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Autore: Sakkaku    17/04/2017    2 recensioni
Questa storia è ambientata intorno al Medioevo, la protagonista si ritrova a nascondersi in un villaggio dove pensa di riposarsi solo per qualche giorno e ripartire. Le cose andranno diversamente e una parte del suo passato tornerà a galla.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mythological Creatures'
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Capitolo 15

 

Rina sbuffò battendo con forza la zampa anteriore. Lo stalliere sembrava confuso, come sempre non capiva i suoi comportamenti.
Lynn si sforzò di sorridere - Fa i capricci perché sono arrivata tardi e lei è l'unica ad essere ancora nella stalla - buttò lì una scusa.
Il giovane si allontanò scuotendo la testa.
- Smettila di fare la stupida! Dobbiamo partecipare alle gare e noi vinceremo. Se lo farai di tua volontà sarebbe meglio, in caso contrario lo farai per obbligo, sai che posso usarti come una marionetta, vero?
La giumenta sembrò capire, perché si calmò lasciandosi mettere la sella, ferri e staffe dall'Arpia, obbedendo agli ordini appena venivano emessi. Furono le prime ad arrivare, sebbene la stalla era già vuota quando erano uscite.
Zack la salutò con un cenno e un sorriso beffardo, Lynn da parte sua lo ignorò, sapeva che era un suo modo per irritarla e farla sbagliare. La sua concentrazione però era ferrea e nulla l'avrebbe distratta dal suo obiettivo di vittoria. Suo malgrado dovette sopportare anche Tim con i suoi capelli castani unti e il maleodorante odore che emanava.
- Ti farò piangere lurida donnaccia - disse l'uomo con l'intendo di intimorirla.
Pensa a buttarti in una tinozza d'acqua e lavarti invece di sprecare il tuo tempo cercando di spaventarmi. Sei ridicolo, neanche alla più piccola delle Arpie metteresti timore” pensò Lynn sogghignando – Rina fagli mangiare la polvere.
- Hai una giumenta e pensi di farcela?
- E' per metà frisone. La mia cavalla è meglio del tuo.
Rina nitrì come per sottolineare quanto il proprio fantino aveva appena detto.
- Ahahahah, cerchi di fare la gradassa? Questa è una gara, gli incidenti a cavallo succedono, attenta a non mangiare troppo fango ahahghagh.
Tim era uno di quegli umani a cui avrebbe ficcato molto volentieri un pugnale nel cuore per poi darlo in pasto agli sciacalli. Lynn represse l'impulso di farlo cadere subito da cavallo, si divertì invece ad allentare la cintura sotto la sella, rendendo instabile il suo appoggio.
L'Arpia estrasse con grazia l'arco afferrandolo insieme ad un paio di frecce, giusto per essere pronta a scoccare i dardi anche da quella distanza e colpire il centro prima di tutti gli altri partecipanti. L'uomo con in mano il fazzoletto rosso, l'abbassò di colpo, segnalando l'inizio della gara.
Rina scalpitò con gli zoccoli e poi partì in un galoppo ambio, superando gli altri equini in gara, a sua volta Lynn scoccò i dardi con estrema precisione, questo fece balzare in piedi i due Master, Zack conoscendola rimase comodamente seduto.
Solita esibizionista” pensò la Chimera “Doveva iniziare in modo teatrale per demoralizzare gli avversari. E' l'unico rappresentante della mia fazione e non deve assolutamente deludere le mie aspettative. Oltre a lei doveva partecipare qualcun altro, ma temono Clay e la sua banda, soprattutto in queste gare particolari, visti i precedenti, hanno preferito lasciare una viandante con questo peso sulle spalle e vedere come se la cavava, rischiando di perdere due gare in un colpo solo. Mi chiedo come ha potuto permettere una cosa simile Dirk, accettare di darsi per sconfitti fin dalla partenza è la cosa peggiore che si possa fare. L'unico ad aver avuto fegato è stato quel locandiere... Dirk lo ammirava prima che decidesse di abbandonare il ruolo di arciere e si dedicasse a servire i capricci di stolti ubriachi.”
Qualcosa attirò l'attenzione di Zack, vide in modo distinto Caroline, la capo cameriera tra la folla, si stava scostando un ciuffo dietro le orecchie e fu in quel momento che notò un riflesso dorato nei suoi occhi.
Possibile che non sia una semplice umana? Forse è solo colpa della stanchezza e dei giochi di luce?” scosse la testa “No, mi sto sbagliando, nessuna creatura saggia si metterebbe in mezzo alla faida tra Chimere e Arpie. Se fosse intelligente si sarebbe allontanata il prima possibile. Tutte le fiere sono a conoscenza del fatto che nessuno deve interferire in una faida, altrimenti l'estinzione dell'intera razza verrà effettuata dai piani alti” eppure qualcosa lo tormentava.
Dopo aver controllato se nella donna non ci fosse traccia di presenza magica, il dubbio nella Chimera rimase, nonostante effettivamente risultava essere una semplice umana. Zack frugò nei ricordi di Dirk, per quanto l'umano ricordava, quella donna era nel villaggio da diverso tempo prima del suo arrivo. Quindi né lui né l'Arpia erano stati seguiti da qualcuno, malgrado questa certezza guardò ancora Caroline.
E' un passatempo del quale mi occuperò più tardi. Sono curioso di vedere cosa combinerà quell'Arpia o si limiterà a slegare selle? Spero si inventi qualcosa di più creativo” la Chimera si stava annoiando come il giorno precedente, così prese l'iniziativa per far iniziare la gara con il botto.
Improvvisamente il cielo si oscurò e iniziò a piovere a dirotto. Il terreno divenne fangoso e scivoloso, rendendo per i cavalli più complicato mantenere un trotto omogeneo e per i fantini difficile restare in equilibrio. Un fulmine colpì un albero tagliandolo a metà, vi furono solo poche scintille, nessun incendio, ci pensò la pioggia a fermare il tutto prima che la situazione degenerasse. Molti fantini ed equini furono presi dal panico, impauriti si dimenticarono della gara e si avviarono di gran carriera verso le stalle. I cittadini si affrettarono a loro volta a cercare riparo. Gli unici che rimasero a guardare la gara furono i tre Master, loro avevano un riparo sopra la testa, per cui il cambiamento atmosferico li sfiorava ben poco. Con loro grande disappunto notarono solo Tim e la donna, erano gli unici rimasti in gara e continuavano a scagliare frecce verso i bersagli.
Lynn maledisse Zack “Questa è opera tua, ne sono sicura. Se pensavi di mettermi in difficoltà, hai sbagliato, anzi mi hai solo facilitato la gara. Tutti i partecipanti sono scappati a parte questo caprone. Vincere contro di lui sarà facilissimo.”
Per ingannare la vista umana aveva lanciato un incantesimo su sé stessa e su Rina, entrambe sembravano zuppe e invece erano asciutte e riparate dalla pioggia.
Tim trepidava, era certo di riuscire a ottenere vendetta, ora che erano rimasti gli unici due concorrenti in gara, la sua mente viaggiava alla velocità della pioggia. L'uomo si piazzò a sinistra della donna, facendo andare il muso del suo cavallo contro quello della giumenta. Rina rimase impassibile, era abituata a quel genere di contatto e prepotenza, tutte le volte che doveva seminare qualcuno per salvare la pelle alla sua padrona. L'esperienza nelle gare simili non gli mancava, perlomeno sapeva gestire l'adrenalina e l'aggressività di chi le stava intorno. Nulla poteva renderla nervosa, soprattutto considerando che il rischio di scivolare per lei era inesistente.
L'Arpia le diede una leggera pacca sul collo - Fagli vedere di che pasta sei fatta, dimostriamo di essere più brave e superiori di loro.
Rina emise un nitrito, come per sottolineare che poteva considerare quella cosa già fatta. Con un trotto controllato raggiunsero il nuovo bersaglio e con grazia Lynn riprese la mira con l'arco, beccando il centro.

 

Caroline era andata a ripararsi come tutti, all'interno della locanda. A differenza degli umani, lei stava osservando ancora la gara, ma tutto dall'alto, utilizzando gli occhi di una civetta adagiata su un albero lì vicino.
Quella Chimera è davvero malefica ed egoista, rovinare una gara così interessante solo per vedere in difficoltà la sua rivale. Ora capisco perché la loro faida non è giunta al termine dopo tutti questi anni, peccato che non sappiano... no, non sono affari miei! Devo lasciar procedere gli eventi, come il fato ha scritto.”
Charlie riconobbe quello sguardo pensieroso che corrispondeva a preoccupazione, così si avvicinò alla sorella e le disse - Se pensi che mi serva una mano con tutte queste persone puoi aiutarmi, sai.
- Sciocco - lo apostrofò lei - Elisabeth è ancora là fuori con Tim, è questo a preoccuparmi! Mi chiedo come possono continuare una gara con un maltempo simile. Inoltre, sei abituato a lavorare con questa folla, anzi a te diverte, lo so e per questo motivo non ti aiuterò.
- Sei davvero crudele - gemette lui - Oggi sono molti di più, potresti almeno servire qualcuno mentre vado alla ricerca di sgabelli e tavolini nelle cantine?
La cameriera alzò gli occhi al cielo - Va bene, solo per stavolta! Togliti dalla testa di prenderla come un abitudine - afferrò un vassoio in legno e prese a chiedere alle persone intorno a lei quale bevanda preferissero bere in quel momento.
Caroline si muoveva in modo aggraziato e riusciva a trovare uno spiraglio per passare senza rovesciare nulla, nonostante gli uomini di Clay cercassero in diversi modi di spintonarla. I suoi riflessi erano pronti, nessuno poteva fregarla, questo Charlie lo sapeva bene. In passato i marinai che avevano tentato di farla cadere fuori bordo erano stati ammaliati dai canti delle sirene e portati negli abissi. I suoi ricordi su quanto avvenuto erano sfuocati, anche perché lui era mezzo addormentato e gli occhi erano più chiusi che aperti, le sirene non le aveva scorte, eppure era sicuro che fossero state loro a far sparire il quartetto di marinai. Aveva udito anche lui il loro canto, o forse credeva di averlo sentito, rimaneva un mistero come fosse possibile che lui fosse rimasto sulla prua per qualche minuto per poi girarsi e tornare a dormire nella sua cuccetta. Nessuno, neppure il capitano era riuscito a scoprire il perché Charlie non si fosse buttato in mare per seguire quella voce incantatrice.


Master Damien si massaggio la sua barba rossiccia - Quasi quasi vi abbandono e vado a prendermi un boccale di idromele.
- Non puoi - disse prontamente Zack - In gara ci siamo io e Master Clay, questo comporta che il vincitore dovrà essere annunciato da te.
- Tanto è Tim il vincitore! Possiamo anche concludere qui.
- Al tuo posto chiuderei la bocca, perché il tuo uomo è appena caduto da cavallo – ridacchiò Master Damien.
Lynn stufa di sentire quel lezzo odore, aveva bloccato l'intero corpo di Tim, il cavallo non ricevendo ordini su dove andare andò a sbattere contro un bersaglio. L'Arpia aveva salvaguardato l'animale, giusto per evitare che si ferisse, per l'umano invece aveva in serbo ancora qualcosa, estrasse una freccia dalla faretra, una volta scoccata andò a conficcarsi sulla parte sinistra del bavero, Tim venne strattonato e picchiò un ulteriore testata sul bersaglio.
Master Clay iniziò a gridare furioso, Master Damien batté le mani ed enunciò - Il vincitore di questa gara spetta a Master Falco Nero! Ora andiamo tutti a scaldarci alla locanda. Se il tempo migliorerà continueremo o rimanderemo a domani la seconda gara - si avviò trotterellando, evitando di scivolare sulla fanghiglia.
Zack rimase seduto con una posizione soddisfatta, sentendo il suo sguardo addosso, Lynn si voltò a fulminarlo con lo sguardo, facendo a sua volta cadere un fulmine ai suoi piedi. Master Clay in quel momento stava aiutando Tim a liberarsi della freccia, sobbalzò al rumore del tuono, si voltò in direzione di Falco Nero e con sua sorpresa, lo vide in piedi mentre si allacciava il mantello, sorridente e compiaciuto.
Il corpo di Lynn venne avvolto da brividi, di certo la causa non era il cambiamento climatico, bensì per l'irrefrenabile sete di sangue.
Devo mantenere un comportamento composto! La mia razza verrebbe macchiata da un disonore se mi lasciassi influenzare dalla rabbia” pensò l'Arpia, facendo capire a Rina che poteva tornare nella stalla.
- Hai fatto un buon lavoro - si complimentò mentre le toglieva la sella - Sul serio, potevi scappare impaurita alla vista del fulmine, eppure sei rimasta composta e attenta ai miei ordini. In passato hai superato prove ben più difficili di un temporale vero? - mentre parlava una morsa all'addome la fece piegare in due. - Cosa... diamine... - iniziò a tossire senza sosta, rimase quasi senza respiro. Mentre tutto quello accadeva, sentì i propri abiti diventare bagnati e iniziò a tremare dal freddo. L'acqua colava dai capelli entrandole negli occhi, che ben presto divennero lievemente arrossati.
Zack stava festeggiando con un boccale di idromele, quando iniziò a tossire. Dapprima pensò che la bevanda gli fosse andata di traverso, nonostante le pacche ricevute sulla schiena, l'attacco non si quietò. Un dolore al ventre gli mozzò il respiro.
Quella maledetta Arpia mi sta attaccando” pensò subito la Chimera.
Si ricredette quando davanti a lui si parò l'immagine di Lynn che si contorceva nella stalla, anche lei vide l'immagine del rivale alla locanda, sebbene lui fosse circondato da persone preoccupate per la sua salute. Rina le sfiorò la fronte, si allontanò subito scuotendo il muso, era fradicio di sudore e bollente.
Nelle menti delle due creature mitologiche una voce rimbombò, con un eco in sottofondo.
Avete portato avanti per troppi anni questa faida, dovete trovare una soluzione, adesso! Siete fuori da troppo tempo ed io sono stufo di attendere ancora! Se non risolverete la questione con la prossima luna piena, morirete in modo atroce, quello che vi ho fatto provare ora era solo un assaggio.”
Così com'era arrivato il malessere svanì. L'aura magica era superiore alla loro, entrambi non riuscirono a capire chi fosse questa fiera, perché fosse interessata alla loro faida, ma soprattutto come avesse fatto ad abbattere le loro difese e renderli inermi.

 

Caroline si bloccò appena vide Falco Nero contorcersi. La cameriera si affrettò a oscurarsi completamente, per evitare che lui prendesse di mira anche lei.
Quell'aura l'aveva già percepita in passato, sapeva che non vi era modo di contrastarlo, era superiore a tutti e causava una distruzione immaginabile. Se l'avesse scoperta di certo non l'avrebbe lasciata in pace. Dopo qualche attimo, Falco Nero si rimise in piedi, ma nemmeno allora abbassò la guardia. La Delfine era irrequieta, se avesse usato il suo potere per controllare se si trovava nella zona era fregata, avrebbe firmato con piuma d'oca la sua condanna.
Se lui è arrivato sin qui, le cose possono solo peggiorare. Lui ha mandato un avvertimento all'Arpia e alla Chimera, ora spetta a loro fare la giusta mossa. Devo rimanere nell'ombra e stare attenta a non compromettere la mia copertura. Le mie difese magiche mi proteggeranno da qualsiasi suo attacco, però devo considerare che nessuno sa con esattezza fino a dove può arrivare il suo potere.”
Caroline finì di servire due uomini e si avvicinò a Charlie - Ora vado a ritirarmi nelle mie stanze, domani mi aspetta una giornata impegnativa. Dovrai arrangiarti.
- Grazie sorella, hai già fatto molto. Vai a riposare, ti vedo stanca - il suo tono era preoccupato - Spero una bella dormita possa aiutarti.
Lei gli sorrise e annuì. Tutto quello che sarebbe accaduto nei giorni a seguire sarebbe rimasto immacolato nelle menti di chiunque avrebbe assistito.

 

Lynn voleva recuperare le energie dopo quell'attacco magico, così pronunciò le parole per risvegliare per un periodo limitato l'umana. Questo era una cosa che solo le Arpie erano in grado di fare, per loro era come tornare chiuse dentro l'uovo, un posto rigenerativo e di meditazione.
Elisabeth non si accorse di essere rimasta dormiente per tutto quel tempo, si sentiva stremata a causa della gara e dopo aver fatto un bagno caldo, bevve del brodo con del pane. Una volta terminato il pasto andò a letto, evitando di pensare al temporale che continuava a far tremare le persiane. La donna aveva perso la cognizione del tempo, così come le persone riunite alla locanda, erano incerte se la giornata fosse giunta al termine se fosse notte o ancora giorno. Quella confusione era comprensibile, dopotutto il sole era come scomparso mangiato da gigantesche nuvole grigie.

 

Zack rimase in allerta per tutto il resto del tempo. Senza farsi notare continuava a scrutare in giro, cercando di localizzare la creatura vigliacca che l'aveva attaccato in quel modo. Sentiva il proprio orgoglio ferito, benché fosse contento che pure l'Arpia fosse caduta in quella trappola, eppure non lo consolava del tutto. Lui doveva vincere, quindi avrebbe dovuto evitarlo, invece le sue difese magiche erano state annullate da quell'aura. La capo cameriera che si era ripromesso di tenere d'occhio era andata a dormire, sembrava fosse scappata da quel posto o forse era una sua impressione e stava diventando paranoico.
Perché devo stare così teso per una cosuccia del genere? E' stato un caso, sì, ero impreparato poiché non mi aspettavo un attacco del genere da qualcuno di esterno” pensò Zack “Chiunque sia deve essere davvero forte, ma si è praticamente intromesso nella nostra faida, le ripercussioni non lo spaventano, quindi... forse è qualcuno d'importante nella gerarchia delle fiere.”
Le ore passavano e la Chimera continuava a bere senza ubriacarsi, nessuna delle bevande umane riusciva a portarlo in uno stato di stordimento. L'atmosfera alla locanda si fece allegra, gli uomini iniziarono a sbraitare anziché parlare, ma i toni non raggiunsero i livelli aggressivi. Probabilmente, tutti volevano evitare una sfuriata da parte di Falco Nero, che dallo sguardo sembrava attendesse solo quello. La Chimera sfogò la sua frustrazione nella pioggia, un vero diluvio colpì la zona, a seconda di alcuni erano secoli che non si vedeva un temporale simile. L'acquazzone continuò per molto. Quando fu giunto il momento di andare a coricarsi, Zack pronunciò un incantesimo affinché si svegliasse nel caso qualcosa di magico si fosse avvicinato cercando di prenderlo impreparato una seconda volta.

  
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