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Autore: David99    07/04/2017    1 recensioni
Il mondo intero è scosso da un attacco ad una base della Marina, mossa da una misteriosa Alleanza pirata, capitanata da un misterioso uomo conosciuto e temuto dalla Marina. Tutto ciò una settimana prima degli eventi di Punk Hazard.
Poco dopo gli eventi avvenuti sulla suddetta isola, il misterioso leader dell’Alleanza andrà, per motivi sconosciuti, ad incontrare Luffy e la sua ciurma, e questo sarà solo l’inizio di una serie di eventi che li porteranno a vivere una delle avventure più pericolose che abbiano mai vissuto!!
Questa è una fan fiction che avevo in mente da molto tempo ma che solo ora sono in grado di pubblicare, spero vi piaccia :).
Ah, e sì, si svolge tra Punk Hazard e Dressrosa. Molti di voi si chiederanno come questo sia possibile … ma preferisco evitare di svelarvi troppo, quindi buona lettura a tutti! ;)
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Clown, Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Benvenuti al quarantunesimo capitolo della mia fan fiction!!
Questo capitolo, come potete intuire, non conterrà scontri o azione in generale, in effetti si può quasi considerare un capitolo di transizione.
Ciò nonostante, non significa che sarà inutile, anzi tratterà alcuni spunti per gli sviluppi futuri … però preferisco non dirvi troppo, quindi leggete e vedrete ;).
Ma prima, come al solito, passo a rispondere ai commenti arrivati nello scorso capitolo:


NEON GENESIS KURAMA: Il potere del protagonista di Persona devo dire che è molto bello ed originale, ma soprattutto parecchio utile in qualsiasi situazione. Le creature della mitologia greca sono moltissime, posso solo immaginarmi quante cose possa fare con quei mostri.
Per quanto riguarda Owari, sono arrivato alla settima puntata, devo vedermi l’ottava, e per ora mi sta piacendo molto. La trama è molto particolare, e per come si sta sviluppando sono molto curioso di vedere come proseguirà.
Molto bene, non pensavo che Shingeki venisse sottotitolato così in fretta. Meglio così, visto che sono parecchio curioso di vedere come sarà questa nuova stagione, visto che la prima mi era piaciuta molto. Se tutto va bene potrei vederla prima di venerdì prossimo, così facciamo insieme un piccolo commento della prima puntata XD ;).
Comunque, sono contento che il capitolo ti sia piaciuto.
Già, Karkinos si è dimostrato molto più resistente di quanto già non sembrasse, costringendo addirittura tutti alla ritirata, tanto da far sacrificare anche Han. Complimenti per aver intuito un suo possibile decesso, vedrai se hai ragione anche riguardo al fatto che ci sarà un'altra morte tra i pezzi grossi dell’ARCK ;).
Ed adesso la situazione si fa complicata, tra molti distrutti psicologicamente ed altri stanchi fisicamente. Vedrai in questo capitolo come si evolverà la vicenda.
Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento :).


Ed ora ecco a voi il capitolo, spero vi piaccia :).


Capitolo 41: Un ritorno sofferto



La battaglia che si era svolta in cima alla montagna, per la precisione davanti alla base dell’Alleanza, si era conclusa per le 15:00.
Svariate perdite avevano colpito entrambe le fazioni: Nagi Naga era deceduto precipitando dalla montagna, Black Bart era stato eliminato da Franky, Kutter Fan era stato sconfitto da Kinemon, che però aveva deciso di risparmiarlo, e Luffy aveva trionfato su Karkinos, non riuscendo però a dargli il colpo finale. Come se non bastasse, Leonard era stato “sconfitto” da Reginald, ed aveva deciso di unirsi all’ARCK.
Da parte dell’ARCK, invece, le sconfitte maggiori erano state: Sanji, messo al tappeto da Ken; Zoro, che era stato sopraffatto da Alexander; Law, che era stato messo K.O. da William; e, forse la perdita più grave, Han Rajin, che si era sacrificato per garantire la fuga al gruppo, finendo per essere ucciso da Karkinos in persona.
Nonostante tutto, però, erano riusciti nell’intento di riprendersi Caesar, il che gli poteva garantire un vantaggio tattico sugli avversari …
Tuttavia, non si poteva di certo considerare una vittoria la loro, soprattutto per due motivi: avevano perso la maggior parte del loro gruppo, che oramai poteva contare solo su pochi individui e, soprattutto, perché tutto si stava svolgendo secondo il diabolico piano di Karkinos, che infatti aveva deciso di lasciarli scappare con Clown … che cosa aveva in mente??
Fatto stava che, dopo la conclusione della battaglia, ora il gruppo si stava dirigendo nuovamente verso il villaggio, anche se questa volta erano tutti distrutti, fisicamente per la stanchezza e psicologicamente per le perdite subite …

Ma, mentre il gruppo procedeva, c’erano due individui che non li stavano seguendo. Questi erano Teiko e Misa, che, da dopo la morte di Han, erano rimasti inginocchiati a terra, disperati per la perdita di quello che consideravano come un fratello …
“P-Potevo salvarlo … perché? Perché non ho fatto niente??” domandò Yashi, disperata per l’avvenimento. “Perché non ho compreso prima quello che provava per me? Forse, se l’avessi compreso prima, ora sarebbe …”
La bruna non riuscì nemmeno a completamente la frase da quanto era sconvolta. Avrebbe tanto voluto rincorrere quel bastardo che aveva osato uccidere colui che l’aveva sempre amata, ma sapeva bene che sarebbe solo andata verso morte certa, e Rajin non si era di certo sacrificato per far sì che lei morisse a causa sua.
Hantazu, sentendo le parole della ragazza, rispose dicendo: “Purtroppo non potevi … anche sapendo quello che provava non sarebbe cambiato nulla … È morto per salvarci … per salvarci tutti … Non potevi impedirgli di prendere questa decisione …”
Mentre pronunciava questa parole, si poteva capire che la voce del biondo era rotta dal pianto. Aveva perso il suo migliore amico, che considerava come un fratello, proprio davanti ai suoi occhi. L’immagine del suo cadavere lo avrebbe perseguitato per il resto della sua vita …
“Mi ha sempre amata e non me ne sono accorta … come ho potuto non accorgermene? Era così evidente … ed io sono stata cieca …” fece Misa, tenendo lo sguardo basso.
Ormai era da diversi minuti che erano rimasti lì, seduti a terra, disperandosi per la prematura dipartita di Han.
Non riuscivano a rialzarsi, non riuscivano nemmeno a pensare a farlo. In quel momento volevano solo restare lì, a ricordare il loro amico così com’era: una persona gentile, che aiutava prima gli altri che sé stesso, una persona che utilizzava la propria forza per aiutare i più deboli … il loro più caro amico, con il quale avevano diviso gioie e dolori.
Teiko, riuscendo per miracolo a rialzarsi, si avvicinò alla bruna, per poi tendergli la mano aperta, come se volesse che la afferrasse. La Yashi, che aveva tenuto lo sguardo basso, alzò gli occhi, mentre il leader dell’ARCK diceva: “Sarà meglio tornare …”
Mentre affermava ciò, non ebbe nemmeno il coraggio di guardare la sua amica negli occhi, tenne lo sguardo basso, mentre le lacrime continuavano a rigargli il volto. La bruna non se la sentiva particolarmente di camminare in quel momento, ma decise comunque di accontentarlo, anche perché aveva ragione.
Senza dire una parola, gli afferrò la mano, ed a quel punto il biondo riuscì a rimetterla in piedi. Quando entrambi furono su due gambe, iniziarono a dirigersi verso il villaggio, lentamente, in silenzio, mentre le lacrime continuavano a scendere dagli occhi di entrambi.
Non era facile perdere la persona a cui si voleva più bene, ma dovevano cercare di continuare a vivere, sperando che un giorno, in un altro mondo, avrebbero potuto riabbracciarlo …

Tuttavia, non erano gli unici in lutto.
Anche il gruppo dell’ARCK stava avanzando molto lentamente, non come Misa e Teiko ma piuttosto lentamente anche loro, e vi era un silenzio incredibile, interrotto solo dai rumori dei passi. Solo pochi, in quel momento, stavano parlando tra loro, ma nessuno di argomenti allegri.
In testa al gruppo vi erano Leonard e Reginald, che ora non portava più Caesar visto che aveva deciso di lasciarlo ad uno degli altri pezzi grossi dell’ARCK di cui si fidava, mentre in fondo vi erano i membri della ciurma di Luffy ed alleati, che seguivano il gruppo anche loro silenziosamente, in rispetto delle persone che erano decedute durante quella battaglia.
Come già detto, a capo del gruppo vi erano i due fratelli Tame che, fino a quel momento, stavano camminando in silenzio. In teoria, quello maggiore voleva dire una cosa al minore, ma non aveva avuto il coraggio di proferire parola, dato il momento che il fratellino stava vivendo …
Tuttavia, fu proprio Reginald a rompere il silenzio, dato che si ricordò di un dettaglio molto importante: “Ehi, Leon, forse è meglio se prima di arrivare ti togli quella “E” e “T” gialle dalla maglietta. Gli abitanti del villaggio sanno qual è il segno distintivo degli élite, quindi se dovessero vederteli addosso sicuramente inizierebbero a fare storie e …”
“No, non me li toglierò!!” esclamò con convinzione il ragazzo con gli occhi verdi.
La risposta del fratello lasciò abbastanza stupito il biondo, tanto che spalancò gli occhi. Perché non se le doveva togliere? Se non se li levava non sarebbe mai stato accettato nel villaggio in quanto etichettato come “mostro”, quando in realtà non lo era …
Ma la spiegazione arrivò poco dopo, dato che continuò dicendo: “Se entrassi nel villaggio nascondendo la mia vera identità, non sarei diverso da come era prima. Voglio che mi accettino per quello che sono: un idiota che ha sbagliato strada ma che, alla fine, ha compreso. Se non mi dovessero accettare, me ne farò una ragione!”
La spiegazione di Leonard non convinceva più di tanto il ragazzo con gli occhi azzurri, ma doveva ammettere che, in ogni caso, sarebbe stato difficile tenerlo nascosto. Ormai nel villaggio si conoscevano tutti e, vedendo uno sconosciuto arrivare, si sarebbero insospettiti. Inoltre, ormai, avevano anche già rivelato la sua identità ai soldati dell’ARCK, che non la avrebbero mai mantenuta segreta. Quindi, tanto valeva rivelarla subito.
“Spero tu sappia quello che stai facendo, fratellone …” fece il quarto in comando nell’organizzazione di Teiko.
Dato che suo fratello aveva spezzato il silenzio creatosi, l’ex Top Five decise di domandargli quello che voleva chiedergli: “Quello che è morto era per caso tuo amico?”
Sentendo quelle parole, lo sguardo di Regy si incupì, dato che abbassò lo sguardo, stringendo i pugni ma cercando di non piangere. In effetti, Han era forse il suo migliore amico, quindi aveva indovinato.
“Già, era un mio grande amico …” rispose il biondo, cercando di far finta di niente.
A quel punto, il Tame maggiore decise di domandargli: “E allora perché non ti ho visto versare una lacrima? Se era tuo amico, dovresti essere distrutto, ed invece ti comporti come se nulla fosse … perché?”
Perché? Beh, in teoria sapeva il motivo, ma avrebbe preferito non dirlo proprio a lui. Si ricordava ancora di un episodio della sua infanzia, in cui lui era tornato a casa piangendo a causa dei bulli che l’avevano picchiato, e suo fratello gli disse di non piangere, perché era da femminucce.
Ora che aveva finalmente ritrovato la persona a cui voleva più bene al mondo, non voleva che litigassero di già … anche se il vero motivo era un altro …
“Sai, vorrei piangere … ma non posso!” iniziò Reginald, decidendo di dirgli il vero motivo per cui non voleva versare nemmeno una lacrima. “Ora che Han è morto, Misa e Teiko sono distrutti psicologicamente. Non riuscirebbero a comandare un gruppo … e quindi tocca a me occuparmene. Sono, in teoria, il quarto in comando nell’ARCK, e quindi in loro assenza sono io che do gli ordini. Se anch’io mi intristissi per la sua perdita, temo non riuscirei a comandare bene … e già non sono bravo a comandare a causa della mia insicurezza. Misa e Teiko hanno più diritto di me a piangerlo, quindi io devo restare forte, per poter comandare bene!”
Sentendo le sue motivazioni, Leonard sorrise divertito. Non perché lo divertisse il motivo per il quale non voleva intristirsi, ma perché il Tame minore di una volta sarebbe scoppiato in lacrime come niente e non avrebbe avuto più voglia di fare niente.
Era proprio cambiato e maturato da come se lo ricordava, il che lo rendeva felice …
Tuttavia, decise di dirgli una cosa: “Ti ricordi quella volta in cui i bulli ti avevano picchiato e sei tornato a casa in lacrime? Io ti rimproverai, dicendoti che piangere era da femminucce e che non dovevi versare lacrime, perché farlo era sintomo di debolezza …”
Gli stava proprio raccontando dell’episodio di cui si era ricordato poco prima, e questo stupì per certi versi il biondo, anche perché non capiva dove voleva arrivare con quel discorso. Si ricordava di quell’evento, ma cosa c’entrava in quel momento?
“E ti ricordi che cosa mi risposi? Mi dissi che piangere era il modo che noi umani usiamo per sfogare il dolore, e che è normale farlo. Io, quando è morto nostro padre, ho deciso di non sfogarmi piangendo, in quanto lo ritenevo, scioccamente, da deboli … ed invece sfogai il mio dolore prendendo un capro espiatorio, sul quale riversare tutta la rabbia e la tristezza accumulata … e non c’è nemmeno bisogno che io ti dica che eri tu quel capro espiatorio. Accumulare il dolore, la rabbia e la tristezza dentro e non tirarle fuori può farti male, può avvelenarti, e spingerti a fare cose di cui poi ti potresti pentire! Quindi, non pensare che piangendo non potrai comandare bene come prima … anzi, è l’esatto contrario. Piangi, ti farà bene!!”
Dopo le parole di suo fratello maggiore, a Reginald tornarono in mente diversi ricordi, momenti che lui aveva passato insieme al defunto Han, momenti allegri e spensierati, gli unici della sua vita da dopo che suo fratello se n’era andato via dall’isola.
Ripensando a tutti quei momenti, il quarto in comando dell’ARCK, inizialmente, cercò di trattenere le lacrime, ma ricordandosi delle parole dell’ex Top Five, decise di lasciarsi andare, scoppiando in un pianto silenzioso.
Vedendo che, finalmente, il suo fratellino stava sfogando il dolore per la perdita del suo migliore amico, Leonard sorrise, per poi dire, mentre continuavano a camminare: “Tranquillo, piangere è nella natura umana!”
Dette queste parole, il biondo con gli occhi verdi decise di restare in silenzio, in modo tale da lasciare che colui che aveva affianco potesse sfogare tutta la tristezza accumulata, così facendo avrebbe evitato di compiere azioni di cui si sarebbe potuto pentire.

Intanto, in fondo al gruppo, anche la ciurma di Luffy era triste per la morte dell’uomo, anche se loro, a dirla tutta, non avevano avuto l’opportunità di conoscerlo appieno, avendo socializzato con lui solo la sera scorsa e durante la mattinata.
Ciò nonostante, avevano imparato a conoscerlo, capendo che era una brava persona, e quindi gli dispiaceva in ogni caso.
“Mi dispiace che Han sia morto …” fece Chopper, mentre qualche lacrima scendeva dai suoi occhi.
Nami, mantenendo lo sguardo basso ed il volto triste, continuando a camminare, disse: “Mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio …”
“Chissà quanto staranno soffrendo Misa e Teiko!” esclamò Usopp, anche lui con qualche lacrimuccia agli occhi.
A quel punto, fu Brook a prendere la parola: “Perdere un amico, specie se lo si considera come un fratello, non è mai facile. Dovranno essere forti se vogliono superare il trauma, ne so qualcosa!”
“Già. So per certo che Han teneva moltissimo ai suoi amici, tanto da supplicarci di salvarli quando non era ancora convinto che noi non fossimo ancora spie di Karkinos. Se anche loro erano legati a lui in quel modo, allora temo che non riusciremo a vincere facilmente la nostra prossima battaglia, senza di loro al pieno delle condizioni psicologiche …” spiegò Robin.
Anche Kinemon decise di dire la sua: “Si è sacrificato per le persone che amava ed a cui voleva bene, e per questo merita il massimo del rispetto!”
“Oggi ci hanno lasciate diverse brave persone, e di questo ce ne ricorderemo …” affermò Franky, che stava ancora trasportando il cadavere di Roberts.
E di questo se ne accorse il cecchino che, decidendo di cambiare per un attimo argomento, gli chiese: “A proposito, si può sapere perché diamine ti stai portando appresso quel bestione?”
“Ah, giusto, mi sono dimenticato di dirvelo. Vedete …”
Fu così che Cutty Flam spiegò a tutti quello che era avvenuto, in modo tale che anche loro sapessero il motivo per il quale aveva deciso di portarlo con sé per potergli riservare una degna sepoltura e non lasciarlo lì in balia di quei mostri che, probabilmente, avrebbero buttato il suo corpo chissà dove.

Intanto William, che stava ancora trasportando Karkinos privo di sensi, Alexander, Ken e Suimasu arrivarono proprio in quel momento al castello dell’Alleanza, e non ci fu nemmeno bisogno di far calare il ponte dato che, dopo che Misa aveva spaccato i comandi, non potevano più né farlo scendere né farlo salire.
“Ben tornati!” disse uno degli élite, facendo un leggero inchino vedendoli arrivare.
Un altro, però, notò qualcosa, dato che domandò: “C-Chi ha conciato così il capo??”
“Ora come ora non vi riguarda. Portatelo immediatamente nella sua stanza per farlo curare da Joseph e Paul. Date la precedenza assoluta alla sua cura che a quella di chiunque altro, chiaro?” fece Drake.
Il membro delle forze speciali che aveva parlato poco fa si mise sull’attenti, per poi dire: “Sissignore!!”
Fatto questo, prese il corpo svenuto del loro leader per poi iniziare a portarlo verso il castello per poterlo curare con le erbe Hiringu. Grazie a quelle erbe semi-miracolose, avrebbe ripreso i sensi in poche ore, e sarebbe ritornato come prima in mezza giornata.
“V-Vi prego, dovete curarlo!! Senza di lui la mia vita non ha senso!!” urlò Batora, piangendo come una fontana …
Reazione che molti considerarono decisamente esagerata, tanto che Fly stesso, mettendosi una mano sulla fronte, sospirò per poi dire: “Per favore, piantala di frignare che mi infastidisci!!”
“Subito, Signor Alexander!!” rispose il maggiordomo, mettendosi sull’attenti e smettendo immediatamente di piangere.
Con lo sgomento di molti altri élite, che rimasero letteralmente a bocca aperta vedendo la reazione del capo della loro squadra … ma davvero si facevano comandare da un lecchino idiota come lui? E dire che era addirittura uno dei più potenti dell’organizzazione e che, se solo voleva, poteva sconfiggere l’intera squadra d’élite senza il benché minimo sforzo!
Tuttavia dovettero tornare alla realtà subito dopo, dato che Fisto chiese: “Totale delle perdite?”
“Svariati soldati, 5 élité, Gregory e Nagi Naga sono perdite accertate dai cadaveri che abbiamo ritrovato. Leonard sembra essere sparito ma, secondo alcune fonti, potrebbe essersi alleato con il nemico. Non abbiamo trovato il cadavere di Black Bart ma, secondo alcuni testimoni, sarebbe morto anche lui ed il suo cadavere sarebbe stato portato via. Kutter Fan, invece, è stato semplicemente messo al tappeto. È stato recuperato da sua moglie Josie ed adesso è nelle prigioni adibite a infermeria per farsi curare. Ora come ora ci stiamo sbarazzando dei cadaveri, ma non siamo certi ci siano altre vittime!!” spiegò uno degli élite, con in mano una specie di foglio con su scritti tutti i nomi dei deceduti.
La risposta di William arrivò poco dopo: “Da quanto abbiamo potuto vedere, Leonard è passato realmente dalla parte del nemico. L’abbiamo intravisto nel gruppo dei membri dell’ARCK!!”
“Peccato, era il mio allievo prediletto, l’unico che riuscisse ad imparare abbastanza in fretta le lezioni mie e del Signor Karkinos … un vero peccato!!” dichiarò Suimasu …
Che, infatti, spesso addestrava personalmente alcuni degli élite, nei casi in cui il suo superiore era impegnato in altre faccende e non aveva molto tempo da perdere nell’addestramento delle truppe, affidando spesso questa mansione al suo maggiordomo.
Ken, sentendo le notizie, disse: “Poco male, non cambierà di certo i nostri piani. Se tutto va secondo quanto programmato da Karkinos, quegli idioti verranno distrutti in poco tempo!!”
“E, una volta eliminati quegli imbecilli, potremo procedere con il nostro VERO piano. Finalmente avremo ciò che desideriamo …”
Ma la frase di Fly venne interrotta da una voce dietro di lui: “E spero che in quel momento non vi dimenticherete di chi vi ha aiutato!!”
Sentendo questa voce, i quattro più alti di grado lì si voltarono, mentre agli élite bastò aguzzare lo sguardo per capire chi aveva parlato … ed era nientemeno che il misterioso ninja che aveva fatto fuori Marie Slayer e Cork Torch!!
William, Alexander, Ken e Suimasu sapevano bene della sua esistenza, mentre tutti gli altri non sapevano niente di lui, quindi iniziarono subito a spaventarsi, cominciando a correre a destra e manca, chiedendosi chi fosse.
“C-C-Chi diavolo sei??” chiese un élite, intimorito.
A rispondergli ci pensò Drake, che disse: “Tranquilli, è un nostro alleato!!”
“Nessuno ti ha convocato, sicario idiota!!” esclamò Batora, guardando con una vena d’odio il neo arrivato.
Quest’ultimo, osservandolo divertito, affermò: “Guarda guarda chi si vede, il maggiordomo lecchino!!”
“Ehi, porta un po’ di rispetto, dato che siamo stati io ed il mio Immenso capo ad insegnarti l’arte delle Rokushiki!!” rispose il nero, furioso.
Il sicario, però, sorrise divertito, per poi dire: “Da quanto mi ricordo tu stavi lì solo a leccare il culo al tuo capo e null’altro!!”
“Parla quello che va in giro con una tutina da ninja quando di ninja non ha un cazzo!!” dichiarò Suimasu, adirato dal comportamento del suo “alleato”.
Egli, guardandolo con uno sguardo carico d’odio, rispose dicendo: “Come osi, tu brutto …”
Non doveva scorrere per niente buon sangue tra i due, dato il modo con il quale si parlavano e si guardavano.
Sembrava proprio che stesse per partire una rissa, che però, fortunatamente, non avvenne mai, dato che Fisto fermò la frase dell’uomo vestito da ninja, chiedendo: “E tu cosa ci fai qui? Non è prudente mostrarsi agli altri!!”
“Tranquilli, non mostrerò il mio volto a nessuno. Pensate davvero che rivelerò la mia identità a tutti, rischiando che la spifferino in giro rovinando il piano perfetto che ho elaborato negli ultimi anni insieme a Karkinos??” domandò il sicario.
Tuttavia, ad uno dei presenti non piacque il suo tono, ed ovviamente era Batora, che infatti assunse un’aria infastidita: “Per te è Signor Karkinos, brutto …”
“Suimasu, vai a controllare le condizioni del capo!!” ordinò Alexander.
Sentendo le sue parole, il maggiordomo, che infatti si mise sull’attenti, rispose: “Sissignore!!”
Subito dopo, corse verso il castello per controllare le condizioni del suo superiore. In teoria a nessuno dei presenti interessavano, dato che sapevano bene che il loro capo era uno resistente e si sarebbe ripreso velocemente, ma era un buon modo per tenere quei due che non potevano nemmeno vedersi lontani.
“Non hai ancora risposto alla domanda: che ci fai qui?” chiese nuovamente Drake.
La risposta dell’uomo vestito da ninja non si fece attendere: “Ero venuto per vedere come stava Karkinos ora che manca poco al grande evento, ma a quanto pare non è che stia una meraviglia. Noto, però, che la mia presenza non è graditissima, quindi mi ritiro. Vi auguro buon lavoro nello sbaraccare tutti quei corpi!!”
Detto questo, il misterioso sicario utilizzò il Soru per allontanarsi rapidamente, sotto gli occhi dei tre Capitani più alti di rango. Tutti e tre erano piuttosto insospettiti dalla sua “visita a sorpresa”, e nessuno di loro riusciva a togliersi dalla mente l’idea che stesse progettando qualcosa.
“Quell’uomo è psicopatico, non dovremmo fidarci di lui!!” affermò Ken, continuando a tenere gli occhi fissi nel punto in cui il loro interlocutore era svanito.
A quel punto, Alexander sorrise divertito, per poi dire: “Proprio perché è psicopatico dovremmo fidarci di lui. Anche il nostro capo è pazzo, quindi si intendono a meraviglia. No?”
Dopo queste parole, il bianco si allontanò dall’area, sorridendo divertito. Gli altri due Capitani rimasero inizialmente lì, fermi, senza muovere un muscolo. Solo dopo qualche secondo seguirono lo spadaccino, lentamente.
Ora come ora l’importante era che i feriti si ristabilissero tutti completamente, in modo tale da poter continuare il loro diabolico piano.

Mentre tutto ciò accadeva, all’interno del castello stava succedendo dell’altro. Infatti, andando nelle prigioni adibite ad ospedale, molti erano nei loro letti, doloranti a causa dei colpi subiti, mentre altri si stavano giustamente riposando dopo la difficilissima giornata passata.
Molte persone erano accalcate nelle stesse celle, vista la mancanza di posti disponibili, ma vi era una cella destinata ad una sola persona, probabilmente a causa della sua importanza all’interno dell’organizzazione.
Essa ospitava Kutter, che in quel momento era fasciato un po’ su tutto il corpo, con il busto alzato, e con affianco Josie, seduta su una sedia affianco al lettino sul quale era posizionato il marito.
Questi due stavano parlando, e Fan aveva raccontato alla moglie ciò che aveva intenzione di fare … e lei ci era rimasta letteralmente malissimo, visto che tremava, aveva gli occhi quasi persi nel vuoto e delle lacrime gli scendevano dagli occhi.
“No … No, Kutty … Non puoi farlo …” esclamò la nera, disperata.
Il nero, però, rimase impassibile, abbassando leggermente lo sguardo, visto che non sopportava comunque vedere la persona che amava soffrire così tanto a causa sua. Quel momento di silenzio venne spezzato proprio dallo spadaccino, che domandò: “Ti ricordi il primo giorno in cui ci siamo incontrati??”
La domanda sembrò riportare alla realtà la donna, visto che fino a quel momento era rimasta spaesata, a guardare il pavimento, con le lacrime agli occhi. Non capiva il motivo di quella richiesta, e proprio per questo cercò di ascoltare le sue parole, nonostante non fosse nelle condizioni.
“Io me lo ricordo come se fosse ieri. Tua madre era morta durante il parto, lasciandoti a vivere da sola con tuo padre. Lui, dopo la dipartita della moglie, era diventato un alcoolizzato, incolpandoti della morte di colei che amava. Proprio per questo, spesso, in scatti d’ira, ti picchiava selvaggiamente, a volte facendoti anche perdere i sensi e, in casi disperati, spaccandoti anche qualche osso. Tuttavia, tu avevi paura di denunciarlo alle autorità, perché temevi che non avrebbero fatto nulla, come già successo in passato, e che lui per ripicca ti uccidesse. Così fosti costretta ad andare avanti così, fino ai 18 anni, vivendo in questo inferno. Fu allora che approdai sull’isola, anch’io diciottenne, e, visitandola, ti vidi mentre passeggiavi con alcune tue amiche. Attirasti immediatamente la mia attenzione, soprattutto perché notai qualcosa che non andava nei tuoi occhi. Nonostante cercassi di sorridere, vedevo che soffrivi, e ciò mi veniva confermato anche dal fatto che ogni volta che le tue amiche se ne stavano per tornare a casa tu tentavi di farle rimanere … avevi paura di tornare a casa da lui. Sai, per quanto io fossi un pirata all’epoca, ho sempre odiato le ingiustizie verso i più deboli, e temevo che qualcuno ti stesse facendo del male. Insospettito da quel comportamento, infatti, ti pedinai fino a casa, ed assistetti ad un altro dei pestaggi di tuo padre, che diceva che eri tornata a casa troppo tardi. Non sopportavo, e non sopporto tuttora, gli uomini che non rispettano i propri familiari, e così decisi di intervenire, entrando in casa ed utilizzando un bastone per dare una lezione a tuo padre, visto che fisicamente non è che sia un granché, minacciandolo che se ti avesse toccato ancora sarei tornato e non sarei stato così gentile. Tu mi guardavi con gratitudine mentre uscivo dalla porta di quella casa, e quello sguardo me lo ricorderò per sempre, perché fu quella la prima volta che ci vedemmo effettivamente a vicenda. Il giorno dopo, quando stavo per partire, tu ti presentasti alla mia nave, che avevi localizzato seguendomi la notte precedente, supplicandomi in ginocchio di accettarti nella mia ciurma. Accettai senza troppi problemi, e da quel momento io e te stringemmo un legame sempre più forte, diventando praticamente inseparabili, fino a quando, due anni dopo, decidemmo di sposarci … Che bei ricordi …”
Josie, ancora distrutta, gli rispose dicendo: “C-Credi che non mi ricordi di quel giorno? Quel giorno mi salvasti da quell’inferno, ed io, dopo il matrimonio, decisi di adottare il tuo cognome per non portare quello del padre che mi aveva rovinato la vita … Perché mi dici tutto questo? Per farmi sentire peggio??”
“No, perché voglio che sia quello il ricordo che avrai di me!!” rivelò Kutter. “Quando Karkinos mi chiese di unirmi alla sua Alleanza, tu eri parecchio scettica. Dicevi che era un folle psicopatico, e che non avrei mai dovuto unirmi a lui. Tuttavia, la prospettiva di essere liberi e non essere più cacciati dalla Marina era troppo bella. Avremmo finalmente potuto stabilirci in pace su un’isola, dove avremmo potuto vivere tranquillamente, insieme per sempre … che idiota che sono stato!! Dovevo capire subito che quell’uomo non era un salvatore, ma uno psicopatico senza scrupoli … o almeno, se la mia teoria è esatta, temo che lo sia. Per questo ti ho ricordato il primo giorno in cui ci siamo conosciuti, perché voglio che sia quello il Kutter che ti ricorderai, e non quello che si è fatto infinocchiare da Karkinos. Tesoro, io ho preso la mia decisione … e seguirò questa strada, indipendentemente dal fatto che mi aiuterai o meno … ma se mi aiuterai, renderai tutto molto più facile …”
Mentre diceva queste parole, la moglie continuava a tenere il volto basso, mentre le lacrime continuavano a scendere dai suoi occhi … avrebbe tanto voluto che quello fosse soltanto un brutto sogno, ma sapeva bene che non lo era. Conoscendo suo marito, temeva anche che prima o poi avrebbe ideato un piano del genere …
Fan, guardando sua moglie, le poggiò la mano sotto il mento, dolcemente, per poi sollevarle lentamente il volto, in modo tale che entrambi potessero vedersi negli occhi.
Josie aveva gli occhi rossi, pieni di lacrime, mentre Kutter degli occhi tristi nel chiedere alla persona che amava di fare una cosa del genere, ma allo stesso tempo supplichevoli, visto che sperava che accettasse.
Mentre i due continuavano a guardarsi negli occhi, il nero continuò: “Non te lo chiedo come capitano … ma come marito!!”
Dopo questa frase, i due continuarono a guardarsi negli occhi, mentre la nera continuava ad essere disperata per la decisione presa dall’uomo … non poteva permettere che facesse una cosa simile, ma tentare di dissuaderlo era inutile, e lei lo sapeva bene … che cosa poteva fare?
Non si sapeva che cosa i due si erano detti, né in precedenza né successivamente … tuttavia, era molto probabile che si sarebbe scoperto a breve!!

Erano passate un paio di orette da quando la battaglia era finita, e si erano fatte le 17:00. Il gruppo formato dai membri della ciurma di Luffy ed alleati e dai membri dell’ARCK era praticamente arrivato nel villaggio, dato che proprio in quel momento erano davanti alle macerie della montagna buttata giù da Baku Hantsu.
Ora, però, la formazione del gruppo era cambiata. Infatti, Reginald era ancora in testa al gruppo, ora insieme anche alla ciurma di Luffy, con quest’ultimo, Law, Sanji e Zoro svenuti, Caesar era al centro del gruppo, che stava pensando ad un modo per fuggire da quel luogo, mentre Leonard adesso era infondo al gruppo.
Probabilmente temeva che la reazione degli abitanti del villaggio fosse esagerata, e quindi si era isolato dagli altri per evitare che, nella baraonda, venissero ferite altre persone.
Proprio in quel momento, il gruppo entrò all’interno del villaggio, accolti dagli abitanti del villaggio, che erano stati avvertiti dalle vedette che stavano per arrivare e che, proprio per quello, si erano avvicinati.
“C-Ce l’avete fatta? Avete recuperato lo scienziato??” chiese uno di loro, preoccupato che non ce l’avessero fatta …
Però, per fortuna, la risposta di Reginald fu positiva, dato che disse, mantenendo uno sguardo serio: “Missione compiuta …”
Subito la gioia pervase l’intero villaggio. Erano tutti convinti che, ora che avevano recuperato Caesar, avessero la vittoria in tasca. Mai, fino ad allora, erano stati così vicini a raggiungere l’annientamento di coloro che avevano rovinato la loro vita.
Mentre tutti festeggiavano, un gruppo di medici si avvicinò a loro, preoccupati per le condizioni di alcuni. “Ci sono feriti gravi??” chiese uno di loro.
Sentendo le sue parole, Reginald si voltò verso il gruppo, per poi urlare: “Chiunque sia ferito vada insieme ai dottori verso la grotta-bunker. Lì verrete curati tutti!!”
“Prendete anche i nostri compagni svenuti, per favore!!” aggiunse Chopper, riferendosi ovviamente a Luffy, Law, Sanji e Zoro, che erano ancora privi di sensi.
Il gruppetto di medici obbedirono, dato che alcuni recuperarono coloro che erano svenuti per poterli curare con le erbe Hiringu, mentre gli altri si dirigevano verso la grotta bunker, seguiti a ruota dai feriti dell’ARCK.
Tuttavia, Usopp notò che i suoi compagni di ciurma danneggiati non li stavano seguendo, ed infatti chiese: “E voi? Non li seguite dato che siete feriti pure voi?”
“No, ci faremo curare durante la sera. Ho un'altra cosa da fare prima!!” rispose Franky, guardando il cadavere di Black.
A quel punto, uno del gruppo del villaggio si fece largo tra la folla, per poi dirigersi verso uno di loro in particolare, urlando: “Papà!!”
Ovviamente, era Momonosuke, contento di rivedere suo “padre” sano e salvo. Quest’ultimo, vedendo il bambino venirgli incontro, sorrise, contento di vedere che colui che doveva proteggere stava bene.
“Meno male, temevo che non saresti tornato!!” disse il piccolo samurai, fermandosi davanti all’amico di Kanjuro, sorridendo. “M-Ma sei ferito? Cos’è successo??”
Quest’ultimo, sentendo le sue parole, sorrise, per poi dire: “Non ti preoccupare per me, l’importante è che tu stia bene!!”
Dopo questo scambio di battute, i due si sorrise a vicenda, contenti di vedere il proprio padre/figlio stare bene. Ormai, il gruppo era entrato completamente all’interno del villaggio, ed i festeggiamenti proseguivano incessanti …
Almeno fino a quando uno degli abitanti non notò qualcuno nel gruppo …
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!! UN MEMBRO DELL’ALLEANZA!!” urlò infatti una donna …
Facendo sì che tutta l’attenzione fosse catturata da Leonard. Le reazioni di tutti furono discordanti: c’era chi iniziò a correre a destra e a manca, terrorizzato, chi cercò di prendere la prima cosa che trovava per difendersi e chi, invece, rimaneva paralizzato dalla paura.
Comprendendo di chi si stavano riferendo, Reginald corse verso il suo parente, per poi urlare: “No, tranquilli, non è più un membro dell’Alleanza!! È mio fratello, ed ha deciso di schierarsi dalla nostra parte!!”
Sentendo le parole del quarto in comando dell’ARCK, molti si calmarono … anche se rimasero pesantemente scettici alle parole del biondo. Uno del gruppo che gli aveva rovinato la vita che si univa a loro?
Parecchio improbabile, e proprio per questo nessuno di loro voleva quell’uomo nel villaggio, ritenendolo solo uno sporco traditore.
“Un membro dell’Alleanza che si pente e decide di schierarsi con noi? Impossibile, anche se è tuo fratello!!” affermò uno dei tanti abitanti di Timeless Village.
Un altro di loro, con fare rabbioso, gridò: “Un membro dell’Alleanza rimane sempre un membro dell’Alleanza, starà facendo il doppio gioco!!”
“Mostro!!” “Non ti vogliamo qui con noi!!” “Sei solo un bastardo!!” furono le grida di diversi cittadini, per nulla d’accordo nell’accettare quell’uomo nel loro villaggio.
Il Tame minore, sentendo le loro parole, cercò di fargli capire che non era loro nemico: “No, dovete credermi!! Si è pentito di tutto ed ora vuole darci una mano nella battaglia contro Karkinos!!”
“Come no, e noi dovremmo fidarci di quell’uomo solo perché è tuo fratello??” chiese uno di loro furibondo.
L’ennesimo abitante contrario, urlò: “Se è tuo fratello, perché sta dalla parte dell’Alleanza in primo luogo??”
Leonard, sentendo tutti quegli insulti, rimase impassibile. Come poteva biasimarli? Uno dei pezzi grossi dell’organizzazione che gli ha rovinato la vita si presentava al loro villaggio, dicendo di volerli aiutare … lui stesso, probabilmente, non ci avrebbe creduto.
“Aspettate, cercate di capire …” cercò di dire Reginald, nel tentativo di farli smettere …
Ma, purtroppo, era tutto inutile, tanto che uno di loro, infuriato, decise anche di lanciare con violenza un sasso verso il Tame maggiore. Quest’ultimo, se solo avesse voluto, avrebbe potuto evitarlo come niente, tuttavia decise di prenderselo in pieno, provocandosi una leggera ferita sulla fronte.
Vedendo ciò, il biondo con gli occhi azzurri stava già per intervenire nuovamente nel cercare di calmare le acque ma, prima che potesse farlo, suo fratello si voltò in direzione opposta, per poi dire: “Voglio stare un attimo da solo!!”
Detto questo, Leonard utilizzò il Soru per allontanarsi dall’area, mentre gli insulti nei suoi confronti da parte degli abitanti del villaggio proseguivano incessanti. Ormai aveva capito che non era il benvenuto in quel villaggio …
“Leon, aspetta!!” provò a dire Reginald, nel tentativo di fermarlo.
Tuttavia, prima che potesse farlo, venne fermato da qualcuno, per la precisione Nico Robin, che posizionò la sua mano davanti al ragazzo: “Lascialo andare. Non so esattamente che cosa sia successo tra di voi, ma non è facile per lui essere rinnegato in questo modo. Lascialo un po’ da solo, vedrai che tornerà!”
Sentendo le parole dell’archeologa, il biondo concordò con lei. Del resto, gli voleva bene, quindi non se ne sarebbe mai andato via. Non doveva preoccuparsi, gli sarebbe stato sempre affianco, qualunque cosa sarebbe accaduta.
“Quante perdite ci sono state? Noto che siete davvero in pochi, e che mancano persino Misa, Teiko ed Han!” domandò uno dei tanti abitanti del villaggio.
Da dopo che il Tame maggiore si era allontanato, si erano bene o male tranquillizzati, quindi adesso dovevano pensare più alle perdite subite durante lo scontro. Proprio per questo, un altro cercò una spiegazione, chiedendo: “Per caso vi siete divisi in due gruppi?”
Reginald non sapeva che cosa dire. Era sempre stato un tipo insicuro, e dover dire a tutti che il Generale Han, persona molto rispettata ed al quale molti volevano bene, era morta, insieme a quasi tre quarti dell’esercito che si erano portati dietro, non era affatto facile …
“Purtroppo non è così … Han Rajin, il ragazzo con i capelli neri, è morto, ucciso da Karkinos nel tentativo di coprirci la fuga. Misa e Teiko sono rimasti indietro in quanto troppo sconvolti dalla morte del loro amico per poter camminare … e purtroppo non è l’unico deceduto. Tutti coloro che non sono qui sono morti in battaglia …”
Per sua fortuna, ci pensò Nami a spiegare per filo e per segno ciò che era successo, capendo che il quarto in comando dell’ARCK non riusciva a trovare le parole da utilizzare.
Le parole dell’arancione, dette anche con tristezza nella voce, gettarono nello sconforto tutti nessuno escluso. Praticamente tutti loro conoscevano almeno una persona che non era presente nel gruppo e che, quindi, era deceduta durante la battaglia, il che li fece soffrire moltissimo.
Reginald, capendo che aveva deciso di spiegare lei a tutti cosa era successo perché lui non riusciva a trovare le parole, decise di voltarsi e dire alla navigatrice: “Grazie per averlo detto al posto mio …”
“So bene cosa significhi perdere qualcuno, non hai nulla da ringraziare …” rispose la sorellastra di Nojiko.
Intanto, tutti gli abitanti del villaggio erano disperati a causa della perdita di molte delle persone a cui volevano bene … sapevano bene che, molto probabilmente, molti sarebbero morti, ma quella era stata una vera e propria carneficina, e pochissimi erano riusciti a scamparne.
Molti iniziarono a piangere, urlando il nome della persona che avevano perso, disperati, mentre altri cercarono di soffrire in silenzio, per non far stare peggio le persone a cui erano care. Speravano solo che, ora che Caesar era tra le loro mani, sarebbero riusciti a fermare per sempre quel folle di Karkinos …
E, parlando dello scienziato, in quel momento stava riflettendo tra sé e sé su che cosa fosse meglio fare in quel momento: *Ora come ora, sono a conoscenza di parte della storia di Karkinos. Rivelarla a Law e gli altri gli darebbe un vantaggio non indifferente sul nemico … ma mi conviene che siano loro a vincere? Del resto, loro vogliono buttare giù Doflamingo, e questo danneggerebbe pesantemente anche me, mentre Karkinos, in teoria, non ha alcun interesse nell’eliminare il Joker, ma vuole soltanto usarmi come ostaggio per ottenere un paio di favori da lui, per poi riconsegnarmi al mio capo … ma sono davvero sicuro che lo farà? Da quel poco che so di lui, è un pazzo squilibrato, e non esiterebbe un secondo ad eliminarmi, anche se Dolfamingo dovesse acconsentire alle sue richieste … Che fare? Qualunque delle due fazioni vinca, io sarò comunque in seri guai! Quale delle due fazioni mi conviene che vinca?? Potrei tentare la fuga … ma a cosa servirebbe?? Conosco bene quest’isola, dato che ci ho passato parecchio tempo, quindi so che l’unico modo per fuggire è utilizzare una nave con la chiglia in Agalmatolite … e purtroppo l’unica è la Velocity Kani, la nave di Karkinos, che sarà di sicuro ultra sorvegliata. Non c’è modo di fuggire da quest’isola … per ora non posso far altro che vedere quale delle due fazioni vincerà, senza favorire né una né l’altra … se solo non avessi queste dannatissime manette di Agalmatolite, sarei potuto già fuggire!!*
Mentre pensava questo, vi era molta agitazione nel villaggio, a causa delle ultime rivelazioni. I soldati stessi dell’ARCK non sapevano cosa fare, e Reginald era nel panico, dato che non era bravo nel dare ordini …
Avevano delle vedette su ogni montagna, quindi per ora non dovevano temere un attacco da parte dell’Alleanza, ma non sapevano che cosa fare.
“C-Chi riesce cerchi di tenersi pronto a respingere possibili attacchi dell’Alleanza … Ora come ora non so cos’altro possiamo fare …” fece il Tame minore, letteralmente con le mani nei capelli. “Ah e, mi raccomando, tenete d’occhio Caesar. È la cosa più importante da fare, per ora …”
I membri della ciurma di Luffy stessa non sapevano come agire. Il loro capitano ed i più forti erano temporaneamente K.O., e non potevano far altro che attendere che Karkinos si avvicinasse alle montagne per potergli fare l’agguato che avevano organizzato …
Franky dopo qualche secondo, si voltò, diretto verso l’apertura nelle montagne causata da Baku Hantsu, il tutto mentre diceva: “Vado a dare una degna sepoltura a Roberts. Se lo merita dopo tutto quello che ha passato!!”
“Per ora non possiamo fare altro, quindi vengo a darti una mano!” disse Robin, seguendo il cyborg.
Anche Brook decise di seguirli: “Vi do una mano anch’io, la storia di quell’uomo mi ha commosso!”
Anche Nami, Usopp e Chopper decisero di seguirli, anche perché non era che potessero fare chissà che cosa per ora. Almeno, così facendo, avrebbero anche potuto lasciare sfogare la tristezza agli abitanti del villaggio che erano tutti sconvolti per le nuove scoperte.
“Aspettate, veniamo anche noi!!” intervenne Momonosuke, correndo verso il gruppetto …
Seguito a ruota anche da Kinemon, che non voleva lasciare da solo il bambino nemmeno per un secondo. Non poteva permette che gli venisse fatto del male, e non sapeva quali pericoli potesse correre all’esterno del villaggio.
Nessuno si accorse che si stavano allontanando, nemmeno i membri dell’ARCK, dato che erano impegnati nel cercare di consolare i propri amici o parenti per la perdita di coloro a cui volevano bene.
Avevano subito moltissime perdite, ed erano addirittura senza un capo vero, dato che Reginald non sapeva che cosa fare, ma avrebbero cercato di restare uniti, soprattutto in un momento disperato come quello …

Il gruppo formato dai membri dell’ARCK, Reginald, Leonard, Usopp, Nami, Chopper, Robin, Brook, Franky, Kinemon, Luffy, Law, Zoro e Sanji, questi ultimi quattro privi di sensi, sono riusciti a tornare al villaggio, dove gli abitanti del villaggio hanno letteralmente cacciato Leonard, in quanto ex membro dell’Alleanza. Inoltre, anche William, Alexander, Ken, Suimasu e Karkinos, quest’ultimo svenuto, sono tornati alla base, dove il capo è stato portato a farsi curare, mentre hanno anche ricevuto la visita del sicario, la cui identità è ancora sconosciuta. Ora, il villaggio è nel panico dopo la scoperta che quasi tre quarti di coloro che erano partiti in battaglia sono morti, e non sarà facile per loro riprendersi … cosa succederà?


Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Come vi avevo anticipato, non è successo moltissimo, era principalmente di transizione, a parte per un paio di cose.
Intanto, ci sono stati William, Alexander, Ken e Suimasu, con il corpo svenuto di Karkinos, che sono tornati al castello dell’Alleanza per far medicare il loro capo … dove sono stati anche raggiunti dal misterioso sicario dell’organizzazione!
Si è scoperto che non scorre buon sangue tra lui e Suimasu, e questo per un motivo specifico che verrà spiegato in futuro, ed anche che è considerato da chi lo conosce un completo psicopatico … e quando scoprirete di più su di lui non potrete che concordare XD.
Tra l’altro, si è vista pure una scena tra Kutter e Josie, in cui la seconda è mentalmente distrutta per una richiesta fatta dal marito … cosa le avrà chiesto?
Poi si è scoperto anche il passato della ragazza, che, dopo che la madre era morta durante il parto, veniva più volte picchiata dal padre alcoolizzato, almeno fino a quando non è stata salvata da Fan, che l’ha accettata in ciurma, fino a quando sono diventati marito e moglie.
Anche il gruppo formato dalla ciurma di Luffy e l’ARCK è arrivato al villaggio, dove hanno comunicato la riuscita del recupero di Caesar … ma hanno scoperto anche di Leonard, non essendo particolarmente favorevoli nel volerlo con loro, facendo sì che se ne andasse via temporaneamente, nonostante Reginald abbia cercato di calmarli inutilmente.
Posso dirvi che anche se si fosse tolto i simboli distintivi degli élite non sarebbe cambiato niente, anzi sarebbe stato molto peggio. Gli abitanti del villaggio si sarebbero insospettiti nel vederlo nel gruppo, visto che nessuno lo conosce, e sarebbe bastato che un membro dell’ARCK dicesse loro la verità per far scatenare un pandemonio anche maggiore di quello scatenatosi, visto che aveva pure mentito sulla sua appartenenza agli élite. In ogni caso, questa parte sarà importante in seguito, vedrete come ;).
Infine, la ciurma di Luffy, insieme a Momonosuke e Kinemon, ha deciso di andare a seppellire il corpo di Black, mentre Reginald e tutti quelli al villaggio sono confusi e senza un leader, visto che il Tame minore non è che se la cavi molto bene a comandare, con molti distrutti mentalmente per la perdita delle persone a cui volevano bene, tra cui anche Han Rajin.
Posso dirvi che, bene o male, anche il prossimo capitolo sarà di transizione, anche se fino ad un certo punto, visto che ci saranno alcuni sviluppi molto importanti. Da dopo, ci si avvierà verso la fase conclusiva della fiction, con avvenimenti che spero vi sorprenderanno ;).
Credo di aver detto tutto, quindi vi saluto fino al prossimo venerdì, il 14 aprile, giorno in cui posterò il quarantaduesimo capitolo della mia fan fiction!!
  
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