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Autore: esserre93    27/04/2017    0 recensioni
Callie era ormai a New York con Penny e Sofia e Arizona da allora non aveva più avuto una persona accanto.
Al Grey Sloan Memorial Hospital arriverà qualcuno che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando Arizona rientrò a casa, erano appena scoccate le 11p.m.
Non appena entrò  tolse i tacchi che le avevano creato problemi per tutta la giornata. Nonostante ormai avesse preso dimestichezza con la protesi e i soli tacchi che avrebbe potuto indossare, c’erano giorni in cui il moncone  le doleva molto. La bionda si diresse verso la cucina e sul bancone trovò un biglietto da parte di Eliza
 
Sarai sicuramente affamata. Ti ho messo la cena da parte. Ti amo.
 
Sua moglie era davvero adorabile quando compiva questi gesti per nulla scontati. Le era dispiaciuto non essere riuscita a tornare prima da lavoro, era il giorno dopo il loro matrimonio e non erano riuscite ancora a trascorrere del tempo insieme. Arizona mangiò una parte della cena che le aveva lasciato Eliza e andò a mettersi a letto. Sua moglie stava dormendo, così cercò di fare meno rumore possibile.
-Ehi sei tornata – la mora si strofinò gli occhi e si mise a sedere con le spalle che toccavano la testiera del letto
-Ehi scusami, ti ho svegliata?
-In realtà stavo provando ad aspettarti e mi ero addormentata da poco; è tardissimo
-Lo so scusami, oggi è stata una giornata infernale – dicendo questo la bionda si sedette sul letto e cercò di alleviare il dolore al moncone massaggiandolo
-Ti fa male?
-Abbastanza
-Vieni, ti faccio un massaggio
Ad Arizona venne subito in mente quel giorno in cui Eliza le massaggiò la gamba nella sala del medico di guardia
-Stai pensando anche tu a quel giorno? – le chiese la mora, vedendola sovrappensiero
-Si, ne sono successe di cose nel frattempo
-Eh già. Ora siamo sposate. A proposito di questo – la mora si alzò e andò in bagno. Quando uscì aveva una scatolina tra le mani adoro le fedi che ci ha dato Sofia, ma ho pensato di averne due ufficiali  - Eliza aprì la scatolina e all’interno vi erano due fedi in oro bianco con un diamante.
Arizona a quella vista rimase a bocca aperta, come sempre sua moglie riusciva a stupirla. Vide Eliza prendere una fede e inginocchiarsi sul pavimento
-Io Eliza Minnick, accolgo te Arizona Robbins come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
Sulle guance di Arizona iniziarono a scorrere delle lacrime di commozione. Con mani tremanti prese la fede per Eliza e come lei le promise amore eterno.
-Grazie Amore! Riesci sempre a lasciarmi senza parole. Quando sei andata a comprarle?
-Non appena sono tornata da lavoro. Sono andata con Sofia, che mi ha aiutata nella scelta. Ti piacciono?
-Le adoro.
La bionda si sporse verso sua moglie e le lasciò un bacio delicato sulle labbra. Le due iniziarono a togliersi un vestito dopo l’altro. Quella notte i loro corpi si fusero, le loro lingue si cercarono, i loro occhi si parlarono, le loro labbra tremarono al contatto con la pelle dell’altra, le loro mani esplorarono ogni singolo centimetro del loro corpo.
-Ti prometto che d’ora in poi cercherò di essere più presente a casa
-So che fai del tuo meglio, ma quando anche io inizierò il lavoro a pieno ritmo ho paura che Sofia possa risentirne
-Hai ragione, soprattutto se dovessimo adottare Bam
-Tu te la sentiresti, Arizona?
-Direi di si, ma vorrei prima parlarne con Sofia e anche con Callie. Non le ho ancora detto del matrimonio
-Da quanto non la senti?
-Da molto, ma penso sia meglio così. D’altronde è Sofia che deve sentire la sua presenza e lei potrà chiamarla ogni volta che vorrà
-Come sta la bambina?
-Benissimo. Come ti ho detto, oggi sono andata a trovarla, è stupenda.
-Domani andrò anche io, ormai l’infermiera mi dà via libera, soprattutto ora che sono la moglie di Arizona Robbins
-Ah si? E chi sarebbe questa Arizona Robbins?
-È una donna con la D maiuscola, una donna intelligente, affascinante e dannatamente sexy
-Sono quasi gelosa di questa qui
-Devi esserlo, perché sono pazzamente innamorata di lei
Non appena Eliza pronunciò quelle parole Arizona fece finta di mettere il broncio, ma riuscì a trattenerlo molto poco, perché la mora iniziò a solleticarle ogni singolo punto debole del suo corpo. Ma chi era quella donna per farle quell’effetto? Si sentiva completamente stregata quando era in sua presenza.
-Facciamo pace? – propose la bionda – il solletico è troppo per me
-Ma davvero? Non lo sapevo, cara. – e riprese con quella dolce tortura
-Chiedo pietà!!
-Ah si? E cosa saresti disposta a fare?
-Vediamo un po’ -  Arizona iniziò a baciare ogni punto debole di Eliza. Conosceva a memoria quel corpo e sapeva benissimo quale tasto toccare.
-Ma così non vale però, stai cercando di adularmi
-Funziona?
-Direi proprio di si
Le due donne fecero l’amore per tutta la notte. Sempre desiderose di fondere i due corpi; sempre pronte a dimostrare l’amore che l’una provava per l’altra.
Nessuno avrebbe potuto rompere quella bolla in cui vivevano e nessuno avrebbe mai osato provare a farlo. Loro rappresentavano l’amore che chiunque avrebbe voluto provare almeno una volta nella vita.



 
   
 
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