Titolo: C’era una volta…
Serie: D.Gray-Man
Rating: Nc-13
Character: Tyki Mikk, Lavi
Pairing: TykixLavi
Prompt: Problemi di comunicazione
Conteggio parole: 307 (tripla
drabble)
Warning: shounen ai
Note: E' un po' il seguito della drabble precedente, più o meno sulla
stessa linea, mi è uscita solo un po' più stupida.
Di questa idiozia direi che posso dare la colpa al caldo che mi sta uccidendo*_*”. Non so da dove io tragga questa mia intima convinzione che Lavi e Tyki insieme possano tirare fuori i peggiori discorsi imbecilli mai sentiti, anche se questa volta quello più normale è il Noah e non l’esorcista… Strano XD!
Disclaimers: I personaggi di D.Gray-Man appartengono agli aventi diritto
Drabble
scritta per la challenge Special #4@it100
.C'era una volta...
…un coniglio dai capelli rossi ed una benda sull’occhio.
Un giorno, saltellando nel prato, incontrò un lupo dai ferini occhi dorati.
«Frena, niente lupi.»
«Perché?»
«Perché finisce che si mangia il coniglietto e visto che quel batuffolo mi sta
simpatico ed è il protagonista figo della storia, preferisco stia al sicuro.
Facciamo che invece del lupo c’è un cagnolino, un chihuaha! Quelli sono carini e
non fanno male a nessuno.»
«Straparli sempre così?»
«Solo quando una favola non mi piace. Comunque continua.»
Un giorno, saltellando nel prato, incontrò un chihuaua dagli occhi dorati e
dal pelo di bronzo.
«No, così non può funzionare.»
«Perché no? Stavi andando benissimo!»
«Ma che senso ha un chiuaua? Non so neppure come siano fatti.»
«Fidati, ti somigliano!»
«Non credo proprio.»
«Massì, già che si chiamano in quel modo non mi stupirebbe se avessero parenti
portoghesi, magari uno dei tuoi era un chiuaua e tu non lo sapevi! Ci avevi mai
pensato?»
«Certo che no.»
«Vedi! Non ringraziarmi per averti aperto gli occhi, puoi sempre contare su di
me.»
«Rabbit, te lo ricordi che io sono un Noah e non un cane, vero?»
«Porc… così decade tutta la mia teoria del chiuaua!»
«E’ quello che temevo…»
Tyki abbandonò il capo sul cuscino cercando di ricordare perché questa volta si
fosse lasciato convincere dal “Raccontami una storia” dell’esorcista al suo
fianco.
Colpa della promessa di una scopata.
Arricciò il naso, sistemandosi a carponi sull’altro.
«Ehy, dov’è finita la mia storia?» si lagnò Lavi.
«Ho deciso che passiamo alle illustrazioni: ora è il momento in cui il lupo
divora il coniglio.» pronunciò, ridisegnando i contorni della bocca di lui con
la punta della lingua.
Lavi sorrise, circondando con le braccia la vita del portoghese: «Chiuaua,
vorrai dire.»
E Tyki ricordò a se stesso perché preferiva che l’altro tacesse quando passavano
dalla teoria alla pratica.
.THE END.