Questo capitolo ha un rating arancio, lettrici avvisate.
Il mostro
Il cuore di Lily batteva veloce, i
suoi super sensi rendevano ogni suono attorno a lei più intenso, ma la
confondevano invece che aiutarla, sentiva la città rumoreggiare nelle sue
orecchie e, nel buio, i suoi occhi attraversavano i muri, dandole la falsa
impressione che non ci fossero.
Con un balzo si alzò nell’aria e poi
si rituffò a terra, trovandosi invece sul morbido. Emise un piccolo gridolino
di sorpresa e udì un sibilo vicinissimo a lei, due braccia la afferrarono
tirandola giù dal letto fino al pavimento.
“Shhh!”
Sibilò ancora Lianne.
“Dov’è?” Chiese invece lei, incapace
di calmare il suo cuore.
“Shhhh!!”
Le comandò la sorella e lei si premette le mani sulle labbra. Sentì Lianne allontanarsi ed ebbe di nuovo paura. Usò la sua
vista a raggi-X per seguire con lo sguardo la sorella che strisciava lungo il
pavimento. Pochi istanti e chiuse gli occhi perché aveva di nuovo confuso
tutto. Tese le orecchie, ma il suo cuore batteva troppo veloce e sovrastava
ogni altro rumore.
Per un istante pensò di infilarsi
sotto il letto, ma non poteva abbandonare Lianne. Si
allungò lentamente sul pavimento e due mani calarono su di lei.
Urlò mentre veniva tirata verso
l’alto.
“Aiuto!!!” Riuscì a formulare, ormai
fermamente rinchiusa tra delle braccia.
“Ti ho presa!” Disse vittoriosa la
sua assalitrice.
“Lianne!”
Urlò ancora, agitandosi inutilmente.
Con un urlo di guerra Lianne piombò a sua volta sul letto saltando sulla schiena
di colei che la teneva stretta.
La lotta ebbe inizio, Lily cercò di
liberarsi, ma si ritrovò in un groviglio di gambe e braccia, incapace di
uscirne.
La porta si aprì e la luce fu accesa.
Tutte e tre si immobilizzarono voltandosi verso la figura appena sopraggiunta.
“Cosa succede qua?” Chiese, la loro
salvatrice.
“Ma’!!!” Urlarono sia lei che Lianne. “Aiuto!”
“Vi avrò lo stesso!” Assicurò Lena,
stringendole più forte tra le braccia un sorriso gigante sulle labbra, mentre
si voltava verso Kara. “Non riuscirai a battere questo gigantesco mostro!”
“Ora ti faccio vedere io, bellissimo
mostro.” Affermò Kara, gli occhi che brillavano per quello spettacolo. Con un
solo sciolto balzo fu sul letto e Lily si afferrò alle sue braccia facendosi
liberare dalla presa di Lena. Ma di certo mamma non si sarebbe arresa tanto
facilmente. Lily scoppiò a ridere quando vide Kara che rotolava sul letto
liberando Lianne, ma lasciandosi catturare da Lena.
“Aiuto!” Fu in turno di ma’ di
urlare. Lianne si ributtò nella mischia e lei la
seguì, ma la lotta si trasformò diventando una sessione di solletico e
gridolini.
Poi Lena si piegò su Kara baciandola.
“Oh, no!” Sbuffò Lianne,
perché il bacio non sembrava intenzionato a smettere. Lily rise poi si avvicinò
al volto delle mamme e diede un bacio sulla guancia a tutte e due. Le due donne
si separarono ridendo. Lily non vide il brillio nei loro occhi o almeno non lo comprese.
“Direi che è ora di andare a nanna,
ora.” Affermò Kara, afferrando entrambe e sollevandole senza difficoltà.
“Ma il mostro è ancora libero!” Si
lamentò lei e Lena si tese per darle un bacio.
“Il mostro è sconfitto, tesoro.” Le
assicurò, Kara, mentre Lena baciava anche Lianne.
“Ti aspetto qua…” Mormorò poi, Lena, a
Kara.
“Ci metto un attimo!” Dichiarò la
donna trasportandole velocemente fino alla loro camera.
“Ma’, ci leggi la storia?”
“Mmm…
domani, va bene?”
“Può leggerla Lianne,
lei sa leggere.” Affermò orgogliosa Lily, ma Lianne
era già nel letto gli occhi chiusi. Lily non ebbe bisogno di parlarle per
capire che aveva un piano.
“Lianne
dorme già, a nanna anche tu, Lily, su.” La incitò Kara. E lei obbedì, prima che
la lotta con il mostro iniziasse avevano già indossato il pigiama e lavato i
denti quindi le bastò infilarsi nel letto e lasciare che ma’ le sistemasse la
coperte.
“Buona notte, pulcini.” Augurò Kara,
poi spense la luce e chiuse la porta.
Pochi istanti e Lianne
saltò su dal letto, accese il lumino sul comodino e scelse un libro, poi si
infilò nel letto accanto a lei.
“E se ma’ ci sente?” Chiese Lily,
preoccupata.
“Ma’ vuole stare con mamma.” La
rassicurò lei. Poi iniziò a leggere, piano e interrompendosi, ma mostrandole
tutte le lettere e le parole, così che presto avrebbe imparato anche lei.
Quando Lily si addormentò aveva un
sorriso sulle labbra, Lianne era ancora nel suo
letto, gli occhi chiusi, il libro abbandonato, il respiro profondo.
“Dormono?” Chiese Lena quando la vide
arrivare.
“Non ancora, ma Lianne
le leggerà qualcosa e si addormenteranno nel letto assieme. Dopo vado a
spegnere il lumino.”
“Mmm.”
Mugugnò allora Lena, mentre la vedeva gattonare fino a lei, sul letto, con
occhi che brillavano di desiderio. “Lily inizia a usare i suoi super sensi,
dobbiamo fare attenzione.” Le mormorò, mentre Kara le baciava il ventre che
aveva scoperto aprendo un paio di bottoni del suo pigiama.
“Dovremmo insonorizzare la stanza…”
Concordò Kara.
“E rivestirla di piombo.” Le ricordò
Lena, il respiro che iniziava ad alterarsi, Kara aveva scoperto il suo seno e
ora i baci si avvicinavano pericolosamente. “Non potrai più sentirle a tua
volta…” Disse ancora, mordendosi il labbro quando la bocca di Kara si posò sul
suo capezzolo.
“Faremo come tutte le altre mamme, ci
alzeremo a controllare che stiano bene.” Mugugnò la kryptoniana
alzando il viso e guardandola. Lena sorrise poi la attirò a sé baciandola,
rovesciando le posizioni e schiacciandola sotto di sé.
“Chi ha detto che il mostro era
sconfitto?” Chiese con aria maliziosa, prima di bloccarle i polsi sopra la
testa. Kara osservò i cappelli scuri della moglie ricadere su di lei, mentre il
pigiama, ormai completamente aperto, non nascondeva più il corpo della donna.
“Rao,
quanto sei bella…” Mormorò guardandola per poi risalire con lo sguardo fino ai
suoi occhi e Lena sorrise, lasciò le sue braccia e le catturò il viso con le
mani baciandola con dolcezza. Poi si tirò a sedere e si liberò della parte
superiore del pigiama.
“Dovremmo fare piano.” Le ricordò, ma
Kara era già persa, Lena sorrise gli occhi che brillavano di amore e desiderio.
Si baciarono ancora, lentamente, senza fretta, accarezzandosi, ridendo,
giocando.
Fecero l’amore in silenzio, lasciando
che solo il respiro e il battito del loro cuore esprimesse il piacere che
provavano.
Lena si raggomitolò contro Kara, il
cuore che batteva ancora velocemente e fu accolta dalle braccia della donna che
tremava appena dopo aver raggiunto l’apice del piacere. Rimasero abbracciate e
in silenzio per alcuni lunghi minuti lasciandosi avvolgere dal dolce languore che
seguiva l’amore.
“Ho pranzato con Alex, Mark ha un po’
di febbre.” Raccontò Lena a Kara.
“Oh… Maggie stava dando di matto?”
“Maggie da sempre di matto quando
Mark non sta bene.” Confermò Lena, sorridendo.
“Forse tu non davi di matto quando i
pulcini mostravano un minimo segno di malessere?” Chiese Kara ironica e Lena le
morse la spalla facendola ridere e confermando le sue parole.
“Sei riuscita a trovare informazioni
su quel Dr. Ferdug?” Le chiese Lena dopo un altro po’
di tempo.
“Sì, presto avrò abbastanza materiale
per un articolo.”
“Bene, io ho chiuso l’affare con la Denstien.”
“Davvero? Credevo ti ci volessero
almeno altri due incontri.” Kara aveva preso ad accarezzarla la schiena e Lena
le baciò il punto che aveva morso qualche minuto prima.
“Ho usato il mio… charme.” Il
sopracciglio di Kara scattò verso l’alto mentre si voltava a guardarla.
“Il tuo charme? Credevo lo usassi
solo su di me.” Lena rise, poi si tese per raggiungere le labbra di Kara e la
baciò, adorava che anche dopo tutti quegli anni sapesse mostrare un po’ di
gelosia.
Si baciarono delicatamente godendo
del momento, indisturbate.
Dopo un poco Kara poi si ricordò cosa
le aveva detto Winn.
“Winn mi ha
detto che vorrebbe dare ai pulcini lezioni di matematica.”
“Matematica? Ma hanno tre anni!” Rispose
Lena perplessa.
“Beh, ha detto che prima si comincia
meglio è…”
“Dovremmo pensarci bene, hanno già la
scuola, equitazione e danza, non voglio riempirle di attività.”
“Lily mi ha detto che vorrebbe
diventare un’astronauta.” Ricordò Kara, sorridendo.
“Davvero?” Chiese Lena.
“Sì, stamattina, mentre le
accompagnavo a scuola. Dice che può trattenere il respiro e può volare e questo
potrebbe essere utilissimo se l’astronave si rompesse.” Lena sorrise imitata da
Kara.
“Scommetto che Lianne
le ha detto che non permetterebbe mai che la sua astronave si rompesse.” Kara
guardò Lena scoppiando a ridere.
“È esattamente quello che ha detto!”
Affermò.
“Ora capisco perché questa sera
mentre facevano il bagno Lily andava in immersione e non usciva più, mentre Lianne contava.” Lena scosse la testa, aveva dovuto
estrarre Lily dall’acqua, mentre, rossa come un pomodoro, faceva del suo meglio
per resistere. Sapeva essere testarda quando voleva.
“Io posso trattenere il respiro
trenta minuti, lo sai?” Le chiese Kara e Lena percepì che il tono della donna
era cambiato.
“Ah, sì? Non so se ci credo…” Mormorò,
mentre sulle sue labbra compariva un’aria divertita.
“Ora te lo provo.” Affermò la donna
scivolando sotto alle coperte.
Lena ridacchiò e poi il respiro le si
mozzò, quando le labbra di Kara si posarono su lei. Strinse il cuscino e si
morse il labbro, il suo corpo che lentamente si risvegliava sotto i delicati
baci della kryptoniana.
Pochi istanti e la stanza si riempì
di nuovo di sospiri e ansimi soffocati.
C’erano molte cose che erano cambiate
da quando avevano avuto le bambine, ma non quello.
Lena avrebbe sempre desiderato Kara e
Kara avrebbe sempre desiderato Lena.
Note: Ed eccovi un altro piccolo momento della vita famigliare di Kara e Lena. Visto che sembravate deluse di come si fosse svolto il loro anniversario vi rassicuro: il tempo per certe piacevoli attività lo trovano sempre! ;-)
Ve la immaginate Maggie madre super apprensiva? E Lena che pranza con Alex?
Fatemi sapere se la storia vi è piaciuta!
Ciao ciao