Lily li guardò andare via, si coricò sulla branda e si coprì, poi pianse fino a non avere più lacrime ed esausta si addormentò.
4
I giorni
passavano, i ragazzi erano tornati a scuola e di Lily ancora nessuna traccia.
-Harry. - Lo
chiamò la maglie: era seduto nella sua poltrona, esausto.
-Mi perdoni? – Domandò angosciato senza guardarla.
-Harry, non è colpa tua. - Sussurrò lei inginocchiandosi.
-I nostri figli erano delusi, sono delusi da me. - Rispose lui.
-Harry, loro stanno comprendendo solo ora cosa significa il tuo lavoro. Sono tristi perché non sei ancora riuscito a
risolvere questa situazione, ma cominciano a capire i nostri racconti della
guerra. – Cercò di consolarlo Ginny.
-Mi dispiace, ma non riesco a togliermi di dosso questo soffocante senso di
colpa. – Disse alzandosi di colpo.
-Dove vai? - Domandò lei abbracciandolo.
-Vado al Ministero. Devo fare qualcosa. -
-Draco, vai con lui? - Chiese pregandolo, dopo averlo visto nel vano della
porta.
Draco annuì e raggiunse Harry nel cammino.
***
-Mangiate un
po’. - Li rimproverò il caposcuola guardandoli male.
-Non ho tanto fame. - Ammise James.
-Un altro articolo. - Commentò Scorpius.
ANCORA NESSUNA TRACCIA
DI LILY LUNA POTTER!
Harry Potter
non rilascia dichiarazioni, tutti ci chiediamo che cosa stia facendo e perché
non è ancora riuscito a trovare la figlia…..
-Come se
papà non volesse trovare Lily. - Sbuffò disgustato Albus.
-La cosa che mi fa ridere è che stanno accusando lo zio che, secondo loro, non
sta facendo il possibile! - Ringhiò
Fred.
-Papà non voleva farci tornare a casa. – Disse frustrato James.
-E’ stato il mio papà a convincerlo. - Osservò Draco.
-Insieme alla nostra mamma. - Continuò Albus.
***
-Ancora
niente. - Sospirò Bot. Alla fine Harry aveva dovuto coinvolgere l’intero corpo
auror, visto che con il solo Ordine non si era giunti a nessun risultato.
-Le case?- Domandò Harry.
-Qualche casa è stata controllata, alcuni neo mangiamorte sono stati arrestati,
anche altri nelle cui case sono stati rinvenuti dei manufatti oscuri. – Lo informò
un auror.
-Sono molte le case di Purosangue e mangiamorte da vedere, tanti avevano e
hanno più proprietà. – Aggiunse un altro agente.
-Sì, anche noi oltre il Manor avevamo altre case. –
Affermò Draco.
-Dovremmo controllare ancora molte case. - Sbuffò un terzo.
-Draco, vieni con me? – Lo chiamò Harry.
-Dove?- Si informò.
-Vieni. – Reiterò Harry sibillino, uscendo dalla porta.
***
Lily era
dolorante, il suo pigiama era umido e sudicio.
Aveva ricevuto qualche cruciatus: era stato molto doloroso, ma pensava che
tutto sommato era stata fortunata, si sarebbe aspettata di molto peggio. Forse perché
non volevano ucciderla, per quello magari ci andavano piano.
-Potter,
muoviti! - La chiamò un uomo, facendola
uscire dalla cella.
-Dove stiamo andando?- Domandò.
-Non imparerai mai vero? Ti abbiamo detto più volte di non fare domande. - Le
rispose dandole uno schiaffo.
-Vacci piano. - Lo rimproverò Lestranger.
-Inginocchiati! – Ordinò l uomo.
-Mai. - Rispose lei.
-Crucio! - Esclamò Lestranger.
Lily tremò e alla fine fu costretta a cedere.
-Ecco brava. - Rise lui. –Ora siediti su quella poltrona, ho una riunione.
Lily guardò
tutti gli uomini entrare, ma appena si tolsero i capucci, notò che tra di loro
vi erano anche alcune donne.
Molti la guardavano divertiti.
-Vi ho convocati qui per organizzare un attacco. – Li informò.
-Qualche babbano? – Chiese un ragazzo giovane che Lily pensò fosse uscito dalla
scuola solo da qualche anno.
-No, bisogna attaccare Harry Potter dall’interno. -
Lily sentendo nominare il padre, strabuzzò gli occhi
spaventata.
-Dove dovremmo colpire? - Domandò un altro.
-Il ministero? - Propose un altro.
-O no. - Sghignazzò Lestranger. –Sto pensando alla sua casa! -
-Per quale motivo, non c’è niente di rilevante là o no? – Indagò una delle
donne.
-Infatti, non dove abita, intendo Hogwarts. - Commentò.
-NO!- Gridò Lily.
-Hai paura per i tuoi fratelli? - La provocò. –Riportatela in cella, i miagolii
mi danno fastidio. -
- No, lasciami! – Urlò lei, riempiendo di piccoli pugni la schiena dell’uomo, che
l’aveva presa di peso.
***
-Non
capisco, sono giorni e giorni senza niente, nessun attacco. – Commentò Ron
guardando tutti quelli dell’Ordine.
-Dobbiamo aspettarci di tutto. - Affermò Harry alzandosi e guardandoli tutti.
-Harry, forse dobbiamo credere che Lily… - Ma Seamus non finì la frase.
-Seamus finisci la frase e non mi trattengo. - Esclamò Ginny, puntandogli la
bacchetta in faccia.
-Calmiamoci tutti. - esclamò Hermione.
-Lily e viva!- Si indignò Narcissa alzandosi. –Non saremmo qui altrimenti. -
Continuò.
-Signora Malfoy perché dovrebbe esserlo? - Domandò Hannah. –Ha solo dodici anni
come può aver resistito tanto? - Domandò insicura.
-Come ho già detto più di una volta, se volevano ucciderla ci avrebbero già fatto
trovare il corpo. - Sospirò e guardò
Harry. –Mi dispiace dirlo, ma l’avremmo già trovata. -
-Harry, abbiamo aumentato tutte le difese possibile, anche al ministero. -
Notificò Kingsley.
-Lo so anche ad Hogwarts, ma non mi sento tranquillo. - Commentò lui.
-Al ministero novità? - Domandò Angelina.
-Niente e non so che fare, sembra che tutto congiuri per dare ragione ai
giornali! - Esclamo Harry.
-Ma noi sappiamo che non è così! - Lo rimproverò Bill, vedendolo così giù di
morale.
-Lo so, ma fuori di qui quello che passa è ben altro. E la cosa che mi fa male
è che Lily è nelle loro mani. – Rispose Harry, mentre una lacrima scendeva
dispettosa a bagnargli la guancia.
-Ragazzi! - Urlò Neville, entrando di corsa.
-Che succede ora? - Ringhiò Draco.
-Le difese di Hogwarts stanno crollando. - Li informò ansimando.
***
-Siamo sotto
attacco! - Esclamò una ragazzina guardando dalla finestra.
-Ma che cosa
succede? - Ansimò Scorpius, sentendo dei brividi gelidi scendergli per la
schiena.
-Non so, i professori hanno detto di andare nelle nostre Sale Comuni. - Spiegò
Albus.
-Ragazzi con calma, le difese della scuola non dureranno molto, ma farsi
prendere dal panico faciliterà solo il lavoro di chi sta attaccando. - Gridò il
loro caposcuola
-Andate nelle vostre camere, in ogni letto ci sono delle passaporte, toccatele
e vi porteranno via. – Li informò il loro capocasa
andando poi di corsa alle scale.
-Papà temeva
proprio questo. - Osservò James, raggiungendo il fratello nel caos.
-Io voglio stare qui. – Disse risoluto Scorpius.
-Anch’io, venite… - Sussurrò Albus.
***
L’ Ordine
insieme agli Auror arrivarono proprio quando i mangiamorte stavano per
distruggere gli ultimi incantesimi di protezione della scuola.
I professori erano tutti pronti fuori dal portone della scuola.
Il professor Vitious stava eseguendo una serie di altri incantesimi, fra cui il
protego horribilis.
Neville disponeva intorno alla scuola piante di Tranello del Diavolo, Tentacula
Velenosa e bacelli di Pugnacio.
La preside
Mcgranitt stava animando tutte le armature e le statue della scuola per farle
combattere contro gli aggressori. Harry la guardò divertito, ricordando la
battaglia di Hogwarts di molto tempo prima.
***
Lo scontro
ebbe inizio: il nemico era più numeroso di quanto avessero pensato, ma anche
loro erano in tanti.
Mentre Hermione combatteva, alle sue spalle un mangiamorte l’aveva presa di
mira, stava per essere colpita, ma un potente scudo la difese. Il suo sollievo
fu di breve durata, visto che riconobbe James affiancato da Albus e Scorpius.
-Voi che ci fate qui?! - Gridò arrabbiata.
-Ciao zia. - Sorrise James.
-Ora, tu porti via tuo fratello e Scorpius, immediatamente! - Ordinò lei.
Ginny da lontano li vide, ma appena cercò di raggiungerli sentì Harry urlare.
Si girò e vide quello che temeva: Harry immobile che guardava Lestrange tenere
stretta a sé la loro piccola Lily.
-Lasciala! - Gridò Harry.
-E togliermi tutto il divertimento? - Rise lui.
-Questa battaglia è tra noi, lei non c’entra. - Esclamò Harry.
-Papà!- Lo chiamò Lily, cercando di liberarsi dalla stretta.
-Uccidimi, ma lascia lei! -
Ginny, Draco, Scorpius, Albus e James guardavano inorriditi la scena, mentre
cercavano di avvicinarsi. All’ultima frase di Harry, tutti si immobilizzarono;
anche i mangiamorte che volevano gustarsi la scena, convinti dell’imminente
fine del “grande eroe”.
-Con molto piacere. - Rispose Lestrange, e una scia verde usci dalla sua
bacchetta.
AUTORE:
Scusatemi!! Ma tra scrivere, inviarlo
alla Beta, e aspettare, il tempo passa
XD . Me l’ha inviato ieri, ma era ardi e io ero a una Cresima, più oggi
ero fuori casa, adesso riesco ad entrare un attimo per metterlo ;)
Il prossimo non ho nemmeno iniziato a pensarlo, non sono a casa mia, rientrerò
sabato mattina. Ma Venerdì essendo in nave, potrò scrivere con tranquillità.