Film > Le 5 Leggende
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Autore: Roiben    26/03/2017    1 recensioni
Ancora poco, solo qualche metro, e infine sarà libero.
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«Tu chi sei?»
«Boogeyman, e tu?»
«Katherine»
Genere: Angst, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emily Jane Pitchiner, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Nuovo personaggio, Pitch
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Strada Verso Casa'
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capitolo 56 – Discordia




«Akh, brutto idiota! Esci fuori, immediatamente!» ringhia Pitch, marciando furioso lungo un sentiero deserto all’interno del parco. «Dove ti sei cacciato? Credi forse che non riuscirò a scovarti? Oppure speri di riuscire a rimanere nascosto abbastanza a lungo da vedermi andare in cenere?» inveisce adirato.


«Non è così» soffia una voce dall’alto.


Akh atterra leggero in mezzo al sentiero, proprio di fronte a Pitch, che gli sibila contro una piccola parte della sua nutrita collezione di insulti e imprecazioni. Lo spirito della Luce rimane immobile a farsi sommergere di male parole e non sembra per nulla intenzionato a controbattere. Così, alla fine, Pitch sbuffa piccato e gli volta bruscamente le spalle, riprendendo a marciare in direzione opposta.


Nemmeno un minuto dopo, tuttavia, avverte un frusciare di piume alle sue spalle e, voltando di poco il capo, scorge la figura blu dell’altro spirito che gli svolazza appresso.


«Che diavolo vuoi adesso?» sbotta insofferente.


«Parlarti» propone pacatamente Akh.


«Scordatelo. Per quanto mi riguarda, hai già parlato fin troppo».


Detto questo, Pitch riprende il cammino senza una seconda occhiata. Purtroppo per lui, Akh non appare decisamente intenzionato a lasciar correre e rapidamente gli si riaffianca.


«Che cosa vuoi fare?» domanda, suo malgrado preoccupato.


«Non sono affari che ti riguardino. Scompari dalla mia vista».


«Mi riguardano, invece» replica cocciutamente Akh. «Aspetta» lo prega, posando una mano sulla sua spalla ossuta.


«Non mi toccare» sibila Pitch, scrollandoselo di dosso con malagrazia. «O ti assicuro che lo trovo un modo per rispedirti al creatore» minaccia senza mezzi termini.


«Pensi sul serio che non l’avrebbe capito da sola?! Presto o tardi ci sarebbe comunque arrivata. Lo sai che lo avrebbe fatto. Ti secca solo non essere stato pronto nel momento giusto» recrimina Akh.


«Mi secca? Starai scherzando, voglio sperare. Tu non hai idea! Io non sono seccato, sono furioso. E se solo avessi ancora i poteri di cui disponevo qualche anno fa, a quest’ora non saresti altro che un insulso mucchietto di polvere. Ti è chiaro il concetto?».


«Cristallino» replica Akh asciutto.



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Hanno ripreso il cammino, questa volta affiancati e senza eccessiva fretta. Akh, di tanto in tanto, sposta lo sguardo su Pitch, provando inutilmente a immaginare il tenore dei suoi pensieri.


«Ci sono momenti in cui ho la sensazione che sia tutto sbagliato. Come faccio a decidere se ciò che sto cercando di fare sia giusto o meno? Come lo capisco?».


«In teoria, la decisione giusta dovrebbe essere quella che fa meno danni» prova Akh.


Pitch sbuffa una mezza risata sarcastica. «Beh, ma è fantastico! Ora posso affermare con estrema certezza di aver sempre preso decisioni sbagliate».


«Pitch…».


«Vorrei… solo fare la cosa giusta, per una maledetta volta nella mia vita. E vorrei poter non essere… egoista. Ma lei… non lo so, Akh. Ho come la sensazione che, qualunque decisione io possa prendere, finirò comunque col farle del male. Come faccio?».


«Forse la decisione giusta è far decidere a lei ciò che desidera» propone Akh.


Pitch lo guarda allucinato e scuote la testa.


«Ha sette anni! Potresti non averlo notato, immagino».


Akh replica con una smorfia seccata.


«L’ho notato, invece».


«Ah sì? Non sembrerebbe. Se non riesco a fare una scelta io, che ho alle spalle così tanti secoli, come puoi pretendere che lo faccia lei? E comunque non potrei mai scaricarle un peso simile sulle spalle. Non solo perché è troppo giovane, ma soprattutto perché non lo merita affatto».


«Tu sì?» vuol sapere Akh.


Pitch lo fissa diritto nei suoi occhi blu.


«Suppongo di sì» offre.


«E questo chi l’ha deciso?» si intestardisce Akh.


Le labbra di Pitch si piegano in una smorfia amareggiata.


«Chiedilo al primo spirito che incontri sulla tua strada. Cosa pensi che ti risponderà?».


Akh abbassa la testa, contrariato. «Giochi sporco» borbotta.


«Affatto. Mi limito a riportare i fatti, in modo anche piuttosto fedele. E tu, mio piccolo spirito della Luce, dovresti ben saperlo. Non la pensavi forse così anche tu, fino a pochi giorni fa?».


«Sì, è così. Ma non puoi farmene una colpa».


«Non lo faccio» assicura Pitch.


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«Forse… potrebbe esserci un’altra soluzione» prova Akh, dubbioso.


«Ma davvero?» chiede Pitch, squadrandolo con espressione ironica. «E quale sarebbe questa miracolosa soluzione?».


«Katherine» soffia Akh, visibilmente combattuto.


Pitch socchiude le palpebre e lo fissa sospettoso.


«Katherine, cosa?» incalza, deciso più che mai a capire se è solo aria che passa nel cervello di quello spirito sciroccato, o c’è dell’altro.


«Lei potrebbe essere la chiave per preservare il tuo nucleo».


«Non ti seguo. Di cosa stai parlando?» replica Pitch, dubbioso.


«Oh, andiamo. Non cercherai di farmi credere che non ti sei mai reso conto di ciò che fa, dell’effetto che ha la sua vicinanza su di te? Credi forse che io sia così stupido?» reagisce Akh.


«Non ne ho idea. Lo sei?» ribatte Pitch, che sta cercando di venire a patti con le parole dell’altro.


«No di certo!» sbraita offeso. Poi inspira e prova a darsi una calmata. «Quello che voglio dire è che potremmo cercare un modo per sfruttare questa particolarità a tuo vantaggio. Forse esiste qualche pratica in grado di trasferire parte della sua essenza all’interno del tuo nucleo per…».


Il resto della frase va irrimediabilmente perduto in un rantolo soffocato.


«Non osare toccarla, verme» sibila Pitch, serrando con forza le dita di una mano attorno al collo di Akh e reggendolo sospeso a mezz’aria. «Falle del male e io ti uccido. Non importa come, non importa quando. Troverò il modo e libererò per sempre il mondo della tua presenza».


Akh, intanto, sta cercando inutilmente di liberarsi dalla stretta di Pitch sulla sua gola; le sue unghie graffiano le dita dell’altro, senza tuttavia ottenere la libertà desiderata.


«La-lasciami» borbotta, afferrando il polso di Pitch e strattonandolo per levarselo di dosso. «Pitch! Accidenti… Non intendo farle alcun male».


Per tutta risposta Pitch ringhia e rafforza la stretta, fissandolo con odio e provando (senza risultati apprezzabili) a incenerirlo con lo sguardo.


Akh, esasperato, pianta le unghie nella sua mano e abbaglia i suoi occhi dorati con un breve lampo di Luce. Pitch sibila di dolore e finalmente Akh è libero e sbuffa per l’assurdità di quanto accaduto: l’ex Nightmare King lo ha appena minacciato di morte per difendere una bambina umana? Sul serio? “Molto presto il mondo andrà a rotoli”, riflette sconvolto.


«Si può sapere che ti prende? Non ho proposto di sacrificarla su un qualche stupido altare pagano! Sto solo cercando di trovare una soluzione al tuo problema, dannazione».


Pitch continua a guardarlo come se fosse la più orrenda delle creature sulla Terra. I riflessi argentei nei suoi occhi fanno pensare che non sia affatto disposto a tollerare altre idee malsane.


«Allora cerca una soluzione che non includa Katherine e la probabile prospettiva di metterla in pericolo» replica velenoso.


Akh sbuffa e si massaggia stancamente le tempie. “Maledetto Pitch Black!” borbotta mentalmente.



"Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità." (Michel de Montaigne)


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"Me ne vado in cerca di un grande forse." (François Rabelais)


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"La vita sceglie la musica, noi scegliamo come ballarla." (John Galsworthy)




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L’Angolino Buio e Polveroso dell’Uomo Nero (e dell’autrice a cui piace maltrattarlo)



Sono taaanto carini insieme, non è vero?

Ehm... Beh, non si sono ancora ammazzati a vicenda, in fondo. Direi che è un fatto positivo.

Comunque, sciroccato o meno, Akh ha, nel suo piccolo, cercato di dare un suggerimento a Pitch. Buono o pessimo che sia, è tutto da vedere.



Roiben






  
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