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Autore: stardust94    03/05/2017    3 recensioni
(KHR) Domino Arc III: saga dell' Effetto domino
I Domino sono tornati!
Durante le celebrazioni dell' anniversario della nascita della famiglia, accadrà qualcosa.
Tempo, spazio e materia...Luce e tenebre.
***
La Caos e la dea della disperazione, sono purtroppo rinati.
Ma anche nelle tenebre più fitte, la luce può arrivare.
Riusciranno Luka Domino e i suoi guardiani, aiutati da potenti e "divini" alleati, a salvare il mondo dalla distruzione?
E che futuro è riflesso, negli occhi del Decimo Domino?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn Reload'
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Capitolo 2
La maestra degli inganni: la farfalla infernale rinasce!

Yori, era stata salvata da Renji, ancora occupato contro Ettore

Ora correva a destra e manca, evitando le lame illusorie di Democle, muovendosi agilmente e, senza perdere la concentrazione.

Saltò sul muro con i piedi e, facendo una capovolta si esibì in una sforbiciata in aria, schivando una delle lame. L'altra però la colpì in pieno, lacerandole la spalla e, spendendola a qualche metro di distanza, facendole battere la schiena contro il muro.

Yori portò una mano dietro la schiena, sollevandosi da terra, anche se dovette trattenere un gemito di dolore, mentre alzandosi si vedeva comparire davanti, Democle.

Era un uomo abbastanza alto, con un corpo muscoloso dalla carnagione olivastra
Il viso dai lineamenti non troppo pronunciati, era incorniciato da dei capelli castani, naso importante, occhi neri, e una folta barba.

Indossava un gilet di pelle marrone, con sotto una maglia leggera bianca
pantaloni marrone chiaro, stivali bianchi. Portava inoltre, un orecchino, con smeraldo al orecchio destro

- Dunque piccola Nebbia, sei al capolinea - disse, quasi ridendo, mentre la osservava divertito.

Yori era di nuovo in piedi, cercava di capire da che parte provenissero le lame, così da schivarle

Un altro colpo la prese sulla schiena, facendole sgranare gli occhi, mentre cadeva su un ginocchio, ansimando per il dolore.

- Signorina, non mi piace usare la violenza, io sono...Un diplomatico - disse lui

In un attimo, si era avvicinato a lei, la ragazza stringeva con una mano la spada, puntandola a Democle, pronta a reagire a qualsiasi suo attacco. 
L'uomo però, si era limitato ad osservarla in modo quasi maniacale.

Yori ne aveva approfittato, si era rialzata balzando indietro e, aveva sferzato alcuni fendenti, generando, delle farfalle di fiamma viola.

- Inutile, un futile tentativo signorina- la schernì l'uomo, mentre i suoi occhi neri, diventavano viola.

- Shatters illusion! - declamò, mentre portava le mani dietro la schiena.

In un attimo, un onda viola avvolse l'aria circostante, annullando completamente le illusioni di Yori
La ragazza sgranò gli occhi, mentre le sue farfalle scomparivano, esplodendo in piccole fiamme color indaco.

Yori strinse i denti e si rialzò, ignorando le risatine di scherno, da parte di Democle.

Certo ora, era in un bel guaio.
Come poteva combattere un illusionista, senza le sue illusioni?

No. 

Non poteva arrendersi.
Raccolse tutta la forza e, il coraggio che aveva e, andò in cambio forma.

Ma sgranò gli occhi, notando che il suo cambio forma non presentava, il solito artiglio.
Doveva essere una causa, della battaglia contro i demoni di Arane

Al ricordo di quei giorni passati sotto la prigionia della donna, Yori cominciò a tremare stringendosi nelle spalle.
***
 
Buio...Tenebre e freddo
Dove sono?
Fa male...Fa male....Troppo....

Sono...Sola?
Renji...Vieni a prendermi, da sola...Da sola ho paura.

Yori era rannicchiata con le ginocchia al petto, le stringeva con le mani, in quella cella buia e oscura.
Aspettava che gli " sgherri" di Arane, la tirassero fuori conducendola dalla ragazza.

Era terrorizzata, odiava stare sola e, odiava stare sola...Al buio.

Le mancavano le risate di Leon, il suo amato fratello. 
come stava?
Le mancava la gentilezza di Ruby e andare insieme lei a fare shopping.
stava piangendo?
Le mancava la forza di Drachen e la compostezza di Kei
erano tristi?
Le mancava il sorriso rassicurante del suo boss, che riusciva a calmarla
Luka, era triste, soffriva?


Ma più di tutti...Le mancava la sua Nuvola

I suoi soffici capelli bianchi, i suoi bellissimi occhi etero-cromatici, il freddo ma forte sorriso, che le mostrava di tanto in tanto.
Le mancava la sua stretta, le sue carezze e i suoi baci.

Renji...Il suo spadaccino, il suo guerriero il suo...Demone

Lui era l'uomo del suo destino, anche ora che aveva scoperto la sua natura, lei non poteva non amarlo.

Quella lontananza, che le spezzava il cuore. 
Era pari alla mancanza di ossigeno nei polmoni o, alla mancanza di sangue, nelle vene.

Lei si sentiva persa senza di lui, senza la sua forza e la sua incrollabile volontà, che lo aveva portato a diventare, il più forte dei Domino.


Aveva alzato la testa, molto lentamente perchè risentiva delle frustate di Leo e, delle ferite del combattimento.

Aveva perso il conto delle volte, in cui aveva provato a scappare 
Sopratutto, aveva perso il conto, delle frustate che ogni volta si era guadagnata, per via di quelle fughe

Non le importava

Lei era già morta una volta, era stata riportata indietro da una divinità, ma la verità, era che lei...


Era già morta.


Le era stata mostrata la verità e, anche se lentamente al inizio, faticando ad accettarlo, la ragazza aveva compreso ogni cosa.

Durante la battaglia contro, il sicario mandato da Sebastian di Abisso. Quando lei e Renji erano molto più giovani e, avevano scoperto la morte del loro maestro.

Lei era stata colpita da una quantità spropositata di fiamma della Morte.
E...in quel momento era morta.

Ma il forte desiderio di vivere, misto al potere della sua fiamma, avevano attirato lo spirito della dea Pandora.

Questa si era legata al corpo di Yori, donandole una seconda possibilità e, allo stesso tempo una maledizione.

 
"Finché la farfalla infernale resterà in vita, continueranno ad accadere sciagure.
Solo rivivendo una seconda volta, potrà spezzare la maledizione"

Questo le aveva detto Zeus, quando l'aveva richiamata come anima sul monte Olimpo
Quando le aveva detto che la sua seconda morte, era inevitabile.

Lei, lo aveva accettato, anche se quel' inevitabile, era decisamente di troppo. 
Ma lo aveva accettato, doveva farlo...Per il bene di chi amava.


Così era apparsa nei sogni dei Domino, aveva deciso di raccontare la verità solo a Luka, ma alla fine aveva finito per dirlo a tutti.

Anche se in modi diversi e omettendo sempre qualcosa. 
L'unico che non era riuscita a contattare, era stato proprio Renji.

Cupido le aveva spiegato, che quando un amore è talmente forte da chiuderti il cuore, nemmeno il potere di una dea, poteva riaprirlo.

Questa cosa, l'aveva fatta arrossire.

In primis, perchè era detta dal dio del amore, anche se con i capelli rosso fuoco, la toga bianca come le ali e, gli occhi rosa...Aveva proprio poco del sex God.

Cupido si era giustificato con una logica spiegazione.

Se avesse usato il suo aspetto, chiunque lo avrebbe visto come l'oggetto del suo amore.
Quindi se lei lo avesse guardato nella sua vera forma...

Probabilmente sarebbe scoppiata a ridere.
Non sarebbe stato per niente virile, un Renji in toga e, ali piumate da angelo.


Alla fine della riunione, le era stato presentato un giovane.

Aveva lunghi capelli neri tirati indietro a mostrare, un viso dai tratti effimeri quasi delicati, dalla carnagione olivastra. Grandi occhi tra il blu oceano e il verde acqua, incontrarono quelli arancioni di Yori.

Il giovane, che sembrava non dimostrare più di venticinque anni, indossava una tunica blu scuro, lunga fino ai piedi 
Teneva in una mano, uno scettro di alabastro con una gemma rossa sangue.

- Sarò il tuo maestro - 
Aveva detto, con un ghigno, il giovane misterioso, mentre si rigirava il bastone tra le mani, come fosse un giocattolo.

- Io...Ti ho già visto! - 
Aveva sgranato sorpresa gli occhi, la giovane stupefatta.

Capendo che quella strana sensazione che provava e, il fatto, che il giovane le fosse famigliare, non erano solo supposizioni.

E così, la ragazza, conobbe quello che sarebbe diventato il suo mentore, il dio Norreno Loki.
scoprì dallo stesso, che ella era sempre stata tenuta d'occhio dalle divinità.

In quanto, dentro di lei, si nascondeva la dea delle calamità.

Così i due, cominciarono l'addestramento
dopo qualche mese, la ragazza venne rimandata dai Domino.

Non poteva immaginare, di essere rapita da Arane, ne di venir sconfitta dopo tutto quell'allenamento.


Improvvisamente, aveva sentito la porta della cella aprirsi
Un uomo, quello che aveva sconfitto lei e probabilmente ferito Renji, l'aveva strattonata per un lungo corridoio, gettandola hai piedi di una ragazza.

Arane, era una bellissima quanto diabolica ragazza, aveva una lunga chioma castana e, occhi di un vivace arancione.

Era rimasta gelata da quello sguardo, anche quella donna aveva un odore nauseante, come i suoi mostri.

Renji profumava di tenebre era vero.
Ma non era un mostro, non aveva l'odore di sangue oscuro, non era corrotto.

Quando la mano sinistra di Arane, cominciò a ricoprirsi di corruzione, deformandosi e allontanandosi dal concetto di umano, solo allora Yori cominciò ad agitarsi, cercando di creare illusioni che però, per via della sua debolezza, non riuscivano affatto.

Era terrorizzata di quello che aveva appena visto.

Paura....Terrore puro, che la avvolgeva come un velo, quasi la soffocava, come le spire di un famelico serpente

 
"Sono una dea" 

Disse con tono basso e funereo Arane, parole così, Yori le aveva già sentite dire da qualcuno

Da Pandora.

-R-Renji verrà a salvarmi!- gridò terrorizzata

Arane, le poggiò la mano sul suo viso, iniettandole in corpo le fiamme corrotte
Quel fuoco si insinuò in ogni angolo del suo esile corpo, corrompendone ogni centimetro

Era un dolore terribile, si sentiva soffocare e al tempo stesso, risucchiare le energie.
Era come un fuoco oscuro che la bruciava fino al cuore.

Come se quel serpente, rappresentato dal potere id Arane, le si stesse avviluppando per tutto il corpo, facendola gridare di dolore. Vomitando il sangue che stava diventando nero pece, mentre si sentiva strana...Terribilmente stanca e debole.

I suoi occhi, una volta dolci e pieni di luce e speranza, cominciarono a riempirsi di quel fuoco liquido, come se fosse una bottiglia che veniva riempita d'acqua.

 
" Benvenuta nella mia famiglia, Yori demone della nebbia oscura" 

Sentire la risata di Arane, fredda e crudele, tagliente come la lama di una spada, la faceva sentire ancora più disperata.

Riuscì semplicemente a sussurrare il nome del guardiano della Nuvola di Domino.
Mentre nella sua mente, stava sprofondando in un mare nero e scuro

Senza respiro, con l'acqua anch'essa nera penetrarle nei polmoni.


Poi...Ricordava quel ragazzo che assieme a Renji, l'aveva salvata.

Era un giovane, forse di pochi anni più grande di lei. 
Aveva metà del volto, sfregiato e bruciato, anche se non sembravano bruciature normali.
Il ragazzino, aveva perso il braccio destro come dedusse Yori 

Ma non era il solo.

La corvina, aveva sgranato gli occhi che in pochi minuti, si erano riempiti di lacrime gelide e tristi

Renji, avanzando verso di lei, la guardava con il fiatone. 
Gli mancava un braccio, che aveva sostituito con qualcosa di simile, ad una protesi rinforzata in acciaio probabilmente.

Il ragazzo piantata a terra la spada, le aveva afferrato il polso, notando che piangeva l'aveva stretta con forza a se.

Ricordava le dita della mano di lui, che le carezzavano i capelli e le sue labbra, appena più calde di quelle di lei, che le baciavano via ogni lacrima.

Non parlava, ma era il linguaggio del suo corpo, a parlare per lui.
I suoi occhi la guardavano, come se tentasse di rassicurarla

 
" Va tutto bene. è finita Yori, sei al sicuro con me "

Le aveva sussurrato, con una dolcezza inaspettata e desiderata, dopo gli orrori passati nelle mani di Arane.

Baciandole piano le labbra, le aveva asciugato le ultime lacrime, prima di prenderla in braccio, sollevandola e tenendola stretta a se.

Renji si era poi avvicinato al ragazzo, che Yori aveva capito, chiamarsi Katsu

Avevano parlato per qualche minuto, poi il giovane stringendo la mano a Renji, era andato via.
Il resto dei mesi, li avevano trascorsi a scappare e nascondersi, aspettando di uscire allo scoperto

 
***

Yori tornò con la mente, sul campo di battaglia. Imponendosi, di smettere di tremare e, di pensare alla sconfitta del suo nemico.

Scattò veloce, schivando una delle lame e decise che anche senza illusioni, avrebbe vinto.

Lo doveva, a tutti coloro che amava e credevano in lei.

Chiuse gli occhi, sentiva il vento scompigliarle i capelli, mentre schivava agilmente, eseguendo capovolte e piroette.

Si voltò di colpo e, il vento le mosse la chioma nera, che sembrava danzare.

- è finita! senza le tue illusioni, non hai speranze! - ghignò Democle

- Finita...? - domandò Yori

Aveva alzato la testa e ora, guardava il nemico senza più alcun tipo di paura, ma anzi con un ritrovato coraggio.
Portò una mano in avanti, passandola poi tra i capelli e la ciocca, solitamente bianca divenne color indaco.

- Questa... è la tua di fine! -
Decretò, mentre, una potente aura la rivestiva, trasformandosi in nebbia, color indaco.

- Exchange divine form: The illusion of Loki! -

Ora davanti all'uomo, non vi era più la solita Yori, ma una persona completamente differente

Indossava, una sorta di body di color viola scuro, con riflessi metallizzati con il collo alto, che lasciava scoperte le gambe
Stivali alti fino alla coscia neri, dietro la schiena appoggiato alle braccia cosparse da tatuaggi color indaco, simili a moai, una sorta di boa di piume rosso
Con uno schiocco di dita, la ragazza fece prendere fuoco alla parte finale, infiammandola e muovendola, come una coda di fiamme color indaco

Corna ramificate nere, svettavano tra i suoi lunghi capelli. Questi in fondo verso le punte erano diventati rossi.

La sua arma ora, erano due spade
Una Nodachi a destra e una katana a sinistra

La Nodachi però, sembrava quasi spettrale, ed era ricoperta dalla fiamma della Nebbia contrariamente all'altra.

Democle ringhiò furioso
A causa della sua nota pazienza, la ragazza aveva effettuato il suo cambio forma divino

Doveva muoversi a sconfiggerla, portò una mano al petto come se volesse strapparsi il cuore.

Un aura di pura potenza oscura, cominciò ad avvolgerlo, cambiando il suo aspetto.

Gli occhi, diventarono neri con la sclera completamente indaco mentre i capelli, diventavano selvaggi e si allungavano. 
Non aveva più la barba e, strisce di color indaco come crepe fosforescenti, passavano sul suo corpo.

Indossava, una corazza d'acciaio di color grigio con i bordi, indaco.
Sulla testa, un elmo con una lunga cresta nera.
Un lungo mantello verde, svolazzava dietro la sua schiena mentre, gambali d'acciaio e guanti di ferro, facevano bella mostra su mani e gambe, a destra l'uomo o meglio ex uomo, portava uno scudo rotondo.

L'uomo portò la mano libera in avanti, materializzando la sua lancia, decisamente furioso.

Scattò verso la ragazza, tentando di colpirla con la sua arma, ma Yori bloccò la lancia con la lama della katana, per poi sferrare un fendente con la Nodachi, allontanando Democle da se.

Con un salto indietro, la ragazza mise più distanza tra lei e il guardiano di Caos
Democle evocò alcune punte che travolsero in pieno Yori

Una nuvola di fumo, si levò dal campo di battaglia

Democle cercava la ragazza, ma Yori non era più di fronte a lui.

La ragazza comparve alle sue spalle e, colpì la lancia del nemico con un calcio, mentre con un fendente, cercava di colpirlo alla spalla.

La lama della spada, cozzò contro lo scudo per due volte, cercando di creparlo, mentre i calci di Yori, tentavano di rompere la lancia.

La guardiana, continuava a scomparire e riapparire, confondendo così Democle, costretto a difendersi dai fendenti e, dai calci.

Yori sferrò l'ennesimo colpo, ma Democle riuscì ad intercettarla, la ferì alla spalla e la scansò, gettandola a mezz'aria.

Lei, portò una mano alla spalla sanguinante, soffocando un gemito, mentre cadeva su un ginocchio.

Alzò la testa e scattò di nuovo, implacabile verso Democle.
scomparve di nuovo, sotto gli occhi del guardiano caotico, mentre riappariva, sopra di lui afferrandogli il collo con le gambe.

Tirò indietro il busto, facendo battere la testa del uomo contro il terreno.
Poi lo liberò indietreggiando, ma non si accorse di una trappola, che Democle aveva nascosto.

L'esplosione la colse in pieno, mentre dal terreno, uscivano delle catene
Ma la ragazza le allontanò, facendosi da scudo con la spada.

La mora strinse i denti, poi portò una mano, quella che stringeva la Nodachi, in avanti
Passò due dita sulla lama, che si illuminò di fiamma e scattò verso Democle.

I due, si scambiarono colpi sempre più violenti e, con un fendente di katana, la ragazza infranse la difesa e lo scudo di Democle.

Yori ghignò per poi alzare la testa, pronta a sferrare la mossa decisiva, in quella battaglia.

- Come ti sei permessa?! - ringhiò Democle

Ma Yori non lo stava ascoltando, aveva portato in avanti le mani, mentre le due spade si erano fuse in una sorta di Alabarda
Le punte hai lati, che altro non erano, se non le lame di katana e Nodachi, sembravano scintillare illuminate dalla fiamma della Nebbia

- Nella realtà un illusione continua, nelle illusioni, la più pura e semplice delle realtà

Sussurrò calmando il suo respiro, mentre la luce del sole sembrava creare un aura, quasi sacra dietro di lei.

Democle aveva ruggito come una bestia, evocando con le sue potenti illusioni, una sorta di enorme sfera nera e indaco, un condensato di anime oscure e dannate.

Ma Yori...Non lo stava guardando, non lo ascoltava forse, nemmeno riusciva a percepire la sua presenza.

Lei in quel momento, si stava concentrando su altri ricordi...
Ricordi dei compagni...Ricordi di Renji.

Tutte le loro battaglie, le sconfitte e le vittorie, il profondo legame che li univa.
L'amicizia, l'amore e la luce, che aveva imparato a riconoscere come propria.

La speranza, la fiducia.
La gioia che scaturiva dai semplici momenti insieme
La felicità che nasceva, quasi come magia

Quei sentimenti, cominciarono a traboccare dal centro del manico, come un fiume in piena e, si condensarono in una sorta di raggio, che possedeva sia la fiamma Indaco, sia una fiamma più discreta di un bianco abbagliante.

- Questa è la resa dei conti! - 
Disse cominciando a far girare velocemente la sua arma, con gli occhi, che brillavano di forza, di volontà di non arrendersi.

- Per i miei compagni...! - 

Ogni nome che le balenava nella mente, aggiungeva nuova forza a quella fiamma
Quella forza, diventava potenza distruttiva, potenza di sentimenti puri

Amore, amicizia, forza di non arrendersi, di combattere fino alla fine
In un attimo, erano diventati il motore di quella nuova tecnica.

- Bonds of the Fog! - 

Gridò la ragazza, con quanto fiato aveva in corpo, il raggio venne sparato, con una potenza pari a quella di una bomba atomica

Lei cade indietro, mentre Democle si ritrovò a guardare la sua sfera, essere tagliata a metà dal raggio che abbattendosi contro di lui, lo polverizzò in mille pezzi.

Sul terreno ora si poteva notare, una striscia di terra che sembrava il taglio di una spada.

Yori, ancora esterrefatta, si alzò da terra un po barcollante e con il fiatone.

A pochi passi da lei, notò la figura di Renji, si avvicinò al ragazzo a piccoli passi e gli sorrise.

- S-sono...Sono davvero riuscita a battere un guardiano di Caos? - 
Domandò sorpresa ed emozionata, ricevendo da parte del ragazzo, un abbraccio come segno di assenso.
La ragazza sorrise stringendo forte Renji, ansimando esausta ma felice.

- Ora torniamo dai Vongola - disse Renji
Yori annuì e lo seguì appoggiandosi a lui, visto che era senza energie

 
***
( Nel frattempo alla sede di Caos...)
 

Per i corridoio della base nemica, si aggiravano tre figure incappucciate
Una si muoveva più lentamente rispetto alle altre.

Si tirò giù il cappuccio, mostrando gli occhi annoiati sbadigliando.

- Waru muoviti! - asserì la figura centrale, quella più alta delle tre.

- Che noiaaaa! dai Midna, non possiamo fermarci a bere qualcosa? - domandò il Corvo

Aveva, un corpo snello e non troppo robusto, agile e rapido nei movimenti seppur in quel momento e solitamente... Sembrava bloccato da un certo torpore.

Si spostò con una mano, i capelli leggermente lunghi sparati all'indietro, erano di colore nero e terminavano con un codino lungo fino ai pieni
si era tolto il un lungo giaccone di pelle nero con borchie sulle braccia.
 
Ora indossava altri abiti, decisamente più adatti alla sua missione.

Una maglia nera a collo alto, un paio di pantaloni blu scuro e per terminare, un paio di stivali anch'essi neri
Il tutto, era nascosto da una mantella scura.

Stropicciò con insistenza gli occhi totalmente bianchi, mentre guardava Midna e la terza figura, che si era rivelata una ragazza.

Aveva tagliato i capelli rosa a caschetto, ora arrivavano appena alle spalle, con un ciuffo dorato di lato, un tempo erano davvero lunghi, ma erano comunque rimasti scompigliati.

Gli occhi, che osservavano ogni cosa intorno a lei, erano dorati con la pupilla da gatta

Vestiva con un top rosa scuro che lasciava scoperta la pancia, un paio di pantaloni neri attillati e un paio di stivali bassi, ideali per correre. sopra anche lei, aveva la mantella che, si era spostata con un gesto della mano.

- Midna, ha perfettamente ragione. Cerca di essere serio Waru-kun - disse Seeka
- Che noiosaaaa! io sono un tipo d'azione. E qui non ce né abbastanza - sbuffò il corvino

Midna si spiattellò la mano sulla fronte, mentre cercava di calmare l'istinto, di tirare il collo del compagno

Era un bel giovane dai Corti e neri capelli, irti all'indietro, con un ciuffo biondo in avanti lungo. aveva un bel fisico, allenato e abbastanza muscoloso

Chiuse gli occhi giallo- dorati, mentre individuava l'aura della piccola Kurami.

- Da questa parte - disse il drago, correndo verso una precisa direzione.
- Per avere un nome da donna, sei veloce signorino - ridacchiò Kuroha, ciondolandosi annoiato e seguendoli.

Midna, divenne paonazzo dal imbarazzo forse, più che dalla rabbia.

- C-come fai a saperlo?! - ringhiò il drago di Ryuga
- Eeeetto*...So molto più di quello che immagini - ghignò Waru
- Ragazzi non è il momento! - urlò Seeka esasperata

Proprio in quel istante, Waru la afferrò per il collo, scostandola, salvandola dalla lama di un robot

In un attimo, furono circondati da una miriade di robot a forma di armatura, con tanto di spade e mazze chiodate.

- Finalmente un po di movimento - ghignò il corvino
Si voltò verso Seeka e le poggiò una mano sulla testa, accarezzandola con un ghigno divertito

- Resta quì. ce ne occupiamo io e il draghetto - disse
- Non sono un draghetto! - 
Sbuffò Midna, battendo i pugni l'uno contro l'altro, pronto a dare battaglia.

Seeka fece comparire i suoi fidati cerchi acuminati, poi si appoggiò con la schiena a quella di Waru.
- Hey! non lasciatemi indietro, baka! - disse risoluta.

Ed ecco che la tigre, il corvo e il drago, cominciarono a combattere.

Poco distante, Kurami stava aprendo gli occhi. 
La mora, era appoggiata al boss di Simon. Enma Kozato dormiva respirando pianissimo.
Il rosso, era coperto di tagli e ferite, alcune sanguinavano ancora.

Kurami avvertì di colpo un suono lontano, si alzò facendo scivolare a terra il ragazzo

- K-Kurami-chan? - sussurrò Enma confuso

La ragazza era in piedi, si teneva un braccio con la mano e, guardava fuori dalle sbarre della cella.
Un suono di esplosioni e, il mobilitamento dei guardiani di Caos, sanciva il momento che aspettava da tempo.

- Finalmente... - 
Sussurrò chiudendo gli occhi, lasciando scivolare una singola lacrima che scorrendo sulla sua guancia, scivolò con un tocco leggero, sul pavimento.

 
"Finalmente...Sono arrivati"


Angolo autrice

Eccoci al capitolo 2 di questa saga
Bhe che dire?

Ecco la sconfitta di Democle ( appartiene a Giulia-Dragun e la ringrazio)

Ma non solo, ecco un po di misteri che vengono svelati, sopratutto in merito a Yori
Volevo ringraziare il mitico TeemoOmesqad

In primis, per avermi permesso di mettere una cameo di Arane e Katsu ( che appartengono solo a lui e spero di aver reso bene, anche se Arane io la amo a prescindere XD)
E poi, perchè mi ha permesso di riadattare alcune scene, tratte appunto dalla sua storia ( in merito sopratutto ad Arane.

Bhe che dire?

Nuovo cambio forma, nuova mossa e nuova forza per la nostra Farfalla infernale

E infine ecco che le chiavi si muovono
Seeka, Waru e Midna, fanno incursione nella base di Caos, per liberare la piccola Kurami.
Non perdetevi il prossimo capitolo ^^
  
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