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Autore: Briseide12    23/02/2017    0 recensioni
Com'è la vita di Hermione, prima di Hogwarts? Come scopre di essere una strega? Cosa prova per Draco Malfoy?
In questa storia analizzeremo strato per strato, le mille sfaccettature di Hermione Granger.
Genere: Commedia, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Rimasi basita a fissare quelle poche parole che ai miei occhi redimevano totalmente Malfoy e lo rendevano nuovamente centro consapevole delle mie attenzioni.
Sapevo in cuor mio che l’umiliazione che mi aveva inflitto era stata alla presenza di un pubblico, mentre le sue scuse erano private…questo le rendeva leggermente vigliacche, ma questa era soltanto la severa ragione che non voleva cedere ad un nuovo sentimento sconosciuto che invadeva la mia mente. Ero rimasta all’ingresso del mio dormitorio con il biglietto in mano e con come unico passatempo il pensiero di lui. Mi fermai e respirai profondamente…e con nuova consapevolezza imposi a me stessa di calmarmi e pensai a cosa avrei dovuto fare, gli avrei risposto o avrei agito come al solito aspettando che fosse a chiedermi lui del biglietto.
Scossi la testa infastidita da me stessa e ricordando il motivo della mia veglia notturna, proseguii determinata al mio scopo. Avanzai nel corridoio silenzioso con alla mano la mia bacchetta e nella mia tasca la presenza bruciante del biglietto di Malfoy. Da quello che avevo letto, gli elfi domestici si trovavano vicino ai sotterranei del castello e per loro scelta non si facevano vedere. Scesi frettolosamente gli scalini, per paura che decidessero di muoversi mentre scendevo…qui ad Hogwarts alle scale piace cambiare. Avevo la mappa del castello e con accurata calma dettata dal silenzio della notte e dai quadri sonnacchiosi proseguii sempre più nelle sue profondità. Vidi una personcina veloce e con estrema sorpresa la riconobbi come un elfo domestico e la mia sorpresa fu ancora più grande, quando vidi che aveva con sé un pezzo di torta che traballava ad ogni passo sul piattino di porcellana. Lo seguii curiosamente e fino a che il simpatico elfo decise di bussare ad una porta, quest’ultima gli si aprii in un attimo ed una mano candida e due occhi ghiaccio mormorarono un grazie, prendendo per sé quel dolce.
Dedussi con orrore di essere incappata vicino al dormitorio dei serpeverde e il serpente gigante avvolto in doppia spirale davanti a me, fu un ulteriore conferma alla mia inadempienza. Cercai di allontanarmi il più velocemente e silenziosamente possibile, ma proprio quando si cerca di non far rumore che se ne fa più del dovuto. Inciampai sul gatto del guardiano Gazza che mi soffiò contro infuriato, mentre mi ricomponevo e aumentavo la velocità temendo di essere cacciata da Hogwarts.
Una voce acuta e stridula mi urlò dietro, rompendo il silenzio di ghiaccio che la paura aveva creato. Mi girai terrorizzata ed un gorilla che era sfuggito all’evoluzione mi fissava con un ghigno divertito e con ancora indosso la divisa della sua viscida casa. <<  Ma guarda un po’, una schifosa mezzosangue nelle segrete >> pronunciò queste parole accelerando il passo contro di me, io sfoderai la bacchetta e lo minacciai. Rallentò giusto in tempo per evitare di venirmi addosso. Il mio cuore palpitava nelle orecchie e i pensieri vorticavano velocemente in cerca di un incantesimo che mi avrebbe potuto salvare da quella situazione…..ricordai di aver letto di incantesimi per la memoria, ma non li avevo mai provati e la distanza che c’era tra di noi ne rendeva impossibile l’applicazione. Pensai di pietrificarlo, ma non potevo lasciarlo in mezzo al corridoio e non avevo neanche la parola d’ordine per il dormitorio dei serpeverde per farlo levitare lì. In questo lasso di tempo ci furono diversi sguardi arroganti scambiati vicendevolmente……e come quando si affronta un branco di lupi, non volevo abbassare lo sguardo finché non lo faceva lui. << Tiger, cosa fai qui fuori ? Ti perdi il pezzo di torta…>>, ci voltammo in sincrono ed entrambi osservammo Malfoy, lo scimmione lo adulava ed io cercai di calmare il mio cuore che adesso si agitava per motivi diversi.
Quando Malfoy capii la situazione, diede a Tiger la torta e gli disse di aspettarlo nel dormitorio, mentre lui avrebbe pensato all’ospite inattesa. La ragione è sempre stata la mia guida, ma in questo frangente stare sola con lui per scambiare una conversazione più lunga di due parole, mi emozionava anche se odiavo ammetterlo a me stessa. Appena Tiger ubbidii come un cagnolino, Malfoy si avvicinò velocemente a me e cingendomi con delicatezza il braccio mi disse << Non pensavo che il mio biglietto ti avrebbe spinta a venire a trovarmi.>>, io alzai lo sguardo orgoglioso << Malfoy non sono venuta qui per te, volevo vedere gli elfi domestici>>. Alla luce della mia bacchetta gli occhi ghiaccio sembravano avere una propria vita e con guizzo divertito accompagnarono le parole che seguirono << Una scusa plateale per non confessare di essere venuta qui per me>>. Io mi irritai leggermente << Non tutti gravitano intorno a te>>, Malfoy intanto mi camminava affianco accelerando avvolte il passo, fino a quando si fermò nel chiostro esterno del castello e si appoggiò alla colonna guardandosi intorno. << Granger va bene, fingo di credere alle tue scuse. Comunque dato che ho la possibilità dal vivo, volevo scusarmi con te…io non intendevo offenderti con quella parola sul treno….volevo solo capire se avevi genitori babbani oppure no>>, nel frattempo che pronunciava quelle parole cercavo di concentrarmi, ma ero catturata dal momento e dall’atmosfera creata dalla luna e dal giardino, oltre che da lui, fatto che non mi lasciava indifferente…cercai di seppellire il pensiero.
<< Malfoy, accetto le tue scuse…ma non è affar tuo sapere se i miei genitori siano magici o meno >>, lui mi guardò con calma e appoggiò la sua mano sulla mia spalla e fissandomi intensamente disse << Per diverse persone questo è di fondamentale importanza e nella mia famiglia è una priorità, nonostante tutto non posso che stupirmi di te, padroneggi la magia meglio di molti purosangue che conosco>>. Scostai la mano dalla mia spalla e lo ringraziai del complimento ed aggiunsi << Malfoy sappiamo entrambi che davanti ad un pubblico non saresti della stessa idea…>>. Lui mi osservò tristemente e disse << Non posso darti torto, ma volevo che sapessi cosa penso realmente. Ognuno segue il ruolo che gli è stato assegnato>>.
Non capivo perché volesse stabilire un legame, nonostante non potesse mantenerlo in pubblico e glielo dissi << Come mai vuoi che sappia cosa pensi davvero?>>. Lo vidi in una situazione di imbarazzo e cercando di mascherare il disagio si schiarii la voce << Solamente perché ci conosciamo da sempre, cioè o meglio ci vediamo da sempre…siamo stati vicini di casa >>. Compresi che lo faceva solo in nome di un comune senso di civiltà, ovvero il senso era che quando saremmo stati in vacanza e ci fossimo visti, potevamo salutarci; << Va bene, capisco…adesso vado a dormire altrimenti qualcuno noterà la mia assenza >> dissi queste parole anche se sapevo che nessuno l’avrebbe notata e mi diressi velocemente al mio dormitorio.
   
 
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