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Autore: Briseide12    26/02/2017    0 recensioni
Com'è la vita di Hermione, prima di Hogwarts? Come scopre di essere una strega? Cosa prova per Draco Malfoy?
In questa storia analizzeremo strato per strato, le mille sfaccettature di Hermione Granger.
Genere: Commedia, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Mi svegliai di soprassalto temendo di essere in ritardo per le lezioni, ma guardando il mio orologio da polso (da cui non mi separavo mai), mi calmai vedendo che segnava ancora le 5. Ripensai un po’ a quello che avevo scoperto e a quello che mi era successo in questi giorni. Le scoperte erano state numerose dato che di questo mondo ero un’estranea e molto simile ad un bambino nato in un luogo e vissuto in un altro, attratta dalla conoscenza ed al tempo stesso spaventata da quello che potevo scoprire. Le mie scoperte non erano solo relegate al mondo della magia, ma esse si addentravano anche all’interno di me stessa e scoprivo il sorgere di nuovi sentimenti sempre più ingombranti e difficili da seppellire.
Devi scusarmi mio caro diario, ma non ti ho scritto in quest’ultimo periodo per diverse ragioni, tra cui ovviamente gli esami. Il mio pensiero fisso ormai è Malfoy.
Non posso fare a meno di pensare a lui, sia positivamente che negativamente. In pubblico, come promesso dal nostro ultimo incontro, si atteggia sempre a degno erede dei purosangue e orgoglio dei serpeverde; ma ogni volta che ci incontriamo in assenza di spettatori non manca modo di manifestare segni di gentilezza nei miei confronti. Ultimamente sono riuscita a conquistare la simpatia e l’amicizia di Harry e Ron, si sono rivelate delle persone meravigliose e con spiccato senso di curiosità ed indagine che apprezzo non poco. I nostri sentimenti reciproci sono cambiati in seguito all’episodio in cui mi hanno salvato da un orco che aveva invaso il castello, durante le feste di Halloween. Harry mi confessò dopo pochi giorni che era stato Malfoy a segnalarli la mia assenza nella sala grande.
Harry è il mio migliore amico e molto più che con Ron posso essere sincera con lui, oltretutto anche se odia Malfoy per il suo atteggiamento, non mi critica per il mio interesse nei suoi confronti. Quando siamo nella sala grande per la colazione, mi capita spesso di guardare verso di lui e sento il mio cuore palpitare ogni volta che il suo sguardo incontra il mio e non lo lascia per alcuni minuti. Mi sorprendo che nessuno abbia notato questo scambio di sguardi e se veniamo scoperti inventiamo di aver notato qualcosa di ridicolo nell’altro e ridiamo con i nostri rispettivi amici.
Mi sono sempre concentrata nello studio ed ora più che mai rappresenta il mio rifugio dai sentimenti. La biblioteca è il luogo che frequento di più e questo non è sfuggito neanche a Malfoy che sempre più spesso popola i posti vicino al mio, a volte per sfuggire alla tempesta di dolce calore che mi accompagna alla sua vista quando è solo, mi nascondo dietro la pila di libri che ho sul tavolo e fingo di concentrarmi nello svolgimento di qualche compito. Lui sembra intuire i miei atteggiamenti e sceglie di sedersi sul tavolo vicino al mio da dove passa il tempo ad osservarmi e passiamo il pomeriggio così, nel timore che qualcuno entrando possa vederci parlare. Ultimamente la presenza continua della Parkinson, serpeverde come Malfoy, ha peggiorato di gran lunga la nostra possibilità di vederci ed ormai mi sento priva di speranze al riguardo. Il fatto che ogni nostro incontro scateni in lui il desiderio di pronunciare frasi offensive per far ridere la sua comitiva, mi fanno solo pensare che io mi stia immaginando ogni cosa e che in realtà lui adori ferirmi e cerchi di confondermi le idee per il solo piacere di aggravare la mia sofferenza.
Per mia fortuna non sono portata ad esprimere i miei sentimenti più profondi e la mia maschera di indifferenza e la mia passione per lo studio, mi difendono da qualsiasi insinuazione esterna.
Per sommi capi questa è la mia situazione degli ultimi due anni, tra poco ci saranno le vacanze natalizie e finalmente avrò il tepore della mia casa. Affrontai così l’ultimo giorno prima della mia partenza, ero rilassata e piena di gioia sia perché avrei rivisto i miei genitori e sia perché avrei potuto lasciarmi alle spalle, almeno per un po’, i miei sentimenti.
Passai in biblioteca per prendere dei libri, prima di andarmene e come al solito vidi Malfoy in lontananza che non nascondeva in alcun modo il fatto di avermi vista. Era in piedi che leggeva alcuni bordi dei libri e per la prima volta, la biblioteca era totalmente deserta. Malfoy continuò ad osservarmi nel modo a cui ormai ero abituata, ma stavolta pronunciò il mio nome in un modo così diverso da come faceva per prendermi in giro. Lo sussurrò più volte e con un gesto della mano mi invitò dietro uno scaffale, a quanto pare voleva parlarmi. Mi recai titubante alla destinazione e feci affidamento alle mie forze per restare calma e totalmente razionale, quando lo raggiunsi dietro quelli scaffali il mio cuore sussultò e il labbro mi cominciò a tremare dall’imbarazzo. Respirai e cercai di controllarmi e quando fui pronta poggiai i miei occhi su di lui, Malfoy tradiva l’imbarazzo molto più di me e questo fu sufficiente a calmarmi del tutto. Lo osservavo aggiustarsi continuamente i capelli biondi e le guance solitamente del color del marmo erano lievemente rosate, imposi a me stessa di tralasciare questi dettagli fisici e con una certa fretta chiesi << Malfoy, cosa vuoi? >>, alla mia domanda riprese il suo solito contegno e con sguardo di ghiaccio finalmente parlò << Granger, volevo solo salutarti….non c’è bisogno di cadere nella difensiva>>. Io mi tranquillizzo inconsciamente e replico più calma << Potevi salutarmi anche da lontano, vuoi dirmi qualcosa? >>, lui alzò un sopracciglio e mettendo le mani in tasca soppesò le parole e con noncuranza disse << Mi sembrava che fossi più offesa del solito….cioè è ovvio da come ci dicemmo tempo fa che io non posso essere cordiale in presenza degli altri, ma quando siamo solo noi…possiamo essere liberi >>. Io mi guardai intorno e con voce scettica gli dissi << Che sorta di amicizia può mai essere, guardarsi ed insultarsi in pubblico ed andare d’accordo in privato. Non è un sforzo di cui valga la pena il sacrificio >>, finalmente assunse l’espressione che conoscevo, sicura ed implacabile perfidia << Quindi non vuoi neanche avere un rapporto civile? Sapevo che erano così tutti i mezzi babbani >>. Strinsi le nocche e con l’odio più profondo che provavo pronunciai quello che pensavo di lui senza freno << Non m’interessa avere un rapporto civile in privato. Il rapporto civile dovrebbe essere in pubblico! Ma cosa vuoi da me, purosangue dell’accidenti!! Saluta i tuoi amichetti e non mi considerare più. La tua presenza come il tuo essere non mi sono graditi, quindi salvo sia te che me da una stupida pantomima che non ha futuro.>>. Mentre parlavo, vedevo le pupille di Malfoy stringersi a fessura e le labbra oramai diventate invisibili, erano strette in una morsa muta di angoscia. Conclusi il mio discorso e m’incamminai all’uscita, quando mi sentii afferrare per il polso e trascinare nella posizione di prima, solo che adesso i miei occhi erano a pochi centimetri da quelli di Malfoy che con le braccia m’impediva di muovermi, dopo secondi infiniti di silenzio parlò << Granger, io non posso non avere un rapporto civile con te. Non posso non parlarti. Ho bisogno di farlo anche se come dici tu è per offenderti.>>. Avevo gli occhi leggermente lucidi e con la voce affievolita dall’emozione riuscii a dire << Perché? >>, lui respirò senza guardarmi e poi disse << Ecco perché…..io >>. Non mi guardava e le parole erano appese al filo dell’incertezza, ma ad un tratto si girò e mi baciò. Fu un bacio inaspettato e così emozionante che non riuscii a comprendere quanto effettivamente fosse durato, l’unica cosa che so è che quando ci separammo mi accarezzò la guancia e con uno sguardo così diverso dal solito mi disse << E’ per questo.>>.
 

   
 
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