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Autore: Darth Ploly    12/04/2017    1 recensioni
Per Ponyville è un periodo di quiete: la vita scorre serena dopo che, qualche mese prima, una furia omicida si era scatenata contro gli inermi cittadini. Tutto è però tornato alla normalità e adesso ci si prepara per il grande evento: le elezioni che decreteranno chi sarà il nuovo sindaco. Ma qualcosa sta per cambiare: una pony che tutti speravano di aver dimenticato sta per tornare a Ponyville. Quale sarà il suo scopo? Cosa succederà alla città? E quale sarà la reazione di Octavia di fronte alla pony che le ha cambiato la vita?
Tornano le avventure della Melodia della Giustizia, disillusa detective che indaga lungo le strade di una Ponyville cupa ed egoista. Diretto seguito di "Melodia di Giustizia-A trip into madness", si consiglia vivamente di non iniziare questa lettura senza aver terminato la precedente.
Allontanandosi dal giallo tradizionale, questo racconto narra una vicenda più ampia in cui nuovi e vecchi personaggi troveranno maggior spazio e si verranno a instaurare o a sviluppare maggiori rapporti tra ogni protagonista e gli altri pony o la città stessa.
Mi auguro possa piacervi.
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Derpy, Le sei protagoniste, Spike, Trixie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Neri bracieri posti a distanze regolari lungo la parete illuminano il vasto salone rotondo della diroccata dimora di Discord con fiamme verdi, conferendogli un colorito acido. Dal soffitto, cupi gargoyles osservano tutto ciò che accade come dei silenti guardiani. Al centro della sala vi è una tavola rotonda di cristallo nero con troni dello stesso materiale; su uno sono seduta io, mentre un altro è occupato da una pony di terra tutta rosa dalla criniera liscia di nome Pinkamena. La puledra canta allegramente una canzone dalle parole inventate allietando il bizzarro Discord che, steso a pancia in su sul tavolo, la osserva con occhi sognanti tenendo la testa cascante oltre il bordo. Ogni tanto, con uno schiocco di quelle che chiama “dita”, fa apparire un fazzoletto e si asciuga gli occhi commosso.
“Quanto ancora dovremo aspettare senza far nulla?” Domando annoiata, con la sensazione di star perdendo il mio tempo.
“Suvvia, Trixie, rilassati: saranno qui a momenti” Risponde lui senza staccare gli occhi dall’altra pony.
A giudicare dal numero di troni, stiamo aspettando l’arrivo di tre pony, e Discord non sembra intenzionato a spiegare il suo progetto senza di loro. Inizio a chiedermi se abbia fatto bene a seguirlo: sono fuggita da Ponyville otto giorni fa e da allora sono bloccata in questo palazzo, sebbene abbia recuperato tutte le mie forze. Inoltre Discord passa molto tempo lontano a fare chissà cosa lasciandomi da sola con quella svitata. Ne ho abbastanza! 
“Discord!” Lo chiamo infuriata lanciando un incantesimo che manda in frantumi un gargoyle.
“Quello me lo ripaghi” Dice lui con tono indolente.
“Sono stufa di aspettare! Pretendo delle risposte e non mi importa se tu …”
“Ah.ah! Silenzio!” Mi interrompe.
Da lontano giunge il rumore del pesante portone d’ingresso in legno che si chiude.
“Sembra che tu sia stata accontentata” Dice allegramente Discord “Le mie ospiti sono qui!”
Una serie di impronte luminose parte dal tavolo e prosegue uscendo dalla sala: il modo di Discord per condurre qui le nuove arrivate.
Ben presto anche la porta del salone si apre e Discord, facendo un profondo inchino, esclama: “Benvenute, gentili fanciulle!”
Se Discord è strano, le tre creature che entrano con passo deciso non sono da meno: come il mostro, camminano sulle sole zampe posteriori, mentre quelle anteriori terminano entrambe in una protuberanza con cinque … dita. Sono più basse del lucertolone, ma le loro forme sono senz’altro più aggraziate e sembrano seguire un ordine preciso. Come noi pony, anche loro possiedono criniere lunghe e acconciate in diversi stili: la prima, quella che cammina con fierezza davanti e che sembra essere il capo, ne ha una folta, riccia e ramata, di un biondo tendente al rossiccio; le due compagne alle sue spalle si comportano in maniera del tutto diversa, mostrando la prima, dalla criniera viola divisa in due code, poco interesse, e la seconda, al contrario, una grande curiosità per il luogo in cui si trova. La osservo girare la testa a destra e a sinistra, in su e in giù, facendo danzare freneticamente nell’aria la sua criniera blu raccolta in una coda singola.
“Che piacere rivedervi, mie adorate!” Continua Discord festante.
“Piantala con i convenevoli!” Sbotta irritata quanto me la prima “Sai perché siamo qui: facci ritornare subito normali!”
“Oh, Adagio, hai sempre un bel caratterino …”
Definirlo “caratterino” è poco: ha lo sguardo di una belva feroce pronta a saltare al collo della sua preda.
“Cosa succede qui, Discord?” Domando rendendomi conto di essere finita in disparte “Chi … o cosa sono loro?”
“Non molto delicata, l’unicorno” Sbuffa la ragazza dalla criniera viola ma, al contrario di me, non sembra volersi aggiungere alla discussione.
“Mia cara Trixie, permettimi di presentarti Adagio Dazzle, Aria Blaze e Sonata Dusk, le tre sirene note come Dazzlings”
“Cosa?” Domando sorpresa “Non è possibile!”
Le Dazzlings rientrano sicuramente tra i personaggi più noti della storia di Equestria. Le tre sirene erano creature magiche dalle sembianze di un serpente marino, nate dalle profondità dell’oceano. Tra i tanti poteri di cui disponevano, il più terrificante era di certo la loro capacità di manipolare la mente dei pony grazie al loro canto e di ottenere nutrimento ed energia generando odio e discordia nei cuori di tutti.
“Equestria intera vi crede morte!” Dico rivolgendomi per la prima volta direttamente alle tre “Siete scomparse da decenni!”
“Non per nostra volontà: il tuo amico biscione ci ha trasformate anni fa in questi … che cosa sono?”
“Si chiamano umani, Adagio. Li ho scoperti esplorando le dimensioni limitrofe alla nostra” Spiega Discord.
Viaggi dimensionali? Non pensavo potesse esistere qualcosa del genere!
Rivolgo un’occhiata furtiva a Discord e per la prima volta mi chiedo chi sia in realtà e quanto sia potente. Forse non mi conviene andare via, dopotutto.
“Comunque arriveremo a parlare anche di voi tre, ma prima vorrei che mi ascoltaste” Continua Discord sedendosi sul suo scranno e catturando anche l’attenzione di Pinkamena, assente fino ad ora “Ho chiamato voi tre e Trixie perché spero vogliate unirvi a me e alla mia Pinkamena in quello che sarà l’evento più memorabile della storia di Equestria”
“Uh-uh, è qualcosa di grosso! Sembra divertente!”
“E lo sarà, mia amichevole Sonata! Ho intenzione di conquistare Canterlot e spazzare via le principesse Luna e Celestia”
Alle sue parole cala un gelido silenzio. Solo dopo un po’ Sonata trova il coraggio per ritrattare quanto detto.
“Ecco, ripensandoci sono un po’ stanca …”
“Quanto preferirei che tu stessi zitta!” Sibila Aria.
“Basta così!” Le interrompe Adagio prima che inizino a litigare, poi torna a rivolgersi a Discord “Vuoi farti ammazzare? Non puoi sfidare le principesse!”
“Mi sembra che voi ve la siate sempre cavata”
“Ma non abbiamo mai attaccato Canterlot!”
“Adagio ha ragione” La appoggio io “È una follia!”
“Uh, che noia!”
Questa volta è la vocetta stridula di Pinkamena a interromperci.
“Come, prego?” Domando infastidita.
“Siete una noia! A me sembra un bel gioco!”
Cielo, che idiota!
“Questo non è un gioco! Si tratta di sfidare gli esseri più potenti di Equestria! Ma tanto tu sei matta, cosa ne vuoi capire?”
“Non dovresti sottovalutarla, Trixie” Mi riprende Discord “Questa “matta” ha quasi sconfitto Octavia qualche mese fa”
Queste parole mi colpiscono persino più della presentazione delle tre sirene. Posso accettare tutto, ma questo è troppo!
“Dunque ci hai chiamato qui per aiutarti” Continua Adagio mentre io studio ogni gesto della pony rosa “E immagino che tu voglia ripagarci con …”
“Le vostre vere sembianze, naturalmente. Ritornerete normali e potrete andarvene per la vostra strada” Assicura Discord.
“Non male come idea, vecchia lucertola, ma ti faccio notare che siamo solo in sei. Non riusciremmo nemmeno ad avvicinarci alla reggia” 
“Adagio ha ragione” Ribadisce Aria “Siamo troppo pochi. Ci vorrebbe …”
“Un esercito?”
Non senza un po’ di disgusto, osservo Discord spalancare la bocca e farne uscire una minuscola versione di sé, la quale si avvicina alla parete alle nostre spalle e preme una serie di mattoni. I sei troni indietreggiano e il tavolo si sposta alla sua destra mostrando una botola nel pavimento che si apre con un rumore metallico.
“Delle scale …” Sussurro io mentre Sonata e Pinkamena lanciano urletti isterici di eccitazione.
Dopo che il piccolo Discord si è dissolto in una nuvoletta di fumo, quello normale ci invita a seguirlo.
Le scale scendono sempre più in profondità e, per quanto avanziamo, sembrano non finire mai. Il cunicolo è buio, stretto e freddo, si respira a fatica. A parte Discord, l’unica che non sembra turbata è Pinkamena, che trotterella canticchiando.
“Dove porta questo tunnel?” Chiede Adagio dopo qualche minuto “Direttamente in bocca al demone Tirek?”
“Peggio, mia cara, molto peggio! Ma ormai ci siamo” Risponde Discord ridendo, poi si rivolge a me “Trixie, volevi sapere dove andavo ogni giorno, vero?” Dice dirigendosi verso un’area illuminata da cui provengono delle voci “Beh, guarda con i tuoi occhi!”
Ci affacciamo da un balconcino scolpito nella roccia. Sotto di noi, in quella che sembra essere una grande arena illuminata da fiaccole e da cui si dipanano molte gallerie, si muove affaccendata una moltitudine di pony.
“Wow!” Esclama Sonata, mentre le altre due sirene restano senza fiato.
“Saranno … un migliaio” Provo a stimare.
“Poco meno di 1500, secondo i primi calcoli” Mi corregge Discord carezzandosi con fierezza la barbetta.
“Ma chi sono? Da dove vengono?”
“Sono i carcerati di Icarus Island. Li ho fatti evadere ieri dopo giorni passati a studiare la struttura della prigione”
Tutto questo è spaventoso! Certo, c’erano già stati due o tre casi di evasione da Icarus Island, ma non si era mai sentito di una fuga di massa di tale entità!
“Ora, Adagio, mi auguro che tu sia più interessata”
“Ammetto che radunare la peggior feccia di Equestria è stato un bel colpo. Credi che potrebbero vincere contro le truppe di Celestia?”
“Contro un esercito adeguatamente addestrato? Assolutamente no! La maggior parte di loro servirà come diversivo per attirare l’armata lontano dalla capitale. Ma noi sei e i rimanenti possiamo avere la meglio sulle principesse!”
“Sembra interessante. E dove vorresti colpire?”
“Inizieremo con un’azione di guerriglia in varie città, specialmente in quelle vicino Ponyville. La nostra amica Trixie ha generato il caos lì e le cose non sono ancora tornate alla normalità. Basta una mia piccola mossa e la città crollerà come un castello di carte. Se siete con me, presto raggiungerò Ponyville con Pinkamena”
Le tre riflettono in silenzio, scambiandosi occhiate complici. Alla fine, Adagio chiede di nuovo: “Quando tutto sarà finito, riavremo le nostre sembianze?”
“Croce sul cuore!”
“Allora abbiamo un patto!” Esclama la leader delle sirene sorridendo in maniera sinistra.
“Eccellente! Tu invece, Trixie? Sei dei nostri?”
“Perché no? Potrebbe essere divertente!” Rispondo allungando una zampa verso di lui.
Prima che la tocchi però la ritraggo bruscamente e spiego: “A una condizione: voglio venire anche io a Ponyville. Al momento della fuga non ho potuto salutare un amico …”
“Comprendo!” Risponde lui con un occhiolino “Allora, luridissimi vermi!” Grida poi affacciandosi dal balcone “È tempo di mettersi al lavoro!”
Un coro di urla e risate esplode mentre i criminali si voltano tutti verso di noi.
“Presto Ponyville sarà tutta vostra! Siate pronti!”

A tarda notte, Flim e Flam si presentano a casa svegliando me e Derpy. Non li ho mai visti così agitati.
“Detective Octavia, c’è stato un … un attacco!” Mi informa il primo “Sono entrati nella cella di Rich, non siamo riusciti a fermarli …”
“Chi?”
“Trixie! Qualcuno l’ha fatta entrare lì e ha bloccato magicamente le porte della cella e del corridoio. Non siamo riusciti a salvarlo”
Derpy non trattiene un sussulto: è terrorizzata al pensiero del ritorno di Trixie.
“Vengo subito con voi! Dash è lì?”
Questa volta i due non rispondono. Vedo Flim tremare mentre una lacrima gli cade dall’occhio.
“Che altro c’è?” Domando preoccupata.
“Mentre era in corso l’attacco, c’è stato uno scontro in strada” Dice l’altro fratello cercando di mantenere il controllo “Hanno aspettato che lasciasse la casa del commissario e … signorina Octavia, hanno ucciso Spitfire!”
   
 
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