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Autore: Nao Yoshikawa    16/02/2017    3 recensioni
Raccolta di sette One Shot su Sirius Black, il mio personaggio preferito, e su sette storie d'amore con lui come protagonista.
Sirius/Hermione - Trust me, little girl
Sirius/Remus - My puppy
Sirius/Bellatrix - Evil witch
Sirius/James - The best joke
Sirius/Andromeda - Sweet star
Sirius/Harry - Reflex
Sirius/Lily - Red ruin
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Hermione Granger, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black, Remus/Sirius, Sirius Black/Bellatrix Black, Sirius/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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The best Joke

La giornata era passata meravigliosamente bene, come le altre del resto, ed adesso, sia Sirius che James, che il resto dei Malandrini, potevano definirsi stanchi e soddisfatti.
Tenere alto il nome del gruppo non era affatto facile, visto che la loro nomina li precedeva in tutta Hogwarts, a causa dei guai che combinavano. Inutile dire che le menti geniali del gruppo fossero sicuramente James e Sirius, che così bene si intendevano, anche solo guardandosi negli occhi. Insieme creavano le più grandi idee, per poi metterle in atto insieme a Remus e Peter.
Avevano fatto amicizia da subito, già il primo giorno di scuola. E per forza, dato che avevano praticamente lo stesso carattere un po' spavaldo, coraggioso e da leader. Molti potevano pensare che il fatto che fossero così simili li portasse molto spesso a litigare, ma non era così.
James e Sirius erano perfettamente in grado di incastonarsi tra loro in modo armonico, come i pezzi di un puzzle. Entrambi erano il cuore e la mente attiva del gruppo.
Ultimamente avevano preso l'abitudine di tormentare il povero Severus Piton, nonchè migliore amico di Lily Evans, l'eterno amore non ricambiato di James. Perché, a  dirla tutta, quest'ultimo tendeva ad essere un po' sbruffone, soprattutto con la ragazza stessa.
A Sirius invece non importava di avere una fidanzata o cose simile.
Se avesse voluto,  avrebbe potuto cambiarne una al giorno, visto che erano in tante quelle che stravedevano per lui, ma non rientrava nei suoi interessi.
Gli amici prima di tutto.
E così, quella sera i quattro, che alloggiavano nello stesso dormitorio, avevano preso a conversare, visto che il sonno stava ritardando ad arrivare.
"D'accordo ragazzi, adesso facciamo i seri - esordì James, con gli occhiali poggiati sul naso e le mani dietro la testa - dobbiamo assolutamente organizzare lo scherzo più epico di sempre, mi diverto troppo a tormentare il povero Mocciosus"
"Credo tu abbia raggiunto il limite quando oggi l'hai lasciato a testa in giù davanti a tutta la scuola" - sospirò Remus alzando gli occhi al cielo.
"Ah, quello era solo uno scherzo innocente. No, ci vuole qualcosa di meglio, credimi"
"Oh, credo che qualcuno voglia fare colpa sulla Evans. Visto che oggi si è molto arrabbiata con te per aver umiliato il suo amico del cuore" - disse Peter.
"Ah, sta zitto! Non ho bisogno di fare colpo. Anche io le piaccio, solo che... che non riesce ad ammetterlo, le ragazze sono così!"
"Perché devi necessariamente attirare la sua attenzione? Insomma, non puoi divertirti per te se stesso e basta?"
Sirius non sapeva perchè avesse detto quella frase, né perchè avesse utilizzato quel tono. Aveva sempre sostenuto James nelle sue scelte, ma non poteva negare che non impazzisse dalla gioia al pensiero che lei e Lily stessero insieme. Non per la ragazza in sé, ma per il fatto che, molto probabilmente, intraprendendo una relazione sentimentale, James non avrebbe più avuto tempo per loro... per lui.
Probabilmente doveva aver fatto la figura dello sciocco amico geloso e apprensivo, a  giudicare da come tutti lo guardavano.
"Che c'è?" - domandò con una punta di imbarazzo.
"Ah, andiamo, amico! - esclamò James alzandosi e circondandogli le spalle con un braccio - non c'è bisogno di essere gelosi, lo sai che rimarrai sempre il mio amico preferito. Non guardarmi così, fatti dare un bacio"
"Ah, James!" - esclamò l'altro cercando di scostarsi dalla sua presa.
James tendeva sempre a scherzare, a scherzare in maniera un po' "equivoca" giusto per far ridere lui e gli altri. E Sirius ci era sempre stato, perché lo trovava divertente.
Non riuscì però a staccarsi dalla sua presa, e James finì per atterrarlo con la schiena contro il materasso.
"Sei sempre il solito idiota!" - rise Sirius. L'altro lo sovrastò, avvicinandosi al suo viso.
"Lo so che hai paura di perdermi, ma non preoccuparti, prometto che starò sempre con te e che per me sarai sempre al primo posto!"
"Ah sì? - domandò - bene, allora sappi che per me sarà lo stesso"
Avevano scherzato, avevano riso, nel dire quelle parole, ma Sirius non aveva potuto fare a meno di chiedersi, nel frattempo, se ci fosse un briciolo di verità in quelle parole. E James pareva essersi accorto che qualcosa nel suo sguardo, fosse effettivamente strano, un'impressione che smorzò la sua risata.
"Se non foste così amici sareste una coppia perfetta, parola mia!" - scherzò Remus.
A quel punto, accadde una cosa mai successa. Nacque dell'imbarazzo tra i due, un imbarazzo che portò James a staccarsi.
"Sì, beh... forse è meglio andare a dormire..."
Sirius si appallottolò su stesso. Non capiva il perchè avesse provato imbarazzo per un momento, dopotutto avevano sempre scherzato in quel modo. Anche se per un attimo, aveva avuto l l'impressione, e forse anche la speranza, chissà, che James non stesse scherzando.
Non ebbe però modo di sapere, poiché dopo, spensero la luce e andarono dormire. O per meglio dire, Sirius provò a  dormire. Girato di mezzo lato, aveva la testa piena di pensieri. Stava cercando di capire quando le cose fra lui e James fossero cambiate, si chiese da quando aveva iniziato ad essere geloso di un eventuale relazione con Lily. Sarebbe dovuto essere felice per lui, dargli consigli, spingerlo a farsi avanti, mentre invece sentiva l'innegabile bisogno di fare tutto il contrario, di tenerlo per sé, e questo era un pensiero molto egoista,
Poi un altro pensiero attraversò la sua mente.
E se l'amicizia nel tempo fosse mutata in qualcosa di più forte?
Sirius ebbe quasi la sensazione di soffocare. Pensare a James come qualcosa che andava oltre un amico... era assurdo. Lui era come un fratello, c'era questo più dell'amicizia, oltre... beh, oltre l'amore, ma provare amore nei suoi confronti avrebbe significato mettere in dubbio se stesso. Chiuse gli occhi, cercando di scacciare via ogni pensiero.
Proprio quando credeva di stare per addormentarsi, avvertì uno spostamento d'aria che lo fece trasalire. Si voltò immediatamente, ma non ebbe la possibilità di alzarsi, poichè James si era seduto sopra di lui, bloccandolo.
"James! - sussurrò - ma che fai?!"
"Non riesco a  dormire - rispose tranquillo - hai pensato a uno scherzo figo?"
"Ah - sospirò - no, non ci ho pensato. Dovresti dormire invece di scervellarti"
"Te l'ho detto, non riesco a dormire. E tu invece? Tu perché non dormi?"
"Stavo solo pensando...  tutto qui...."
"A cosa? Avanti, puoi parlare con me, sono il tuo migliore amico!"
Proprio perché era il suo migliore amico, non avrebbe potuto comprendere il dubbio che lo attanagliava. Conoscendo James, avrebbe sicuramente creduto che stesse scherzando, non lo avrebbe mai preso sul serio.
Così fece per spingerlo.
"Anche se te lo dicessi, non capiresti"
"Tu provaci! - disse afferrandogli il viso - è per me, vero?"
Sirius sgranò gli occhi, piuttosto sorpreso dal fatto che avesse capito.
"James, ti prego, ne riparliamo domani, rischiamo di svegliare tutti!"
"Io invece voglio parlare adesso. Guarda che ho fatto caso alla tua reazione di poco fa, e non è da te. Tu... tu sei geloso di me?"
"No - affermò decisamente in difficoltà - non sono geloso, ci mancherebbe altro, solo che... che... che mi preoccupo..."
"Hai paura che tu per me non possa contare pià nulla?" - domandò una dolcezza disarmante che in genere non gli era mai appartenuta.
L'altro fece per dire qualcosa, ma dalle sue labbra non uscì nulla. Solo in quel momento, si rese conto di quanto fosse effettivamente imbarazzante la situazione. Lui stava sopra il suo corpo, lo stava bloccando contro il materasso, ed i loro visi erano vicini come non mai. Non rosicava a credere che James stesse agendo in quel modo, probabilmente doveva starlo prendendo in giro.
"James, dimmi la verità, sei sonnambulo, vero?" - domandò esasperato.
L'altro sorrise, per poi tornare immediatamente serio e bloccargli le braccia con più forza.
"Perchè non credi che ti stia dicendo la verità? Forse sono troppo superficiale per capire certe cose?"
"Non sto dicendo questo, James - sussurrò - è solo che non capisco perchè sto provando tutto ciò. Noi siamo amici, fratelli, compagni di avventure, ma..."
"Ma adesso le cose sono diverse, vero? Non preoccuparti, Sirius, te l'ho detto. Tu per me sarai sempre il primo. Sei il primo tutt'ora"
Se solo avesse potuto, Sirius avrebbe indietreggiato, ma con la testa immobile contro il cuscino, non avrebbe saputo dove e come scappare. James si stava avvicinando sempre di più, e lui sapeva che se si fossero baciati, nulla sarebbe stato più come prima.
Ma non potè reagire in alcun modo. Il suo respiro fu bloccato dalle labbra di James, il quale gli aveva donato un bacio, semplice, ma che aveva fatto battere il suo cuore come non mai.
Gli aveva portato le braccia sopra la testa, ed adesso le proprie mani erano intrecciate alle sue, come se fossero stati amanti. Inevitabilmente il bacio divenne più profondo, più intenso, al punto che Sirius ebbe l'impressione che se  non si fossero fermati, sarebbero andati oltre.
Fu James a staccarsi, con i vetri degli occhiali appannati e sorridente, come se nulla fosse successo.
"Beh, buonanotte Sirius!" - disse frettoloso, alzandosi e tornando nel proprio letto.
L'altro ragazzo, ancora con gli occhi spalancati e il respiro irregolare, era invece rimasto immobile. Non era sicuro di ciò che gli fosse successo, se non fosse stato per l'eccitazione e l'emozione che avevano preso a torturarlo, avrebbe giurato di esserselo immaginato. Si portò una mano sul cuore, accorgendosi di quanto stesse battendo forte.
No, non se l'era immaginato. James lo aveva veramente baciato, lo aveva baciato in modo fugace e passionale. E ciò cosa voleva dunque significare?
Che era innamorato di lui e che il suo migliore amico ricambiava allo stesso modo?
Non sapeva cosa pensare. Per questo, le successive ore le passò sveglio, a rigirarsi, nella speranza di calmarsi. Il giorno dopo, avrebbe dovuto chiedergli spiegazione, per quanto la cosa lo innervosisse non poco.

Il mattino seguente, proprio come aveva immaginato, Sirius si svegliò tardi. E i suoi amici non avevano neanche avuto il buonsenso di svegliarlo. Immediatamente si infilò la divisa, e poi scese subito al piano inferiore, doveva trovare James prima che le lezioni iniziassero, perchè era certo che non avrebbe resistito. Scorse i suoi tre amici in corridoio. Di fronte a quest'ultimi, Lily Evans e Severus Piton non sembravano avere delle belle espressioni, quindi probabilmente doveva esserci una discussione in corso. Ma a Sirius non importava. Andò loro incontro, rivolgendosi a James.
"James! - esclamò - eccoti. Ascoltami, devo parlarti"
"Non adesso, Sirius" - disse lui freddamente.
"Ma James, è importante!" - esclamò.
"Non è importante, se non te ne fossi accorto, mi stai disturbando!" - disse a denti stretti.
A quel punto, il ragazzo fu preso dalla rabbia più totale, che lo portò ad esternare ciò che avrebbe dovuto dirgli, senza pensare alle conseguenze.
"Non è importante?! Tu mi hai baciato!"
In quel momento, tutti gli occhi si puntarono sui due. James divenne paonzzo, e  per la prima volta in vita sua si sentì travolgere dalla vergogna.
"Ah... - balbettò - quello... quello... era solo uno scherzo, andiamo Sirius, lo sai che scherziamo sempre in questo modo!"
Il suo tono però era strano, era tremolante, ma Sirius non ci badò. Ciò a cui invece prestò particolare attenzione, furono le sue parole, chiare, dirette, proprio le uniche parole che avrebbe desiderato non sentire.
Cosa voleva dire? Lo aveva forse preso in giro?
Non era possibile, James Potter, il suo migliore amico, avrebbe preso in giro tutti, ma non lui.
Serrò le labbra, mentre un nodo alla gola gli faceva mancare l'aria e gli occhi si inumidivano. Non poteva aver giocato in quel modo con i suoi sentimenti, non voleva crederci.
"Sei un idiota, James. Ti detesto" - disse aspramente lui, lanciandogli un'occhiata che valeva più di mille parole.
James ebbe quasi la sensazione di sentirsi male, e quando l'amico se ne fu andato, capì che per una volta, le occhiate che gli venivano lanciate erano di disprezzo, e non di ammirazione.
"Oh - disse un' indignata Lily - Potter, sei davvero una persona orribile"
Probabilmente sì. Probabilmente era davvero una persona orribile.
Remus, delicamaente gli arrivò vicino, poggiandogli una mano su una spalla.
"James..." - sussurrò.
James non sembrava neanche più lui. Il suo sguardo adesso era vuoto, e la sua espressione lo stava tradendo. Aveva appena ferito la persona pià importante della sua vita.
Sei una persona orribile.

Lo odio.
Sirius si ripeteva a mente quelle parole, pur sapendo che non corrispondessero alla verità. Era incredulo, come aveva potuto James umiliarlo in quel modo davanti a tutti? Prima  lo baciava, gli faceva battere il cuore, e poi se ne usciva dicendo che era uno scherzo?
Lo scherzo più idiota di sempre.
Ma non avrebbe pianto, non per lui. La colpa era sua, sua per essere stato così sciocco, per essere stato sentimentale, per aver permesso che la loro amicizia venisse rovinata.
Si era allontanato, nella speranza di calmare la sua rabbia che, era certo, non sarebbe scemata tanto facilmente.
Si sedette sull'erba, con le mani sulla testa,  nel tentativo di scacciare le lacrime.
"Non per lui... non piango per nessuno, figuriamoci per lui..."
"Sirius..."
Lui sussultò. Alzò il capo e scorse la figura di James, il quale pareva avere un'espressione dispiaciuta. Come se fosse bastato questo per farsi perdonare.
"Che cosa vuoi?! Faresti meglio ad andartene, perchè vorrei tanto ucciderti in questo momento"
"Sirius - lo chiamò - mi dispiace"
"Ah, e ti dispiace per cosa, esattamente? - domandò alzandosi e andandogli incontro - per avermi baciato o per avermi umiliato davanti a tutti? Ah, no aspetta, ti dispiace perchè è la tua reputazione ad essere stata rovinata!"
"Esattamente..." - sussurrò lui.
"Tipico! Perché tu sei quello che tutti devono rispettare ma che non rispetta nessuno, neanche i suoi amici! Perchè l'hai fatto James, perchè mancarmi di rispetto in questo modo?! Prima accendi in me un sentimento e poi lo ferisci così, come se non contasse! Mi vuoi guardare quanto meno?! Tutto quello che riesci a pensare e te stesso!"
James si mosse veloce, e lo afferrò per un polso, mostrando uno sguardo tremendamente serio come mai lo aveva avuto.
"E' vero, è a mia reputazione che mi preoccupa. E' per questo che ti ho risposto in quel modo. Perchè sono solo uno stupido ragazzino che si crede forte, ma che in fondo, non è altro che un debole"
Sirius deglutì nervosamente.
"Non vorrai dirmi che adesso non era uno scherzo, quel bacio!"
"In realtà è proprio così, era nato come uno scherzo. Avevo capito da un po' che c'era qualcosa che non andava, ma anziché chiederlo, ho preferito testarlo di persona. E così ti ho baciato... per scherzo..."
L'altro lo guardò, indignato.
"Cosa?! Tu avevi capito e mi hai usato?! Sei davvero un..."
"Ma poi, nel momento in cui ti ho baciato... anche io ho sentito qualcosa...?"
"Eh....?" - sussurrò flebilmente.
"Già - disse timidamente, chinando lo sguardo  - insomma, a me sono sempre piaciute le ragazze, ma quando ti ho baciato, ho sentito qualcosa, qualcosa di molto forte. E subito dopo mi sono sentito in colpa, perché non volevo che ti sentissi usato..."
"James..."
"Probabilmente non mentivo quando ti ho detto che per me saresti sempre stato il primo. Sei stato il primo anche adesso - fece portandosi una mano tra i capelli - volevo testare i tuoi sentimenti, ed invece ho finito con il capire i miei, uno scherzo finito piuttosto male"
Sirius chinò lo sguardo, imbarazzato più che mai.
Stupido James, è tipico di te...
"IDIOTA! - esclamò - ma perchè non prendi la buona abitudine di dirle le cose, prima di agire?! Mi hai fatto stare malissimo!"
"Lo so... ma Remus mi ha convinto a venire da te..."
"Vuoi dire che... sa?"
"Sa... e va bene così. Forse... non vale la pena di mettere a repentaglio ciò che provo per te, per la mia reputazione.. Dopotutto, lo stare con te non mi impedirà di comportarmi come sempre..."
"Aspetta... stare con me, in che senso?"
"Beh - disse sorridendo, probabilmente per scacciare l'imbarazzo - se ci vogliamo bene, in quel senso... è inutile rimanere solo amici"
"Eh?! Ma come, e Lily?"
"Non le piaccio. Mi sa che sei l'unico che può tenere a bada il mio caratteraccio"
Lui sorrise. E Sirius non potè fare meno di sorridere a sua volta. Per lui fu istintivo allargare le braccia e stringerlo in un abbraccio, speciale, diverso dal solito.
"Ti adoro, James"
"Ti adoro anche io, Sirius. Sai, alla fine penso di averlo trovato... lo scherzo migliore di sempre. Perché mi ha permesso di capire e di stare con te"
L'altro lo guardò, arrossendo. Certe parole non erano tipiche di James, ma sentirgliele dire, era meraviglioso.
"Sì, beh... Promettimi che non farai più a nessuno questo scherzo. A meno che tu non voglia baciare Severus"
"No - disse ridendo - non ci tengo, tranquillo!"
E poi lo baciò di nuovo. 
Per una volta, la stupidità di James aveva portato a  qualcosa di bello per entrambi.

Nota:
Non ho mai pensato a questi due come una coppia, ma sono molto simile, quindi non è male. Sto scoprendo accoppiamenti nuovo, è tutto molto istruttivo.
Per una volta è Sirius a fare la parte della donna xD
   
 
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