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Autore: martaweasley    25/04/2017    0 recensioni
Sono Grace Tauril.
Sono una tassorosso.
Ero al terzo anno quando Harry Potter varcò le porte della sala grande ad Hogwarts.
E sempre in quell'anno iniziai a pensare che forse passare il mio tempo con i gemelli Weasley, soprattutto con Fred, non sarebbe stato così male.
---
Sono il simpatico Fred Weasley andiamo lo so che mi conosci!
Io e George abbiamo sempre detto che noi due non ci saremmo mai innamorati, ma quando ho visto gli occhi di Grace... uhm.. andiamo avanti!
Durante il nostro terzo anno qualcosa nella Tassorosso cambiò, sembrava far più caso a me.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Lee Jordan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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13. The Goblet of Fire
 
Ottobre 1994

«Stasera! Staseraaa!» continuava a gridare Jane super emozionata.
Stasera sarebbero arrivati gli studenti delle scuole Beauxbatons e Durmstrang.

«... Ho l'immenso piacere di annunciare che quest'anno ad Hogwarts...» Silente venne interrotto da un uomo che era appena entrato nella Sala Grande. Era un uomo avvolto in un mantello nero e si reggeva su un lungo bastone. Camminava in modo strano, zoppicava, ed un sordo clunk lo accompagnava. Il volto dell'uomo era ricoperto da cicatrici, faceva paura. Il suo naso. Era come se gliene avessero tagliato via un pezzo. Gli occhi, erano una cosa insolita. Uno piccolo e scuro. L'altro grande e tondo di un colore blu vivace. Quest'ultimo si muoveva di continuo, era davvero strano, come faceva un'occhio a muoversi in mille direzioni e l'altro rimanere fermo? Era come se fosse autonomo.
Silente e l'uomo si salutarono, poi il preside gli disse di accomodarsi e si rivolse nuovamente a noi.
Silente ci informò che l'uomo era Alastor Moody, conosciuto come Malocchio Moody, un famoso Auror, quest'anno sarebbe stato il nostro insegnate di Difesa contro le Arti Oscure.
«Moody? Quel Moody?» Chiese Bethany Jackson, una ragazza del mio stesso anno che era seduta affianco a Kate. Nessuno rispose, stavamo tutti guardando il punto in cui il nostro nuovo professore era seduto.
«Come stavo dicendo nei prossimi mesi avremo l'onore di ospitare un evento assai emozionante, un evento che non ha luogo da più di un secolo. È un grandissimo piacere che vi informo che il Torneo Tremaghi quest'anno si terrà a Hogwarts» concluse il preside con un sorriso sul volto.
Molti studenti rimasero a bocca aperte. Altri iniziarono a bisbigliare allegri.
«STA SCHERZANDO!» disse, anzi gridò Fred, io sorrisi girandomi verso il ragazzo dai capelli rossi fuoco che guardava Silente con un luccichio negli occhi. «Non sto scherzando signor Weasley» Silente continuò a parlare elencandoci vari dettagli riguardanti il Torneo. Le altre due scuole sarebbero giunte ad ottobre e la selezione degli sfidanti avverrà ad Halloween. Ero certa che i gemelli avrebbero voluto partecipare. Tuttavia poteva essere molto pericoloso e l'idea che Fred, o George, potesse farsi male non mi piaceva per niente.
Lanciai un occhiata agli altri tassorosso.
Cedric e gli altri suoi amici erano super emozionati. Jane non diceva nulla, si limitava a guardare Silente, probabilmente era troppo emozionata, questo genere di cose la rendevano sempre felice. Kate parlava con Bethany e Tod. Charlie discuteva con una sua amica di nome, Celeste Thompson. Mentre Kyle guardava rapito Silente. Io e il biondino aveva sistemato le cose. Durante l'estate, prima che iniziasse la scuola, mi aveva scritto dicendomi che gli era passata e che aveva conosciuto una nuova ragazza. Ero curiosa di sapere chi fosse, ma lui non voleva dirmi nulla.
«Pur sapendo quanto ciascuno di voi sia desideroso di portare a Hogwarts la Coppa Tremaghi» disse il preside richiamando l'attenzione di tutti, i borbotti cessarono.
«I presidi delle scuole partecipanti, assieme al Ministro della Magia, hanno convenuto di imporre un limite d'età per gli sfidanti di quest'anno. Solo gli studenti dell'età giusta, cioè diciassette anni in su, potranno proporsi per la selezione»
La sala che fino a quel momento era stata silenziosa si riempì di proteste da parte di molti studenti, tra cui i gemelli, riuscii distintamente vedere il volto di Fred contorcersi nella sua solita espressione mista a rabbia e delusione. Sentii l'insisto di andare da lui e abbracciarlo, ma non potevo.
«Da non crederci! Io volevo partecipare!» si lamentò Kate, era sempre stata una persona spericolata a cui piace il pericolo.
«Te l'avrei impedito» le disse Tod, il suo gemello.
Cedric sorrideva. Avrebbe compiuto diciassette anni il 15 ottobre, quindi avrebbe potuto partecipare. Fred e George compivano diciassette anni in aprile, quando il Torneo sarebbe già iniziato. Silente ci disse altre informazioni e poi ci invitò ad alzarci ed andare nelle nostre camere.
«Ti rendi conto? Non possiamo partecipare!» sentii gridare George, molte persone intorno a loro annuirono.
«Non riusciranno a impedirmi di partecipare» disse Fred cocciuto.
«Io sono sollevata che tu.. voi non partecipiate»
«Grace!» esclamarono entrambi guardandomi male.
«Le prove sono pericolose, potreste farvi male, molto male» mormorai guardando Fred dritto negli occhi.
«Ma mille galeoni! Quei soldi ci servono!»
«E tu metteresti a rischio la tua vita per dei soldi?!» chiesi un po' alterata.
«Andiamo Grace, non saranno così pericolose»
«Come volete!» dissi voltandomi per raggiungere la mia sala comune. 


«Cedric quindi sei convinto a partecipare?» chiese Justin, un ragazzo del quarto anno. Tutti lo guardavo con ammirazione.
«Si»
«Grace come va con Fred?» chiese Jane, alzai lo sguardo dal mio piatto pieno di bacon.
«Non ho ancora intenzione di parlargli»
«Dai Grace stai esagerando, anch'io vorrei partecipare» dice Kate e dietro di lei altri ragazzi annuirono.
«Ma tu non fai di tutto per partecipare, lui sta escogitando con George diversi piani per essere selezionato»
«E quindi?» Chiese Charlie, ora la conversazione che inizialmente era privata sembrava essere diventata la cosa più interessante di tutto il tavolo dei tassorosso.
«Delle persone sono state ferite, potrebbe farsi male, e mi da fastidio che lui non ci pensi nemmeno un po', l'unica cosa che gli interessa sono i soldi»
«A cosa gli servono poi?» Scossi la testa, facendo credere a tutti di non sapere a cosa servissero, anche se in realtà lo sapevo benissimo. Volevano i soldi per finanziare il loro scherzi e per avere in futuro un loro negozio. Ma se fossero morti i soldi non gli sarebbero serviti un bel niente!
«Oggi abbiamo lezione con Moody!» disse Sam emozionato ed insieme a Charlie si alzarono e andarono in classe velocemente.
«Noi abbiamo trasfigurazione con i Corvonero»
«Si, andiamo?»
«Certo» Insieme a Kyle, Jane, Kate, Tod ci avviammo alla lezione.
Passammo vicino al tavolo dei Grifondoro, anche se non volevo voltarmi non riuscii a resistere. I miei occhi vagavano in cerca di Fred.
Eccolo. Anche lui mi stava guardando.
Era come nei libri che mi leggeva mia mamma da bambina quando la principessa e il principe si guardano tutto intorno sparisce e rimangono solo loro due. Era così. C'eravamo solo noi. Sentivo la sua mancanza, ogni giorno di più, ma doveva capire che non poteva mettere a rischio la sua vita senza pensare alle conseguenze. Come poteva pensare che sarei riuscita a stare ferma a guardare mentre lui affrontava chissà quale prova?!
«Ciao Grace»
«Oh ciao Hermione»
«Come stai?» chiese la ragazza sorridente.
«Tutto bene tu? Come procede il C.R.E.P.A.?»
«L'hai detto anche a lei?» sbuffò Ron seguito da Harry.
«Ciao Grace»
«Ron ciao»
«Sì, l'ho detto anche a lei, e pensa un po' è d'accordo con me»
«Sul serio?» chiesero Ron ed Harry insieme.
«Si. Guarda un po' la tua spilla lo messa sul mio zaino»
«Grazie mille!»
«Grace non hai intenzione di perdonare Fred?» domandò Ron all'improvviso.
«Perché?»
«Nulla era solo per sapere sai è un po' più scontroso da quando non gli parli»
«Andiamo Grace! Se no arriviamo in ritardo!»
«Arrivo, ciao ragazzi»

---

La lezione di divinazione era finita mezz'ora prima, ora ci stavamo dirigendo in sala grande, dopo aver lasciato le borse in stanza.
«Ragazzi dai seguitemi» disse la professoressa Sprite conducendoci all'esterno. Ci schieriamo davanti al castello.
Il sole stava tramontando, c'era una leggera arietta, tutto mi portava alla mente il momento sul campo da Quidditch con Fred.
«Sono quasi le sei» ci informò Gregg un amico di Cedric, del settimo anno.
«Laggiù!» urlò un ragazzo di Grifondoro puntando l'indice verso la foresta proibita, sulla quale la luna già splendeva.
C'era qualcosa di grosso, di enorme, che si avvicinava, sospeso nell'aria. Sembrava una casa volante.
Era una carrozza-casa trainata da cavalli alati.
Quando questa atterrò scese un ragazzo seguito da... da una donna, la donna più alta che io abbia mai visto. Era vestita molto elegante con i capelli raccolti in una crocchia luccicante.
Silente e la donna, chiamata Madame Maxime, si salutarono. Una dozzina di ragazzi e ragazze erano usciti dalla carrozza avevano una divisa leggera di seta, infatti tremavano per il freddo.
Molti ragazzi di Hogwarts guardavano le ragazze di Beauxbatons rapiti. Se anche Fred guardasse una di loro... in effetti erano tutte stupende.
Mi voltai titubante verso il rosso, non stava guardando nessuna di loro, guardava me. Sentii le mie guance diventare rosse e il cuore battere veloce, come sempre quando mi guardava. Sorrise, poi mi mimò con le labbra un "dobbiamo parlare" annuii.
«Il lago! Guardate il lago!» gridò Lee Jordan, l'amico dei gemelli. Al centro del lago apparve un vortice all'improvviso, uno strano palo prese ad uscire dal grande vortice.
«È un albero maestro quello!» mi informò Jane che guardava il lago alzandosi sulle punte dei piedi. Pian piano la nave affiorò, illuminata dalla luce della luna. Quando attaccò ed i passeggeri sbarcarono, tutti li osservammo curiosi. Indossavano mantelli di pelliccia pesante il che li faceva sembrare di corporatura grossa. Un uomo con una pelliccia liscia e argentea si avvicinò a Silente. L'uomo era Karkaroff, il preside di Durmstrang.
Tutti rimasero a bocca aperta alla vista di una persona, tutti tranne me e Jane, perché non avevamo la minima idea di chi fosse.
«É Krum! Un cercatore famosissimo! Era nella squadra in finale per la coppa del mondo di Quidditch» ci sussurrò Kate emozionata. Dopo i vari saluti rientrammo nel castello per la cena.
«Aspetta! Tassorosso, dobbiamo parlare» Mi prese il braccio e mi fermò in mezzo al corridoio, intanto gli altri studenti proseguirono.
«Cosa c'è?»
«Senti Grace so che sei arrabbiata, ma...»
«Hai intenzione di abbandonare l'idea di partecipare?»
«No» Cercai di divincolarmi dalla presa, ma fu tutto inutile.
«Grace per favore ascoltami»
Non avevo altra scelta, visto che mi teneva stretta.
«I soldi ci servono lo sai... e poi non possiamo avere come campione quel Cedric! Fortuna che anche Angelina mi ha detto di voler partecipare, spero lo faccia davvero»
«Quel Cedric è mio amico»
«Allora perché a lui non fai tutte queste scenate che fai a me?!» chiede alzando la voce.
«Perché non impedisci anche a lui di partecipare? Perché Grace?»
«Credi che non ci abbia provato? Ma tutti non fanno che incoraggiarlo e poi faccio più scenate a te perché...»
«Si sentiamo!»
«Perché a te ci tengo di più idiota!»
Cedric era mio amico gli volevo bene ed ero preoccupata anche per lui certo, ma Fred... Fred era il mio ragazzo e io... io lo...
«Lo so» disse abbracciandomi e lasciandomi senza parole.
«Non ti preoccupare, non è detto che io e George troveremo qualcosa e quindi non è nemmeno sicuro che parteciperemo»
«Lo so»
«Sono perdonato?»
«Si, ma continuerò a dirti che è una brutta idea»
«Immaginavo. Mi sei mancata»
«Anche tu»
E dopo un mese di continui battibecchi sentii di nuovo le sue labbra sulle mie. 

 
***

Silente ieri sera ci aveva presentato i membri della giuria, ovvero lui, i due presidi della altre scuole, Ludo Bagman direttore dell'Ufficio per i Giochi e Sport Magici e Bartemius Crouch direttore dell'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale. Ci diede altre informazioni riguardanti il Torneo e poi ci mostrò il modo in cui verranno scelti i campioni. Ci mostrò il Calice di Fuoco. Bisognava semplicemente scrivere il proprio nome e quello della scuola dopodiché metterlo nel Calice. Avevano ventiquattr'ore di tempo i ragazzi dai diciassette anni in su per mettere il loro nome. Questa sera avremmo saputo i nomi dei tre campioni.
Poi Silente aveva tracciato una Linea dell'Età in torno al Calice di Fuoco. Nessuno più piccolo poteva varcare la linea, il che mi rassicurò.

Era sabato mattina e non avevano la minima voglia di alzarmi.
«Quindi avete finalmente chiarito?»
«Mm... Si» mugugnai con gli occhi ancora chiusi.
«Alzati Grace! Andiamo a vedere chi mette il nome nel Bicchiere di Fuoco!»
«Calice» la corresse Kate.
«Ed io che ho detto?»
Dopo essere stata buttata giù dal letto, mi vestii a fatica.
«Ho voglia di torta di mele!»
«Anch'io Jane» dissi immaginandomi il sapore della torta.
«Ehi! Tod! Qualcuno ha già messo dentro il nome?»
«Tutti i ragazzi di Durmstrang»

«Fatto!» Disse Fred, felici i gemelli entrando in sala dopo di noi.
Mi avvicinai al loro tavolo per sapere cosa avevano combinato.
«Cosa?» chiese Ron.
«La Pozione Invecchiante cervellodicacca» disse Fred.
Io li guardai con un'occhiata torva. Come possono pensare che funzioni? Insomma Silente non è uno stupido avrà pensato a questi sotterfugi.
«Una goccia per uno. Ci basta essere più vecchi di pochi mesi» spiegò George allegro.
«Ci divideremo i mille galeoni se vince uno di noi tre» disse Lee sorridente.
«Non sono sicura che funzionerà, sapete. Silente avrà pensato anche a questo» intervenne Hermione. Finalmente qualcuno che la pensava come me, io annuii. Fred, George e Lee la ignorarono bevendo una piccola goccia.
«Pronti?... Andiamo, allora... vado io per primo» disse felice e facendomi l'occhiolino prima di avvicinarsi alla linea. Dopo un bel respiro e con gli occhi di tutti puntati addosso superò la la linea. Tutti rimasero sorpresi, George dopo aver lanciato un grido di gioia seguì il gemello con un salto. Tutti erano convinti che ce l'avevano fatta, ma un attimo dopo si udì un forte suono, ed entrambi i gemelli furono espulsi dal cerchio d'oro come se qualcuno d'invisibile li avesse spinti via. Infine si udì un altro rumore e ai due gemelli iniziarono a crescere delle lunghe barbe bianche.
Tutti i presenti iniziarono a ridere e dopo essersi guardati anche i due si unirono agli altri.
«Sai Grifondoro la barba ti dona» dissi ridacchiando.
Fred si alzò e si avvicinò a me.
«Ah si? La dovrei tenere?» chiese con un ghigno divertito.
«Vi avevo avvertiti. Suggerisco ad entrambi di andare da Madama Chips. Si sta già occupando della signorina Fawcett di Corvonero e del signor Summers di Tassorosso: anche loro hanno deciso di invecchiarsi un po'» disse Silente appena entrato in Sala Grande con un leggero sorriso sulle labbra.
Anche Summers aveva avuto la stessa idea? Non ci credo, mi venne da ridere di più. David Summers era al quinto anno, un amico di Charlie.
«Anche se devo dire che le loro barbe non sono nemmeno remotamente belle come le vostre»
Fred e George si incamminarono verso l'infermeria con Lee dietro di loro che rideva, aveva le lacrime agli occhi.
Io rimasi lì a vedere Cedric mettere il suo nome nel calice.
Avrei voluto non lo facesse, ma non mi aveva ascoltato, spero solo non gli capiti nulla.
Anche Angelina Johnson di Grifondoro consegnò il suo nome.
«Vado da Fred a vedere come sta»
«Va bene! Ci vediamo dopo» Mi salutarono i miei amici, prima che uscissi dalla sala.

«Allora dov'è il mio barbuto preferito?»
«Eccomi qui, in tutto il mio splendore»
«La barba sta già andando via, che velocità. Comunque vi farà piacere sapere che Angelina ha messo il suo nome»
«Speriamo scelga lei» disse George mentre si alzava dal letto, la barba era andata via del tutto da entrambi i volti.
«Anche Diggory ha messo il suo?»
«Si» dissi preoccupata.
«Dai Grace non succederà nulla! Non preoccuparti»
«Va bene»
«Ora andiamo! È da tre settimane che non facciamo qualcosa insieme dobbiamo recuperare»
Sul volto di Fred comparve un sorriso, con un braccio mi circondò la vita e mi portò fuori.
George ci sorrise e poi si incamminò vero la torre di Grifondoro.
«Allora che facciamo?»
«Questo» disse prima di baciarmi. Un bacio che pian piano divenne più profondo, un bacio che trasportava i nostri sentimenti che ci rendeva una sola cosa.






 
Buondì!
Ecco un nuovo capitolo.
Voi cosa avreste fatto? Come Grace? Vi sareste arrabbiati con Fred per la sua idea di voler partecipare?
Io probabilmente si.
Comunque il torneo ha inizio!
Vorrei solo non arrivare alla fine... Cedric T-T
Spero il capitolo vi sia piaciuto.

Detto questo vi saluto,
Kiss and hugs
||MartaWeasley|| 
   
 
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