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Autore: VALE__97    06/03/2017    1 recensioni
Si sa che i migliori inizi arrivano dopo i peggiori finali e quel finale era di certo stato il peggiore in assoluto. Lo Shield era ormai a pezzi, e Wanda aveva appena perso il fratello Pietro, ucciso da Ultron. Gli Avegers ora sono costretti ad affrontare una sfida durissima, quella di rimanere uniti; difficile dopo che Thor, Bruce e Tony se ne sono andati momentaneamente. L'unico punto di riferimento rimasto ora è Steve che, sempre abituato a prendere ordini, ora si ritrova a dover guidare la squadra. Ma non è facile quando tutto sembra remarti contro, quando perdi ogni punto di riferimento, ogni ragione per continuare a lottare, quando il tuo migliore amico non sa più chi tu sia. Poi arriva lei: Wanda. Con il suo carattere freddo che si scioglie piano piano e il suo muro che crolla pezzo per pezzo davanti alla bontà e alle attenzioni di Steve. Lui, forse alla ricerca di una persona di cui potersi fidare dopo aver perso tutto ciò in cui credeva, si avvicina moltissimo, non senza sensi di colpa, alla ragazza ormai rimasta sola. Steve cercherà di non lasciare andare ciò che ora è diventata la sua ragione per continuare a lottare.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 13

Noia

Wanda non sapeva quanto tempo era passato dalla partenza di Steve, i giorni iniziavano a confondersi tra loro e ormai non li contava nemmeno più.
Le cose da fare alla base erano ben poche, non poteva andare in città da sola e piano piano Wanda iniziò a sentirsi in prigione. Le sua giornate passavano tra televisione e partite a scacchi con Visione, il quale vinceva sempre. Clint se ne era andato da un bel po, era tornato nella sua fattoria con la moglie Laura e i suoi tre figli, e da quel momento Wanda non aveva nessuno con il quale svagarsi. Visione era gentile, non lo si poteva negare, ma per quanto fosse ingenuo era altrettanto saggio e noioso, non chiacchierava quasi mai, non usciva mai, non mangiava mai con Wanda, anzi forse non mangiava proprio, e l’unica cosa che lui e la ragazza facevano assieme era giocare a scacchi.
Anche quella sera, come tante altre, Visione e Wanda erano seduti in salotto sul divano, uno difronte all’altro a giocare a scacchi.
《Basta!》 Wanda con un campo di forza fece volare tutte le pedine fuori dalla scacchiera. Era il decimo scacco matto che Visione le faceva. 《Sono stanca!》
Visione sgranò gli occhi e la guardò alzarsi di scatto agitata. 《Potevi semplicemente dire “mi arrendo”》 disse lui con tono ironico.
Wanda sospirò rumorosamente e rilassò i muscoli. 《Scusami, è che non ne posso più…qui è tutto così noioso.》
《Senza Captain America.》terminò lui.
Wanda si girò di scatto a guardarlo, non pensava che lui avesse capito che c’era qualcosa tra il capitano e la ragazza. In realtà ora non lo sapeva nemmeno lei se fosse vero che ci fosse qualcosa. Si accostò alla sedia poco lontana da lei e afferrò la sua giacca. 《Ti sbagli.》si allontanò di fretta e uscì dalla sala non lasciando a Visione il tempo per risponderle.

Si recò nella mensa, in quei giorni c’era andata molto spesso per evitare di mangiare da sola, spesso incontrava Josh la dottoressa Cho o Erik Selvig. Una sera, a cena, Erik le aveva parlato per quasi un’ora di quanto fosse contento di avere un laboratorio tutto suo e poter lavorare in libertà. Quella sera c’era poca gente, forse perché era ancora presto, ma Wanda decise di rimanere ugualmente anche perché aveva fame. La mensa era spaziosa e i tavoli erano ben allineati uno a fianco all’altro e in un lato della stanza vi era la porta che conduceva in cucina davanti alla quale vi erano i vassoi con le pietanze appena preparate.
La ragazza si avvicinò e tra le pietanze scelse pollo e patate fritte che andò a mangiare in uno dei tavoli accanto alla parete dove vi erano le finestre. Guardò fuori, era già quasi del tutto buio. Sospirò mangiando il primo boccone.
《Ciao Wanda!》Josh era appena arrivato e si era avvicinato a Wanda con un mano due piatti di insalata. Wanda lo salutò e Josh si sedette davanti a lei appoggiando i piatti sul tavolo. 《Ti ho preso un’insalata》disse avvicinandole uno dei due piatti.
Wanda gli sorrise e lo ringraziò, se non fosse che poi le allontanò il piatto dove stava mangiando. 《Ma che fai?》chiese lei tenendo la forchetta sospesa a mezz’aria.
《Devi cercare di mangiare sano, e le patatine fritte non lo sono.》rispose lui con un sorriso di sfida.
《Da domani giuro che mangerò sano.》si riprese il piatto e Josh rinunciò a proseguire con quel discorso, la ragazza era determinata.
Poco dopo nella mensa entrarono Rhodes e il suo gruppo di reclute alle quali stava facendo allenamento. Arrivavano tutte le sere alla stessa ora, dopo gli allenamenti. Rhodes si guardò intorno e sorrise a Wanda dopo averla vista, il suo sguardo si fece serio quando vide che era con Josh, aveva una brutta sensazione su quel ragazzo.
Wanda non vi diete peso e continuò a mangiare tranquilla. 《Sto iniziando ad annoiarmi qui…》 Josh la guardò. 《È tutto sempre uguale e non ho mai niente da fare.》
《Ci vorrebbe una guerra.》disse Josh sorridendo.
《Non dico questo!》rise Wanda.
《Capisco, ti annoi ora che il tuo A.S. se ne è andato.》si fece serio.
《A.S.?》Wanda lo guardò perplessa, non aveva mai sentito quella sigla.
《Agente Supervisore.》
《Parli di Steve?》chiese Wanda. Josh annuì. Dimenticava che Steve fosse un’agente, assieme a tanti altri, tutti avevano un ruolo un compito da svolgere e lei si sentiva priva di quel ruolo.
《Evidentemente non ha bisogno di me.》
Josh si alzò. 《Tu invece hai bisogno di lui.》se ne andò lasciandola senza parole. La ragazza lo guardò allontanarsi, non si girò e proseguì dritto fino all'uscita, era sempre più misterioso, appariva e scompariva come se fosse un fantasma.
“Tu invece hai bisogno di lui”. Cos’era una domanda o un’affermazione? Ci pensò per un paio di minuti inutilmente, magari non lo sapeva nemmeno lui ma se fosse stata una domanda cosa avrebbe risposto?. All'inizio pensava che Steve avesse bisogno di lei, che gli Avengers avessero bisogno di lei. In realtà era lei ad avere bisogno degli Avengers, aveva bisogno di loro per rimediare ai suoi errori ma soprattutto aveva bisogno di Steve. Ogni giorno che passava si rendeva sempre più conto di quanto il capitano le mancasse, ma ogni volta cercava di non pensarci. Ora però quella frase le sbatté in faccia la realtà, ora non poteva più nasconderlo a sé stessa, ora non poteva più nasconderlo a Steve.

   
 
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