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Autore: mikietta    10/03/2017    1 recensioni
Ci siamo, Conan dopo un anno dalla sua trasformazione ha quasi scovato il boss dell'Organizzazione degli Uomini in Nero. La storia sta per volgere al termine e con un po' di fortuna forse riuscirà anche a riacquistare le sue vere sembianze svelando una volta per tutte i suoi sentimenti a Ran.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ran

Conan è partito già da un paio di giorni ma ancora non si è fatto sentire. Ho provato a chiamarlo ma risponde sempre la segreteria. Forse nel campeggio dove sono il cellulare non prende, o almeno spero sia solo per questo.

Come se non bastasse, queste riprese assorbono completamente papà così che io sono praticamente sempre sola. Prendo il cellulare. Avrei tanta voglia di sentire Shinichi in questo momento, lui sì che saprebbe tirarmi su il morale.

Compongo il numero ma ovviamente anche lui ha la segreteria. Sono davvero un’illusa se ho sperato di potergli parlare così senza preavviso.

Rassegnata mi siedo sul divano a guardare la tv, ma ben presto mi addormento, troppo stanca per seguire il programma.

Mi risveglio qualche ora più tardi, guardo l’orologio: le 23. Corro in cucina per vedere se papà avesse mangiato la cena che gli avevo tenuto in caldo, ma la bistecca è ancora tutta là. Impossibile che le riprese si siano prolungate fino a quest’ora.

Passa la mezzanotte e sempre più nel panico telefono alla centrale di polizia:

“Ispettore Megure”

“Salve ispettore. Per caso ha sentito mio padre oggi? E’ stato ingaggiato per girare un documentario insieme a Yoko Okino ma non è ancora rientrato a casa. Non mi ha detto che si sarebbe fermato tanto”

“Ciao Ran, no purtroppo non so niente. Non vedo tuo padre da alcuni giorni. Però non è da lui fare così, non vorrei che gli fosse successo qualcosa”

“La prego ispettore mi aiuti”

“Certo Ran, mando un agente a prenderti per farti portare in centrale. Intanto invio una squadra a cercarlo”

“Grazie ispettore, davvero”.

Poco più tardi sento suonare il campanello. E’ Chiba che è venuto a prendermi. 10 minuti più tardi sono alla centrale.

“Ispettore ci sono novità?”

“Purtroppo no ma non appena sapremo qualcosa ti avviserò, lo prometto. Intanto se vuoi riposati un po’. Nell’altra stanza c’è un divano che usano i miei colleghi per riposarsi durante i turni di notte. Non è il massimo lo so ma è tutto quello che posso fare per te, per ora”

“La ringrazio ma preferisco aspettare notizie qui con lei”

“Come vuoi”.

 

Shinichi

Da due giorni io e Ai siamo rifugiati in un appartamento fuori città, costantemente sorvegliato da agenti dell’FBI in borghese. Di tanto in tanto ci arriva una telefonata di Akai o Josie sugli ultimi aggiornamenti, ma fino ad adesso ancora niente di rilevante.

“Pensi che ne usciremo vivi, Conan?”

“Ho piena fiducia nell’FBI, e poi noi possiamo contare sull’effetto sorpresa. Hanno almeno due infiltrati, in cui hanno riposto piena fiducia, in contatto con la CIA e con la Polizia Segreta giapponese. E anche Vermouth, non sono del tutto sicuro che alla resa dei conti starà dalla loro parte, altrimenti avrebbe rivelato la mia vera identità già da molto tempo, ed io probabilmente adesso non sarei qui”.

Squilla di nuovo il telefono dell’abitazione: Akai.

“Si Akai sono Conan. Novità?”

“Reina ci ha appena informato che hanno rapito Goro”

“Che cosa??”

“Hai capito bene. Yoko Okino con una scusa l’ha fatto salire in macchina e adesso lo tengono prigioniero in un luogo pieno di containers abbandonati nel quartiere di Ebisu.”

“Dobbiamo raggiungerlo Akai, se gli facessero del male Ran ne morirebbe”

“E’ proprio quello che vogliono, che tu li raggiunga. Per finire il loro lavoro di un anno fa”

“Ma io non sarò da solo. Insieme possiamo arrestarli una volta per tutte”

“Va bene Conan, ma prima dobbiamo avvertire la CIA e i servizi segreti”

“Quando vuoi, noi siamo pronti”.

Mi giro e vedo Ai con uno sguardo sconvolto.

“Ai tu rimani qui. Vado io con loro”

“…”

“Ai mi hai sentito?”

“No Conan. Questa volta non mi tirerò indietro. Non voglio più vivere nel terrore, voglio ricominciare una vita normale. E per farlo devo affrontarli una volta per tutte. Lo devo soprattutto a mia sorella. Finalmente verrà vendicata”

“E allora andiamo e chiudiamo questa storia una volta per tutte”.

 

Ran

“Ispettore Megure”

“Ispettore sono Takagi. Sono appostato nel quartiere di Ebisu per quella banda di rapinatori di cui le avevo parlato ed ho appena visto passare il detective Goro su una Porsche nera insieme ad una donna… E sono sicuro che avesse gli occhi bendati”

“Ne sei proprio sicuro Takagi??”

“Ssi signore, immagino di si”

Quartiere di Ebisu... devo raggiungerlo subito. Non posso perdere papà.

In lontananza sento la voce dell’ispettore che mi prega di aspettare. Ma non posso, non mi lascerebbero mai andare con loro, ed io non posso stare qui ad aspettare sapendo che papà è stato rapito.

Se solo fossi qui con me… Shinichi.

   
 
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