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Autore: Najara    24/03/2017    7 recensioni
"È cosa nota e universalmente riconosciuta che due giovani sorelle non vedano l’ora di divertirsi e, un ballo, presenta sempre l’occasione perfetta."
Alex e Kara Danvers stanno per conoscere le nuove vicine, le affittuarie di Netherfield Park, un incontro che cambierà la loro vita.
Un'AU SuperCorp (con accenni Sanvers) nell'ottocento dipinto dal noto romanzo di Jane Austen.
Storia partecipante all’Iniziativa FemUniverse2016 indetta dal gruppo “In Femslash, We Trust (Official Group)".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Secondo capitolo: Il principe di Daxam

 

“Un ballo, a Netherfield?” Winn la camminava accanto, tra le braccia un cesto pieno di ingranaggi, come al solito stava costruendo qualcosa di bizzarro nella sua stalla.

“Sì, miss Sawyer manderà gli inviti non appena Alex starà abbastanza bene da danzare.” Il ragazzo alzò un sopracciglio perplesso.

“Sono diventate amiche in un attimo, è folle come voi ragazze facciate amicizia in fretta.” Nel vedere la smorfia di Kara intuì i suoi pensieri e aggiunse: “O quanto in fretta può nascere, tra voi, un disamore.”

“Lei è così…” Tentò di spiegare, ma non riusciva a definire Lena Luthor, la irritava terribilmente e al contempo la intrigava, non riusciva a capirla o a incasellarla e questo la infastidiva perché lei era brava nel capire le persone. “Non lo so, ma preferirei di gran lunga danzare con qualcun altro.” Sbottò e Winn annuì, compatendo la sua sfortuna, essere invitati a bruciapelo senza possibilità di sottrarsi era una vera disdetta.

“Potete danzare con me.” La voce di un uomo colse entrambi alla sprovvista, si voltarono e si ritrovarono a guardare un giovane uomo, elegantemente vestito, sulle labbra un sorriso affascinante e negli occhi un brillio seduttore. “Perdonatemi, non volevo origliare, ma detesto vedere una ragazza danzare con qualcuno che non apprezza.” Si chinò eseguendo un ampio inchino. “Sono Mike Matthews, principe di Daxam, potete chiamarmi Mon-El, il mio nome daxamite.” Sorrise di nuovo e Kara lo imitò divertita.

Daxam? Mr. Matthews, non conosco nessun luogo con un simile nome.” Il ragazzo annuì alle parole di Winn.

“Una piccola regione in India, mio padre ne è l’illuminato re e io il felice principe. Sono in Inghilterra per studiare, ma presto tornerò a casa per adempiere ai miei doveri di erede.” Aveva parlato con tono serio e umile. “E chissà, potrei essere così fortunato da tornare a casa con una principessa al mio fianco.” A Kara non sfuggì il modo in cui la guardò dopo quelle parole, mentre gli occhi del ragazzo brillavano.

“Siete appena arrivato nell’Hertfordshire?” Chiese Winn notando lo sguardo e inarcando un sopracciglio perplesso da tanto diretto interesse alla sua amica.

“Sì, sono appena sceso dalla carrozza. Incontrarvi è stato un fortunato caso che, spero, si ripeterà visto che ho intenzione di soggiornare qui per qualche tempo.”

“Ci incontreremo di sicuro. Qua siamo tutti conoscenti e amici e sono sicura che sarete presto invitato in uno dei salotti da noi frequentati.” Rispose, gentile, Kara.

“Aspetterò il momento con trepidazione.” Le porse la mano e lei, sorpresa, le tesa la sua, l’uomo depose un bacio sulle sue dita guantate.

“Al nostro prossimo incontro miss…” Si interruppe, sorpreso, Kara sorrise, nel suo slancio si era dimenticato qualcosa di fondamentale, non aveva chiesto con chi stava parlando.

“Miss Kara Danvers e io sono Mr. Winston Schott.” Presentò entrambi Winn, conscio che era nel suo ruolo doverlo fare, non potendo Kara presentarsi da sola a un uomo, uno sconosciuto per giunta. Il giovane principe piegò di nuovo il capo e lasciò andare la sua mano, sorrise e si voltò allontanandosi con passo baldanzoso.

“Sfrontato.” Commentò Winn.

“Simpatico.” Lo corresse però lei e il ragazzo si strinse nelle spalle. Continuarono il loro giro per il paese e dimenticarono presto il curioso incontro.

Una settimana dopo però, Kara, accompagnata da un’Alex ormai quasi completamente guarita, ritrovò il principe di Daxam nel salotto degli Olsen, intento a ridere con James riguardo a una notizia uscita sul giornale. Il giovane fu simpatico come la volta precedente e le dedicò interamente la sua attenzione tanto che Kara ne fu segretamente lusingata, malgrado non potesse ammetterlo Alex era stata completamente assorbita dalla sua nuova amicizia con Maggie e lei si sentiva piuttosto sola, soprattutto negli ultimi giorni in cui Winn e James si erano coalizzati nella creazione di una brigata di fanteria che avrebbe dovuto difendere l’Hertfordshire in caso d’invasione francese.

Il giovane, dallo spirito giocoso, non nascondeva il suo interesse per lei e, malgrado le sembrasse presto per dirlo, non poteva nascondere a se stessa di trovare la cosa piacevole.

“A piedi?” Chiese il ragazzo scandalizzato nello scoprire che lei e Alex sarebbero tornate a casa senza usare il calessino con cui erano arrivate in città quella mattina.

“Sì, Alex deve fare esercizio e a me piace camminare: passeggiare nella campagna è rilassante.” Affermò lei e il giovane corrugò la fronte poi sembrò prendere una decisione perché annuì deciso.

“Allora, permettetemi l’onore di accompagnarvi.” Kara guardò Alex che non disse nulla lasciando a lei la decisione.

“Sarà un piacere approfittare della vostra compagnia ancora per un po’.” Accetto, allora lei, e il giovane Mon-El sorrise compiaciuto.

“Dunque siete due sorelle, niente fratelli?”

“Esatto.” Confermò Kara alla domanda del principe.

“Vostro padre è un uomo fortunato, non conosco vostra madre, ma, vedendo voi, posso dedurre che Mr. Danvers è circondato da tre magnifiche donne.” Kara arrossì un poco al complimento e Alex inarcò un sopracciglio.

“Cosa studiate a Londra, Mr. Matthews?” Chiese attirando lo sguardo dell’uomo che sembrava guardare solo Kara.

“Legge, per la maggior parte.” Rispose vago.

“Cosa ne pensate della schiavitù?” Lo interrogò ancora Alex, Kara incuriosita guardò il giovane che si strinse nelle spalle.

“Una delle cose che non apprezzo nella politica di mio padre, ma che cambierò quando sarò re.”

“Dunque a Daxam vi è la schiavitù? Eppure vostro padre è inglese.” Il ragazzo annuì, il volto serio.

“A volte i genitori sbagliano.” Kara annuì, colpita dalla profondità del suo sguardo, ora sembrava meno un giovane spensierato e più una persona seria. “Mio padre si è fatto influenzare dalla cultura locale, ma mi ha mandato qui proprio per apprendere i veri valori inglesi e farò del mio meglio per migliorare il mio regno.”

“Questo è ammirevole.” Il ragazzo sorrise e piegò il capo verso Kara, mentre Alex faceva una faccia perplessa.

“Vorrei sapere perché…” Si interruppe perché una voce lontana aveva urlato il suo nome. Quando una figura a cavallo comparve dal boschetto che costeggiavano, sul volto di Alex apparve un ampio sorriso. “Maggie!” Disse subito e la ragazza li raggiunse per poi fermare il cavallo che aveva lanciato al piccolo trotto e scendere di slancio.

“Miss Danvers, non dovresti andartene in giro per la campagna, sei stata colpita da…” I suoi occhi si erano mossi e si erano posati sull’uomo che le accompagnava. La sua voce si spense e il suo sguardo si chiuse.

“Mr. Matthews.” Disse senza abbassare il capo in segno di rispettoso saluto, ma fissandolo dritto negli occhi.

“Miss Sawyer.” Salutò lui, più cortese, sia Kara che Alex guardarono perplesse la donna che invece si voltò turbata. Capirono cosa stesse cercando con lo sguardo quando miss Luthor comparve a sua volta a cavallo di un elegante purosangue nero. Gli occhi della donna passarono su di Kara poi si fissarono su Mon-El.

Lena non si avvicinò neppure, fece un cenno con la testa a lei poi spronò il cavallo verso la strada.

“Siamo di fretta oggi.” Cercò di scusarsi Maggie, poi guardò Alex senza sapere cosa aggiungere. “Vedo che stai decisamente meglio, mi fa piacere.” Affermò, con un piccolo sorriso.

“Ti ringrazio.”

“Manderò gli inviti per il ballo allora.”

“Un ballo? Adoro i balli.” Maggie alzò lo sguardo sul principe di Daxam che sorresse il suo quasi con sfida. La donna osservò Kara e Alex che aspettavano la sua risposta a un simile evidente suggerimento.

“Sarò felice di vedere entrambe e se il vostro accompagnatore vorrà venire...” Detto questo fece un cenno di saluto e risalì in sella per poi spronare il cavallo verso la direzione presa da Lena.

“Mi pare di intuire che non siete in buoni rapporti con i Luthor.” Affermò subito Alex, senza girare attorno alla questione. Il principe sospirò platealmente.

“Non mi piace sparlare di un’intera famiglia, ma si da il caso che conoscessi molto bene Lex, era un fratello per me e il suo tradimento mi ha spezzato il cuore. La sua famiglia incolpa me di averlo traviato, ma io ho sempre e solo cercato di moderare la sua…” Cercò la parola, senza riuscire a trovarla.

“Crudeltà?” Lo aiutò Alex e Kara osservò il modo in cui il viso del giovane si rabbuiò, ma poi il ragazzo annuì.

“Ms. Luthor è una donna intelligente e sommamente pericolosa, la sorella di Lex, Lena… beh sono fatti tutti della stessa pasta, ora lo so. Ho cercato di avvisare miss Sawyer di non portare troppa amicizia a quella giovane ragazza, ma lei non mi ha ascoltato, purtroppo.” Sospirò e poi fece un piccolo sorriso. “Perdonatemi, sono questioni di cui non amo parlare, ma non ho nulla da nascondere e sarà un piacere per me accompagnarvi alla festa.” Sorrise di nuovo e poi portò la conversazione verso temi meno privati.

Kara lo osservò mentre chiacchierava, quello che aveva detto pesava nella sua mente. Lena Luthor era davvero della stessa pasta del fratello? Non la conosceva da molto, ma per quanto la irritasse non le sembrava avesse mai mostrato un animo crudele. Eppure quel giovane era chiaramente sincero e lei non poteva immaginare che potesse mentire, deliberatamente, su di un simile argomento.

 

***

 

“La smetti di torturati su quella questione?” Alex guardò la sorella esasperata.

“Ha portato grave accuse, devo sapere se sono vere.” Affermò Kara e la ragazza alzò gli occhi al cielo.

“A parlare è il tuo istinto da giornalista.”

“Non ti infastidisce che la tua nuova amica potrebbe essere vittima della crudeltà e dei raggiri dei Luthor?”

“Mi fido del giudizio di Maggie.” Rispose Alex chiudendo il discorso, a lei Mon-El non piaceva e non si fidava delle sue affermazioni, ma Kara, invece, tendeva a dargli credito a causa del suo essere, istintivamente, incapace di vedere il male nelle persone, Lena Luthor unica eccezione rilevante.

“Dovresti parlargliene.”

“No, non la interrogherò sulle sue amicizie, mi ha detto più volte quanto ammiri Lena per come sia riuscita a salvare gli affari della famiglia malgrado ciò che suo fratello ha fatto.”

“Potrebbe sbagliarsi…”

“Oppure il principino che ti piace tanto potrebbe mentire.”

“Non credo che possa mentire, al massimo vi è stato un malinteso.” Alex alzò gli occhi al cielo, a volte l’estrema bontà di sua sorella era frustrante.

“Senti, scrivi a nostro cugino a Londra, lui saprà dirti se fidarti o no dei Luthor.”

“Clark?” Chiese lei valutando l’idea. “Potrebbe essere una buona idea.”

È una buona idea, su fallo subito e togliti il pensiero.” La incitò Alex e lei prese calamaio e penna iniziando a scrivere una lettera per il cugino Kent, si fidava del suo giudizio che arrivava sempre ponderato e giusto, la sua parola avrebbe messo fine ai suoi dubbi.

 

“Come osa farsi vedere in giro?” Lena andava su e giù per il salotto, ancora in tenuta da cavalcata, i guanti tenuti strettamente nel pugno, il cappello a cilindro fissato ai capelli e le guance appena arrossate dal vento o dalla rabbia.

Maggie sfilò la giacca e la gettò sul divanetto, sedendosi.

“Non pensarci…” Tentò, ma lo sguardo di fuoco che la donna le rivolse la fece tacere.

“E passeggiava con le Danvers! Sono sicura che ha messo gli occhi su una delle due.” A quelle parole Maggie fece una smorfia.

“Non credo che Alex sia il suo tipo.” Affermò sicura. Gli occhi di Lena si fermarono su di lei, questa volta in essi non vi era rabbia, ma un sussulto di paura. Maggie sbatté le palpebre sorpresa, ma prima che potesse essere sicura di quello che avesse visto Lena aveva già distolto lo sguardo e mascherato i suoi sentimenti.

“Non ha importanza, non voglio vederlo e se la mia strada dovesse incrociarsi ancora con la sua potrei non essere educata quanto oggi.”

“Posso capire. Avresti dovuto diffondere la verità su di lui, ora sarebbe…”

“Lo sai che non potevo. Non senza infangare il mio nome e distruggere il futuro che avevo davanti, per quanto triste, solitario e vuoto esso mi apparisse. E non posso neppure adesso.” Maggie sospirò e poi le indicò di sedersi.

“Calmati, Lena, sono sicura che non rimarrà qua a lungo. Non permettere che il passato e un solo uomo rovinino il nostro soggiorno in questa tranquilla contea. In particolare ora che tua madre è partita.” Sorrise e il viso di Lena si rilassò un poco.

“Non ha retto all’idea di un secondo ballo, questa volta nella casa in cui era ospite.” Commentò e Maggie annuì soddisfatta.

“Se avessi saputo che sarebbe stato così facile liberarti di lei avrei organizzato il ballo appena arrivate.”

“Ma poi non avresti avuto la possibilità di danzare con miss Danvers.” Lena osservò il viso di Maggie cambiare, mentre i suoi profondi occhi scuri brillavano un sorriso si aprì sulle sue labbra mettendo in mostra le due fossette sulle guance.

“Questo è vero.” Ammise la donna e Lena rise, mostrando la donna rilassata e tranquilla che in pochi conoscevano. “Sarà un ballo delizioso, non baderò a spese e tutti ci divertiremo, persino tu, che ballerai con la giovane Kara Danvers.”

A quelle parole Lena inarcò un sopracciglio, quasi come se fosse sorpresa che lei ricordasse il dettaglio.

“Forse…” Mormorò, ma Maggie fece un sorriso divertito.

“Una promessa è un debito.” Le ricordò.

“Forse.” Non cedette lei.

 

***

 

“Cara cugina,

La tua lettera mi giunge molto gradita, sono felice di sapere che tutto va bene e che Alex ha trovato una nuova amica con cui dividere la sua peculiare passione per le armi da fuoco.

Ti prego di far giungere a lei e ai miei zii tutto il mio affetto.

Riguardo alla tua prima domanda non posso risponderti che con un avvertimento: i Luthor sono una famiglia pericolosa. Non posso dire nulla contro Lena Luthor è sempre stata solo una comparsa nella vita di società qua a Londra, ma so, da fonti certe, che è una donna estremamente intelligente e di vasta cultura, il modo in cui ha salvato gli affari della sua famiglia ha stupito molti in senso positivo, ma rimane una Luthor e ha vissuto nella stessa casa di Lex. Il loro destino potrebbe essere simile oppure no. Se vorrai legarti d’amicizia con lei ti prego di fare attenzione.

Del principe di Daxam invece posso dire che è molto amato in società. Forse troppo.

È stato associato a Lex Luthor, ma se n’è distaccato al momento della sua caduta, forse perché scioccato dalle sue azioni, forse per non essere invischiato nella sua discesa verso il pubblico disprezzo, il carcere e la rovina. Ho parlato con lui varie volte e mi è sembrato un giovane gentile. Non so come mai ha lasciato Londra, ma so che dietro di sé lascia sempre uno stuolo di cuori infranti, malgrado io non abbia mai sentito nulla di disonorevole sul suo comportamento, e per questo ti suggerisco di fare attenzione.

 

Lois mi prega di salutarti e di rinnovare l’invito, per te e per tua sorella, a venirci a trovare. La vita a Londra è piena di impegni, ma avervi a casa sarebbe fonte di immenso piacere per entrambi. Oltretutto al Daily potrebbe esserci un posto che aspetta solo te.

Un saluto e un abbraccio dal tuo devoto cugino.

Clark Kent.”

 

“Tutto qui? Non mi sembra molto risolutore…” Alex prese la lettera e la rigirò alla ricerca di qualche altra frase.

“Lo sai che Clark non ama spettegolare e neppure portare giudizi senza avere delle prove.” Le ricordò Kara, ma anche lei era delusa, quello che aveva detto letto non aveva portato nulla di nuovo a ciò che già sapevano.

“Questa sera al ballo li vedremo tutti e due e allora, dal modo in cui si comporteranno, sapremo chi è in torto e chi nella ragione.” Decretò Alex e Kara annuì.

La sera del ballo era finalmente arrivata e, malgrado fosse felice dell’occasione che avrebbe movimentato Longbourn, provava anche una certa tensione. Avrebbe danzato con Lena? E Mon-El, si sarebbe fatto avanti formulando, magari, la volontà di iniziare un corteggiamento ufficiale?

 

 

 

Note: Nuovo capitolo! Aspettavate il ballo, lo so, ma prima abbiamo dovuto subire l’arrivo di questo nuovo personaggio… come mai tra lui e Lena c’è un’evidente ostilità? Chi avrà ragione? Si tratta tutto di un malinteso? E Kara saprà dirimere la questione?

Fatemi sapere cosa ne pensate del principe di Daxam! Ah no… meglio di no, altrimenti mi riempite i commenti con degli insulti! XD Ditemi cosa pensate dell’intera faccenda. ;-)

 

Intanto Maggie ha mandato gli inviti e il fatidico giorno è arrivato, nel prossimo capitolo, senza ulteriori indugi, ci lanceremo nelle danze. Lena non sembra più così convinta sul suo invito a danzare… cosa dite, si rimangerà la parola? E Kara, che non sembra aver nessuna voglia di danzare con lei, cosa s’inventerà?

Infine, il cugino Clark! Vi piace? J

 

Siete state velocissime a raggiungere i 5 commenti quindi non ho remore a chiedervene altre 5 per il prossimo capitolo!

A presto!

 

  
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