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Autore: Elsinor    27/03/2017    4 recensioni
Il Krampus è un mostro leggendario che viene a Natale per i bambini cattivi. Gellert Grindelwald ha sempre amato le leggende e non è mai stato un bravo bambino, e il professor Krass, suo insegnante a Durmstrang, lo sa bene.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Gellert Grindelwald
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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«Quando hai visto il Mantello della Morte l'ultima volta?» domandò Grindelwald, gli occhi spalancati.
Il Krampus, come prima, si limitò a ringhiare debolmente.
«Ti aspetti che sappia misurare il tempo?» sbottò infastidito Krass «E non vedo perché insistere su questa personificazione primitiva della Morte invisibile.»
«Fate silenzio!» gli ordinò Grindelwald esasperato «Hai mai sentito parlare di...» e disse una parola inglese che Krass non capì. Il Krampus rispose negativamente, e allo stesso modo rispose agli accenni di Grindelwald a una Pietra e a una Bacchetta.
La neve continuava a cadere e Krass sapeva quanto fosse pericoloso continuare a restarci sotto.
Appellò la sacca da viaggio per estrarne la tenda, un pacchetto di stoffa cerata ripiegato fino stare in una mano. Bastava un gesto della bacchetta per montarla, anche se con la bacchetta di Grindelwald ogni incantesimo risultava faticoso e alieno come scrivere con la mano non dominante.
Si mise da solo al riparo sulla soglia e osservò Grindelwald a braccia incrociate.
«Solo i bambini possono vederti?» stava chiedendo. La sua voce ora era stanca e venata da una punta di insofferenza «Perché?»
«Sì.» il Krampus non seppe rispondere all'ultima domanda.
«Qual è il tuo nome?»
Il Krampus di nuovo si limitò a ringhiare.
«Non ne ha uno,» spiegò Krass «è il padrone a darglielo.»
«Glielo darete voi.» concluse Grindelwald, seccato «Non mi interessa.» voltò le spalle al Krampus e venne incontro al professore. Tese la bacchetta, la mano tremava.
«Ridatemi la mia. Aspettate, mettiamole entrambe a terra insieme, pas de trucs
Scambiarono le bacchette.
Grindelwald si insinuò sotto la tenda come se fosse stato invitato. La sua faccia aveva un livore malsano sotto lo sporco. Teneva i denti serrati e respirava con affanno.
Krass lo ignorò, impugnò la propria bacchetta, tirò su la sacca da viaggio e tornò dal Krampus.
Prese dalla sacca un piccolo scrigno in legno di tasso rinforzato da fasce di ferro, lo mise a terra e puntò la bacchetta. Come sembrava più facile, ora!
«Entra.» ordinò al Krampus quando lo scrigno diventò abbastanza ampio da contenerlo anche sdraiato.
Il Krampus si alzò in piedi, la schiena curva e le braccia rattrappite sul petto, i ceppi spessi ai polsi. Non si scrollò nemmeno la neve di dosso, ricadde da sola, così come le catene che tintinnando lo seguirono.
Quando le punte delle corna scomparvero dentro lo scrigno, Krass lo richiuse e lo riportò alle dimensioni originali. La serratura si chiuse con uno scatto e Krass lasciò scivolare il bottino nella sacca. La caccia era conclusa.

«Volete ancora espellermi?» gli chiese Grindelwald appena tornò alla tenda. Oltre la soglia c'erano alcuni scalini di pietra da scendere, dopodiché si entrava in un locale molto spartano dal soffitto a botte, umido e simile a una cantina.
Grindelwald si era già accomodato e aveva persino acceso le torce alle pareti. Era seduto sulla cassapanca, uno dei pochi pezzi di mobilio. Aveva lasciato cadere il mantello ed era impegnato a sbottonare, slacciare e togliere altri strati con una mano sola. L'altro braccio pendeva inerte dalla spalla in giù, e a giudicare dalla smorfia di Grindelwald faceva anche male.
Krass gettò il proprio mantello sul tavolo di legno grezzo al centro della stanza. Cercò la porzione di stoffa sfilacciata dal coltello e puntò la bacchetta per ripararla.
«Lo farei se fosse il modo più efficace di farti soffrire.» rispose a Grindelwald.
«Avete promesso di riportarmi a casa, ormai.» Grindelwald tratteneva il respiro ogni volta che sfiorava il braccio inerte «"In un solo pezzo".»
«Il dolore vero non lascia segni, e tu dovresti già saperlo.»
Grindelwald aveva finito per ricorrere alla bacchetta e stava meticolosamente demolendo le cuciture della manica sinistra. Non alzò lo sguardo.
«Hai rotto il braccio?» chiese Krass.
«La spalla.» rispose Grindelwald «Credo.»
«È uscita.» considerò Krass lanciando un'occhiata all'articolazione scoperta. La clavicola disegnava un angolo retto col braccio e l'estremità al vertice sembrava sul punto di bucare la pelle «Va rimessa a posto subito. Da solo non ci riuscirai.»
«Lo supponevo.»
«È per questo che mi hai restituito la bacchetta?»
«Anche.» Grindelwald si strofinò la faccia ancora sporca con la manica sana. Il resto di quella che era stata una maglia aderente gli pendeva addosso «E perché, considerato che siete quello che più odio, siete il mio insegnante preferito.» lo disse senza nessun calore. Krass ne fu doppiamente soddisfatto, anche se non capiva perché avrebbe dovuto provare soddisfazione.
«Sdraiati.» gli ordinò.



















Angolo dell'autrice: non so quanto stiate pensando male, ma vi assicuro che il prossimo capitolo non violerà il regolamento del sito! Il prossimo capitolo sarà l'ultimo, ebbene sì. La caccia è conclusa, ma tra Krass e Grindelwald ancora no. Che siate team Krass, team Grindelwald o team Krampus, recensite e seguite fino alla fine!
   
 
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