendo su Hogwarts
   
 
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