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Autore: Altair4    18/03/2017    0 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Xia Yun era sprofondata nella sua grande sedia nera di pelle e guardava un quadro della bisnonna, una fiera donna
 
cinese dai lineamenti nobili.  Xia Yun sembrava la sua reincarnazione per quanto si somigliavano. Entrambe,
 
nonostante fossero donne, si erano guadagnate il rispetto degli uomini e governavano su di loro, forti anche del loro
 
lignaggio reale. Sentì bussare alla porta.
 
            -Vieni pure Jia-
Entrò una bella ragazza orientale che si inginocchiò quasi prostrandosi.
            -Mia principessa, mi ha fatto chiamare?-
            -Sì, vorrei sapere a che punto sono i nuovi prodotti-
            -Sono stati ultimati, non ci saranno ritardi per l’inaugurazione-
            -Molto bene, nessuno potrebbe mai immaginare qualcosa del genere, nemmeno quelle tartarughe impiccione-
            -Mia principessa è un’idea assolutamente geniale, in poco tempo e senza difficoltà avremo la supremazia della città senza entrare direttamente in contrasto con quei trafficanti. Quei plebei volevano metterci i bastoni tra le ruote-
            -Le armi avrebbero avuto un’eco limitata, ma i prodotti di profumeria e saponeria ci daranno accesso ad una fonte di guadagno inesauribile. Uomini e donne non potranno più farne a meno, potremo venderli alla luce del sole e passare le dosi più cospicue sottobanco, nessuno potrà mai sospettare-
 
Jia sorrideva ma per un attimo sembrò che fosse preoccupata per qualcosa, a Xia Yun non sfuggì il dettaglio.
 
            -Jia che succede?-
            -La tartaruga e la ragazza sono spariti, i nostri uomini non hanno trovato i loro cadaveri quando sono andati a ripulire…-
            -Questo è curioso…ma non credo che possano essere sopravvissuti, in particolare quel Raphael non aveva più una parte del corpo sana, non c’è nulla di cui dobbiamo preoccuparci, adesso pensiamo agli ultimi preparativi-
 
L’ufficio e l’appartamento di Xia Yun erano all’ultimo piano di uno splendido palazzo, nel cui piano terra era stato
 
allestito un enorme supermercato di detersivi, profumi, trucchi e tutto quello che si può trovare normalmente in ogni
 
casa. I saldi tipici dell’inaugurazioni avrebbero in poco tempo attirato molta clientela. Nessuno sarebbe più riuscito a
 
comprare altri prodotti, la droga presente all’interno li avrebbe resi schiavi del dopobarba preferito, dell’ombretto alla
 
moda, della cera per pavimenti. La principessa del crimine non poteva sapere che un tartaruga geniale aveva trovato
 
in poco tempo il suo nuovo nascondiglio e si apprestava con i suoi a mettere in atto un piano per contrastarla.
 
            -Con voi non ci si annoia mai!- Disse Karai, circondata dai suoi amici rettili.  Anche Frel era presente,
 
sognava da tanto di far parte di una missione con i suoi terrestri preferiti. Erano nuovamente sulla Terra nel vecchio
 
rifugio delle tartarughe, mancava solo Raph che non si era ancora rimesso.
 
            -Non possiamo fare a meno di inseguire i guai…parlando di guai non indovinerete mai dove ha messo la droga Xia Yun- Disse Donnie.
            -Nei dolci davvero?- Chiese Mikey che aveva sempre fame.
            -No…ma sono comunque prodotti a largo consumo-
            -Basta indovinelli, Donnie diccelo e basta!- Commentò Lisad che non aveva la minima pazienza.
            -Ok ok non ti scaldare, sono nei prodotti di tutti i giorni… o per lo meno credo perché la  nostra trasmittente si trova nel basamento di un palazzo dove domani verrà fatta un’inaugurazione…è un enorme supermercato per detersivi e prodotti di bellezza!-
            -Vuoi dire che anche le casalinghe diventeranno delle drogate?- Chiese Leo sconvolto.
            -Sì, nemmeno Shredder aveva mai osato tanto! Se non la fermiamo sarà un’ecatombe!-
            -Ma scusa una cosa…se contengono droga sono un po’ costosi questi detersivi! Come fanno a ripagarsi dei costi e guadagnarci?- Chiese Karai.
            -Non credevo ti intendessi di economia…comunque Nied dice che di quella droga ne basta una quantità infinitesimale per produrre un effetto sì leggero, ma tale da rendere schiavo chiunque. Il problema è che poi chi ne fa uso ne vorrà sempre di più, abbiamo calcolato che nell’arco di qualche anno moriranno tutti coloro che la proveranno-
            -Dopo anni?- commentò Leo.
            -Sì perché l’effetto a piccole quantità è lento, sarà difficile capire che si tratta di droga. Inoltre è una nuova molecola, nessun test umano al momento può rivelarla, siamo stati fortunati a poter contare sulla tecnologia Niana…altrimenti…-
            -Va bene Donnie abbiamo capito…Leo passiamo al piano- Lisad nemmeno ci voleva pensare a cosa poteva succedere.
            -Non possiamo contare sulla polizia, sospetto che sia corrotta. L’altra volta ci hanno messo delle ore prima di perlustrare il porto, gli hanno lasciato tutto il tempo per andarsene…dobbiamo di sicuro impedire l’inaugurazione…mi spiace per Raph che non potrà essere presente, ma credo che dovremmo semplicemente entrare e distruggere tutto…non si aspettano che noi li troviamo, non sanno con chi hanno a che fare- commentò Leo.
            -Non sono d’accordo, quella Xia Yun è furba, avrà messo dei sistemi di allarme dappertutto. Ricordati che può contare su un esercito di uomini e ragazzi. Ho la piantina dei sotterranei del palazzo, avrà messo i laboratori lì…dovremmo mettere fuori uso anche quelli. L’esplosivo dovrà essere usato con parsimonia, rischiamo di provocare un grande incendio e siamo in centro, è troppo pericoloso- rispose Donnie.
            -Non capisco di cosa vi preoccupiate, ho tirato giù un palazzo da solo, siamo in sette, con le cinture non resterà in piedi nemmeno un mobile- disse Beal con un sorrisetto da furbo stampato sul suo grosso viso, non vedeva l’ora di cominciare.
            -Ciò non toglie che dovrò escludere il sistema di sicurezza o ci ritroveremo circondati da orde di cinesi e ragazzetti brufolosi impazziti…-
            -Donnie dobbiamo agire stasera non c’è tempo…- Commentò Leo.
            -Va bene mi darò all’improvvisazione, userò lo scanner della cintura, tanto saranno sicuramente dei banali sistemi di sicurezza da umani- commentò Donnie.
            -Vedo che ti senti già un marziano!- rise Frel. Astrid si avvicinò al suo compagno.
            -Cosa hai detto a mia madre? Non ha fatto troppe storie quando le ho detto di rimanere  su Marte…sono sicura che sarebbe venuta con noi volentieri…-
            -Astrid…non mi fido di lei, c’è qualcosa di strano…secondo me non è quella che credi…-
            -C’è qualcosa che dovresti sapere ma te la dirò solo quando sarà il momento, ti prego credimi non ti mento quando dico che lei è davvero mia madre…diciamo che il suo cervello lo è al cento per cento-
            -Il suo cervello?-
            -Fatti bastare questo per ora-
            -Va bene Astrid…andiamo-
 
Uscirono dal rifugio su delle motociclette all’apparenza normalissime che parcheggiarono molto vicine al palazzo di
 
Xia Yun. Le tartarughe raggiunsero la cima dell’edificio alla vecchia maniera saltando di tetto in tetto ed usando gli
 
arpioni, mentre i Niani sarebbero entrati dalla porta principale.
 
            -Donnie ci sono sistemi di sicurezza?-
            -Sì Astrid, ma nei sotterranei e negli uffici, mentre nel supermercato stranamente solo alle entrate…voi Niani dovrete cominciare di lì, poi passerete ai laboratori quando avrò capito come disattivare l’allarme definitivamente-
 
Purtroppo il sistema di sicurezza poteva essere disattivato solo arrivando al piano centrale del palazzo, per le tre
 
tartarughe sarebbe stato uno slalom tra sensori di movimento, infrarossi e telecamere. Con la cintura Donnie tolse per
 
pochi secondi la corrente in modo da non far scattare gli allarmi alle finestre e alle porte del supermercato. In quel
 
piccolo lasso di tempo i rettili e Karai  entrarono dentro di soppiatto.
 
            -Allora ragazzi ci dobbiamo dividere, Donnie e Mikey raggiungeranno la stanza della sicurezza, io e Karai resteremo a coprirvi le spalle e poi raggiungeremo gli altri per distruggere i laboratori- Disse Leo.
 
Utilizzando le cinture camminavano sui soffitti e lungo le pareti evitando i vari sensori con l’aiuto di occhiali speciali
 
per visione notturna e per gli infrarossi. Mentre Donnie e Mikey stavano arrivando alla loro meta si accese la luce del
 
corridoio dove si trovavano e furono costretti ad entrare in uno sgabuzzino, tra scope, stracci e detersivi. La tartaruga
 
in arancio guardò dal buco della serratura e quello che vide lo sconvolse: una ragazza con i capelli nerissimi che
 
indossava un vestito rosso tradizionale cinese camminava scortata da quattro guardie. La mente di Mikey fu invasa
 
dai ricordi, sentì la pioggia leggera ed il bacio dolcissimo della donna che aveva amato, uscì fuori dal nascondiglio gridando:
            -Isabel!-
            -Mikey cosa stai facendo? Sei impazzito?-
La donna si voltò, era bella ma non era Isabel, era Jia:
            -Le tartarughe? Presto l’allarme-
Donnie chiamò subito Karai e Leo:
            -Presto abbiamo bisogno di rinforzi, o faranno scattare l’allarme!-
 
Le guardie sfoderarono delle spade cinesi ed attaccarono le tartarughe. Jia corse a suonare l’allarme, doveva arrivare
 
a pochi metri dove c’era un bottone apposito, stava per toccarlo quando una shuriken le sfiorò la mano.           
 
            -Fermati, non costringermi a farti del male…ti ho sotto tiro- la voce di Mikey tremava, la ragazza si girò a guardarlo.                                          
            -Non sei la tartaruga dell’altra sera…cosa volete da noi perché ci contrastate?-
            -Perché siete malvagi, ucciderete tutte quelle persone che compreranno i vostri prodotti…è sbagliato…-
            -A voi che ve ne viene?-
            -Dormo sicuramente meglio di te e… anche se non sono bello come te… posso guardarmi fiero allo specchio-
            -Questa è la mia vita, devo servire Xia Yun, sono stata donata a lei per questo, da secoli la mia famiglia ha questo importante compito o la maledizione ricadrà su di me ed i miei discendenti-
            -Ma di che stupidaggini stai parlando, non esistono le maledizioni!-
            -Non dire eresie!-
 
Jia fece per raggiungere il bottone, Mikey non ebbe il coraggio di colpirla e l’allarme scattò.
 
            -Maledizione era tanto che non ne combinavo una così grossa! Donnie e Leo mi faranno la predica come quando era un ragazzino- Disse Mikey appiccicandosi una mano alla faccia, ma ebbe la prontezza di scansare un fendente improvviso, Jia era armata e pericolosa.
            -Per favore bellezza, non voglio farti del male e non ho tempo da perdere con te-
            -Mi chiamo Jia! Non osare chiamarmi più bellezza!-
            -Wow che caratterino!-
 
Con balzo felino Jia attaccò nuovamente la tartaruga, che la scansò agilmente e dopo non poté trattenersi da
 
commentare:
 
            -Non sarebbe meglio se portassi i pantaloni? Con questo vestito ti si vedono le mutande…e poi è scomodo… anche se ti dona-
            -Taci insolente! E combatti-
Jia era diventata rossa, non le era mai capitato un nemico del genere.
            -Mikey sbrigati, giù hanno bisogno di noi, presto all’ascensore!- Gridò Leo, che con gli altri aveva già atterrato le guardie.
            -Spiacente Jia!-
 
Le gettò una bombetta fumogena negli occhi e scappò, lasciando la ragazza a colpire l’aria furiosamente.
 
Intanto i Niani avevano fatto una bella scoperta, dentro il supermercato non c’erano allarmi perché i teenager drogati
 
erano sdraiati su letti provvisori disseminati tra i corridoi. Frel toccò la mano di Astrid.
 
            -Ora salta fuori che questa Xia Yun è una tirchia pazzesca e per di più è imputabile per abuso di minore! …come diamine facciamo a distruggere tutto, li sveglieremo-
 
I Niani si presero per mano, Beal suggerì un’idea.
 
            -Mettiamoci in quattro punti diversi del supermercato, appena gli altri avranno fatto fuori l’allarme e ci potranno raggiungere cominceremo a sfasciare tutto, la priorità è che non aprano domani, il resto viene dopo!-
            -Ok Beal, non mi viene a mente altro al momento, vada per la tua idea, ma cerchiamo di riunirci quando ci attaccheranno altrimenti da soli siamo indifesi- Rispose Astrid.
 
I quattro Niani si misero in quattro punti diversi ed attesero il segnale, ma non fu quello che speravano, fu il vero e
 
proprio allarme a suonare.
 
            -Qualcosa mi dice che Donnie ha fallito- disse Frel.
            -Risparmia il fiato e distruggi più prodotti possibili! Non dimenticate la protezione dalla droga!- Rispose seccata Astrid.
 
Mentre i ragazzini si svegliavano e cercavano di capire cosa stesse succedendo, quattro lucertole stavano facendo a
 
brandelli tutto quello che gli capitava a tiro. Uno dei ragazzi mise a fuoco e gridò:
 
            -Non sono tartarughe sono lucertole! Ma che succede? Quali mostri saranno i prossimi? Coccodrilli?- poi si corresse -ragazzi ci sono anche le tartarughe, sono sicuramente amiche di quella che abbiamo ucciso, si vogliono vendicare!-
            -Ti sbagli moccioso Raph è vivo!- Lisad lo colpì con un pugno e lo stesse a terra, senza il minimo sforzo.
            -Chi è stato a far suonare l’allarme? Non ci credo che sia stato Donnie- chiese Astrid a Leo, mentre colpiva quei ragazzetti alle gambe e alla braccia senza ferirli.
            -Infatti è stato Mikey, poi ci spiegherà come diamine ci è riuscito!-
 
L’allerta era arrivato anche a tutti gli altri piani, ora anche i soldati cinesi si sarebbero uniti alla lotta, sarebbero stato
 
tutto più difficile.
            -Sarò costretto a piazzare delle cariche, le metterò a terra, faranno crollare il pavimento, non possiamo lasciare che aprano il supermercato. Al mio segnale chiameremo i nostri mezzi, mi avete sentito tutti?- Chiese Donnie.
 
Ci fu risposta unanime. Le motociclette nel parcheggio si accesero da sole ed entrarono nel palazzo sfondando le
 
vetrate, Niani, tartarughe e Karai le inforcarono e scapparono a tutta velocità. Nello sfondo un’esplosione fece
 
schizzare vetri colorati in tutte le direzioni, purtroppo molti ragazzi furono feriti gravemente.
 
Raph si stava annoiando, Nied lo aveva costretto a stare sdraiato e per sicurezza i fratelli lo avevano legato al letto,
 
altrimenti si sarebbe alzato di sicuro e come minimo sarebbe andato sulla Terra per partecipare alla missione. Mentre
 
cercava di slegarsi, sentì che qualcun stava arrivando nell’infermeria, era Keard accompagnata da Farad e
 
dall’immancabile Roby.
            -Ciao Raph, come stai? Siamo venute a trovarti- Disse Kerad.
            -Sto bene…ma tu non dovresti essere in gattabuia? So che quello schifoso di Redol ti ha condizionato-
            -E’ quello che ritiene Astrid…-
Roby intervenne con una registrazione di cosa aveva detto Astrid:
            “forse non hai capito bene, tu sei così vuota che o sei completamente deficiente o qualcuno ti ha cancellato la memoria. Nemmeno il terrestre più stupido che ho visionato era vuoto come te!”
 
Raph cominciò a ridere sguaiatamente.
 
            -Non capisco perché la numero 1 ce l’abbia tanto con me, io non ho fatto nulla di male- Disse Kerad.
            -Credo che tu abbia un atteggiamento che per i terrestri ed i vecchi prescelti è considerato snob. Ci ho ragionato su, sei troppo abituata ad essere tratta bene per la tua bellezza, ma qua sembrano quasi immuni…- commentò Farad compiaciuta della sua analisi.
            -Bè non tutti immuni, penso che tu sia bellissima, ma è vero sei troppo snob per i miei gusti-
Commentò Raph.
            -Però mi trovi bellissima-
 
Raph arrossì, l’aveva detto senza pensare, ci fosse stata Lisad si sarebbe infuriata, era appena uscito dalla strana storia
 
con Alina e si trovava ad adulare la prima Niana spia che gli era capitata a tiro, forse era un dongiovanni e non
 
l’aveva mai saputo prima. Cercò di rimediare:
            -Credo che lo pensino tutti, hai delle scaglie che non avevo mai visto, ma qui non c’è tempo per stare ad ammirarti, voi avete una vaga idea di cosa stanno facendo gli altri mentre voi ve ne state qui a passeggio?-
            -Mikey mi ha detto che dovevate fermare una certa Xia Yun che vende sostanze stupefacenti ai ragazzini, so che dovevano affrontare un grosso esercito- disse Farad seria.
            -Le questioni tra terrestri non ci riguardano- commentò Kerad.
            -Se adesso ve ne potete stare comodi qui su Marte a fare la bella vita lo dovete anche a noi, non dimenticarlo bellezza! Le questioni della Terra vi riguardano eccome, siamo i vostri vicini- Rispose Raph, cercando di rimanere calmo.
Roby prese la parola:
            -Astrid e gli altri stanno arrivando, sono feriti solo lievemente, Mikey ha fatto scattare l’allarme del palazzo di Xia Yun!-
            -Il lupo perde il pelo ma non il vizio- commentò ridendo Raph. Leo entrò nell’infermeria.
            -Come va Raph? Vedo che hai compagnia…-
            -Sto bene, non lo vedi? Ma cosa è successo? Ce l’avete fatta a prendere Xia Yun?-
            -Nemmeno l’abbiamo vista, Mikey ha fatto scattare l’allarme ed è successo il finimondo, siamo riusciti solo a distruggere il supermercato, l’inaugurazione verrà solo rimandata…temo-
Disse Leo, Mikey entrò tutto triste.
            -Pensavo di aver visto Isabel…invece era Jia…-
            -Chi cavolo è Jia?- Chiesero tutti in coro.
            -E’ un guerriero donna…ha detto che è il suo destino, da secoli la sua famiglia obbedisce a quella di questa Xia Yun,  altrimenti dice che la sfiga si abbatterà su di lei ed i  suoi discendenti…-
            -Sono certo che non avrà detto la parola sfiga…ma com’è che hai avuto il tempo di farti raccontare vita, morte e miracoli?- Chiese Leo.
            -La tenevo sotto tiro perché non suonasse l’allarme…le facevo la predica perché vendono la droga ai ragazzini…-
            -Non l’hai fermata…perché ti ricordava Isabel?- Disse Astrid che era entrata da poco.
            -No…mi era abbastanza chiaro che non era Isabel…ma non avevo visto che era armata…non ho avuto il coraggio di colpirla con i shuriken…mi sembrava una vittima pure lei…come Eugene…come i Niani condizionati…-
            -Ti sei comportato da Niano…- disse Farad.
            -No! Si è comportato da terrestre!- Gli rispose Raph- non siamo i mostri violenti che credete…-
            -Siete un misto di contraddizioni…ma comincio a comprendervi- disse calma Farad, poi sorrise a Mikey.
 
Leiad era nella stanza degli ologrammi, brandiva la sua spada Niana e combatteva contro il fac-simile di Redol che
 
però nella realtà non sarebbe mai stato in grado di combattere. Donnie la osservava attraverso uno schermo sul muro
 
esterno, infatti era possibile visionare cosa accadeva all’interno. Vide una scena che lo sorprese molto: Leiad attivò la
 
spada e con un colpo da destra a sinistra tagliò in due Redol gridando:
            -Muori assassino bastardo! Questo è per Sol!-
 
La Niana aveva il fiatone, il sudore misto alle lacrime, era caduta in ginocchio e continuava a parlare da sola,
 
imprecando contro il suo peggior nemico. Donnie spense lo schermo, non volle disturbarla, ma aveva capito tutto,
 
non sapeva se dirlo alla sua dolce metà.
 
Nel mentre Astrid era con Kerad, Mead e Roby per fare la seduta di psicofusione, riteneva che la mente della Niana
 
di cristallo fosse così bizzarra da richiedere anche l’intervento della psicologa. Quando furono dentro la testa di
 
Kerad anche Mead notò il vuoto di informazioni e capì che non c’era molto da fare. Redol aveva cancellato la
 
memoria a Kerad e sarebbe stato difficilissimo recuperarla. Astrid provò lo stesso a scavare in quel nulla angosciante,
 
ma non ottenne molto, vide però che venire su Marte l’aveva messa in gioco. Kerad voleva le attenzioni di Raph e
 
vedeva in Lisad un’avversaria. Questa poteva essere la molla per far chiarire quei due cocciuti o perché si lasciassero
 
del tutto. Quando Astrid si staccò dalla connessione si rese conto sarebbe stata davvero dura. Non si può battere un
 
nemico invisibile. Astrid avrebbe avuto bisogno di sua madre, forse in due sarebbero riuscite a sbloccare la
 
situazione.
 
 
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Che ne dite dell’idea della droga nei prodotti da supermercato? Non capisco perché nessuno ci abbia già fatto un film o qualche puntata per supereroi…oppure l’hanno fatto ed io non l’ho visto XD
Prossimamente avremo modo di conoscere meglio le due guerriere Jia e Xia, mi sono divertita molto ad inventare queste due personaggi e mi sono affezionata molto a questa parte della storia, spero apprezzerete.
Chissà cosa combinerà Kerad…bè non vi resta che leggere il prossimo capitolo
Ciaux
Altair
   
 
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