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Autore: MeinfridBlackforest    26/04/2017    0 recensioni
[US]
Se avete letto la prima stagione sapete bene di che cosa si parla.
P.S:Se non l'avete letta vi consiglio di andare a leggere la serie US1.
L'ultima Volta che abbiamo visto Ulysses Solomon Archer, aveva appena completato la sua missione, ma al tempo stesso, aveva perso tutto, la famiglia, l'amore, il lavoro, il suo unico fratello e anche il suo amato Truck.
Ora che Ulysses non ha più nulla da perdere, cosa gli rimane da fare? Quale mezzo di trasporto lo accompagnerà? Quale sarà la strada che deciderà di percorre?
Per saperlo non vi rimane che leggere.
P.S.S: Nella precedente serie ho sbagliato alcuni nomi e sigle, cercherò di correggere il tiro.
P.S.S.S: Se le storie vi piacciono, lasciate un commento, grazie.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non so come, dove o quando mi addormentai, ma quando riaprì a fatica gli occhi mi accorsi di non essere più a New York.
Mi trovavo legato a uno strano letto pieghevole di ferro, di quelli che di solito usano per trasportare prigionieri pericolosi.
Accanto a me c’erano due facce familiari, anche esse legate, la ragazza non aveva più la sua pelle verde smeraldo, ma sapevo che si trattava di Jennifer, mentre dall’altra parte c’era ovviamente quello stupido di Wade.
“Ma dove diavolo siamo?”
“Domanda lecita, ma la vera domanda è: Perché ho i postumi di una sbornia ma non ricordo la festa?”
“Andiamo, non di nuovo!”
Osservai il posto, da quello che pareva, ci trovavamo dentro il gigantesco porta merci di un aereo, avrei potuto chiedere a me stesso chi ci avesse portato lì, ma nella testa avevo già in mente una persona e i miei dubbi ebbero conferma non appena si presentò davanti a noi.
“Salve ragazzi”
Era US, con il senno di poi sarei dovuto arrivarci anche da solo.
“Spero che gradiate le colazioni intercontinentali ad alta quota, oggi ci sono le tortillas.”
Io, Wade e Jennifer gli saremmo voluti saltare addosso, ma quelle catene erano resistenti.
“Capisco il vostro disagio, vi state chiedendo perché vi trovate qui”
“Giuro che appena mi libero ti taglio le mani US!” gli gridò Wade.
“Sentite, so che di questi tempi non sono stato un buon amico”
“Se con “Non sono stato un buon amico” intendi dire che ci hai ingannato e coinvolti in degli omicidi e in degli incidenti militari, allora si, non sei stato un buon amico!”
“Ma mi serve il vostro aiuto”
“TI RICORDI COSA TI HO DETTO US?” gli gridammo insieme.
US si mise a sedere vicino a noi e ci disse
“Vi prego ragazzi, ho smesso con quella inutile vendetta, ho saputo che il mio ultimo obbiettivo è morto mesi fa, gli assassini dei miei genitori non ci sono più, come il mio precedente obbiettivo, perciò mi sono imbarcato in una nuova impresa”
“Assassini di massa?”
“Consegna di pacchi illegali oltre oceano?”
“Pilota dell’aereo più pazzo del mondo?”
“No, No e per mia sfortuna no, adoro quel film”
“Già, a chi lo dici”
“Sta di fatto che dopo le mie azioni volevo trovare un modo per redimermi usando le mie abilità, perciò sono andato avanti e ho preso una decisione importante”
“Aiuterò i ribelli di Val Verde a rovesciare il governo del dittatore Ramòn Espéranza”
“Ho preso contatto con il capo dei ribelli un paio di mesi fa, un certo Mike Gonzales e gli ho mostrato un piano semplice e rapido per poter vincere, ma per farlo ho bisogno dei vostri talenti”

Le mie orecchie udirono i denti di Jennifer stringersi, la donna era arrabbiata e avevo il presentimento che non sarebbe andata bene per US.
“Quindi fammi capire bene, oltre ad averci causato un mucchio di guai nelle ultime settimane, ti aspetti anche il nostro aiuto per rovesciare il governo di un paese che non rientra nella nostra giurisdizione, con il rischio di creare un incidente internazionale?!”
“In poche parole si” rispose US
Jennifer allora si liberò dalle sue catene, spezzandole con la sola forza bruta e iniziò a incamminarsi verso US.
“Tu…Brutto…stupido…egocentrico…menefreghista…figlio di puttana!”
E appena gli fu abbastanza vicino gli sferrò un pugno, spedendolo a un paio di metri di distanza.
Jennifer poi si accorse di non aver sentito nessun rumore meccanico e di avere del sangue sulle nocche, allora ci accorgemmo che quella volta US non indossava l’armatura, ci stava parlando sinceramente, era venuto da noi “Disarmato” in un certo senso.
“Ma cosa?”
US si rialzò, si pulì la bocca con il polso e ci disse:
“So che ho fatto delle cose orribili a tutti voi e so che non riceverò mai il vostro totale perdono, perciò dato che non vi potrò mai incontrare a metà strada, ho deciso di fare io la prima mossa”
“In cambio del vostro aiuto vi offro ciò che volevate”
“Jennifer, ti sei accorta che pur essendo arrabbiata non hai assunto la tua forma grigia?”

Jennifer ci pensò ed era vero
“Controlla la tua schiena, avvertirai qualcosa di metallico” e aggiunse “è uno speciale regolatore di adrenalina, l’ho costruito per aiutarti, in questo modo ti sarà possibile controllare il tuo potere, è completamente automatico e ti aiuterà a gestire lo stress”
US ci liberò dalle nostre catene e si diresse verso Deadpool.
“Per te Wade invece, ho questo”
Era un biglietto da visita.
“Il nome mi è nuovo, che cosa è?”
“Il nome di un ristorante di Val Verde, per quello che dicono fanno i migliori Chimichanga del mondo”
Wade rimase spalancò gli occhi e disse velocemente:
“Va bene, chi devo uccidere?”
US poi si allontanò e andò verso un mini frigo.
“Senti US, forse sarai riuscito a impressionare questi due, ma con me ci dovrai mettere impegno”
US tirò fuori dal mini frigo una confezione di birra da sei.
“Non tentarmi”
Tirò fuori un’altra confezione.
Spalancai gli occhi e gli risposi “No…”
Allora tirò fuori una terza confezione…posso solo dire che riuscì a resistere per 5 secondi e mezzo.
“Sentite, io vi ho fatto questi doni, ma ciò non toglie che possiate rifiutare, quindi se volete, potete andarvene”
Eravamo un po’ titubanti all’idea, Jennifer si sentiva di nuovo se stessa, sarebbe potuta tornare alla sua vita, Wade sarebbe stato felice di rifiutare, ma l’idea di poter mangiare il miglior Chimichanga del mondo lo incatenava, mentre io…finì da solo un primo cartone di birra e non prendo bene le decisioni quando sono sbronzo.
Tutti e tre, incredibile ma vero, ci sentivamo in debito con US, e finimmo per accettare la sua richiesta.
Allora ci spiegò il suo piano:
Ci saremmo paracadutati tutti e quattro in zone differenti del territorio e ognuno avrebbe avuto la sua parte da svolgere.
Deadpool sarebbe stato il primo, il suo obbiettivo era prendere contatto con le forze ribelli e condurli verso un obbiettivo.
She-Hulk sarebbe partita per seconda, il suo obbiettivo era quello di distruggere un campo di concentramento per ribelli e liberare più prigionieri possibili.
Io e US invece ci saremmo paracadutati vicino a una base militare per capire quali sono le vere risorse del nemico e usarle contro di loro.
Nella seconda fase Deadpool e She-Hulk si sarebbero dovuti riunire e raggiungere me e US per recuperare il maggior numero di attrezzatura possibile.
Nella terza fase ci saremmo riuniti al capo dei ribelli e insieme avremmo aiutato a conquistare la città capitale.
Il piano pareva molto semplice e irreale, ma con dei tipi come noi, poteva anche risultare un buon piano.
Raggiungemmo il primo obbiettivo e Wade si preparò a lanciarsi.
“Siamo sicuri che questo piano tu non l’abbia ideato guardando la sigla di apertura dei Jetsons?”
“No, adesso buttati”
“Pocahontas!”
Wade si lanciò.
“L’avranno capita la battuta?” “Spero di sì”
“OK, sono arrivato”
Atterai con la stessa delicatezza di un sasso lanciato in aria che finiva per terra.
La giungla non era delle più fitte che avessi visto, ma fu comunque difficile spostarsi di notte, continuai a camminare fino al punto dove US mi aveva detto di andare, ma non trovai nessuno, fino a quando mi misi a sedere e accesi un fuoco.
Rimase a sedere per mezz’ora, poi dalle foglie sbucarono un paio di ragazzoni armati di AK-47, cercai di fare leva sul mio fascino.
“Buenas noches senores, que pasa?”
Il mio fascino fu così magnetico che attirai le pallottole dei loro fucili su di me, Ringrazio Liefeld per il fattore di guarigione, ma infondo anche se pieno di buchi come la trama di Blues Brothers 2000, riuscì ad avere un primo contatto con quelli che dovevano essere i ribelli.
Mi rialzai, scapparono dalla paura, come sempre, e li raggiunsi di corsa e feci il nome di US.
Si calmarono e mi portarono verso una delle loro basi.

Oramai non sono più me stessa, questa nuova She-Hulk…ora capisco come si sentiva Bruce, il mio corpo è guarito, ma la mia mente…non ne sono tanto sicura.
Ma la cosa che mi dava più fastidio era il dispositivo che avevo sulla schiena, e non sapevo nemmeno se US volesse davvero fare qualcosa di buono o se mi stesse semplicemente tenendo per le palle.
Dopo che Wade prese il volo, io sono stata la seconda a lanciarsi e come una bomba atomica sono fiondata nel campo di concentramento.
I proiettili non hanno il ben che minimo effetto su di me, il regolatore di adrenalina e il fattore di guarigione insieme sono una combinazione eccezionale.
Prima di diventare ciò che sono adesso, adoravo essere un’eroina, la forza, l’azione di una battaglia, erano eccezionali.
Ero una tigre e avevo paura che senza quel dispositivo, io possa trasformarmi in un mostro.
Riuscì a liberare i ribelli e mi aiutarono a finire il lavoro a modo loro.
Dopo essersi riforniti, gli parlai di US e insieme ci dirigemmo verso il luogo prescelto per incontrarci con Wade.

Gli ultimi a partire fummo io e US, Ma prima diede un ultimo saluto alla rossa che stava pilotando l’aereo.
“Grazie di tutto Taryn, mi raccomando, appena ci hai lasciati, torna subito indietro”
“Non preoccuparti, comunque voglio sapere un’ultima cosa”
“Cioè?”
“Riuscirò a rivederti?” e aggiunse “Insomma US, da quello che ho capito, il tuo è un compito molto difficile, perciò voglio saperlo…riuscirò a rivederti?”
US la guardò negli occhi e la baciò.
“Tornerò, te lo prometto”
US mi raggiunse poco dopo.
“Vieni con me Rocket, andiamo a prepararci”
“OK, dove sono i paracaduti?”
“Spiacente, ma noi viaggeremo con stile, amico mio”
“Cioè?”
US mi portò davanti alla sua macchina.
“Scusa, cosa cavolo vorresti fare, so che hai ancora lo spirito da viaggiatore, ma qua non ci sono strade”
“Strade? Dove stiamo per andare noi non ci servono le strade”
“Sali in macchina” mi disse
“Che cavolo hai in mente di fare?”
US indossò la tuta da combattimento e salì al posto di guida.
“Sali e basta” rispose
E allora pensai “Si, morirò, stavolta morirò”
US comunicò a Taryn di aprire il portellone e una volta aperto, US schiacciò sull’acceleratore “Tieniti forte!”
E dopo mezzo secondo ci ritrovammo nel vuoto.
“Ulysses, sei impazzito?!”
US si limitò a fare una breve risata e a rispondermi “No, sono sano come un pesce”
Poi schiacciò un pulsante e l’auto iniziò a levitare.
“Ma come hai…?”
“Te l’ho mai detto che sono un genio, vero?”
“Si”
“Bene, adesso andiamo verso quella base”
Così a tutta velocità Mach 1 ci dirigemmo verso la base militare.
“OK, mi va bene viaggiare comodi, ma come facciamo, i sistemi di difesa della base ci riveleranno e ci abbatteranno, che hai intenzione di fare?”
“Distrarli”
“E con che cosa?” poi mi girai e vidi la base “Eccola, siamo arrivati”
US se ne accorse e schiacciò nuovamente l’acceleratore verso l’edificio.
“US…che vuoi fare?”
“Lo vedrai”
La base era sempre più vicina.
“US…che vuoi fare?!”
“Aspetta ancora un attimo”
Allora mi lasciai prendere da una lieve crisi nervosa.
“Porca puttana US, sei il fottuto re del pericolo, sterza!”
“Ancora un attimo!”
Il calore aumentava e io mi vedevo già spiattellato su quella base.
“ADESSO!”
US mi trascinò fuori dalla macchina appena in tempo e vidimo la macchina distruggersi contro l’edificio, diedi un pugno a US e gli gridai “Era questo il tuo piano? Simulare un Kamikaze e sperare di essere vivi?”
“No, ma adesso saranno impegnati a controllare cosa gli ha colpiti, mentre noi potremmo facilmente entrare senza tante preoccupazioni”
“E come? Mettendo tutta la base in stato di allerta?”
US mi sorrise e disse “Forse, ma in caso ho sempre una certa affinità con le macchine”
“Mi ricordi perché ho accettato questa missione suicida?”
“Perché sei un pochino ubriaco”
“Giusto”
La tuta di US ammorbidi la caduta e riuscimmo a infiltrarci dentro la base per miracolo, i militari erano in allerta.
Riuscimmo ad arrivare nei corridoi principali e su consiglio di US decidemmo di dividerci per poter ricoprire un aria più vasta.
Controllai varie stanze, fino a trovare quella che conteneva tutto ciò che cercavamo.
US mi raggiunse poco dopo e anche Wade, Jennifer e Mike Gonzales, il capo dei ribelli.
 Non ci misero molto a tornare, si scatenò una vera e propria guerra ma riuscirono comunque ad entrare nella base e riuscimmo a consegnare molte armi ai ribelli.
Ma ovviamente come era prevedibile, le cose iniziarono a precipitare vertiginosamente.
I ribelli riuscirono a scappare con le armi, ma i rinforzi nemici arrivarono poco dopo e a trattenerli c’eravamo soltanto noi.
Non so se la sfortuna adora torturare le persone, ma da lì in poi ci colpì alle parti basse un bel paio di volte.
I soldati possedevano armi particolari, erano caricate a dardi e riuscirono a stendere Wade in un secondo.
A Jennifer si guastò il dispositivo e gli auto iniettò una razione maggiore di morfina.
Io mi beccai una scossa elettrica tanto forte da mandarmi al tappeto i miei occhi si socchiusero su US, era rimasto l’unico in piedi e continuava a battersi.
Poco dopo, chiusi gli occhi e conclusi la giornata esattamente come l’avevo iniziata, nella totale confusione.
   
 
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