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Autore: The_Lock    09/04/2017    0 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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5.4- Let the right one in

 

Un palmo della mano si poggiò sulla fronte di Lydia e la rossa cadde immediatamente preda del potere dei Trickster. Era la Volpe, questa volta, decisa a non lasciarsi scappare nessun essere soprannaturale in tutta la città, così puntò immediatamente Lydia e la rossa, dopo una breve battaglia, fu assoggettata dal potere del nemico.

Lydia cadde a terra, fredda e in preda alle convulsioni, lasciando da solo Tyler con altri tre Trickster.

“Richiamali!” ringhiò il rosso, tenendo Lilian stretta dietro di sé e preparando due sfere d'energia pronte a colpire la Scimmia e la Volpe che si avvicinavano a loro con passo lento eppure deciso.

“Non capite, vero? Dobbiamo trovare Azeban!” spiegò Ophelia, incrociando le braccia.

“Chi?”

“Lo spirito di un essere malvagio! Si sta nascondendo nel corpo di qualcuno aspettando di reincarnarsi e dominare...”
“Il mondo intero, certo. Sai quante volte ho sentito una roba del genere?” domandò Tyler, anticipando Ophelia.

“Hai sbagliato, guardiano. Non è del destino del mondo che si parla, si parla dell'universo intero.” spiegò con aria severa.

“Questo non vuol dire che mi piaccia il tuo metodo.”

“Il mio metodo è l'unico.” sibilò la donna, e successivamente i due Trickster partirono all'attacco, ma Tyler li freddò con le sfere d'energia, colpendoli dritti al petto e facendoli capitolare a terra dove rimasero storditi per pochi secondi, poiché subito dopo si rialzarono.

“Tyler...” mormorò Lilian.

“Che c'è?”
“Ma non erano tre?” domandò lei. Tyler spalancò gli occhi, pensando alla tattica del Camaleonte di mimetizzarsi, e subito fece per spostare Lilian, ma il Camaleonte comparve alle spalle della ragazza e la bloccò, mentre la Scimmia- con la sua grande forza -teneva fermo Tyler per il busto.

“Lei non c'entra!” urlò Tyler, vedendo la Volpe dirigersi verso Lilian anziché verso di lui.

“NON OSARE TOCCARLA!” sbottò, dimenandosi inutilmente dalla presa della Scimmia. Lilian impallidì, trattenendo un paio di lacrime a stento, mentre le gambe le si facevano molli e il respiro si faceva breve ed affannoso.

“Richiamali! RICHIAMALI!” urlò Tyler.

“Me lo stai ordinando?” domandò Ophelia “Lascia fare ai Trickster il loro lavoro.”

“Ma i tuoi soldati si sbagliano! Non dovrebbero perquisire solo chi non è umano?” disse.

“Appunto.” tagliò corto Ophelia “E lei non lo è”.

 

Kyle afferrò Sydney per il colletto della polo e quasi lo strozzò, mentre lo strattonava e iniziava a correre, trascinandoselo dietro. Come diversivo, Kyle aveva utilizzato le due fiamme che poco prima aveva usato per illuminare la vecchia acciaieria e le aveva lanciate contro i due Trickster, ma solo il Corvo fu preso, poiché la Lepre saltò in alto e schivò il colpo. I due ragazzi si chiusero in una grande sala che comprendeva gli antichi forni dove veniva fuso l'acciaio, e subito Sydney accusò nuove urla e nuovi dolori, tanto che si piegò a metà, reggendosi la testa.

“Syd, Syd! Dobbiamo andare!” disse Kyle.

“U-un attimo...” mormorò, cercava di capire qualcosa da quell'orgia di urla e di sussurri e di parole che gli perforavano la testa, tutte con la stessa intensità. La porta iniziò a essere tempestata di colpi, e una spada la perforò con una facilità assoluta.

“Cosa ti dicono?” domandò il moro, cercando di convincere Sydney ad andare via.

“Non so... sono troppe...” spiegò, mentre gocce di sudore gli si formavano sulla fronte e gli inumidivano i capelli. “Mi... mi fanno venire voglia di urlare...” mormorò a denti stretti.

“Allora urla, Syd! Urla!” lo incoraggiò Kyle, scuotendolo leggermente, e senza farselo ripetere il biondo spalancò la bocca e lasciò uscire quel suono gutturale ed acuto che era molto simile a quello della festa, con la differenza che questo fu molto forte e Kyle dovette tapparsi le orecchie e persino i Trickster si fermarono, quasi impauriti da quel ruggito.

Sydney tornò a respirare affannosamente e tese l'orecchio, sperando di riuscire a sentire qualcosa, ed infatti qualcosa lo captò.

“È qui... è questo il posto...” mormorò.

“Che intendi?”
“Qui morirà qualcuno.” spiegò, e subito i Trickster scardinarono la porta, pronti ad attaccare.

 

“I tuoi amici sono in pericolo, lo sai?” domandò l'altro Skylar, facendo su e giù per la stanza poco illuminata dove Skylar era stato intrappolato. “I Trickster sono arrivati a loro, e poi arriveranno a te. E cosa credi che accadrà, quando non troveranno ciò che cercano?” domandò, piegandosi per guardare meglio il bruno.

“Lasciami in pace.” ringhiò Skylar con disperazione.

“Ma non posso. Io sono te, Sky!” sorrise, teneramente “Sono una parte di te, e devi accettarmi. Altrimenti...”
“Altrimenti cosa?”
“Altrimenti i Trickster saranno gli ultimi dei vostri problemi. Ucciderò i tuoi amici uno ad uno, iniziando da Lydia, che ti piace tanto!” sibilò, mostrando i denti. “Lasciami entrare Sky! Lasciami entrare e risolveremo questa brutta situazione... LASCIAMI ENTRARE!”

 

Kyle raccolse Sydney da terra e, tenendo il biondo per l'avambraccio, iniziò a correre a perdifiato, cercando un modo per evitare l'attacco di quegli esseri ambigui, ma prima che il moro potesse cambiare stanza, il Corvo spiccò il volo e gli apparve davanti, tirandogli un manrovescio che lo proiettò contro la parete.

Sydney fece immediatamente dietrofront, provando a scappare dalle grinfie del corvo, ma si trovò la Lepre davanti e fu subito placcato dal Corvo che, con una presa salda, lo sorprese alle spalle, bloccandolo per le spalle.

La Lepre si avvicinò tendendo il braccio avvolto dall'armatura, mancavano solo pochi centimetri al contatto e Sydney chiuse le palpebre, sperando nella brevità della tortura, quando la Lepre fu scossa da un forte tremito. Il biondo aprì gli occhi e vide un braccio che trapassava il petto del Trickster da lato a lato. Un pugno faceva capolino su quel braccio teso, e quando la mano si dischiuse, mostrò un anello rotto- quello che Ophelia usava per evocare i Trickster. Subito la Lepre si dissolse in fumo nero, e dietro a quella nebbia oscura comparve Skylar con un sorriso compiaciuto sulle labbra.

 

Lilian cadde a terra, anche lei preda del potere dei Trickster, mentre Tyler si divincolava come un cavallo impazzito, cercando un modo per farla pagare a quei mostri senz'anima. Ora era il suo turno: vide la Volpe avvicinarsi a lui con braccio teso, ma un sussulto di Ophelia bloccò i Trickster.

“La Lepre...” mormorò, reggendosi il petto come fosse stata lei stessa vittima dell'uccisione. Arrivò il Corvo preceduto dalla consueta nube, e i quattro Trickster superstiti tornarono anelli che Ophelia infilò alla rinfusa.

“Non so a che gioco state giocando, ma non vi gioverà.” sibilò la donna, scomparendo nell'oscurità.

Tyler corse verso Lilian, ma la bionda era fredda come un ghiacciolo e non rispondeva agli stimoli né alla voce di Tyler. Il rosso, in preda al panico, cercò Lydia e gattonò fino a raggiungerla: anche lei fredda e rigida come una statua.

“Lydia... Lydia svegliati.” mormorò, scuotendola sempre più violentemente, arrivando persino a tirarle qualche schiaffo leggero, ma la rossa non dava segni di ricezione. Lydia aveva il potere di guarire gli altri, allora perché non avrebbe dovuto guarire se stessa? Il rosso afferrò saldamente la testa dell'amica ai lati, sollevandola leggermente e la chiamò a gran voce.

“LYDIAAA!” urlò, come per svegliarla, e subito la ragazza spalancò gli occhi e prese una gran boccata d'ossigeno.

“C-che è successo?” domandò, tremando come una foglia.

“I Trickster... ora ti prego, guarisci Lilian.” la scongiurò, indicando la ragazza a terra.

“Lilian? Ma i Trickster...”
“Lo so... Ophelia ha detto che non è umana.” mormorò, mentre si avvicinavano. Lydia impose le mani sulla ragazza e immediatamente la luce verde iniziò ad espandersi sul corpo della ragazza.

“Se non è umana, allora cos'è?”
“Non lo so.”

 

“Sky!” gioì Kyle, abbracciando l'amico, subito imitato da Sydney. “Ci hai fatto prendere un colpo!” lo rimproverò, dandogli un piccolo pugno sulla spalla.

“Sì, scusate... avrò camminato nel sonno... non so.” disse, facendo spallucce.

“E come hai fatto a uccidere la Lepre?” domandò Sydney.

“Non ne ho la minima idea. Ti ho visto in pericolo ed ho agito per istinto. Ora andiamo? Vorrei tranquillizzare i miei genitori.” spiegò, assumendo un'espressione colpevole. I due ragazzi annuirono e si allontanarono da quella sala. Kyle e Skylar chiacchierarono su improbabili teorie che avrebbero spiegato quel fenomeno, sia scientifiche che paranormali, mentre Sydney camminava silenziosamente dietro di loro, consapevole che c'era qualcosa che non andava.

Poi, un sussurro lo colse alla sprovvista ed il biondo si voltò, come si aspettasse di vedere effettivamente qualcuno.

“In guardia...” mormorò la voce.

“Syd? Tutto bene?” domandò Kyle, ormai sulla soglia.

“S-sì. Andiamo.” annuì il biondo, raggiungendo a passo sostenuto il ragazzo.

“Non fidarti!” sentì ancora, prima di chiudere il cancello.

 

Lo sceriffo Windy insieme alla moglie Amaranth e alla figlia Phoebe corsero incontro a Skylar e lo abbracciarono a turno, rimproverandolo dolcemente per lo spavento che aveva dato loro.

“Vi ringrazio infinitamente!” disse la madre di Skylar, prendendo Sydney e Kyle per mano con il volto pieno di gratitudine e gli occhi annebbiati dalle lacrime che stavano per sgorgare.

“Non ci ringrazi. Sky è come un fratello per noi.” sorrise Kyle, e subito la donna lo abbracciò, per poi riservare lo stesso trattamento all'altro ragazzo.

“Ma... come avete fatto?” domandò il padre, stringendo ancora il figlio a sé.

“Tutto merito di Sydney. È un sensitivo.” disse Skylar, sorridendo, e subito Sydney impallidì. Kyle, per allentare l'imbarazzo, scoppiò in una risata ed accusò l'amico di essere il solito esagerato.

“Abbiamo solo girato a caso.” concluse, con un sorriso che tradiva una grande paura di essere giudicato pazzo. L'arrivo di Lydia alla stazione, scaricò del tutto l'atmosfera elettrica, dopo che la rossa si gettò tra le braccia dell'amico, lasciando trasparire più sollievo di tutti gli altri.

“Che spavento mi hai fatto prendere!” disse, stringendolo forte.

“Scusami.” le sussurrò all'orecchio.

“Non lo fare mai più. Me lo prometti.” sussurrò lei, slacciando le braccia dal collo dell'amico e guardandolo con i suoi occhi verdi.

“Lo prometto.” ghignò Skylar, accarezzandole i capelli.

 

“Tyler, ti prego...” sbottò Lilian, ritraendo il braccio dopo che il rosso l'aveva toccata per prenderla per mano. Tyler si era offerto di accompagnarla a casa, visto che dopo l'aggressione Lilian era ancora molto scossa, ma per tutto il tragitto la bionda era rimasta taciturna e gelida. Tyler la guardò come fosse stato pugnalato al cuore in quel preciso istante, e come se Lilian stessa tenesse il pugnale in malo.

“Lilian, capisco che tu sia turbata dall'attacco, ma...”
“Non è solo l'attacco!” sbottò ancora la bionda “Mi hanno appena detto che non sono umana, Tyler. Come vuoi metterla con questo?” domandò.

“Neanche io sono umano al cento per cento.” spiegò Tyler “Non c'è nulla di male a non essere umani.” spiegò, accarezzandole il volto.

“E... e se fossi una creatura cattiva? Di quelle che mangiano i bambini?” domandò, abbassando lo sguardo ed intenerendo Tyler, tanto che l'abbracciò e la vide abbandonarsi completamente a lui, appoggiando la testa al suo petto e tenendo le mani strette alle sue braccia.

“Questa tesi non regge.” mormorò il rosso.

“Perché no?”
“Perché nonostante la tua facciata snob, so che sei la ragazza più dolce e più premurosa del mondo.” le sussurrò all'orecchio, facendola sorridere.

“E se fossi brutta?”

“Allora ti amerei anche con i serpenti al posto dei capelli e...” ma il rosso si bloccò perché si accorse di aver usato quel verbo, il verbo amare, con una naturalezza che mai si sarebbe aspettate da sé, di solito così impacciato e goffo. Lilian si allontanò leggermente da Tyler e lo studiò con i suoi occhi azzurri. Tyler divenne immediatamente rosso in volto e guardò altrove, schiarendosi la voce e preparando un discorso di emergenza, ma Lilian gli accarezzò dolcemente il volto e poi lo baciò dolcemente sulle labbra.

“Vuoi entrare? Sbaglio o siamo stati interrotti?” domandò lei, facendogli l'occhiolino.

 

  
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