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Autore: ladyAras93    01/02/2017    1 recensioni
Questa fanfiction si basa su avvenimenti successivi alla guerra magica. È una mia personale e originale, idea su come possa essere un possibile ritorno dei ragazzi tra le mura di Hogwarts. Con l'introduzione di personaggi originali e personaggi marginali nella storia originale.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Arrivò il periodo di halloween, e con lui anche il clima terrificante, che solo Silente ed Hagrid ero ingrado di creare nella sala grande. Addobbata con più di 100 zucche provenienti dell'orto del guardia caccia, che erano state scelte da Silente in persona .
Nel castello in quel periodo si dove stare atteti a girare per i corridoi . I fantasmi infatti si divertivano a spaventare gli studenti. Spesso dovevano muoversi in gruppi per evitare sorprese.
Finalmente arrivò la settimana prima del ballo di Halloween, riservato agli studenti degli ultimi due anni .
Tutti i ragazzi dovevano affrontare qualcosa che li terrificava, più di un qualsiasi scontro con un , dissennatore o molliccio. Invitare una ragazza al ballo del 31.
Molti si erano procurati una compagna, o un compagno. Alcuni come Harry e Neville. Non avevano propriamente invitato una ragazza, ma era stata la ragazza ad invitare loro. Harry aveva ricevuto il suo invito in modo particolare, durante un allenamento, dove Potter prese il boccino. Una volta tra le sue mani si aprii mostrando un biglietto 'vuoi venire al ballo con me?'. Ginny che era una tipa molto risoluta e coraggiosa, aveva deciso di prendere lei l'iniziativa. Cosa che l'aveva premiata.
Neville invece ricevette in suo invito da luna lovegood, fuori la serra di erbologia. Luna era una tipa molto particolare , una corvonero estremamente intelligente, al quale però, non importa l'opinione degli altri. Viveva sempre molto nel suo mondo. Gli unici che riuscivano a farla uscire, anche se per poco, erano Ron, Harry, Hermione e Neville. Quel giorno Neville si era ripromesso di farsi coraggio ed invitare la ragazza per il quale aveva una cotta, al ballo. Appena si avvicinò a lei. - Lu.. Lu.. Luna - provò a parlare il timido Grifondoro. Lei alzò lo sguardo dal libro.
-A ciao Neville, - disse interrompendo il ragazzo.
-Volevo parlare con te sai? Ti va di venire al ballo con me? - chiese la corvetta candidamente , lasciando il giovane Paciock senza parole. Aveva cercato in tutti i modi di vincere la sua timidezza, e poi Luna con la sua candida domanda aveva smontato tutto.
-cer... Certo - rispose il ragazzo diventando rosso come pomodoro. Gli unici ad essere rimasti senza compagno erano Ron ed Hermione. Non perché non avessero ricevuto inviti, ma semplicemente le persone che volevano invitare o erano docenti o erano costretti a vivere in un medaglione.
-non possiamo giocarci il ballo però , voglio divertirmi, questo periodo é stressante, per una sera non voglio pensare a nulla! - disse il rosso in sala comune, mentre parlava con i suo amici. Poi si voltò verso Hermione -Hermione andiamo insieme ? -
- Oddio , sei proprio un cavaliere - disse sarcastica la strega - un troll di montagna avrebbe usato molto più tatto di te, ad invitarla- sentenziò Harry dalla poltrona accanto a i due.
-Hermione lo sa che, gli inviti non sono il mio forte - si difeve Ron -questo é vero! Ma ha ragione voglio distrarmi anche io. Si dai andiamo! - rispose la Granger alla precedente domanda del rosso.
La sera fatidica finalmente era arrivata la scuola era in fermento. le ragazze, da dopo il pranzo , si preparavano rinchiuse nei bagni dei loro dormitori. Mentre i ragazzi ingannavano l'attesa, approfittando della bella giornata, trascorrendo il pomeriggio in cortile.
Era ormai ora per le coppie di raggiungere la sala grande. Ron ed Harry aspettarono Ginny ed Hermione seduti sul divano in sala comune. Si voltarono, appena percepirono il rumore de tacchi provenire dalla scala alle loro spalle.
Rimasero senza parole, Hermione era una vera visione. Indossava un vestito lungo di seta pervinca, estremamente leggero e morbido. Tenuto su da delle spalline molto sottili, sembrava quasi sotto effetto di una magia . Lasciava scoperte le spalle, mostrando una caragione porcellana. i capelli erano raccolti in uno Chignon molto morbido, che permetteva a qualche riccio di uscire scomposto incorniciarle il viso. Ginny aveva uno stile abbastanza simile . Indossava un abito verde petrolio, molto morbido con una scollatura a cuore, che lasciava scoperte le spalle atletiche della ragazza. Il colore del vestito, valorizzava ancora di più il colore dei capelli . Lasciati sciolti, raccolti solo da una parte, da un fermaglio che aveva il colore del vestito .
Ron ed Harry dal canto loro erano estremamente eleganti con giacca e pantaloni neri.
Una volta arrivati in sala, gli occhi di tutti erano su di loro o meglio su Hermione e Ginny, che erano davvero molto belle. Persino Malfoy le guardò stupito, non aveva mai visto le due streghe così belle e sexy . La sala era stata preparata a regola d'arte. Il colore dominante era l'arancione, la magia usata sul soffitto, faceva volare migliaia di pipistrelli in una notte buia.
I tavoli erano stati sostituito da tavoli tondi che dopo cena furono spostati per magia. Lasciando lo spazzio ai ragazzi per ballare e scatenarsi.
Gli studenti stavano ballando con i reciproci compagni, presi dall'euforia della festa e alcuni anche dai fumi dell'alcool. I professori avevano lasciato la sala grande , l'unico che era rimasto era Charlie.
Anche lui aveva l'intenzione di distrarsi. Aveva ancora in mente le parole e lo sguardo di Aras, con il quale non aveva più parlato, da quella famosa sera.
Aveva provato ad andare in serra dopo le lezione o nel suo ufficio, ma ogni tentatico era andato in fumo. Persino a pranzo e cena, non la incontrava mai. Fu Silente a consigliargli di lasciarle spazio, avrebbe sicuramente peggiorato le cose se lui si fosse inposto con prepotenza. Una cosa strana accadde però durante il ballo.
La porta della sala grande si aprii attirando l'attenzione di tutti. Li sulla porta c'era lei. Era estremamente tesa e imbarazzata , com'era successo al momento del suo discorso il primo giorno. Si sentiva un pesce fuor d'acqua.
Tutti i ragazzi la guardarono sbalorditi. Sembrava una visione , qualcosa di irreale . Ovviamente anche Charlie posò il suo sguardo verso di lei. Era bella come quando la sognava.
Aras indossava un vestito, molto particolare. Il colore dominante era il nero. Che contrastava con la carnaggione chiara dell'insegnate. Il corpetto metteva in risalto la scollatura non molto profonda. Una piccola cintura le segnava il punto vita. In contrasto con la parte superiore molto aderente, c'era una lunga ed ampia gonna, molto morbida. I colori erano molto particolari, sembravano rubati da un alba. Dalla vita, il nero sfumava gradualmemte dal rosso, viola e gialli terminando poi nel bianco. Camminando verso Ron, Hermione ed Harry , tutti poterono vedere quanto quel vestito le donasse.
I Weasley e Malfoy erano quelli più colpiti dalla bellezza della professoressa.
- signorina Granger é bellissima questa sera! Anche voi ragazzi - disse gentilmente la professoressa
-grazie professoressa anche lei è molto bella! - rispose la streghetta. Mentre Ron rimaneva imbambolato. La docente si avvicinò molto alla ragazza.
- Hermione per te c'é una sorpresa, qui fuori! Una persona speciale ti aspetta. Trarramelo bene!- disse Aras all'orecchio della Granger, che solo in quel momento si accorse di un dettaglio. Il cuore della giovane strega batteva all'impazzata.
-Ron posso andare? - chiese educatamente Hermione. Lui aveva notato un bagliore negli occhi dell'amica, un bagliore che aveva visto solo quando loro avevano fatto l'amore per la prima volta.
-certo, vai . Stai attenta! - rispose lui abbracciando la sua amica.
Hermione uscii dalla sala lasciando il rosso con la professoressa.
Ron volle giocarsi il tutto per tutto, infondo quale occasione migliore, avrebbe chiesto un ballo alla professlressa, che con quel vestito sicuramente turbava il pensiero di tutta la fauna maschile presente al ballo. Poi la faccia che avrebbe fatto Malfoy, vedendolo ballare con Aras. Non poteva perdere quell'opportunità
- professoressa, le va di ballare! - il cuore del giovane, batteva fortissimo mentre faceva quella coraggiosissima domanda. Infondo se fosse andata male avrebbe potuto dare colpa all'alcol. - con piacere signor Weasley - rispose con un sorriso la docente. Ron non poteva crederci aveva accettato, la professoressa aveva accettato il suo invito.
Il ballo con lei lo rese il ragazzo più invidiato della serata. Soprarutto gli fece guadagare delle occhiatacce dal giovane Malfoy, che era seduto su un divanetto, con di fianco la Parkinson , con un vestito nero, molto semplice, che però aveva un lungo spacco sul lato destro.
Draco era furioso, avrebbe voluto essere al posto di Weasley. Non percepiva minimamente, il tocco della sua compagna sotto la camicia. Era come se, il suo corpo fosse solo un involicro vuoto. Non avrebbe potuto fare nulla. Doveva stare in silenzio ed assistere in modo silenzioso alla cosa.
Il ballo tra i due continuo fino al termine della canzone. Quando la professoressa , ringraziò Ron.
-sei un ottimo ballerino! - disse poi facendo un sorriso. Ron pensava fosse un sogno , non sapeva che dire, così rimase in silenzio. - ora con il tuo permesso, vorrei riposarmi un po - disse la docente , sempre in modo estremante dolce e pacato.
Il ragazzo accompagno Aras ad una poltrona. Lasciandola riposare.
- torna dai tuoi amici, io mi riposo un po qui! - disse aras - sicura? Le faccio compagnia volentieri! - rispose subito Ron
-tranquillo, vai divertiti - rispose la professoressa
Il ragazzo allora, lasciò l'insegnante li, ad osservare quella sala incredibilemente piena di vita.
Quando una voce le parlò all'orecchio.
-ciao - era Charlie , non era riuscito a trattenersi. Doveva parlarle.
-ciao - rispose secca.
- sei una visione! - aggiunse onestamente, il professore
-ti sono venuto a cercare , ma sembravi svanita - continuo Charlie.
-non volevo vedere nessuno! - disse gelida.
- non volevi vedere me? - chise dispiaciuto
-anche- rispose
-ti voglio solo dire, che sono dispiaciuto per quello che ho detto. - disse il giovane
-sei la cosa più bella nel mio mondo- aggiunse
-smettila! - disse secca e severa
- se vuoi parlare andiamo fuori !- disse lei alzandosi. Charlie immediatamente la seguii fino ad un posto dove gli studenti non li potessero vedere. - la devi smettere con queste frasi , da cupido- sentenzio lei infastidita. -io dico solo la verità- aggiunse lui -lo sai non ti ho mai mentito , anche perché é impossibile - proseguii insicandosi la testa, cercando di farla ridere. - questo é vero hai ragione. Ma sai perfettamente.... - stava dicendo quando Charlie la interruppe, portandosi a due centimetri dal suo volto. Fissandola negli occhi portando le sue mani sui fianchi di lei, avvicinandola il più possibile . Gli occhi di Charlei erano profondi ed incredibilmente luminosi, mentre quelli di Aras erano diventati rosa. -... Non vuoi essere considerata, una principessa in pericolo- la conosceva, sapeva perfettamente cosa la infastidiva. - esatto - disse Aras, allontanandosi.
Sentiva che questa volta non sarebbe riuscita a controllarsi. Charlie era particolarmente bello. Indossava un abito molto semplice, nero. In contrasro con la camicia bianca. Il viso era il vero pezzo forte. Aveva pettinato i capelli in modo disordinato , e lasciato la barba leggermente lunga. Quello stile gli dava ancora di più l'aria da uomo avventiroso, quell'uomo che non ha paura di nulla.
Poi sentii il suo tocco sulle spalle, aveva le mani estremamente calde. Lei cercò di rimanere impassibile, ma quando.
- dimmi che non mi vuoi più vedere e prometto che sparisco. - chiese il ragazzo avcicinandosi all'orecchio della giovane. Baciandole poi la spalla.
Aras non rispose, non disse nulla. Charlie prese questo come un segno. Le si allontano di qualche passo.
-dove vai? - chiese lei, ancora girata di spalle
- non mi vuoi più vedere, e come promesso sto sparendo! - rispose lui. - vedi lo dico sempre, sei stato troppo tempo con i draghi! - disse voltandosi sorridente. Il cuore di Charlie cominciò a battere fortissimo.
-mm... Allora,- disse lei in modo malizioso.
-vuoi fare quello che stai pensando da quando sono entrata in sala o no? - chiese Aras visibilmete divertita. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte. Le andò in contro stringendola, tanto da percepire il movimento del torace di lei durante ogni respiro. Baciandola poi con passione e trasporto.
I loro corpi erano così vicini, quasi da sembrare che si completassero. Una mano di Charlie che era sulla spalla di Aras scese gradialmente, passando dal seno ai fianchi . Mentre le mani di Aras erano impegnate a scompigliare ancora du più la pettinatura del rosso.
I baci di Charlie erano pura elettricità.
Ne aveva sempre sentito la mancanza, ma non lo voleva ammettere con se stessa.
   
 
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