Cap.2 Litigate in casa Son
cambia
idea improvvisamente, prima la verità poi
mentirà lui.
Videl sbadigliò e
socchiuse gli occhi, sentiva delle urla
provenire dal piano di sotto. Si voltò e sorrise,
riconoscendo il viso di Gohan
nell’ombra. Il fidanzato era steso al suo fianco e le teneva
il braccio
appoggiando sul fianco. Lo scostò pian piano, ascoltando il
respiro regolare di
lui, semi-coperto dalle urla sempre più alte.
Accarezzò delicatamente il viso
di Gohan e si allontanò da lui, sistemandosi seduta sul
letto. Cercò a tentoni
con i piedi le ciabatte e le infilò, alzandosi in piedi. La
camicia da notte
azzurrina le aderiva al corpo, lasciando intravedere le forme di lei
attraverso
la stoffa. Avanzò fino alla porta, si voltò a
guardare il fidanzato addormentato
e si girò nuovamente, socchiuse l’uscio pian piano
e uscì dalla stanza. Si
richiuse la porta alle spalle e si avviò alle scale, le
scese lentamente, le
urla si facevano sempre più forti.
Si fermò a metà
scala, abbagliata dalla luce delle lampade e
si sporse, osservando nel salotto.
Goku era accomodato sul divano e
fissava lo schermo del
cellulare.
“Ti ho visto ieri al
mercato, ero andata a fare la spesa!”
sbraitò Chichi. Camminava avanti e indietro, davanti al Son.
“Chichina,
allora
non capisco di cosa ti lamenti. Stavo lavorando, come vuoi
tu” gemette Goku.
Chichi dimenò le braccia,
i suoi occhi erano arrossati.
“Stavi mercanteggiando sul
prezzo! Questo vuol dire che lo
conosci il valore del denaro” gridò al marito.
Goku abbassò il cellulare
e guardò la moglie.
“Non capisco
perché non sei contenta. Ho perso una giornata
di allenamento perché…”.
Iniziò a scusarsi.
Chichi si fermò,
piegandosi in avanti, mettendo le mani sui
fianchi.
“Tu sai contare!”
gli urlò in viso.
Goku la guardò in
voltò.
“No, non lo so
fare!” sbottò.
“E allora come facevi a
sapere che era poco!” gridò Chichi.
Goku si sporse all’indietro
e si appoggiò allo schienale del
divano.
“Perché per te
è sempre poco!” urlò a sua volta.
“Sei un
bugiardo!” sbraitò Chichi.
Videl indietreggiò
silenziosamente e si premette contro il
muro, chiudendo gli occhi.
< Fino a stamattina Chichi era
gentile. Cambia idea
continuamente, solo per nascondersi che questo matrimonio è
fallito in
partenza. E lui non fa altro che mentire… sì che
Gohan soffriva così tanto a
saperlo morto > pensò.
“Se non vuoi lavorare,
allora perché lo fai?!” gridò Chichi.
Goku strisciò lateralmente
sul divano, allontanandosi da
lei.
“Perché minacci
di lasciarmi a digiuno. Urca, io ho fame!”
piagnucolò, incassando la testa tra le spalle.
“Tanto lo so che il cibo te
lo passa di nascosto Re Kahio”
ringhiò Chichi.
Videl risalì
silenziosamente le scale, dirigendosi
nuovamente verso la camera del fidanzato.
< Mi chiedo da chi abbia preso
Gohan, non dai genitori.
Povero amore mio… meno male che almeno Goten non sta
dormendo qui a casa o
queste urla lo avrebbero svegliato > pensò.