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Autore: Curly_crush    26/03/2017    0 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time



RIGHT PLACE, RIGHT TIME
 
2017

Le foto del bacio tra lei e Zayn avevano causato trambusto per circa un paio di settimane, poi nessuno ci aveva più filato dietro. Era un’altra storia archiviata, come molte altre. Bailey aveva potuto riprendere in mano la sua vita come voleva lei, per il primo periodo senza nessuna distrazione, concentrandosi sul lavoro e su come apprendere il più velocemente possibile come giravano le cose nell’ambiente delle professioniste. Aveva stretto una forte amicizia con alcune delle modelle che aveva sempre preso come esempio, e di questo ancora stentava a credere. Erano ragazze semplici, alla fin fine, giovani, a cui piacevano molte delle cose che piacevano anche a lei, ed era facile andarci d’accordo e chiedere loro consigli su come migliorare di giorno in giorno.
Le giornate erano piene, dalle prove dei pezzi da promuovere all’attività fisica, dalle apparizioni nei negozi in giro per il paese alle serate di gala a cui veniva invitata, e raramente si trovava a pensare a ciò che le era successo un anno primo. Ogni tanto Lucas le chiedeva notizie di Zayn o Harry, ma lei non ne aveva, di nessuno dei due. A dire il vero Harry qualche volta lo sentiva, ma erano pochi scambi di messaggi veloci, giusto per sapere se l’altro stesse bene, nulla di più. Di Zayn invece aveva perso le tracce. Sapeva che aveva pubblicato un album da solista, e lo aveva ascoltato una volta, ma erano troppe le canzoni in cui il sospetto che parlassero di lei la assaliva forte, così non lo aveva più inserito nelle sue playlist. Oltre alla carriera del ragazzo, quindi, non sapeva più niente. Almeno fino ad un certo punto.
 
Verso la fine dell’anno, tutti gli Angeli erano elettrizzati, e non era difficile capire cosa le eccitasse tanto. Era il periodo di selezioni per la sfilata di fine anno, l’evento al quale qualsiasi modella di un certo livello ambiva. Anche Bailey ci sperava fortemente, ma reputava anche di essere nella squadra da troppo poco tempo, così rispondeva sorridendo in silenzio ai gridolini delle altre che dicevano quanto aspettassero quella serata da tutto l’anno, dicendosi che anche il suo momento sarebbe arrivato. In ogni caso, avrebbe potuto guardarlo dalla prima fila, sarebbe stato comunque un grandissimo onore.
“Bailey, Macy ti vuole” L’avevano avvisata un mattino.
Macy era la responsabile delle apparizioni pubbliche di tutte le ragazze, lì dentro, era come se fosse un po’ il capo di tutto, a farla breve, così, una convocazione da lei non era proprio cosa da poco. Bailey si affrettò verso il suo ufficio, incredibilmente curiosa, ed emozionata come non mai. Aveva una forte speranza, ma non voleva illudersi per poi rimanere delusa quando la notizia non fosse stata quella che lei si aspettava, così continuò a borbottare tra sé e sé che doveva smetterla di farsi castelli in aria per tutto il tragitto. Finalmente, arrivata a destinazione, prese un respiro profondo, poi bussò.
“Vieni Bailey” La invitò la donna.
“Ciao, Macy”
“Come stai? Ti vedo trafelata” Indovinò.
“Oh, ho fatto un po’ di corsa” Ammise Bailey, accennando un sorriso tirato.
“Ti ho visto fare di meglio” Buttò lì la manager, alzando un sopracciglio.
“In che senso?” Indagò Bailey, sentendosi morire.
“Come sorrisi, dico, se quella sera ti presentassi in passerella con una smorfia del genere non sarebbe proprio il massimo” Disse Macy, questa volta sorridendo sincera.
Non seppe cosa rispondere, Bailey, non riusciva a seguire il discorso della donna. Inizialmente sembrava la stesse quasi licenziando, ora le parlava di una passerella che poteva benissimo essere quella dello show di fine anno. Cosa stava tentando di dirle? Si sentì arrossire fino alle punte dei capelli, si sentiva stupida, insicura come non le succedeva da tempo, soprattutto per il fatto che non sapeva come rispondere, né le andava di far capire alla donna che non aveva colto nulla del suo discorso. Avrebbe potuto mettersi a piangere, o ad urlare, da un momento all’altro.
 
“Coraggio, Bailey, ti abbiamo selezionato per il Victoria’s Secrets Fashion Show, mica per andare in guerra!” Esclamò Macy, alla fine.
“O mio Dio”
Le tre parole più stupide, comuni e bistrattate dell’intero vocabolario uscirono in un sussurro dalle sue labbra, paralizzandola. Tutto si era fermato, Bailey non riusciva a distogliere i suoi occhi sgranati dalla donna davanti a lei, né ad emettere un suono.
“Credo abbia un qualche collasso emotivo, o qualcosa del genere” Le sentì dire, per poi venire raggiunta da una risata che conosceva bene.
“Fa sempre così quando qualcosa a cui tiene si realizza – Aggiunse Lucas – Dalle un attimo”
Di nuovo, non si era mai sentita così stupida. Ma nemmeno così felice, e soddisfatta, e grata di ciò che aveva. Sentì le labbra distendersi in un sorriso, gli occhi finalmente riprendere la loro regolare apertura, come se fosse una statua che prendeva vita.
“Eccola…”
“Lucas, tu lo sapevi! Tu sai sempre tutto e non mi dici mai niente, mi farai morire, maledetto! – Sbottò Bailey, saltando in piedi ed andando ad abbracciare il suo responsabile, poi si voltò verso Macy – Grazie Macy, grazie infinite!”
“Ma davvero pensavi di poterne restare fuori?” Domandò lei, stupita.
“Beh, sono qui da solo un anno, e ce ne sono mille altre che sognano questo show…”
“Ma tu ne hai il diritto! Sei un Angelo! Se lasciassimo fuori te, o chiunque altra delle ragazze, potremmo chiudere i battenti!”
Era tutto vero. Bailey avrebbe sfilato per quel marchio, all’evento di moda più rinomato di tutto all’anno. E Zayn, che lei lo volesse o no, l’avrebbe accompagnata in qualità di ospite speciale.

 
Bailey era stata incredibile, si vedeva lontano un miglio quanto era agitata, per lui che la conosceva bene. Ma era riuscita a dissimulare, e agli occhi di tutti era apparsa come una professionista, bella come nessuno sarebbe mai riuscito a descrivere, da togliere il fiato, e sicura di sé. Per Zayn era stato difficile concentrarsi su ciò che stava cantando quando gli era passata accanto, aveva dovuto fare un grandissimo sforzo per distogliere lo sguardo e portarlo verso il pubblico, o sulle altre modelle, che erano pur sempre bellissime, ma nessuna emanava la luce che veniva da Bailey.
I loro sguardi si erano incrociati per un breve istante, quando lei era tornata indietro sulla passerella, si erano sorrisi, e Zayn era riuscito a prenderle una mano e tenerla per alcuni secondi, ignorando il battito forsennato del suo cuore. Decisamente non gli era ancora passata, nemmeno dopo un anno in cui non aveva avuto contatti con lei. Non si era sentito del tutto un idiota solo perché anche nello sguardo della ragazza gli sembrava di aver visto un residuo della luce che i suoi avevano quando stavano assieme. In fin dei conti, non si erano lasciati perché non si amavano più.
 
“Hai visto Bailey per caso?”
Un'altra testa che faceva di no, un’altra occhiata confusa.
“Grazie”
La cercava da circa mezz’ora, Zayn, non appena le luci sulla passerella si erano spente e quella miriade di modelle era tornata nel backstage per cambiarsi e dirigersi verso la festa successiva all’evento, ma di Bailey ancora nessuna traccia. Chissà dove si era cacciata.
“Zayn!”
Si sentì chiamare alle spalle, per poi voltarsi e trovare Lucas che gli andava incontro sorridendo. Okay, questa è fortuna.
“Lucas, ciao! Come stai?” Lo salutò, stringendogli la mano non appena fu alla sua portata.
“Alla grande, impazzirò questa sera. Tu sei stato fantastico, porca miseria, i miei complimenti!” Esclamò l’uomo, entusiasta come sempre.
“Grazie mille. È stato un gran bello spettacolo in generale, in effetti. Organizzato molto bene, avete fatto un ottimo lavoro” Ricambiò Zayn, sincero.
“Ah, non parlare con me, io non ho fatto niente – Replicò Lucas, sventolando una mano – Io ho solo fatto in modo che Bailey uscisse da dietro le quinte senza sembrare isterica quanto era”
La naturalezza dell’uomo lo spiazzò, tanto che Zayn si trovò a ridere immaginando la scena di Lucas che spingeva fisicamente una Bailey tremante sulla passerella.
“A proposito, la stavo cercando, sai dov’è?” Chiese, approfittando dell’occasione.
“Negativo, siamo in due. Non so proprio dove possa essere andata a cacciarsi quella mocciosa” Borbottò Lucas, guardandosi attorno.
“Lucas! Puoi venire un attimo?”
Una voce da un qualche punto indefinito chiamò il manager, distraendo la sua attenzione da Zayn.
“Scusa Zayn, devo andare. Ci si vede!” Disse, per poi scomparire senza lasciare al ragazzo il tempo di rispondere.
Alla fine di quella serata, Zayn aveva salutato talmente tante persone da rimanerne intontito, ma l’unico saluto di cui gli importava davvero non si era proprio fatto vedere, sembrava sparito nel nulla, invisibile, come qualcosa di soprannaturale, una creatura del cielo, un angelo.
 
2018
 
“Caroline, per favore”
“No, Zayn, non posso. Ho promesso”
Era già la terza volta che Zayn tentava di farsi dare informazioni da Caroline riguardo a Bailey, ma la donna non voleva sentire ragioni.
“Voi e la vostra stupida solidarietà femminile!” Sbottò Zayn, battendo un pugno sul tavolo.
“Zayn, devi andare oltre, è passato più di un anno” Replicò Caroline, in tono più dolce.
“Quasi due” Sibilò Zayn, scostandosi dalla mano della donna che gli stava accarezzando la spalla.
La sentì sospirare esasperata, ma ancora non gli disse niente. Aveva scoperto per caso, un giorno, che la stylist era ancora in contatto con Bailey, evidentemente l’amicizia che avevano stretto durante la collaborazione in Australia e il Giappone durava. Si era infuriato, in un primo momento, non capiva come Caroline avesse potuto tenere segreta una cosa del genere, quando sapeva benissimo che Zayn tentava di rintracciare Bailey dallo show dell’anno prima; poi però aveva pensato che sarebbe potuto tornargli utile, magari la donna avrebbe potuto aiutarlo, si conoscevano da anni ed erano molto legati. Ma evidentemente si sbagliava. Caroline non aveva mai fiatato, sapeva dove Bailey abitasse e quale fosse il suo nuovo numero di cellulare, e non aveva nessuna intenzione di rivelarlo a Zayn, neanche fosse un criminale.
“Dimmi solo perché”
“Perché è ora che tu ti rifaccia una vita senza di lei, e viceversa. Ci avete provato, non è andata. E io non voglio che tu stia qui a rovinarti l’esistenza per qualcosa che potrebbe non esistere più!” Sbottò Caroline, guardandolo storto.
“Potrebbe, hai detto giusto. Come potrebbe, invece, funzionare di nuovo!” Ribatté Zayn, deciso.
“Zayn, abbiamo fatto questo discorso circa un milione di volte. È stata Bailey a chiedermi di non aiutarti a cercarla”
“E tu devi proprio accontentarla? – La interruppe il ragazzo – Vorrei ricordarti che conosci me da molto prima di lei, pensavo volesse dire qualcosa per te”
“Non mi farai sentire in colpa, Malik, scordatelo. Io mantengo le promesse che faccio, questo è quanto”
“D’accordo”
  
Zayn sbuffò, fingendosi arreso, poi mosse alcuni passi verso Brooklyn, che giocava sul pavimento del salotto. Si sedette accanto a lei, accarezzandole la testa per attirare la sua attenzione.
“Ehi, Brooks, come stai?”
“Bene. Perché litighi con la mamma?” Domandò la bimba, facendolo sentire estremamente in colpa.
“Stavamo solo avendo uno scambio di opinioni, non litigando – Ridacchiò Zayn – Te la ricordi la zia Bailey?”
“Oh sì, è sempre più bella” Sorrise Brooklyn, gli occhi luminosi.
“L’hai vista?”
“Sì, siamo andate a trovarla un po’ di tempo fa” Annuì lei, facendo spallucce.
“Chi siamo andate a trovare, amore?” Domandò Caroline, comparendo alle loro spalle.
“Bailey, mamma. A New York” Rispose la bambina, candida.
Zayn scoppiò a ridere, vedendo l’espressione infuriata di Caroline, poi si alzò in fretta, per schivare una ciabatta volante.
“Beata innocenza” Dichiarò, guardando la donna.
“Sei una persona orribile, Zayn Malik” Sbottò lei, stringendo gli occhi a fessura.
“Io non le ho chiesto niente, giuro” Si giustificò, alzando le mani.
Caroline continuò a guardarlo male fino a che Zayn sparì dalla sua vista, dietro il muro della cucina. Si guardò attorno, emettendo un sospiro, poi notò qualcosa di parecchio interessante sopra il tavolo. Si avvicinò velocemente, tendendo le orecchie per sentire anche il minimo spostamento di Caroline dall’altra stanza, ma sembrava voler rimanere a giocare con Brooklyn. Perfetto, pensò, afferrando il cellulare della donna e scorrendo i messaggi fino a trovare il nome Bailey. Giornata fortunata, Zayn, cerca di sfruttarla per favore.
Scorse i messaggi che c’erano, rallentando quando gli sembrava ci fosse qualcosa che potesse servirgli, fino a che uno in particolare attirò la sua attenzione. Un indirizzo. Città, via, numero. Tutto quello che gli serviva. Dando un’altra occhiata alle sue spalle, estrasse il suo cellulare, scattò una foto al messaggio e se lo rimise in tasca, posando quello di Caroline sul tavolo, poi tornò in salotto.
“Io vado” Annunciò, chinandosi per baciare Brooklyn sulla testa.
“Ci vediamo, persona orribile”
“Ciao Caroline, ti voglio bene – La salutò – Grazie per la chiacchierata”
“Ipocrita”
Zayn rise, poi sgusciò fuori rapido. Riflettendoci sopra un attimo, era stato fin troppo facile ed era impossibile che Caroline non l’avesse beccato, avrebbe potuto benissimo coglierlo in flagrante e cacciarlo da casa sua. Se solo avesse voluto. Ma forse non voleva. Forse voleva che Zayn frugasse nel suo cellulare fino a trovare l’indirizzo di Bailey, forse voleva aiutarlo, in fondo. Così facendo, aveva pur sempre mantenuto la promessa fatta a Bailey, non era mica stata lei direttamente a dare informazioni al ragazzo. Zayn sorrise, sentendosi estremamente leggero, e fiducioso. Caroline gli voleva bene davvero, ed era stata la prima a capire che il suo affetto per Bailey andava ben oltre la semplice amicizia, non avrebbe mai potuto negargli un aiuto se serviva a vederlo felice.
Ora Zayn doveva solo sperare che quella spedizione non si rivelasse del tutto inutile, e soprattutto che Bailey non lo respingesse alla sola vista. Non pretendeva di riprendere la loro storia da un giorno all’altro, Zayn, ma aveva bisogno di parlarle, e di mantenere la sua, di promessa, fatta quasi due anni prima.

 
“Giornata intensa oggi, principessa?”
“Parecchio Rodney, ma adesso sono a casa, finalmente” Rispose Bailey, sospirando di sollievo e ricambiando il sorriso del portiere, sempre così gentile con lei.
Era come avere un altro nonno, si preoccupava sempre che lei stesse bene, che si riposasse abbastanza nonostante gli orari e i mille spostamenti che a volte era costretta a seguire, e aveva preso a chiamarla con questo soprannome che a volte la faceva ancora arrossire e sentire davvero speciale e ammirata. Lo salutò con una mano e un bacio volante, poi si diresse verso l’ascensore, esausta.
Era tornata quel mattino da un viaggio lampo a Parigi per promuovere una nuova linea di borse di un marchio francese, e non aveva visto il suo appartamento per tutto il giorno, rimanendo in giro per altri mille impegni. Non vedeva l’ora di buttarsi sul letto a dormire.
Poco prima che le porte dell’ascensore si richiudessero, venne raggiunta nell’ascensore da un ragazzo completamente coperto, indossava occhiali da sole, berretto e sciarpa, nonostante il tempo fuori non fosse ancora così terribile. Bailey iniziò a sentirsi irrequieta, non le piaceva non poter vedere in faccia le persone che le stavano vicino.
“A che piano va?” Chiese, facendosi coraggio.
“Prima tu” Rispose il tipo, a voce bassa.
Ci manca solo uno stalker psicopatico oggi, pensò fra sé e sé, indecisa se premere il pulsante del suo piano oppure un altro e farsi i restanti a piedi. Sarebbe svenuta sulle scale, probabilmente, ma tutto pur di impedire a quell’individuo losco di sapere dove abitava. Così, premette il tasto del quarto piano, quindi ben quattro rampe di scale la separavano dalla sua agognata meta.  
 
Controllando lo sconosciuto solo con la coda dell’occhio, realizzò che la voce e l’accento le avevano ricordato qualcuno, ma non ci fece troppo caso. Non poteva essere, e lei non poteva fidarsi ad intraprendere una conversazione con quel tipo, chissà che cosa poteva girargli per la testa. Giunti a metà fra il secondo ed il terzo piano, il ragazzo allungò un braccio in direzione di Bailey, che si scansò prontamente. Ma lui non mirava alla ragazza, bensì al pannello di controllo dell’ascensore. Premette il tasto di blocco, e quello si fermò.
“Ma che diavolo fai?!” Sbottò Bailey, allontanandosi il più possibile, per quanto poteva in quel piccolo spazio.
“Dejà-vu, non ti pare?” Chiese il ragazzo, udibilmente divertito.
Bailey sentì il cuore iniziare a batterle troppo forte nel petto, i nervi irrigidirsi. Non era per niente a suo agio.
“Senti, sto facendo boxe ultimamente, non so chi tu sia né cosa voglia da me, ma ti avverto: non provare a toccarmi” Lo avvisò Bailey, per niente sicura di ciò che stava dicendo.
Sperò solo che lo sconosciuto non avesse percepito l’incertezza nella sua voce. Lui, al contrario, rise leggermente. Anche quella risata le risultava familiare, ma la paura era troppa in quel momento per focalizzare chi le ricordasse.
“Okay, forse presentarmi così non è stata la migliore delle tattiche” Ammise il tipo, iniziando a levarsi la sciarpa.
Si tolse anche il cappello e gli occhiali da sole, sistemandosi poi i capelli con una mano ed alzando lo sguardo verso Bailey, che ancora lo guardava sospettosa, temendo che estraesse un coltello o qualcosa del genere.
“Zayn?!”
 
Dall’anno prima, Bailey non lo aveva più visto, almeno non personalmente, e mai più così da vicino. Era sempre difficile da guardare e credere che fosse reale. Si era lasciato crescere la barba, e anche i capelli avevano raggiunto una buona lunghezza. Il suo sorriso era sempre così dolce, e sembrava incredibilmente felice di vederla.
“Proprio io” Annuì lui, aprendo le braccia.
“Ma sei completamente impazzito?” Gridò Bailey, improvvisamente carica d’adrenalina e furiosa come non mai.
“Bay, sono io, non voglio farti del male – Replicò Zayn, dolcemente – Volevo solo parlarti”
“E ti pare il modo? Terrorizzarmi così?”
“Oh dai, non mi dirai mica che sei una di quelle modelle che si sentono perseguitate dal mondo? Non eri così, poco tempo fa” Sbuffò Zayn.
“Infatti non lo sono, non mi sento perseguitata da nessuno – Negò Bailey – Ma ti sei visto ? Ti pare il modo di presentarti? Se volevi parlarmi bastava chiedere”
Il sorriso era scomparso improvvisamente dalle labbra di Zayn, ora la guardava incredulo, sembrava quasi offeso.
“E come, Bailey? Come facevo a raggiungerti, visto che hai cambiato numero e per avere il tuo indirizzo ho dovuto circuire Caroline?”
“Cos’hai fatto a Caroline?” Domandò Bailey, spiazzata.
“Ho solo frugato un po’ nel suo cellulare, niente di altamente criminale – Rispose velocemente Zayn, per poi riprendere – L’anno scorso ti ho cercata per almeno un’ora in quel dannato backstage, ma tu eri sparita nel nulla! Tu non mi vuoi parlare, non mi vuoi vedere e non vuoi avere niente a che fare con me, ecco perché ho dovuto ricorrere a questi trucchetti da sfigato!”
 
La ragazza rimase per un momento senza parole; erano poche le volte che aveva litigato con Zayn, ed erano sempre state troppo intense, capaci di portarle via le forze, come una corsa in pieno inverno, e quell’aspetto non era cambiato. Per nulla.
“Io non… Non è vero” Riuscì a mormorare, appoggiata contro la parete.
“Perché?” Chiese Zayn, in un sussurro, ignorando la flebile risposta di Bailey.
“Perché cosa?”
“Perché non vuoi più saperne niente di me? Cosa ti ho fatto?”
Bailey vide le guance di Zayn colorarsi leggermente di rosso. Sapeva quanto il ragazzo odiava mostrarsi fragile ed era un aspetto che ogni volta la metteva ko.
“Non è vero che non ne voglio più sapere di te” Ammise, in un sussurro.
“E allora perché non mi hai aspettato l’anno scorso?” Insistette Zayn.
“Non pensavo che ci tenessi così tanto a vedermi” Mentì Bailey, ricordando quanta fatica avesse fatto a sorridergli e basta durante lo show, quanto male fosse stata dopo essere letteralmente scappata dal backstage della sfilata, quanto avrebbe voluto tornare indietro per stringere Zayn a sé e non lasciarlo più.
In quel momento, tutte le sensazioni che aveva represso da più di un anno a quella parte, stavano riaffiorando, ma non poteva perdere il controllo, aveva già visto come sarebbero andate le cose e non era quello che voleva per il suo futuro.
“Non le sai ancora dire le bugie, Bailey – Replicò Zayn – E poi dai, con tutto il ben di Dio che c’era su quel palco io mi sono imbambolato su di te e basta, porca miseria! Come fai a dire una cazzata del genere?”
“Sono stanca, Zayn, lasciami andare a casa” Lo pregò lei, sull’orlo delle lacrime.
“Ti scongiuro Bailey, non piangere. Mi uccidi. Sono venuto per farti sorridere, non per vederti così” La implorò Zayn, muovendo un passo verso di lei.
“Se piango te ne vai?” Domandò Bailey, testarda.
“No”
“Cosa devo fare perché tu te ne vada? Dimmelo, per favore”
Zayn la guardò un momento, incerto, un barlume di terrore negli occhi. Si portò le mani a coprire il viso, poi annuì.
“Okay, se è quello che vuoi… - Borbottò, poi aggiunse – Dimmi che non mi ami, che non mi hai mai amato e che non vuoi più stare con me, mai più. Convincimi di questo, e farò ripartire l’ascensore”
 
Non di nuovo. Bailey si era già trovata a dover rispondere ad una richiesta del genere, con Harry, ed era stata talmente illuminante che poi alla fine aveva perso, ovviamente, sia lui che Zayn. Ora però era diverso. Non era più costretta a scegliere, c’era solo Zayn davanti a lei, che le chiedeva di essere onesta per l’ultima volta. Come poteva dirgli di non volerlo più, quando lo sognava quasi tutte le notti e non desiderava altro che lui fosse lì a stringerla? A chi altro avrebbe fatto del male ora, se non a Zayn e a se stessa? Perché continuare a privarsi della felicità totale quando era ad un passo da lei?
“Perché?” Gli chiese, senza neanche sapere che risposta volesse.
“Perché te l’ho promesso, due anni fa. Ti ho promesso che sarei tornato a prenderti, così eccomi qui. Ma c’è di più – Rispose Zayn, facendo poi una pausa che convinse Bailey ad avvicinarsi al ragazzo, in attesa del proseguo – Vorrei rinnovare il proposito”
Bailey guardò le labbra di Zayn piegarsi in un sorriso, probabilmente divertito dall’aspettativa negli occhi della ragazza, per poi incatenare lo sguardo al suo e rimanere così, in attesa, senza parlare.
“Non posso prevedere il futuro, ma posso impegnarmi con tutto me stesso affinché tu sia la ragazza più felice di questo mondo. Prometto di amarti, di darti tutto ciò di cui hai bisogno, protezione, sicurezza, fiducia, e di lottare con tutte le mie forze nei momenti difficili per non perderti. È già successo una volta e non sono più disposto a farlo, ho imparato ormai. Adesso sta a te, bimba”
Nemmeno la migliore attrice di Hollywood sarebbe riuscita a rimanere impassibile davanti ad un’intensità del genere, così alla fine Bailey fu costretta a cedere ed a scoppiare in lacrime, sperando fosse l’ultima volta. Voleva dare una risposta a Zayn che fosse degna del discorso che lui le aveva fatto, ma in quel momento i singhiozzi la scuotevano senza darle tregua. Sentì le braccia tremanti del ragazzo stringersi attorno al suo corpo, il suo profumo riempirle le narici, il cuore battere all’impazzata contro il suo petto.
“Ti amo, Zayn. Ti amo. Voglio renderti la persona più felice dell’universo, e ti giuro che ci proverò con tutta me stessa. Mi sei mancato da morire” Riuscì a sputare fuori ad intermittenza.
Sentì Zayn ridere leggermente, per poi rimanere in silenzio di nuovo e stringerla più forte, fino quasi a farle male, e nascondere il viso sulla sua spalla per alcuni istanti.
“Mi puoi baciare per favore?” Lo implorò Bailey, allontanandosi di poco dal suo petto.
Quando Zayn alzò il volto, lei vide che i suoi occhi erano arrossati, ma brillavano di quella felicità che gli aveva visto solo quando stavano assieme, e riconobbe che i suoi probabilmente emanavano la stessa luce.
“Aprirti la porta quella volta è stata la miglior scelta che potessi fare, anche se non era il momento adatto. Ti amo, Bailey, ti amavo e ti amerò per sempre” Sussurrò Zayn, prima di posare le lebbra su quelle della ragazza e sfiorarle solo un momento, con la delicatezza di un velo.
“Ci siamo adesso però” Mormorò Bailey, contro le sue labbra.
“Dove?”
“Nel posto giusto al momento giusto, Zaynie"



Curly space
SBABAMMMMMM. GENTE. E' FINITA. Ommioddio pensavo non ci sarei mai riuscita, ma finalmente il tick su "Completa" è stato spuntato. Oddio che sollievo.
Due anni fisici di storia (se non quasi tre, devo controllare). Sono sfinita. Ma sono anche felice di averla scritta. Non so cosa dire, davvero, sono balba.
Vi dico solo che l'epilogo è stata la parte più difficile in assoluto (e ce ne sono state di difficili da fare, visti i vari sviluppi della realtà eh), ci ho messo un sacco e non ero mai soddisfatta di quello che scrivevo.
Forse è un po' scontato come finale, forse avreste preferito qualche colpo di scena in più, e giuro che ci ho pensato (almeno per lavarmi la coscienza), ma alla fine ho pensato che questo fosse il più giusto da scegliere. 

Così, eccoci qui. Una Bailey supermodella, uno Zayn un po' James Bond, che alla fine si ritrovano e l'amore trionfa.
Avrei potuto dare un poì più di credito agli altri personaggi, soprattutto ad Harry che, insomma, è l'altro protagonista, ma mi sarei incasinata e basta. Potrei scrivere uno spin-off dal suo punto di vista, ma non lo farò, ci tengo alla mia salute mentale, io. E poi ho già qualcosa nel forno per il nostro Harry, state all'erta ;)
Beh, come al solito, spero di leggere i vostri commenti su questo capitolo e spero che in generale la storia vi sia piaciuta.
Vi ringrazio infinitamente per avermi seguito, aver pazientato, aver gioito e sofferto con i personaggi e niente, siete delle grandi. <3 

Alla prossima, 

Curly crush xx

 
P.S.: se alla fine di quest'anno Zayn è veramente tra gli ospiti del VSFS, ricordatevi di me e tenete d'occhio i telegiornali per vedermi mentre mi butto da qualche ponte. Byeeeeeeeee X)
 
 
 
  
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