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Autore: Ms Mary Santiago    19/04/2017    3 recensioni
[STORIA INTERATTIVA – Conclusa]
Avalon è un’accademia riservata all’élite del mondo magico. Gli studenti ammessi, provenienti dall’intero mondo magico, sono scelti con un’attenta selezione volta a individuare i migliori. Da Avalon escono i migliori Alchimisti, i più esperti conoscitori dell’arte del voodoo e dell’occulto, gli Occlumanti e i Legilimens dotati della più elevata disciplina di controllo mentale.
La mano nera questo lo sa bene e, in un modo o nell’altro, tenterà di ottenere il controllo della scuola.
“Uno di voi é già morto, non occorre che ne seguano altri. – N”
Genere: Azione, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Avalon - Passato, Presente, Futuro'
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Capitolo 12

 

 

 

 

 

- Tu sei … sua figlia? – ripetè Benjamin, incredulo.
Ravviò un riccio color rame, sbuffando.
- Già, immagino sia un modo di chiamare la cosa. Un altro potrebbe essere: erede, rampolla, discendente, frutto dei suoi lombi ocome la vuoi mettere … ma il succo non cambia: Nathaniel è mio padre. –
Con le iridi grigio perla sondò gli sguardi dei suoi compagni di scuola.
Erano sorpresi, ma non c’era ombra di giudizio o sospetto nei loro occhi.
- Non immaginavi che avremmo reagito così – constatò Camille.
- No -, ammise, - non me l’aspettavo. –
- Sei una di noi da anni e non sei scappata come Dragomir -, osservò Alaska, - perciò per me non hai nulla da nascondere. –
- Né di cui vergognarti -, aggiunse Christopher, - non siamo noi a scegliere i nostri genitori, ma sta a noi saper differenziarci da loro. Lo stai affrontando insieme a noi, credo che nulla più di questo faccia capire che tu non sei come lui, Ruby. –
- Io … vi ringrazio. –

- Sei parte della squadra, non c’è bisogno di ringraziare … oltretutto non sei poi così male per essere figlia sua – scherzò Benjamin.
Gli occhi del ragazzo però non erano puntati su di lei, constatò, ma sul ragazzo al suo fianco.
Alistair le era rimasto vicino dal primo all’ultimo secondo di quella breve e imbarazzante confessione, sembrava quasi che fosse il suo personale angelo custode.
- Tu lo sapevi, immagino. –
Annuì. – Sì, sono stato il primo a cui l’ha detto. Ve lo avrei riferito se avessi pensato anche solo per un secondo che potesse essere lei la spia, ma … -
- Ma sapevi che non poteva esserlo – concluse Ben per lui.
- Esatto. –
- Bene, suppongo che in questo caso tu abbia fatto la scelta giusta. –
Rimasero a fissarsi in silenzio per una manciata di secondi.
- Ben … -
- Al … -
Quei due testoni erano troppo orgogliosi per scusarsi a vicenda in pubblico, perciò Ruby scioccò le dita attirando l’attenzione generale.
- Signori e signore, lo spettacolo è finito, andatevene ognuno per la propria strada. –
Silenziosamente, uno dopo l’altro lasciarono la stanza.
Alistair si voltò verso di lei, in un silenzioso sorriso carico d’apprezzamento a cui rispose a sua volta.
- Sarò da Sonya ad aspettare che arrivino i membri del comitato d’amministrazione. Immagino che tocchi a me rappresentare la quota di mio padre. –
- Ti raggiungo il prima possibile. –
- Non mi serve la balia, Ryle. –
Sorrise. – Una balia forse no, ma una guardia del corpo torna sempre utile. –
Fu tentata di rispondergli con una frecciatina, ma si trattenne.
Apprezzava il suo interessamento.
Per la prima volta si sentiva davvero parte di qualcosa.
- Pensa a risolvere i tuoi affari … ti aspetto fuori dallo studio. –
- Ci sarò. –
Con un rapido cenno del capo all’indirizzo di Ben, li lasciò finalmente soli nella speranza che quei due testoni orgogliosi chiarissero.

 

 

 

 

*

 

 

 

- E così Ruby è nientemeno che la figlia di uno psicopatico, ci credo che la chiamavamo “la strana” -, constatò Abby giocherellando nervosamente con il braccialetto che portava al polso, - deve aver avuto un’infanzia di merda. –
- Già -, convenne Alaska, - e mi sorprende che Alistair fosse l’unico di noi a esserne a conoscenza. Insomma, quei due si sono sempre fatti la guerra a vicenda da che io ricordi. –
James inarcò un sopracciglio, con l’aria di chi constatava la più evidente delle situazioni. – Beh, immagino che fosse solo tanta frustrazione sessuale repressa. –
Scossero la testa, ridacchiando.
- Sei sempre il solito -, commentò sorridendo suo malgrado Christopher, - per te si riconduce tutto al sesso. –
- In questo caso certo che sì. Scommetto quello che vi pare che quei due finiranno insieme. E poi io me ne intendo, Baizen. –
- Ah, sì? Non mi sembra che tu sia questo grande esperto in quanto a relazioni. –
- Non sottovalutarmi mai, ragazzo. Io sapevo che tu e miss Rowle vi sareste messi insieme ancora prima che raccoglieste il coraggio di sbaciucchiarvi in piena sala ricreazione. –
Alaska avvampò, nascondendo il viso tra le mani, mentre Christopher cercava di nascondere l’imbarazzo ostentando una certa baldanzosa sicurezza.
Abby scosse la testa.
- Sei sempre un asso nel mettere le persone in imbarazzo. –
- Sempre. –
Camille interruppe la conversazione affacciandosi da dietro la robusta porta in quercia.
- I membri del consiglio d’amministrazione sono arrivati. Sono tutti nello studio di Sonya, immagino che tra poco giungeranno a una decisione ufficiale. –
Christopher si raddrizzò, improvvisamente vigile. - Qualcuno l’ha già detto a Jax? –
Annuì. – Ho mandato JJ a cercarlo, dovrebbero essere lì tra poco. –
Saltò su, tendendo una mano verso Alaska che intrecciò le dita alle sue, - Allora immagino che ci siamo, non resta che scoprire come hanno in mente di agire. –

 

 

 

 

*

 

 

 

- Sapevo che ti avrei trovato qui. –
Alzò lo sguardo, riconoscendo la voce di Jamie.
- Non sono dell’umore adatto per stare in mezzo alle persone. Specialmente in mezzo ad alcune in particolare. –
- La troveranno e allora le cose tra te e Alistair torneranno normali. Non ricordo di avervi mai visti litigare, non può essere una cosa definitiva. –
Si passò una mano tra le ciocche corvine, scompigliandole con un sospiro rassegnato.
La verità era che non sapeva neanche lui come sarebbero andate a finire le cose.
Avevano avuto la spia sotto gli occhi per mesi interi … persino anni … e non erano riusciti a capire chi fosse.
Si sentiva così maledettamente stupido.
Katherine era sua cugina, avevano passato l’intera esistenza praticamente in simbiosi, eppure lui non era riuscito a proteggerla.
- Non so se le cose potranno mai tornare normali. –
- Alphard è un vero mastino, se vuole trovare qualcuno non c’è niente e nessuno in grado di fermarlo e credo che nessuno l’abbia mai visto più motivato di oggi. –
Già.
Suo zio sembrava pronto a muovere guerra all’intero mondo più di ritrovarla.
Aveva mobilitato decine di Auror, discusso a più riprese con il Ministro che lo aveva invitato a muoversi con prudenza, e infine supportato Sonya nella decisione di convocare l’intero consiglio d’amministrazione della scuola.
Se era la guerra che voleva, Nathaniel l’avrebbe ottenuta.
- Lo spero. –
Jamie fece scivolare la mano nella sua, stringendola piano ed esortandolo ad alzarsi in piedi.
- Forza, basta piangersi addosso, è il momento di andare a prendere a calci il culo di quel bastardo psicopatico. –
Sorrise davanti alla luce battagliera nel suo sguardo.
Jamie poteva capirlo più di ogni altro lì dentro.
Aveva colto al volo il disperato bisogno di qualcuno che gli dicesse che nulla era perduto, che tutto si sarebbe risolto e che sarebbero stati in grado di annientare Nathaniel.
- Non ti facevo così brava a consolare le persone. –
- Bene, perché non lo sono affatto. Non hai bisogno di essere consolato, Jax, ma solo di essere spinto ad agire. Quindi adesso muovi il culo e partecipa all’azione! –

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

- Quindi tu e Ruby, eh? –
Si accigliò. – Non capisco a cosa ti riferisci. –
- Sì, certo -, sbuffò divertito, - è così evidente che mi domando come abbia fatto a non arrivarci prima. –
- Sproloqui spesso, Ben, ma ti giuro che adesso mi preoccupi sul serio. Si può sapere di cosa accidenti stai parlando? –
Benjamin lo fissò dritto negli occhi, quasi volesse costringerlo a confessare chissà quale misteriosa verità.
- Lei ti piace. –
Ruby era diversa da come pensava, forte e determinata, incurante di ciò che pensavano gli altri e decisa a dimostrare ciò che valeva.
Era stata una curiosa scoperta, una persona capace di tenergli testa e spronarlo a mostrare il meglio di sé.
Non ne sapeva molto di relazioni sentimentali stabili, ma supponeva che quella fosse una buona base su cui pensare d’instaurarne una.
- Sì, credo che Ruby mi piaccia. –
- Wow, fartelo ammettere è stato più semplice del previsto. –
- Credo di averlo realizzato solo ora -, ammise, - prima non mi ero mai soffermato a pensarci più di tanto. Insomma, abbiamo ben altre cose per la testa in questo periodo. –
Già, tipo un pazzo deciso a prendere il possesso della scuola e a far fare Merlino solo sapeva che fine a tutti coloro che erano decisi a ostacolarlo.
- Sì, Nathaniel tende a monopolizzare l’attenzione ultimamente. Non credo però che sia una buona scusa per lasciar passare il tempo senza chiarire le cose. –
Adesso era abbastanza sicuro che Ben non stesse parlando di lui e Ruby perché gli occhi dell’amico erano persi nel nulla e la fronte si faceva sempre più corrucciata.
- Se avessi saputo che Katherine sarebbe stata rapita ti avrei riferito immediatamente ogni cosa. –
- Lo so. Non sei mai stato un egoista, hai sempre fatto tutto il possibile per proteggere i tuoi amici da qualsiasi minaccia si presentasse -, tacque improvvisamente imbarazzato, - mi dispiace per quel pugno. –
Alistair gli rivolse un sorriso sghembo.
- Suppongo che me lo meritassi. –
- Quindi tra noi è tutto chiarito? –
Annuì.
- Tutto come prima. –
- Bene e Al … -
- Sì? –
- Non perdere tempo, ma fa attenzione. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

 

Il Consiglio d’amministrazione si era ringiovanito di molto durante gli ultimi vent’anni; il membro più anziano aveva da poco passato i cinquant’anni al contrario di anni prima in cui l’età media si aggirava intorno ai sessant’anni.
Indossavano tutti, uomini e donne indistintamente, abiti eleganti dal taglio d’alta sartoria rigorosamente scuri.
- La minaccia non può più essere presa sotto gamba -, stabilì con voce grave William van der bilt, - è il momento di agire in un modo o nell’altro. –
- Una studentessa rapita è qualcosa d’inaccettabile, minerà di molto la reputazione dell’Accademia nell’ambito del panorama internazionale. Che figura ci facciamo se non riusciamo neppure a garantire l’incolumità dei nostri studenti? – rincarò la dose Hector Johnson, il membro più anziano.
- Mi preoccuperei più della ragazza che della reputazione della scuola, Hector -, gli fece notare gelidamente Sonya, - visto che Nathaniel ha ampiamente dimostrato di essere imprevedibile e altrettanto hanno fatto i suoi seguaci. –
- Certo, certo, è ovvio che la salute della ragazza sia importante – bofonchiò l’uomo.
Ruby decise all’istante che non lo tollerava e, dal modo in cui lo guardavano Alphard e Sonya, non doveva essere l’unica a nutrire quel sentimento.
- Come suggerite di agire? L’esperto in questo campo sei tu, Alphard – intervenne Baron Ryle, osservando con intensità l’amico ed ex compagno di dormitorio ai tempi della scuola.
- Ho mobilitato la mia intera squadra nella ricerca di Dragomir e Nathaniel. Quando li troveranno, perché li troveranno, dovremmo essere pronti a entrare in azione senza la minima esitazione. È importante che tutti siano d’accordo nel procedere all’azione e nel far fuori Nathaniel dall’organizzazione e dal comitato. –
Annuirono silenziosamente, mentre gli sguardi collettivi si posavano su di Ruby.
Si sforzò di non tradire il minimo accenno d’ansia.
Prendere il posto di suo padre era una grande responsabilità e non serviva essere Legilimens eccezionali per capire cosa stesse passando per la testa della maggior parte dei presenti: una ragazza di diciotto anni appena compiuti poteva assumersi un incarico di tale responsabilità e prestigio?
- Io sono pronta a fare tutto ciò che va fatto per tagliare fuori mio padre e assicurarlo alla giustizia. Deve pagare per tutto quello che ha fatto – asserì decisa.
La mano di Alphard e quella di Sonya svettarono all’unisono in alto per appoggiare il suo voto.
Con la coda dell’occhio vide che anche quella dei genitori di Benjamin, del padre di Alaska e di quello di James alzarsi a sua volta.
Venne il turno della madre di Christopher e di quella di Abby.
Altri due voti favorevoli.
William van der bilt parve esitare solo per una frazione di secondo prima di dare il suo assenso.
Mancavano solo Johnson e il padre di Alistair.
- Baron? –
- Dannazione, sì. –
- Johnson? –
- No. –
Il silenzio calò tra i presenti.
La voce di Sonya si fece sottile e gelida, prossima alla furia più assoluta.
- Perdonami Hector, ma credo di non aver compreso bene la tua risposta. –
- Hai compreso alla perfezione, Sonya. Il mio voto è un no. Non credo che la giovane possa prendere il posto di suo padre in modo consono ed efficiente, è troppo giovane per ricoprire ruoli con così alte responsabilità. Forse tra dieci o quindici anni …. –
- Tra dieci o quindici anni non ci saranno ruoli da ricoprire, vecchio rincitrullito! –
- Sonya … -
- No, non dirmi di stare calma e di essere ragionevole –, lo anticipò, - perché davanti a un comportamento del genere le cause possibili sono solo due: o soffri di demenza senile oppure Nathaniel ti fa comodo … E francamente, Hector, ti trovo in perfetta salute quindi delle due l’una. –
- Ho affari con Nathaniel da dieci anni ormai e le mie finanze ne sono state ampiamente risanate. C’è in ballo un grande acquisto di proprietà; una ragazzina potrà garantire le entrare finanziarie di cui necessito per il mio mantenimento negli ultimi anni che mi restano? –
Ed ecco che finalmente si scoprivano le carte.
Puro e semplice opportunismo.
- Non credo che Ruby sia in grado di garantirti quanto chiedi -, confermò candidamente Baron, - anzi lo escluderei con decisa fermezza proprio in virtù della sua scarsa conoscenza dell’economia e del mercato. Per inciso, mio buon Hector, di che cifra stiamo parlando? –
- Due milioni e mezzo di galeoni. –
- Un prezzo ragionevole. Dimmi, Ruby mia cara, disponi di una somma simile? –
Non riusciva proprio a capire dove volesse andare a parare, ma decise di reggergli il gioco.
- No, ovviamente. –
- Eppure la famiglia Ryle può coprire tranquillamente la spesa dell’acquisto di queste proprietà. Immagino non faccia molta differenza per te, Hector, da chi provengono i soldi. –
Il sorriso sul volto di Baron si allargò ancora di più mentre Johnson tentennava preso alla sprovvista.
- Nessuna differenza. –
- Dunque accetti la mia offerta? In tal caso firmerò le carte all’istante in cambio del tuo voto ad acconsentire alla richiesta d’incarcerazione ed estromissione di Nathaniel. –
Annuì.
- Accetto. –
Ruby storse il naso, disgustata da quell’anziano uomo.
Eppure lentamente emerse dentro di sé la consapevolezza che avevano ottenuto la delibera.
Non restava che agire.
- Ho fatto la mia magia -, sentenziò Baron compiaciuto, - lascio l’azione a te, Alphard. –
- Non te ne pentirai, Baron. –
- Lo so. –
Sentì le iridi verde smeraldo del signor Ryle fissarla insistentemente.
Resse bene il suo sguardo e lo vide sorridere compiaciuto.
Doveva ben sapere di essersi appena assicurato, con il suo intervento, un posto di tutto rispetto all’interno della gerarchia d’amministrazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice: 

Malgrado non abbia ricevuto tutte le info richieste ho deciso di pubblicare comunque. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e, visto che ho una certa idea in cantiere una volta ultimata questa fic, volevo chiedervi se per voi andava bene che inserissi i futuri figli di alcune delle coppie che si formeranno nel corso della storia. Per inciso, mi servirebbe in particolare l’okay delle autrici di Benjamin e Christopher visto che ho già contattato privatamente la creatrice di Alphard e Katherine e mi ha dato l’okay. Se avete idee particolari sui prestavolto/caratteri etc contattatemi pure e vedremo come aggiustare le cose. Tenete presente che la nuova ff arriverebbe tra circa due/tre settimane perché mancano ancora 5 capitoli alla fine di Avalon e mi serve un po’ di tempo per buttare giù una cosetta fatta per bene.
Alla prossima.
Stay tuned.
XO XO,
Mary

 

 

 

 

 

   
 
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