January 26th, 2108
Salvator Dalì
dipingeva
orologi e parlava di persistenza della memoria.
Strano, vero? Io l’ho sempre trovato strano. Un orologio non
mi trasmetterà mai
l’idea del ricordo. L’orologio simboleggia il tempo
che non puoi fermare, il
tempo che passa mentre tu sei lì a contarlo.
Eppure Salvator Dalì
dipingeva
orologi e parlava di persistenza della memoria.
Orologi molli,
flaccidi, che si addossano su paesaggi incoerenti, irrealistici:
la memoria… Io ricordo molte cose: la
mia casa sempre illuminata, i capelli
lunghi di mia madre, la voce di
mio padre, l’odore della polvere,
l’odore del sangue, il colore
bianco… Ricordo anche i quadri di Salvator
Dalì. Non
ricordo dove li ho visti, ma da qualche parte li ho visti di certo,
perché sono
nella mia memoria…
La memoria di noi esseri umani è strana. Si dice questo
perché non siamo ancora
riusciti a codificarla. Tutto quello che non è stato
codificato, capito dagli
esseri umani, si definisce “strano”.
Eppure noi stessi sotto molti aspetti non ci siamo ancora capiti.
Allora forse
i più strani di tutti siamo noi. Come gli orologi molli di
Dalì. Strani.
Un altro difetto di noi
uomini è la
capacità di continuare a vivere senza dei pezzi.
Se ad una macchina manca
un pezzo, non si accende. Se ad un programma manca un pezzo, non si
avvia. Se
ad un uomo mancano gli occhi, vive lo stesso. Questo sono io:
un orologio afflosciato su una piana arida,
circondato da un mondo che non vedo. Parlo di persistenza della memoria.
Da quando sono stato privato della vista, ho fatto diverse esperienze:
ho
smesso di guardare l’orologio, ma il tempo è
passato comunque. Ho smesso di
vedere il mare, ma le onde si sono formate comunque. Ho smesso di
vedere il
pane, ma me ne sono cibato comunque. Ho smesso di guardare gli
ologrammi, ma mi
hanno ingannato comunque.
E proprio quando
pensavo che avrei smesso di vedere il mondo, il mondo ha
continuato a farsi vedere attraverso i suoi occhi…
“Il
mio nome è Shogo Makishima…”
Attraverso la sua
voce…
“Che
cosa vuoi?”
Attraverso le
sue mani…
“La stessa cosa che
vuoi tu.”
Fra una
settimana, per mezzo di un’operazione, tornerò a
vedere. So che
Makishima renderà il conto alla rovescia qualcosa di
indimenticabile, perciò ho
intenzione di tenere aggiornato questo diario; perché un
essere umano può vivere
senza memoria, ma io non posso vivere senza la memoria di quello che
sono con
lui.
Che il tempo si occupi
del conto alla rovescia, il computer penserà alla
memoria. Quando tutto questo sarà finito, non ci
sarà più tempo per rinvangare
il passato, probabilmente a nessuno nemmeno interesserà.
Meglio così, non sono
mai stato bravo con le parole. A quanto sono, 2652 battute? Conviene
che io la
chiuda qua o farò passare anche a me stesso la voglia di
proseguire, domani.
[473 parole]
::
Angolo Autrice ::
Buongiorno
a tutti!
Inizio
a pubblicare in un nuovo fandom e sono un po’ emozionata,
cercherò di
carburare con i saluti strada facendo ^^
Innanzitutto
ringrazio tatsuei
che mi ha permesso di partecipare a questo
contest in cui ho trovato l’occasione di parlare di questi
due personaggi, a
mio avviso, terribilmente adorabili <3
L’idea
è quindi di parlare di loro in un momento antecedente
l’anime, in cui
parlo di come si è consolidato il loro rapporto, sulla base
di quali propositi
e sensazioni… A proposito di sensazioni, ecco il bello! Ho
scelto un momento
particolare della vita di Gu-Sung, in cui è privo della
vista: in questo modo
cercherò di trattare, in questa raccolta, anche un altro
tema a me molto caro, che
è quello delle menomazioni e degli handicap, che molto
spesso condizionano la
nostra vita a livello psicologico più del legittimo.
Essendo
una raccolta di flash sono stata limitata nelle parole, si è
trattato
di una sfida su molti piani in effetti, spero ugualmente di suscitare
qualche
momento di riflessione, oltre che di svago e divertimento ovviamente!
Non
vi trattengo oltre, grazie per aver letto e se mi lascerete un commento!
Tutta
la raccolta è dedicata alla collega
e grandissima amica Lady_Dragon99, che oltre a betare tutte le flash in
tempo
reale mi ha sostenuta e stimolata continuamente: senza di
lei non avrei
neanche scelto i protagonisti probabilmente xD