I
Mitici 8 - La vendemmia
- Capitolo 2: Stranezze -
«S-Silente?» balbettò il guardiano. «Ma io non…un
momento. Questo nome…Silente…mi torna familiare…era una voce…girava l’estate
scorsa…»
«Voce?» chiese Censured. «Quale voce?»
«Una voce strana…era qualcosa tipo…I MITICI 8 SONO UNA SQUADRA SEGRETA FORMATA
DA SILENTE»
«Che CENSURED ti urli?» sbraitò Censured. Ma poi si
fece pensieroso. «I Mitici 8…E così il mio fratello cretinetto
ha formato una squadra segreta…che cosa fa questa squadra?»
«Non so…perché lo chiedi a me, scusa?»
«Bah, sei inutile come tutti i Babbani. Dimmi solo
una cosa. Qual è il mezzo di informazione più usato da voi Babbani?»
«Be’…» riflettè il guardiano. «Non lo so. Dovresti
chiedere ai giovani. Loro lo sanno»
«Bah, patetico» sbottò Censured. «Hai fatto la tua
parte. Ora vattene, cretinetto»
Rubò la giacca al vecchietto, per coprire le parti del corpo che erano state
sbrindellate dal Nespresso di Hogwarts,
e si incamminò in direzione dell’uscita.
***
Silente si svegliò di soprassalto. Non per un
particolare motivo, ma sapete che nelle mie fan fic i
personaggi si svegliano sempre così. Assaporò l’estate: il non doversi
svegliare presto per fare le solite rotture di palle a Hogwarts,
niente orari, partite, morti di Neville, e roba simile. Era in vacanza, e se la
stava spassando alla grande. Solo ora si ricordò che più tardi zio Voldy aveva convocato i Mitici 8 al quartier generale,
perché dice che doveva mostrare qualcosa di importante. Così si alzò dal letto,
aprì l’armadio e sospirò. La sua situazione sentimentale era disperata. Non era
riuscito a rimorchiarsi quel gran pezzo di gnocca
della McStrudel(bl…bleaaaaaah coff coff)e comunque vivere da solo era piuttosto
deprimente. Sospirò di nuovo, poi si vestì e scese a fare colazione.
L’appuntamento era alle dieci, e siccome lui era uno sempre puntuale, si era
svegliato alle…dieci e mezza. Con tutta la tranquillità di questo mondo, si
apprestò a fare colazione, sempre moooooooooooooolto
lentamente. Alla fine, verso le undici e dieci, uscì di casa e si
Smaterializzò. Ricomparve dopo un po’ davanti a Casa Riddle,
che veniva usato anche come Quartier Generale dei Mitici 8. Si addentrò nella
casa spettrale, con l’edera che cresceva. Si chiese perché zio Voldy non si decideva a chiamare un giardiniere, ma
ricordando che fine aveva fatto l’ultimo(morto dopo essersi accidentalmente
tagliato il…be’ potete capirlo da soli)si disse che
in fondo non aveva tutti i torti. Andò a suonare il campanello, e da dentro gli
giunse la voce di Spider-Egg: «Chi è?»
«Io»
«Io chi?»
«Silente»
«Silente chi?»
«MARCUS Silente»
«Marcus Silente chi?»
«Vaffanculo»
«Ciao Silè, perché non l’hai detto prima che eri te?»
«Sta zitto e muoviti»
«Come mai tutto sto ritardo?»
«Perché…perché…due più due non fa tre»
«Eh?»
«Ciuppa»
***
Era quasi mezzogiorno. Era da ore che Censured vagava alla ricerca di giovani. Era strano non
trovarne nessuno, ma poi si ricordò che, essendo giugno, dovevano trovarsi in
piscina, la mattina. Così rimase per un po’ a vagare, finchè
non ne vide uno. Purtroppo non aveva la bacchetta, e quindi non sapeva come
minacciarlo. Ma non importava, tanto lui ce l’aveva come abilità naturale
quella di incutere terrore. Si avvicinò zoppicando al giovane e gli disse:
«Ehi, idiota!»
«Bella zio!» gli rispose quello con aria noncurante.
«Che bella zio» fece Censured. «Senti, cretinetto, devi dirmi una cosa. Qual è il mezzo di
informazione più usato da voi giovani?»
«O zio, parli come mio nonno! Parla gggiovane!»
«M-ma…»
19874566353025645 tentativi dopo…
«Allora fratello, devo fare un troppo sorpresa al mio vecchio zio, ma non mi
ricordo il suo nick. Come trovo il suo nick?» chiese Censured,
esasperato.
«Oh poteva dirlo prima, zio! Il suo nick lo trovi
troppo chiaro su Wikipedia. Internet! Oh zio mi capisci?»
«Non molto. Ma grazie lo stesso» disse Censured, e se
ne andò(dopo averlo chiaramente mandato a fan…club). Doveva quindi trovare un
locale di nome Uichipedia, in una strada di nome
Internet. Non ne aveva mai sentito parlare(chissà perché >_>). Chiese
quindi informazioni a un passante.
«Scusa, dove posso trovare il Uichipedia, in via
Internet?»
«Oh, parla gggiovane zio!»
***
Silente scese nel seminterrato. Ad attenderlo
c’erano i Mitici 8 al completo. Si sedette a capotavola, come al solito, e
attese che zio Voldy parlò, ma fu preceduto da Spider-Egg.
«Ragazzi, ho un annuncio da fare!» esclamò. «Avendo scoperto che posso volare,
da oggi non sono più Spider-Egg, ma Super Victor!»
Silenzio di tomba
SUPER VICTOR: Ehi, speravo in un applauso almeno
Vedi se ti va bene questo
KRAK-HOOM
***
Dopo molti altri tentativi, Censured
aveva finalmente capito che il Uichipedia non era un
locale, ma un sito che si trovava su Internet, che non era una via, ma era
invece il più grande mezzo di comunicazione mondiale. Aveva così scoperto che
per accedere a Internet doveva recarsi a un Internet Point. E, dopo molte
peripezie(camminare sarebbe ‘molte peripezie’?) vide l’insegna in lontananza.
Si avvicinò ed entrò nell’Internet Point. Fece qualche passo verso i pc, ma una voce di donna lo richiamò.
«Ehi, tu, dove credi di andare senza pagare?»
«Ma io…» sbuffò. Possibile che non facesse più paura, neanche quand’era
visibilmente morto? «Non lo sapevo! Non sono di qui! E non trattarmi così!»
«Ehhhhh senti,» sbottò la donna, «Marilyn Manson,
vedi di pagare e di non fare il furbo, o chiamo la polizia!»
***
«Allora» esordì zio Voldy.
«Benvenuti qui in questa riunione. Abbiamo dovuto posticiparla di parecchio
perché Silente se l’è presa comoda»
«Ehi, non è stata colpa mia» protestò Silente. «Il gatto è morto, il cane è
sbrindellato, la casa è esplosa e…e…asodhafoh!»
«Eh?» dissero tutti in coro
«CIU…»
«Stupefactum!»
Silente fu colpito in pieno da quattro Stupefacenti e un fulmine. Si fece nero,
e tutto svanì
***
Dopo essere finalmente riuscito a pagare con le
monete babbane, Censured si
avviò verso un computer disponibile, corrucciato. Lo accese, e dopo moooooooooooooooooooolti tentativi riuscì ad andare su Wikipedia. Lì scoprì qualcosa di interessante, che poteva
giocare a suo favore: un crimine, ancora inspiegabile per i Babbani,
poiché era chiaramente un omicidio magico. La cosa volgeva a suo vantaggio.
Mentre scriveva la mail, gli venne in mente una seconda idea diabolica. Così
tentò di collegarsi online con il computer dei Mitici 8
***
Silente si svegliò di soprassalto.
«Era ora» sbuffò Piton, annoiato.
«Bene» proseguì zio Voldy. «Ora che Silente si è
finalmente ripreso, posso spiegare il motivo della nostra riunione. Il
Ministero della Magia ha messo sul mercato, copiando dalla magia Babbana, la tecnologia, delle nuove armi. Con un po’ di
fortuna sono riuscito ad acquistarle alla modica cifra di 999999999999999999
galeoni, quindi adesso abbiamo i debiti fino alla coda»
«Ma noi non abbiamo la coda!» osservò Hagrid(che
osservazione)
«Appunto» disse zio Voldy. «Comunque, è con piacere
che vi presento: le mitracchette!» Tolse il telo dal
mobiletto dietro di lui, per rivelare delle armi decisamente strane. Erano
chiaramente dei mitra, non dissimili da un AK-47, ma erano privi di caricatore,
e lo spazio dove sarebbe dovuto esserci era molto sottile.
«Come potete vedere» continuò zio Voldy. «Questi
mitra sono privi di caricatore. Semplicemente perché là dove dovrebbe esserci,
va infilata(che brutta parola)la bacchetta. Vi spiego come funzionano. Prima di
tutto, pronunciare la formula magica dell’incantesimo, ma SENZA voglia di
lanciarlo. Così facendo l’incantesimo non partirà. Poi infilate la bacchetta
nella fessura(eheh) del mitra(perché che pensavate?)e
spingetela finchè non sentite un leggero ‘Clack!’. Dopodichè tirate la
levetta sul lato, fate come fareste per lanciare un incantesimo, solo che
invece di pronunciarlo ad alta voce, vi basterà premere il grilletto. Avrete
così un’intera raffica di quell’incantesimo. Attenzione, però: per cambiare
incantesimo, dovrete estrarre la bacchetta, con una pressione moderata,
pronunciare l’incantesimo sempre SENZA volontà, e poi fate come prima. Tutto
chiaro?»
Silente stava per aprire bocca quando, improvvisamente, il maxischermo alla sua
sinistra si accese.
«Ciao cretinetto»
Silente si sentì gelare. Conosceva quella voce, e anche chi la possedeva. Ma
non era possibile…doveva essere morto…allora la profezia di Cassandra Cooman si era avverata?
«Non ti aspettavi di rivedermi, vero?» interruppe i suoi pensieri Censured.
«Che cosa vuoi?» gli chiese Silente, gelido.
«Oh, niente. Sai, per tua fortuna, adesso sono un non-morto. Dopo che tu mi
buttasti sotto il Nespresso di Hogwarts,
venni sì sbrindellato e morii. Ma avevo fatto una maledizione sul mio vero nome,
una maledizione che mi avrebbe permesso di vendemmiarmi contro chi lo
pronunciava. Certo, la morte è stato un fastidioso ostacolo, ma non importa.
Ormai sono tornato. Sono tornato per la mia vendemmia»
I Mitici 8 si guardarono perplessi, ma Silente, che conosceva la sua
proverbiale testardaggine e coglionaggine(che fa pure rima), disse: «Cretino,
si dice vendetta, non vendemmia!»
«Senti, cretinetto, sarai anche più bravo di me e più
intelligente di me adesso, ma ricordati che io ti conosco fino in fondo.
Conosco i tuoi punti deboli»
«Non riuscirai a sconfiggermi col fango, stavolta!»
«Non mi riferivo al fango. Dopo quel tuo passato gesto di malvagità, il tuo più
grande punto debole è l’amore. Non fare quella faccia come da ‘che cazzo
dice?’. Lo sai che è vero. Ed ecco come intendo sfruttare questa tua debolezza.
Per primo, ho fatto ricadere la colpa di quell’omicidio di qualche giorno fa su
di voi, infatti i maghi del Ministero stanno già venendo a prendervi. E poi, so
che sei molto legato a un ragazzo di nome Harry Potter, Marcus»
Silente inorridì. «Lascialo fuori. Lui non c’entra niente con me e te»
«Sarà, ma non mi importa» ribattè Censured.
«Vedi, essendo un non-morto, non posso morire(ma va?), se non nel più brutale
dei modi. E siccome tu sei molto legato a questo Harry, lo ucciderò sia per
vendemmiarmi(ancora?) che per ricominciare a trattarti come facevo quand’ero
vivo, caro fratellino»
D’oh!, pensò Silente. I Mitici 7
spalancarono gli occhi.
«Ma ora» proseguì Censured. «Ho di meglio da fare che
stare a cianciare con voi cretinetti. Ah, a proposito, io vi tengo d’occhio.
Non cercate di salvarlo, oppure io lo saprò, e allora Londra cesserà di
esistere. Addio, Marcus»
E detto questo il maxischermo si spense.
«Ma che ca…» esordì Piton,
ma fu interrotto da un tonfo alla porta del seminterrato, che cadde a terra.
Venti maghi del Ministero si riversarono dentro, brandendo le già cariche mitracchette. Aprirono il fuoco e scagliarono una raffica
di Stupefacenti. Silente evocò appena in tempo uno scudo invisibile magico, che
fornì loro tempo necessario per afferrare le mitracchette,
preparare i colpi e fare fuoco. Super Victor e Dr. House, non essendo maghi,
avevano dei comuni mitra. Hagrid non ne aveva
bisogno. Parava i colpi col suo deretano e avvicinandosi li prendeva a
schiaffoni. Purtroppo però, erano in una netta situazione di stallo. I maghi
del Ministero erano di più, e avevano chiuso i Mitici 8 tra loro e il muro
dietro.
«Zio Voldy!» gridò Silente.
«Che c’è?» rispose zio Voldy.
«Dobbiamo uscire da qui. C’è un modo per farlo?»
«Sì, facendo crollare la casa»
«Geniale» disse Silente, sarcastico. «Qualche idea migliore?»
ZIO VOLDY: State a vedere «Facciamo saltare la casa?»
Silente si illuminò - ZIO VOLDY: Ve l’avevo detto - ed esclamò: «Geniale!
Perché non l’hai detto subito?»
Estrasse la bacchetta dal mitra, la puntò sul soffitto e urlò: «Explode!».
L’incantesimo partì e colpì il soffitto, che subito esplose e prese a franare,
come il resto della casa. I maghi del Ministero furono schiacciati dai detriti.
«CORRETE» urlò Piton.
«SEVERUS, SONO IO IL CAPO QUI» sbottò Silente. «SMETTILA DI
DARE ORDINI»
«VAFFAN…!»
SKATAKRASH
***
Censured
sogghignò. La prima parte del suo piano era compiuta. In realtà non aveva modo
di controllare i Mitici 8. Ma comunque così era sicuro che non avrebbero fatto
azioni eroiche, cosicché lui avrebbe potuto uccidere Harry in santa pace. Ma
ora doveva sapere come trovarlo. Provò a cercarlo su Wikipedia,
ma non lo trovò. Allora si recò dalla cassiera e, adottando il Linguaggio Gggiovane disse: «Bella sorè. Sto
troppo trovando quel coglione di Harry Potter. Ma non so dov’è la sua houze. Come la trovo?»
«Ehhhhhhh senti Marilyn!» sbottò la cassiera. «Il tuo
linguaggio da Rincoglione usalo fuori di qui, o ti
strappo le costole e te le infilo nel ****, capito?»
«Oh, insomma!» sbuffò Censured, che non riusciva ad
adattarsi bene come sperava. «Dove trovo Harry Potter?»
«E che CENSURED ne so io! Cercalo su quel coso che usate voi Rincoglioni, quel coso là…Facebook!»
«Facebook?» domandò perplesso Censured.
«Ma che roba è?»
«Senti, Marilyn, non fare il tontognorri!(tontognorri???). Non vorrai farmi credere che non conosci Facebook! State sempre lì a vantarvi che è il modo più
efficace per trovare su Internet le persone a cui tenete di più! Ai miei tempi
si usciva in strada e le si incontrava!»
Ma Censured aveva sentito solo una parte della frase
della cassiera. Sicchè Facebook
era un sito internet, e serviva per trovare le persone(ma va?). Si recò
sogghignante al computer.
***
Silente tossì. Era mezzo sepolto dalle macerie di
Casa Riddle. Si districò a fatica, poi chiese: «State
tutti bene?»
«Sì» risposero piano piano tutti i membri dei Mitici
8.
«Sì» ribadì uno dei maghi del Ministero.
«Ehi, e tu che vuoi?» chiese zio Voldy. «Avada Kedavra!».
Uscirono a fatica dalla casa semidistrutta, poi Silente disse: «Dobbiamo
salvare Harry. Non possiamo farlo uccidere da quel pazzo di Censured»
«Silente, è davvero tuo fratello?» domandò Piton.
«E l’hai davvero buttato sotto il Nespresso di Hogwarts?» aggiunse zio Voldy.
«Sì, ma non è adesso il momento per parlarne» rispose Silente. «Dobbiamo
salvare Harry»
«Ma Censured afere tetto
che non dobiamo mantare nesuno, o farà saltare in aria Londra» osservò Krum.
«Ma è chiaro, non dobbiamo mandare nessuno che lui conosca» intervenne Dr.
House con la sua solita voce alla Jean-Claude(ricordo
che il Dr. House in questione è quello di Mai Dire Martedì)«Possiamo salvare il
signor Potter, ma dobbiamo mandare qualcuno che Censured
non conosce!»
«Sì, e chi?» chiese Super Victor.
«Ci sonen!» esclamò la McStrudel.
«Mien fratellen!»
KRAK-HOOM
***
Censured
bestemmiò tutti i santi in tutte le lingue. Aveva tentato per ore di trovare
Harry su Facebook, ma alla fine dovette concludere
che lì non c’era. Perciò digrignò i denti e si mise a pensare. Era in una
posizione di stallo. Se non sapeva dove e come trovare Harry Potter, la sua
brillante vendemmia se ne sarebbe andata a CENSURED. Poi gli venne l’idea. Si
alzò dal computer e uscì dall’Internet Point. Girò sul posto e si Smaterializzò,
per poi riapparire a Hogsmeade, l’unico villaggio
completamente magico di tutta la Gran Bretagna, dove avrebbe sicuramente
trovato quello che cercava: l’Ufficio Postale dei Maghi. Si incamminò per le
vie di Hogsmeade, finchè
non lo vide in lontananza. Entrò dentro e notò un’infinità di gufi che
entravano e uscivano. In fondo, c’era un cassiere che discuteva con un elfo
domestico. Ignorandoli, prese a frugare indiscretamente tra le lettere, finchè non si avvicinò abbastanza al bancone e udì
distintamente le parole che il cassiere rivolgeva all’elfo: «E quindi tu sei
proprio sicuro di essere l’elfo domestico di Harry Potter?»
«Sì, signore» rispose l’elfo, allegro. Censured si
fece attento.
«E perché il signor Potter l’ha mandata qui a prendere le sue lettere in
anticip…ehm Marilyn Manson, cosa credi di fare?»
«Nulla» rispose Censured, digrignando i denti perché
l’avevano scambiato ancora una volta per il suddetto cantante.
«Allora vedi di allontanarti dalle lettere, va’» disse il cassiere. Poi si
rivolse all’elfo: «Quanto a te, mi hai stufato, prendi queste cavolo di lettere
e vattene»
L’elfo si apprestò a prendere le lettere e Censured
ne approfittò per leggere l’indirizzo: Harry
Potter, numero 4 di Privet Drive, Little Whinging, Surrey. Censured sogghignò. Conosceva il Surrey,
era un villaggio poco lontano da Londra. Si girò per andarsene.
«Come hai detto che ti chiami, comunque?» chiese il cassiere all’elfo.
«Bobby, signore» rispose l’elfo.
***
«Alloren» concluse la McStrudel rivolta al fratello Otto. «Tu aferen
capiten tutten?»
«Zì, dranguilla» rispose
Otto, scocciato.
«Pene, alloren te metten endirizzen scritten su banconoten en mutanden, così esseren sicuren ke non lo perden»
«Ogghei». Otto si avviò quindi verso Londra. Non
lesse subito l’indirizzo(poiché era stupido)e fece male: una CENSURED,
passando, gli fece un CENSURED a tradimento, e ne approfittò per rubargli la
banconota con su scritto l’indirizzo di casa di Harry.
«D’oh!» esclamò poi, quando se ne accorse. «E adezzo goza faccio?». Dapprima si fece prendere dal panico, ma poi
ragionò con chiarezza: bastava chiedere informazioni. Si avvicinò a un passante
e disse:
«Zguza, cergo Harry Pottter»
«Oh parla gggiovane zio!»
UN’ORA DOPO…
«Bela zio! Zdo droppo drovando la houze di Pottter, dove è ingastrada?»
«Oh zio, la houze di Potter è troppo incastrata nel Surrey, a Little Whinging, in Privet Drive, numero 4»
«Eggellente!»
«Oh zio che vuol dire ‘eccellente’?»
«Vuol dire ‘bella zio’» rispose Otto, esasperato. Si avviò quindi in direzione
del Surrey(a piedi, naturalmente, perché prendere la
macchina è troppo intelligente per uno come lui).
***
Harry si svegliò di soprassalto. Era stato svegliato
da un urlo molto raffinato e preciso: «EHEHEHEHEHEH». Zio Vernon. Harry
trattenne l’impulso di mandarlo a fan club, e zio Vernon proseguì: «Io, Dudley
e Petunia usciamo. Non rubare cose dal frigo. Non accendere la televisione. Non
andare in bagno. Non respirare. Già che ci sei muori» e finito il monologo
uscì. Harry non disse nulla: era troppo assonnato per controbattere. Sentì
l’auto di zio Vernon mettersi in moto e partire, per poi sparire nell’oscurità.
Nonostante il sonno, non riuscì a riaddormentarsi. Rimase per un po’ a fissare
il soffitto, poi, però, sentì il distinto rumore della porta d’ingresso che si
apriva. La stanchezza svanì del tutto. I Coattley non
potevano essere già tornati dalla premiazione per la Casa Suburbana Meglio
Tenuta di tutta la Gran Bretagna. E comunque non aveva sentito il rumore della
macchina di zio Vernon. La luce dell’ingresso si accese, e si udirono dei passi
salire le scale.
Un ladro, pensò Harry. Si alzò dal
letto, inforcò gli occhiali, e si recò sulla sua scrivania per prendere la
bacchetta. Bestemmiò quando si ricordò che si trovava nel ripostiglio del
sottoscala. Si girò per andare a prenderla, ma quando guardò la porta della
camera sussultò e indietreggiò di qualche passo. Una figura in ombra sovrastava
la soglia. Harry era certo di non averla mai vista in vita sua. Chi era? Quali
intenzioni aveva?
Harry deglutì, poi chiese: «E tu chi sei?»
«Bella zio!»
Ok
ragazzi/e, finisce qui il secondo capitolo. Bella la suspense finale, vero?
Probabilmente vi stare chiedendo cosa c’entra Harry, ma non ho resistito alla
tentazione di metterlo in mezzo. Ma ora, è il momento di rispondere alle recensioni:
dirkfelpy89:
Mi spiace ma devo correggerti, se si tratta di Censured
si parla di vendemmia, non vendetta xD. Comunque sono
contento che il capitolo ti sia piaciuto, e spero che ti sia piaciuto anche
questo. A dirla tutta ci sono un sacco di cose che spero, per esempio che
continui a seguirmi e di avere più visite o recensioni, ma questi sono problemi
miei, quindi lasciamo perdere xD.
Ganja: No io non ho fame xD. Comunque è inutile che ti vanti di sapere il seguito,
tanto non te lo ricordi u.u
Ommioddio…solo DUE misere recensioni…ma
tutti i fan di HP 1? Sono morti? In punizione? Rapiti dagli alieni?
Polverizzati da un piccione radioattivo? Che amarezza…vabbè
vedrò di farmene una ragione, se vi va seguitemi! Bene, qui finisce il secondo
capitolo. Chi avrà trovato per primo Harry, e che fine farà? Lo scoprirete nel
prossimo fantastico capitolo: Ricadute!
E ricordatevi di recensire questo se vi è piaciuto, ciao ragazzi/e, a Lunedì!