Le sedici ore passarono ed il boeing atterrò all'aeroporto e, dopo aver ritirato il rispettivo bagaglio, le tre Chirurghe presero un taxi per farsi accompagnare al SGMWH.
Ma lungo il tragitto trovarono un brutto incidente stradale ed il taxi rimase imbottigliato nel traffico "Chiami i soccorsi!" Disse Teddy al tassista e l'uomo subito obbedì "Poi ci porti i bagagli all'ospedale!"
L'uomo annuì e le tre scesero dall'auto e raggiunsero di corsa il luogo dell'incidente, presentandosi ai Paramedici e collaborarono con loro; intanto, al Seattle Grace, i Chirurghi e gli specializzandi erano stati avvisati da Webber dell'imminente arrivo delle ambulanze coi feriti dell'incidente.
Ed enorme fu la sorpresa di Owen e Riggs quando videro scendere Teddy dalla prima ambulanza "Teddy!" Dissero assieme ed anche Robyn, Valentina, Cate, Yria e Sole andarono da lei.
"È stupendo rivedervi, ma rimandiamo tutto a dopo..."
"Teddy, allora..." Tentò Owen ed il sorriso della bionda lo fece sorridere a sua volta. Voleva chiederle se Lucia era completamente guarita e quel sorriso era la risposta che desiderava.
Arrivò un'altra ambulanza con a bordo Klaus che, appena scese, non vide Mimì, che aveva seguito Owen, Teddy, Yria e la specializzanda Jo Wilson.
Dalla terza, quando i Paramedici portarono giù la lettiga, scese Lucia, che montò sulla barella per praticare il massaggio cardiaco al paziente "Forza, andiamo! Preparate una sala operatoria."
"Ma...??" Tentò il Chirurgo Plastico Jackson Avery, colpito dall'autorità delle tre sconosciute.
"Sono le tre Chirurghe che aspettavamo." Disse Webber "Tranquillo, Avery... Sono dei nostri!"
"Oh... Ok! Ecco l'ultima ambulanza."
Durante il tragitto in sala operatoria, Lucia era riuscita a rianimare il suo paziente "Un Neurochirurgo!" Disse, una volta in sala "Subito!"
Una delle infermiere le chiamò un Neurochirurgo ed arrivò Amelia "Eccomi! Sono la dottoressa Shepherd."
"Dottoressa Lucia Bossolani. Gli guardi le pupille..."
"D'accordo e dammi pure del tu."
Amelia aveva appena finito un intervento e si era precipitata subito in sala per aiutare Lucia ed assieme operarono il paziente, riuscendo a salvarlo.
Poi si lavarono ad intervento concluso ed Amelia fissò la ricciolina "Perché mi guardi?"
"Nulla... Solo che finalmente conosco colei di cui ho tanto sentito parlare negli ultimi otto mesi..."
"Davvero?"
"Assolutamente si!" Sorrise Amelia "E... Sei stata grande, là dentro."
"Anche tu sei stata molto brava."
Poi le due se ne andarono, anche se Lucia non aveva lavato la mano robotica e si era limitata a dare un secondo le spalle ad Amelia per mettere un guanto bianco.
Ma fuori in corridoio, Lucia si fermò, vedendo davanti a sé Carmen, che la fissava colpita e con occhi pieni di lacrime, ma la ricciolina trovò la forza di passarla come se niente fosse.
Carmen si sentì ferita, ma sapeva che non poteva pretendere chissà cosa dopo quel che aveva fatto.