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Autore: Kiri94    14/03/2017    1 recensioni
Questa saga tratta eventi successivi alla Kiri no Gemini - Zero Arc, pertanto invito a leggere questa saga solo nel caso si abbia già letto le saghe precedenti.
La storia entra nel suo arco narrativo finale: due anni sono trascorsi dalla battaglia contro gli Zero, ed è il momento di risolvere i problemi alla fonte, confrontandosi direttamente con la mente dietro ogni avvenimento nefasto della storia... gli Insyder!
Ma una cupa ombra nera sta lentamente divagando per il mondo, corrompendo la serenità ed un clima di pace apparente... una minaccia senza precedenti, che rischia di avere pesanti ripercussioni sull'umanità stessa e l'intero ecosistema del pianeta.
Gli Insyder vanno fermati in tempo, mentre le lancette del countdown alla catastrofe scorrono inesorabili, ma l'impresa si rivelerà più ardua del previsto...
In una storia che trascende le barriere del tempo, la Famiglia Kokuyo dovrà dare il meglio di sé per poter, finalmente, mettere la parola "fine" alle macchinazioni della mente dietro tutto e tutti... ce la faranno?
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Mukuro Rokudo, Nuovo Personaggio, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn! - Kiri no Gemini'
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Kurai osservò incredulo l'arma che stringeva in mano, muovendola con leggerezza in totale silenzio, come a saggiarne la qualità: la nuova Kirislayer si dimostrò fin da subito incredibilmente più leggera della precedente, come se fosse formata da una lega metallica differente, e tutti gli upgrade che aveva subito l'avevano resa quasi irriconoscibile.

Nonostante tutto, a cancellare definitivamente ogni possibile dubbio comparve un'incisione sul manico della stessa, recante il nome dell'arma – Re:Kirislayer...? Quindi non sto sognando! E'... è veramente la Kirislayer! – esclamò entusiasta Kurai, sentendosi pervaso da una rinnovata fiducia in sé stesso: poteva farcela.

Plasma, rimasto in silenzio, decise di ricordare a Kurai il fatto che era nel pieno di un duello – Quindi è quella la famosa "Kirislayer", l'arma con cui hai sconfitto Zero ed eliminato Azrael... interessante. Mi chiedo come mai non l'hai utilizzata prima, avevi forse intenzione di riservarla come asso nella manica? – domandò serio, ma in tutta onestà Kurai rispose – ... diciamo che ci sono stati piccoli problemi tecnici – lasciando l'uomo leggermente confuso, per poi alzare la Re:Kirislayer verso l'alto inspirando profondamente – Bene... ora posso sfruttare per la prima volta in vita mia la mia vera forza. Non userò più lo Shigure Soen Ryu, né un'arma con cui non ho piena compatibilità. Finalmente non ho più catene a trattenermi – mormorò afferrando il manico con entrambe le mani e spingendo in direzioni opposte, eseguendo così il Geminio Kiri e sdoppiando l'arma – Non ho più vincoli, nulla che possa frenare la mia ascesa! – un bagliore rosso illuminò per un istante gli occhi di Kurai, mentre eseguiva un agile salto all'indietro per poi lanciarsi verso Plasma nello stesso istante in cui toccò terra – Questa volta conquisterò la "vetta"! Questa volta... non verrò sconfitto! – esclamò appoggiando le due katane sui fianchi durante la corsa per poi saltare all'ultimo momento roteando a mezz'aria su sé stesso ed infliggendo all'uomo un doppio fendente a rotazione, prontamente intercettato dalle lame energetiche di Plasma.

Tuttavia, avvenne una cosa inaspettata: al momento dell'impatto, l'uomo si ritrovò a dover gestire molta più forza nell'attacco di Kurai di quella che si fosse aspettata, col risultato che finì con il sbilanciarsi leggermente – Ma cosa diavolo...! – riuscì appena a mormorare con espressione stupita, riuscendo a ritrovare la concentrazione appena in tempo per evitare un affondo del ragazzo, che come in preda alla frenesia aveva iniziando ad eseguire una combo implacabile di colpi in rapidissima successione, costringendolo inevitabilmente sulla difensiva – Hakiri Ai Fukuryu, prima forma a due spade: Renketsu Kogekiri! – urlò Kurai, sfoderando un ghigno di pura eccitazione che andava ad allargarsi man mano che vedeva l'avversario sottomettersi ai suoi attacchi – Tutto qui, Plasma?! Dopo tutte le belle parole in cui ti crogioli, e l'"onore" di cui vai tanto orgoglioso... è questo il tuo limite, dunque? – infierì la voce del ragazzo – Sottomesso da un "bambino" indegno di essere ucciso, eh?! – le iridi del ragazzo avevano ormai assunto un perfetto riflesso rosso, ormai troppo intenso per essere scambiato per un gioco di luci – Ti farò rimangiare ogni singola parola! Ti farò ammettere che sei un verme a cui non importa un cazzo della vita altrui, che preferisce mettere la sua forza al servizio di un pazzo anziché a protezione dei più deboli! – il ghigno si deformò assumendo un'intensa espressione di furia – TI FARO' RIMANGIARE LA TUA INCOERENZA, PALADINO DELLA GIUSTIZIA DI 'STO CAZZO! – urlò a pieni polmoni, sferrando un micidiale doppio fendente incrociato alla gola dell'uomo, ma quell'attimo di furia cieca segnò un netto ribaltamento della situazione: con un rapido, potente calcio al plesso solare, Plasma riuscì a spezzare la letale sequenza di colpi e spedire Kurai a schiantarsi a terra.

Per la prima volta, il volto di Plasma mostrava una profonda irritazione – Non osare atteggiarti come se sapessi tutto di me, dannato moccioso! – disse a denti stretti mentre infondeva nelle lame una grossa quantità di fiamma, raddoppiandone le dimensioni – Cosa ti fa credere che io VOGLIA servire Lord Augustus di mia spontanea volontà?! – senza esitazione, mosse un devastante colpo in direzione di Kurai, che riuscì a rotolare sul fianco mettendosi in salvo appena in tempo – Con che superbia osi pronunciare queste parole senza conoscere nulla di me o delle mie motivazioni? E soprattutto... – con rapidità, caricò un colpo dall'alto verso il basso che Kurai riuscì a parare al pelo incrociando le due Re:Kirislayer sopra la sua testa, senza però riuscire a respingerle – ... con che arroganza decidi chi sia il buono e chi no in questa guerra? – e nel dirlo aumentò la forza nelle braccia, generando ancora più pressione su Kurai, ormai sul punto di cedere – Ghn...! Basta... con queste... stronzate! Vorresti forse dire... che siete VOI i buoni?! Voi pazzi schifosi... che state minacciando l'ordine mondiale con la forza? – con uno sforzo enorme, fece pressione sulle sue gambe tentando di contrapporsi all'opprimente forza schiacciante di Plasma, senza però sortire grandi risultati.

Terribilmente frustrato, Kurai si morse il labbro inferiore fino a farlo sanguinare – No... no... NO! NON PERDERO' CONTRO UN VERME COME TE – urlò in preda alla rabbia più totale, avvertendo la voce di Re Kiri urlare in lontanza – Messere...! Si plachi, la sua furia... lo sta solo alimentando! E' una trappola! – senza però riuscire a capire veramente cosa stesse dicendo lo Spirit: ormai era completamente in preda ad una spirale crescente d'odio che nemmeno lui riusciva più a giustificare – Soul... Drive... ATTIVAZIONE – esclamò senza nemmeno volerlo con voce improvvisamente più profonda e gutturale, dal suono spaventosamente estraneo.

Con la forza di una bomba, un'aura nera e spettrale esplose attorno a lui, seguita da un improvviso quanto drastico aumento di forza nelle braccia di Kurai con il quale respinse facilmente le lame energetiche che fino ad un istante prima sembravano avere la meglio su di lui, costringendo Plasma a ripiegare su una forma difensiva, pronto a proteggersi da un contrattacco che però non arrivò mai: Kurai rimase semplicemente lì, in piedi, con un'ombra calata in volto accentuata da quella strana aura nera.

Lentamente, Kurai alzò la testa, portando alla luce un volto contratto e con un rivolo si sangue a colargli sulla guancia sinistra a partire dall'occhio chiuso: tuttavia, non ci volle molto a capire cosa l'avesse causato.

Con orrore di Re Kiri, ancora troppo danneggiato per apparire in forma fisica al di fuori del Soul Drive, Kurai aprì l'occhio in questione, il quale presentava un'inconfondibile sclera nera ed un'iride rosso con una croce bianca rovesciata che non lasciava spazio ad alcun dubbio – Impossibile...! Nei Testi registrati all'interno della mia personale "Biblioteca" non v'è scritto da nessuna parte che nei Soul Drive vi dimora una forza dell'inferno, come invece accadde per gli Hell Gear, eppure... codesta situazione mi rimembra quel dì nefasto... – biascicò incredulo, mentre Kurai sfoderava un sorriso malefico ed afferrava la Re:Kirislayer, rimasta invariata, trascinandola dietro di sé come se fosse una valigia – Libero... finalmente sarò libero... spezzerò l'ultimo legame col passato... e sarò libero! – ripeté fra sé e sé Kurai come un mantra, avanzando verso un impietrito quanto disorientato Plasma – Quello... chi è? – si domandò, pur conoscendo già in cuor suo la risposta – Che sia... quel mostro? L'essere che ha sconfitto Azrael nel pieno delle sue forze? – mormorò, avvertendo una gelida goccia di sudore percorrergli la schiena a causa della tensione che avvertì nel momento in cui identificò chi aveva davanti.

Poi, come mosso dal suo istinto, concentrò tutta la fiamma nei suoi avambracci per poi incrociarli davanti a sé a protezione dell'addome: la sua intuizione risultò esatta, poiché un'istante dopo la creatura si mosse a velocità disumana sferrando un fendente orizzontale con abbastanza forza sovrumana da riuscire a farlo indietreggiare di qualche centimetro, per poi sfoderare nuovamente l'infernale sorriso capace di far gelare il sangue anche ai più impavidi e ripetere l'assalto, questa volta con un colpo dal basso verso l'alto a cui ne seguì uno inverso che spezzò definitivamente la guardia di Plasma, il quale si ritrovò in una posizione di scarso equilibrio proprio mentre l'essere afferrava l'arma con entrambe le mani per vibrare un ultimo, devastante colpo che colpì in pieno l'addome di Plasma generando una tale onda d'urto da far crollare il pavimento sotto di lui facendolo precipitare nella stanza sottostante, buco nel quale si tuffò anche il demone senza esitazione afferrandogli il volto con la mano destra quanto più saldamente poté per poi schiantarlo con forza al suolo non appena atterrarono, in modo che tutta l'energia cinetica dell'impatto si riversasse sul cranio e sul collo dell'uomo.

Questa volta, nemmeno Plasma riuscì ad uscirne indenne avendo concentrato gran parte della fiamma nell'addome non aveva potuto proteggere il resto del corpo adeguatamente, e finì quindi con l'accusare il colpo in maniera piuttosto violenta: tuttavia riuscì in tempo a concentrare parte della fiamma nel collo, impedendo così una rottura altrimenti certa e cavandosela solo con un lieve dolore cervicale, nonché riuscendo a mantenere abbastanza lucidità e concentrazione dal riuscire al scorgere con la coda dell'occhio la punta della lama luccicare sopra la sua testa.

Con riflessi incredibili, Plasma afferrò di scatto la lama della katana, focalizzando l'energia prima racchiusa nelle sue lame ad energia nei palmi della sua mani e nelle braccia, in modo da eliminare completamente i movimenti della creatura.

Tuttavia, non fu sufficiente a fermarla una volta per tutte: ancora una volta un sinistro ghigno balenò sul suo volto mentre con un movimento secco spezzava senza esitazione la lama separandola dalla parte immobilizzata per poi muoversi con rapidità schiacciando con un potente pestone la testa di Plasma, immobilizzandola al suolo.

Dopodiché, senza la minima fatica rigenerò la lama della Re:Kirislayer con un'illusione – Muori... così potrò... essere libero! – mormorò con voce quasi afona l'essere, caricando la lama di fiamma Nebbia-0 purissima e di aura nera in modo da poter perforare una volta per tutte la fiamma di Plasma, già impiegata in grandi quantità alla testa per impedire che la sua testa divenisse una frittata, ed affondando infine il colpo di grazia, a cui seguì uno schizzo di sangue.

Sotto gli occhi sconvolti di Plasma, il braccio destro del corpo di Kurai si era mosso portando la mano ad intercettare senza la minima protezione la lama dell'arma, per fermarla: finalmente si aprì anche l'occhio destro di Kurai, ancora di un azzurro intonso – No! Non è così che voglio vincere! – esclamò determinato, cercando di bloccare con la forza il lato sinistro del suo corpo – Quella volta ho ceduto all'ira, per via del fatto che credevo Mirai-nee fosse morta... e come risultato, ho quasi ucciso... tutti – la parte destra della bocca s'incurvò amareggiata – ... e se gli altri non me l'avessero riferito, nemmeno l'avrei mai saputo. Quella volta tu hai quasi ammazzato i miei amici... e non ti permetterò di farlo una seconda volta! – man mano la sclera dell'occhio sinistro iniziò a schiarirsi, nonostante il braccio sinistro opponesse ancora una grande forza nel tentativo di affondare la lama nel collo di un inerme Plasma – Se continuerò a commettere gli stessi errori non crescerò mai! VATTENE! – urlò con veemenza alla creatura che stava tentando di prendere il controllo del suo corpo, opponendo sempre più resistenza alla lama.

Improvvisamente il tono della voce di Kurai mutò nuovamente, tornando ad essere animalesco e gutturale – Non mentire a te stesso... tu lo sai. Sai di essere debole. Tu hai bisogno di me. Concedimi il controllo... ed esaudirò... ogni tuo desiderio di conquista – disse quasi in un sussurro, ricolorando la sclera sinistra di nero ed iniziando anche a contaminare la purezza dell'occhio destro...

Tuttavia, la mano non accennava a mollare la presa aumentando, anzi, la forza esercitata – Ah... ahah... AHAHAHAHAH! Non farmi ridere, rifiuto! Sei solo l'ombra di un'orrida mummia lasciata a putrefarsi chissà dove! Prima hai approfittato della mia rabbia e frustrazione per mettermi in bocca parole che non avrei mai pronunciato... è vero, sono stato debole, ma non ti permetterò mai più di interferire così in una mia battaglia: come ho detto prima, se non imparo dai miei errori... – riprendendo momentaneamente il controllo del braccio sinistro riuscì a mollare la presa e a lanciare via la Re:Kirislayer con quello destro – ... non crescerò mai! – esclamò con determinazione, assumendo con fatica anche il controllo totale della bocca per poi portare la mano destra, insanguinata dal profondo squarcio nel palmo causato dalla lama, sull'occhio sinistro per coprirlo – Ti eliminerò definitivamente qui ed ora una volta per tutte... IO NON HO PIU' BISOGNO DI TE! E NON NE HO MAI AVUTO! – urlò infine a pieni polmoni, generando una potentissima fiamma Nebbia-0 attorno a sé per un istante che turbinò attorno a lui risucchiando dentro sé l'aura nera, ora simile a fumo scuro, per poi racchiuderlo in una sferetta concentratissima dalle dimensioni di una biglia.

Kurai osservò ciò che restava del demone dell'Hell Gear con sguardo disinteressato per pochi istanti mentre l'occhio sinistro assumeva il suo regolare colore violaceo, quindi con voce fredda e decisa ordinò – Re Kiri... mangialo – ottenendo l'immediata risposta dello Spirit – Ai suoi ordini, Messere! – il quale si materializzò con le poche energie recuperate il tempo che bastò ad agguantare ed inghiottire la piccola massa energetica, per poi svanire nuovamente all'interno del Soul Drive.

Con un sospiro, Kurai distolse lo sguardo da Plasma e mormorò – ... grazie per aver pazientemente atteso che terminasse questa mia piccola grande battaglia interiore. E... ehm... – arrossì leggermente dall'imbarazzo – ... mi... scuso... per ciò che ho detto. Non nego di ritenere il tuo atteggiamento piuttosto incoerente e stupido rispetto alla posizione che occupi, ma non avrei dovuto dire quelle cose senza sapere le motivazioni che... ecco, che ti hanno spinto da quel lato del campo di battaglia. Aaah, sono un idiota, e dire che ho avuto Kyle come esempio! – pronunciò questo monologo senza guardarlo negli occhi per poi, con enorme sorpresa da parte di Plasma, porgergli la mano per aiutarlo a rialzarsi – Ora alzati: abbiamo un duello da portare a termine – disse con semplicità.

Plasma esitò restando ad osservarlo interdetto per diversi istanti: era la prima volta che un avversario gli porgesse la mano per aiutarlo a rialzarsi.

Per la prima volta dopo anni, appena prima di afferrare la mano, sorrise: un sorriso strano, che forse su un uomo dal corpo indistruttibile come lui poteva addirittura risultare fuori luogo, ma che indubbiamente donava molto al suo viso – Non ce n'è bisogno – disse con tono sereno, rialzandosi con l'aiuto di Kurai – Ho perso su tutti i fronti. Mi hai sconfitto dal lato fisico e mi hai messo davanti all'abisso incolmabile che separa i miei ideali dal mio obbiettivo. E chiedo anch'io il tuo perdono, per non aver capito che quelle parole non provenivano da te – replicò Plasma, continuando a sfoggiare un mezzo sorriso.

Tuttavia, Kurai si affrettò a correggerlo – No. Non è del tutto esatto dire che quelle parole non le pensavo affatto... semplicemente, i miei pensieri sono stati esasperati e gonfiati da quel demone da quattro soldi nel tentativo di rendermi abbastanza vulnerabile da sottomettermi... per cui le tue scuse sono decisamente fuori luogo. Tuttavia – e anche Kurai, finalmente, sorrise – accetto di buon grado l'armistizio. Non sono decisamente nelle condizioni migliori per affrontare un avversario del tuo calibro, e anche se riuscissi ad uscirne vincitore rimarrei comunque gravemente ferito, o peggio. Permettimi di farti un'ultima domanda allora, prima di raggiungere i miei compagni: perché? – domandò, tornando improvvisamente serio – Perché una persona come te ha messo la sua forza al servizio di un pazzo come Augustus? Non riesco a trovare una spiegazione logica... perché un guerriero con così tanto senso dell'onore dovrebbe sputare sopra il suo orgoglio in questo modo? – rincarò.

Il volto di Plasma si rabbuiò per un momento, ma la risposta non si fece attendere a lungo – Per lo stesso motivo per cui anche un cuore puro come il tuo sarebbe capace di uccidere a sangue freddo: per amore. La donna che amo attualmente sopravvive in uno stato vegetativo in seguito ad un'aggressione... e solo Lord Augustus ha il potere di guarirla – rispose con voce bassa e priva di emozioni, come se il parlare di questa cosa provocasse in lui un immenso dolore – Per questo motivo ho... ho messo da parte il mio orgoglio e ho votato la mia spada e la mia fedeltà al suo servizio. Sei libero di biasimarmi, se vuoi. Eppure, nonostante sia ben conscio dell'errore della mia scelta, mi è tutt'ora impossibile tornare sui miei passi. Non posso perderla, non se c'è una possibilità di poter rivedere un'ultima volta il suo sorriso. Tuttavia... – prima ancora di concludere la frase, Plasma si inginocchiò lentamente fino a prostrarsi a terra, appoggiando sul freddo pavimento il volto ormai rigato dalle lacrime – Ti supplico... tu che sei libero dal mio vincolo... ferma Lord Augustus. Io non sarò in grado di rassegnarmi finché saprò che esiste una possibilità, e non saprò mai andare "oltre". Per quanto orribile possa sembrare, quindi, ti chiedo di spezzare anche questa mia ultima catena che mi ancora al passato. E' quello che anche Mizuki vorrebbe, ne sono sicuro – concluse, ammutolendo subito dopo.

Kurai, senza voltarsi a guardarlo, rimase immobile a fissare la porta davanti a sé con sguardo vacuo: lui lo sapeva. Sapeva non poter condannare le azioni di Plasma. Sapeva che per Kumo, sua sorella e tutti i suoi compagni avrebbe potuto compiere le stesse, identiche azioni.

Ne era cosciente.

Non ebbe quindi alcuna difficoltà nel mormorare in risposta – No. Non ti biasimo, né intendo farlo. Inoltre, esaudirò la tua richiesta... e lo farò con immenso piacere – con il viso celato dalla penombra della stanza la cui unica fonte di luce era il buco sul soffitto causato dal combattimento svoltosi prima, avviandosi verso l'uscita senza aggiungere una parola, seguito dagli occhi di Plasma finché non svanì nell'oscurità.

Non appena se ne fu andato, Plasma si rialzò, osservando in silenzio il buco del soffitto: inchinarsi era stato l'ultimo abuso che avrebbe commesso nei confronti del suo orgoglio, nonché il suo ultimo coinvolgimento in questa guerra.

Non aveva intenzione di schierarsi apertamente contro Augustus esattamente come non ne aveva di schierarsi al suo fianco: se ne sarebbe semplicemente rimasto neutrale ad osservare lo svolgimento degli eventi.

Presa questa decisione fece per andarsene, ma qualcosa trattenne saldamente incollate al terreno le sue gambe: era sabbia.

Un'immensa, sterminata distesa di sabbia aveva completamente invaso la stanza, e lui sapeva benissimo cosa significava – Che cosa intendi fare, Ryan?! Perché stai attaccando deliberatamente un tuo compagno? – esclamò a voce alta guardandosi intorno.

Improvvisamente, una duna di sabbia prese ad assottigliarsi assumendo forma umana ed andando via via a concretizzarsi fino a mostrare un ragazzo dai capelli biondi e medio-lunghi tirati all'indietro e dagli inconfondibili e meschini occhi castano chiaro – Compagno? Io non vedo nessun compagno, qui... solo uno sporco traditore che ha lasciato scappare una potenziale minaccia per Lord Augustus – replicò Ryan con calma, modellando la sabbia per generare una sorta di bozzolo in cui avvolse Plasma, lasciando scoperta solo la faccia – E tu sai il massimo a cui può ambire un traditore cos'è? Un bellissimo... – prima ancora che Plasma potesse replicare, Ryan chiuse con forza la mano in un pugno raggruppando tutta la sabbia su Plasma, seppellendolo per poi compattarsi fino a stritolarlo in una pressa omicida che drenò anche tutti i liquidi che riuscì a raggiungere: quando si dissolse, di Plasma non restava altro che un rinsecchito corpo senza vita, che cadde al suolo con un tonfo sordo ed anonimo – ... Funerale del deserto – concluse Ryan, sorridendo soddisfatto del suo operato per poi scomporsi in granelli di sabbia lanciandosi all'inseguimento di Kurai, lasciandosi alle spalle la mummia di un grande guerriero che aveva avuto il coraggio di combattere contro sé stesso pur di proteggere la donna che aveva amato per una vita intera.

   
 
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