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Autore: Diamont Duchess    17/02/2017    3 recensioni
San Valentino: festività dove si è soliti ricordare la bontà dei propri sentimenti con piccoli doni. Whis non era a conoscenza di questa bizzarra festa prima d'entrare in contatto con i terrestri. Incuriosito e vinto dal significato di quella giornata, decide di preparare un piccolo dono per l'unico essere che abbia colpito il suo cuore: Lord Beerus.
[NB - Paring: WhisxBeerus ]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bulma, Lord Bills, Whis
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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" E tu potresti anche smetterla di spiarmi, sai? " scompostamente fece il verso al suo maestro che pareva ancora assonato, probabilmente una montatura data la sua abilità d'essere ciò che voleva in ogni secondo.
" In verità dormivo piacevolmente, il suo sgranocchiare mi ha svegliato. Non la sto spiando, affatto. " un sorriso sincero si dipingeva sulla labbra dell'Angelo che con uno sforzo non indifferente parve levarsi su utilizzando come perno il gomito.
I capelli, sempre ordinati, parevano leggermente scomposti, alcuni ciuffi ribelli sembravano sfuggire al rigido controllo dell'azzurro, ma non aveva avuto il tempo materiale di sistemarsi. Rare volte Beerus aveva visto il suo maestro al risveglio (non poteva dire il contrario ) e lo trovò assolutamente buffo.
" Chi ti ha dato il permesso di dormire nel mio letto? " nervoso, forse solo per posa, prese a divorare ancora quel cioccolato sotto gli occhi divertiti dell'Angelo.
La risposta era così semplice, ma allo stesso tempo complessa.
-Avevo bisogno di starti accanto- questa doveva essere la risposta, immediata e sincera, che Whis avrebbe dovuto dargli, ma si limitò a ricamare sopra la verità come di sovente faceva quando si trattava di se stesso.
" Le ho lasciato il pacchettino sul cuscino, ero pronto ad andarmene quando ha iniziato a mugolare. Stava sognando qualcosa di negativo, non l'avrei potuta lasciare. Quindi mi sono seduto al suo fianco e l'ho tranquillizzata. Il sonno è sopraggiunto in un secondo momento. " la verità era anche in quelle parole, per quanto rintracciarla sarebbe stata complicata dato che Beerus non aveva sentito il calore delle sue mani stringerlo al proprio petto, la sua voce cullarlo fino alla tranquillità ed il suo cuore battere più forte semplicemente perché vicini.
Rosso in volto per quello che Whis aveva appena rivelato, si figurava come debole ed incapace di vincere in chissà quale bizzarro sogno, questo parve spezzare in parte il suo appetito. 
Aveva ancora buona parte del dono di cioccolato nella mano: cosa poteva aver sognato di così brutto?
Abbassò lo sguardo sul cioccolatino, era davvero squisito, Whis del resto sapeva come occuparsi di lui e stupirlo in ogni modo possibile, da quando era un cucciolo spelacchiato.
" Le piace, Lord Beerus? " domandò avendo visto uno strano turbamento dipingersi sul volto dell'allievo, forse cercava di ricordare un sogno già perso al risveglio.
Ricordava bene come si dimenava, emetteva strani lamenti di sofferenza che avevano portato Whis, più volte, a stringerlo a sé rassicurandolo in ogni modo.
Quella domanda fu provvidenziale per il felino che cercò in ogni modo di scacciare via le preoccupazioni con un sorriso beffardo.
" Che domande sono? Ovvio che mi piace! " tirò un sonoro morso al cioccolato facendo nascere sul volto dell'Angelo un nuovo ed innocente sorriso, era proprio come un bambino alle volte; era capace d'incupirsi per poi scoppiare di felicità per un nonnulla.
" Sono felice che le piaccia, dico davvero. L'ho preparato io. E sebbene l'abbia scritto già scritto nel biglietto " gli occhi di Whis caddero ora su quel pezzo di carta dove la sua calligrafia elegante troneggiava per poi tornare a cercare quelli dell'allievo, occupati a mirare la bellezza del cioccolato " auguri di buon San Valentino in ritardo, Lord Beerus. "
Uno strano silenzio aleggiò nella stanza per diversi minuti rotto semplicemente dallo sgranocchiare continuo di Beerus ai danni di quello che era un cuore di cioccolato.
" Io non ho nulla da darti... "
Quindi era quello, ora, la fonte d'imbarazzo per il Dio?
Whis sgranò gli occhi non credendo che un giorno avrebbe mai sentito l'altruismo nelle sue parole; sempre egoista, Lord Beerus pensava a se stesso, ma dovette ricredersi adesso. Nei pensieri del felino c'era anche spazio, seppur piccolo, per lui.
Si tirò seduto poggiato la schiena contro la tastiera del letto riflettendo su quanto delle semplici ed innocue parole l'avessero sbigottito.
" Esclusi i miei auguri s'intende... " proseguì tenendo sempre lo sguardo se non fosse stato per una calda e piacevole carezza che Whis si concesse d'abbandonare dietro il capo dell'allievo. Entrambi, forse, trasalirono a quel contatto, ma non lo diedero a vedere all'altro, chi per imbarazzo, chi per orgoglio.
" Sa bene che mi bastano " del resto, gli bastava avere Beerus al fianco, motivo della sua felicità al quale avrebbe dedicato la sua esistenza non per dovere, ma perché era ciò che il cuore sentiva di voler fare " anche se potrebbe rimediare. "
Un sorriso alquanto strano era apparso sulle labbra di Whis, ma esso scomparve subito quando Beerus lo fissò con aria interrogativa continuando a consumare quanto rimaneva del cuore di cioccolato.
" Non so cucinare, lo sai! " sembrò dire, ma alcuni pezzi di cioccolato bloccarono l'uscita di quelle parole.
" Non ho detto di cucinare qualcosa per me. " si fece più vicino all'allievo continuando a carezzare il suo capo lentamente mentre profondi brividi scuotevano il suo arto quando forse la schiena del Dio.
" Non ti capisco quando fai l'enigmatico. " piccato da quel suo atteggiamento assestò un altro morso al cioccolato, Whis prese a sorridere sapendo bene quanto le sue mosse non sarebbero state comprese mai appieno dall'allievo.
" Non voglio la sua comprensione, ma potrebbe farsi perdonare facendomi assaggiare quella mia creazione di cioccolato. Mi sembra equo, che ne dice? " 
Se c'era una cosa che Beerus condivideva a stento era proprio il cibo, quanto male riuscì a digerire la notizia semplicemente gli occhi di Whis poterono darne una vera prova; sapeva d'aver toccato un tasto dolente, ma ora era più che mai curioso di scoprire se avesse visto bene dietro il dispiacere delle sue parole di poco prima.
Il felino guardò prima il maestro, poi il cioccolato - quanto ne rimaneva, veramente poco- poi di nuovo il maestro con fare astioso.Non avrebbe preferito qualcos'altro rispetto al cioccolato?Se avesse avuto la possibilità di leggere la mente di Whis, forse avrebbe compreso quanto non era il cioccolato ad importargli quanto la sua reazione alla richiesta.
Bofonchiò qualcosa silenziosamente ed allungò il braccio verso il suo volto dove alla sua fine, l'ultimo pezzo di cioccolata troneggiava.
Whis parve non totalmente soddisfatto, si fece più vicino superando quel braccio e il rispettivo dono di San Valentino che avrebbe dovuto essergli dato.
Non aveva capito quale fosse realmente il dono che avrebbe voluto?
Era così ottuso?
No, era solamente impacciato.
Lo sguardo di Whis andò a posarsi su quel cioccolato che Beerus teneva ancora saldamente tra i denti, ne aveva strappato un bel po' dopo la sua assurda richiesta preoccupato forse di non poterne gustare più una adeguata quantità.
Whis si spinse oltre e vicino alle sue labbra, mirò esattamente a quella punta di cioccolato scoperta dalle labbra del felino.La raccolse nella sua bocca tirando con i denti fino a quando non la sentì spaccarsi nel mezzo, ma non avrebbe abbandonato ora quanto aveva conquistato.
Beerus parve contrario in un primo momento a quella vicinanza, ma comprese le reali intenzioni del Maestro, sembrò lasciarlo fare, alquanto scettico.
Fu un bacio lento, educato.
Non avrebbe mai permesso che Beerus dubitasse della sua persona, ma che comprendesse finalmente che cosa il suo cuore teneva, da troppo tempo, dentro.
Sfiorò le sue labbra lentamente, l'euforia fu massima, Whis sentì il cuore esplodere nel petto ed il respiro azzerarsi per qualche secondo.
Era davvero stato così audace?Il sapore del cioccolato si sposava perfettamente con le labbra del Distruttore ora pressata alla propria.
Whis, elegantemente, si distaccò da quella bocca masticando il piccolo boccone di cioccolato ed ammiccando.
" Non ha ancora capito che il mio San Valentino è lei, Lord Beerus? " disse con voce compiaciuta mentre abbandonava la mano prima adagiata sul capo sulla sua spalla, massaggiandola appena.
"Io non sono un regalo! " disse in modo infantile sfidando con lo sguardo il suo maestro mai come allora divertito dalla piega che la situazione stava avendo.Nemmeno nei suoi sogni migliori poteva immaginare quanto le labbra di Beerus, sfiorate appena, fossero così perfette.
" Qui si sbaglia: lei è il miglior regalo che potessi mai ricevere. "
E l'imbarazzo colorì le gote del Distruttore che comprese, finalmente, il vero significato del San Valentino.


●▬▬▬▬Angolo Autrice ▬▬▬▬▬●
Siamo giunti alla fine di questo piccolo racconto. Finalmente sono riuscita a dare sfogo ad una delle tante immaginazioni fatte su questi due personaggi, tanto diversi quanto affini.
So bene che molti potranno storcere il naso al finale e soprattutto, forse, al comportamento che ho delineato per Whis. Ma la scrittura è anche inventiva, è spaziare, è libertà. Non nego d'adorare la coppia Whis e Beerus, come ormai avrete compreso.
Di conseguenza io ho semplicemente dato libero sfogo alla mia fantasia, nulla di più.
Amo questa coppia, come si sarà già capito, per questo motivo aggiungerò un piccolo extra a questa storia, extra per "temerari" che desiderano scoprire quanto profondo possa essere il loro rapporto. Se siete giunti fin qui, vi ringrazio di cuore.
A breve aggiornerò, probabilmente questi giorni, con quello che potrebbe essere definito il naturale continuo di questa vicenda.
Avverto che il raiting del successivo capitolo potrebbe essere rosso ( che anticipazioni ), io il mio dovere l'ho fatto, a voi non resta altro che leggere!

 
Ps: Doveroso ricordare, prima di chiudere, una persona ( della quale non farò nomi ), ma che è stata ispirazione non solo di questa fiction, ma di ogni mio scritto ( privato o meno ) da più di due anni. Una persona che mi limiterò a definire il mio piccolo Beerus personale.
Grazie a te, di tutto questo.


Diamont Duchess 

 
   
 
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