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Autore: Butterflix2002    01/04/2017    0 recensioni
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Questa è la storia del gruppo degli Star Criceto, un gruppo di personaggi noti e non noti a tutti che per un imprevisto si conoscono e scoprono che possono essere più di quello che sanno.
"C'era una botola che gli permetteva di osservare le stelle. Erano apparentemente minuscoli punti insignificanti, ma si sa che in realtà sono infinitamente più grandi di qualsiasi creatura vivente. Tutto sommato, le stelle erano un po' come lui."
Characters created by me, ZhuZhu Pets, Hamtaro, Nintendo, Disney
Nota: Questa storia è pubblicata anche su Wattpad.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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È strano come qualcosa di così banale possa diventare invece di fondamentale importanza. Mr. Squiggles si chinò e raccolse quel fragile ma vitale fiore … Ma come siamo arrivati a questo punto? Facciamo un po’ di chiarezza. Ricordo quel giorno, o forse no …

È Plushland, un mondo parallelo al nostro. È abitato dai personaggi delle più celebri saghe, come il baffuto Mario, l’impacciato Luigi, il simpatico Paperino, la bella Zelda, la povera Tristezza, il dolce Bob (sempre assieme al suo Tim) e altri più o meno noti. Ecco, tra questi ultimi abbiamo dei criceti speciali, provenienti dal mondo degli ZhuZhu Pets: il principale è Mr. Squiggles. È un criceto dalla pelliccia soffice tendente all’arancio, ha un dolce musetto e delle piccole zampette. Porta sempre un mantello che da un lato è rosso accesso e dall’altro è giallo luminoso. Gli arriva fino alle zampette, ma nonostante ciò non inciampa mai (vi spiegherò meglio perché). La sua peculiarità è l’aspetto dei suoi occhi: sebbene siano piccolini e di un buio nero, fanno capire subito che non è il tipo facilmente sottomettibile. Lì non sarà né il più famoso, né il più forte, né il più alto, ma una cosa è certa: sa di essere speciale. Sì, a dir la verità è leggermente presuntuoso, ma non significa che sia cattivo.
Non inciampa per una semplice ragione: quel mantello gli permette di volare. Già, lui narra che appena nato, gli sia apparso un mago il quale gli abbia conferito dei misteriosi poteri. Tuttavia non sapeva come usarli, per questo gli abitanti di Plushland non gli credevano.

Una sera d’estate, stava girando con lo skate per le strade della città, quando ad un tratto vide passare per di lì Daniel, il re. Sì, erano tutti sotto una monarchia, ma nessuno se n’era mai lamentato. Daniel era un orsetto di chiaro colore, con la sua scintillante corona sempre al capo e con la classica veste sfarzosa … il classico re, insomma. Dani teneva in mano un gelato mentre chiacchierava con una delle sue guardie del corpo. Tutti lo adoravano e Mr. Squiggles non era da meno. Così corse ad inchinarsi, ma fermò lo skate troppo tardi andando a far cadere il re con il suo povero gelato alla nocciola …
Daniel sgranò gli occhi e controllò d’istinto il suo dessert: era ormai immangiabile. Appoggiandosi alla sua guardia si alzò e urlò al criceto:
“MA SEI MATTO? CHE TI È SALTATO IN MENTE? POSSIBILE CHE DEBBA ESSERE SEMPRE TU A COMBINARE GUAI? QUANDO IMPARERAI A CHIUDERTI IN CASA E A RESTARCI? POSSIBILMENTE SENZA FARE DANNI CHE SOLO TU SAPRESTI FARE??”
Mr. Squiggles abbassò lo sguardo e disse insicuro come solitamente non era:
“Volevo soltanto salutarla …”
Il re lo osservò, poi voltò lo sguardo verso la sua guardia e pochi secondi dopo, risero all’unisono. Mr. Squiggles non comprendeva il motivo di quell’ilarità, che gli venne spiegato pochi secondi dopo.
“Come se a me importasse di essere salutato da te la sera tardi! AHAHAHAHAHAH! Dai, su, Seb, torniamo al castello” e così dicendo se ne andò senza voltarsi per un saluto o per qualsiasi altra cosa. Mr. Squiggles avrebbe tanto voluto che qualcuno lo amasse così tanto da non riuscire ad allontanarsi senza girarsi a guardarlo … purtroppo era solo, perché era magico e perché era presuntuoso. Chi mai sarebbe potuto diventare suo amico? Tornò a casa lasciando lì lo skate.

Accese una debole luce e si mise sotto quelle coperte piene di fessure. Non riusciva a dormire. Stava pensando alle parole di Dani … alzò gli occhi al soffitto: c’era una botola che gli permetteva di osservare le stelle. Erano apparentemente minuscoli punti insignificanti, ma si sa che in realtà sono infinitamente più grandi di qualsiasi creatura vivente. Tutto sommato, le stelle erano un po’ come lui. Ad un certo punto, qualcosa attirò la sua attenzione. Vide una scia velocissima, che però non era la coda di una cometa. Il colore era troppo strano … tanto strano da far alzare il nostro eroe per andare a controllare …
   
 
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