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Autore: John Spangler    05/05/2017    2 recensioni
Alla fine della Ribellione di Robert, Stannis Baratheon salpò verso Roccia del Drago con l'incarico di eliminare gli ultimi Targaryen. Ma prima che lui arrivasse, questi riuscirono a scappare. Ma cosa sarebbe successo se fosse arrivato un pò prima? Scopritelo leggendo questa storia, un AU in cui Daenerys Targaryen è cresciuta sotto la protezione di Stannis Baratheon, e dove suo fratello Viserys è diventato un Guardiano della Notte.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Willem

 

Diedero addio alla Regina Rhaella su una pira triangolare posta sulle sabbie di Roccia del Drago il giorno dopo la sua morte, la sua pelle quasi pallida come i capelli, così emaciata eppure così bella. Willem fece del suo meglio per rimanere immobile mentre il fuoco la prendeva, fiamma dopo fiamma, le grida degli isolani e i pianti dei fedeli servi Targaryen che aumentavano sempre di più mentre l'ultima vera regina di Westeros bruciava, finchè non rimase altro che ceneri e ossa bruciate. Non ci sarebbe più stata una consorte regale e degna come Rhaella Targaryen, questo era chiaro. Non avrebbe potuto essere più fiero di averla servita.

 

Ora Sua Grazia non c'era più. Aveva perso la sua ultima battaglia contro un parto, anche se vi era stata anche una vittoria, nella forma della piccola principessa nata nella tempesta. Daenerys era il suo nome. Era quello che il Re Aerys aveva desiderato per anni, una figlia da far sposare al Principe Rhaegar e che generasse gli eredi al trono, e l'unica cosa che aveva ricevuto solo dopo la sua morte. Forse se fosse nata prima...Ma Willem non poteva permettersi di pensare a ciò che non era mai successo. Quel che importava era il presente: l'Usurpatore che sedeva sul trono di Aegon il Conquistatore, gli assassini Lannister, sua famiglia acquisita, e il triste ragazzo che era suo fratello.

 

Non era stato facile arrendersi.- Proteggi il mio sangue, vecchio.- gli aveva detto Re Aerys mesi prima, dopo aver ricevuto la notizia della morte del Principe Rhaegar sul Tridente.- Brucia quel traditore di mio cugino Robert e qualunque dei suoi cani dovesse venire a bussare, ma proteggi il mio sangue, fosse l'ultima cosa che fai.- Eppure la Regina Rhaella aveva saputo dell'assedio e aveva sperato di ricevere pietà per i suoi figli, insistendo che avrebbe preferito tentare la sorte con Stannis Baratheon piuttosto che dare alle fiamme Roccia del Drago e centinaia di innocenti con essa. Gentile, compassionevole Regina Rhaella, con un cuore femminile. Quasi non le aveva dato ascolto.

 

- Devo forse ricordarvi chi sono, Ser Willem?- lo aveva rimproverato qualche attimo prima che il delirio si impadronisse di lei.- Figlia di un re, moglie-sorella di un altro, e madre di uno nel nome, anche se temo che tra un pò non sarà più così. Voglio che i miei figli sopravvivano a questa tragedia, ser, e se questo significa che Robert Baratheon porterà il titolo che avrebbe dovuto essere di Rhaegar, allora così sia.-

 

Lui era stato fedele a lei, sia prima che dopo la morte di Re Aerys, e alla fine aveva fatto come lei aveva ordinato. Aveva voluto che i suoi figli fossero al sicuro, e così sarebbe stato. Nessuno avrebbe alzato le mani contro il Principe Viserys o la Principessa Daenerys finchè lui era in vita, e al momento non intendeva morire.

 

- Le promesse sono una bella cosa, ragazzo, ma dimmi, perchè dovrei credere che non farai alcun male ai miei protetti?- chiese al fratello dell'Usurpatore appena il rito funebre si concluse. Stavano percorrendo insieme la scalinata che portava dalla spiaggia al castello, affiancati da cavalieri della Tempesta che controllavano attentamente ogni suo movimento. Uno di loro era un uomo colpito dalla sifilide che sembrava sospettare di ogni movimento di Willem, inducendolo a guardarlo torvo. Se volessi uccidere il fratello del tuo falso re, lo avrei già fatto, non potè fare a meno di pensare. Invece me ne sto qui, aspettando il momento opportuno, in modo che il giovane principe e sua sorella abbiano una possibilità di vivere.

 

Stannis Baratheon era una persona di cattivo umore che Willem non aveva ancora inquadrato bene. Digrignò i denti per la domanda e si accigliò.- Mettete in dubbio il mio onore, Ser Willem?- chiese a sua volta.- Dubitate che non terrò fede alle mie parole?-

 

Dubito che ti verrà permesso, o che ne sarai in grado, pensò Willem, ma lo tenne per sè. Invece, disse con fermezza: - Voglio solo conoscere le tue intenzioni nei confronti dei miei protetti.-

 

- Sono i miei protetti ora, ser.- Il ragazzo si accigliò di nuovo. Dimostrava più di venti anni, a dire la verità, con delle borse sotto gli occhi e capelli così radi da indurre a pensare che stesse diventando pelato. Aveva resistito per quasi un anno all'assedio delle forze di Mace Tyrell, e si vedeva molto chiaramente. In un'altra vita, Willem avrebbe perfino potuto dispiacersi per il ragazzo.

 

- Sia come sia. Io rimango sempre l'uomo che ha giurato di difenderli, a costo della mia vita se necessario. Tengo fede ai patti più di qualsiasi altro uomo...- Al che Baratheon sbuffò.-...e lascia che te lo dica, il Principe Viserys sarebbe stato il mio re se Sua Grazia non avesse deciso diversamente. Voglio che siano al sicuro, lui e la Principessa Daenerys. Nel suo momento di delirio, la mia regina credeva che tu fossi il suo amato cugino, e vorrei che non te ne approfittassi.-

 

Si fermò. Non c'era altro da dire. In tutta onestà, per quanto Willem fosse restio ad ammetterlo, era alla mercè del ragazzo. Gli uomini dei Baratheon erano molto più numerosi della guarnigione di Roccia del Drago, e i cavalieri della Tempesta, soprattutto il bastardo dalla faccia sifilitica, lo tenevano sott'occhio. Ci fosse stato un pò di tempo tra la nascita della Principessa Daenerys e l'arrivo delle navi nemiche, avrebbe seguito il piano di Monford Velaryon di portare gli ultimi Targaryen a Dorne o Braavos, ma purtroppo il tempo non aveva collaborato. Perciò ora era qui, legato ai suoi giuramenti, inerme, e ostaggio di un ragazzo che non era niente di meno o di più di un ribelle.

 

Baratheon si girò e incrociò lo sguardo di Willem.- Credete che io sia un altro Tywin Lannister?- chiese bruscamente.- E' così? Mi ritenete capace di ordinare la morte di due bambini solo per dare un segno di lealtà al mio re?-

 

Tirò sù col naso disgustato.- Non sono mio fratello, ser.- disse Baratheon.- Sono fedele al mio re e fratello, sì, ma sono anche fedele alla mia parola, e a quella della legge. Il principe e la principessa non hanno commesso alcun crimine, quindi non meritano nessuna punizione. Li ho presi sotto la mia protezione, dove rimarranno fino alla maggiore età. Che lo vogliate o no.-

 

Baratheon rimaneva fermo nei suoi propositi. Willem socchiuse gli occhi e parlò duramente.- Ragazzo, se pensi che il tuo ritorno ad Approdo del Re col Principe Viserys e sua sorella verrà celebrato da tuo fratello, credo proprio che ti sbagli.-

 

- So molto bene come celebrerà Re Robert.- disse Baratheon. Poi si schiarì la voce, come se fosse qualcosa che non avrebbe dovuto dire, e guardò Willem con un'espressione indecifrabile.- Quel che è successo a Lord Stark era ingiusto, e il Re Folle ha pagato. Quel che è successo a Lady Lyanna era ingiusto, e il vostro Principe Rhaegar ha pagato. La Regina Rhaella avrà anche potuto pensare nel suo delirio che io fossi mio padre, ma io non sono tipo da rinnegare un giuramento fatto in quella circostanza. Il Principe Viserys e la Principessa Daenerys non pagheranno per i crimini della loro famiglia. Questo ve lo posso garantire.-

 

Era un ragazzo che rispettava le regole e la legge, come si rese conto più tardi Willem. Riportò l'ordine che aveva da tempo lasciato Roccia del Drago punendo i criminali come era giusto che fosse e anche castrando quegli uomini sotto il suo comando che avevano incontrato una o due belle isolane e si erano resi colpevoli di stupro. Mandò corvi a tutti i lord del Mare Stretto, informandoli della cattura di Roccia del Drago e ordinandogli di sottomettersi altrimenti avrebbero affrontato la furia dell'Usurpatore. Stannis Baratheon era il fratello del falso re e forse un pò troppo rigido per un lord, ma un pò alla volta Willem scoprì che se c'era una cosa in cui credeva, era la giustizia. Finchè gli ultimi Targaryen non avessero fatto nulla di illegale, sarebbero stati al sicuro.

 

Questo però non significava che lui fosse felice.

 

Ogni giorno che Willem trascorreva come poco più di un prigioniero sorvegliando la stanza della Principessa Daenerys, allontanava pensieri di un mondo che non era mai stato. Allontanava pensieri di un Dorne vendicativo e un Altopiano fedele che avrebbero potuto aiutarlo a mettere Re Viserys sul suo legittimo trono. Allontanava pensieri del cranio di Robert Baratheon schiacciato, e i cani Stark e Lannister che soffrivano per i loro crimini. Forse la morte di Rickard Stark era stata ingiusta, ma che dire delle minacce di quell'arrogante di suo figlio alla vita del Principe Rhaegar? Che dire di quella sciocca di sua figlia, che di certo aveva allargato le gambe per il desiderio di diventare un'amante reale? Che dire di Tywin Lannister, che si era finto amico e invece aveva quasi raso al suolo Approdo del Re? Che dire dei vassalli Lannister che avevano stuprato la Principessa Elia e i suoi figli? Che dire del viscido Sterminatore di Re, che aveva infranto il più grande giuramento che potesse mai fare e ucciso il suo re a sangue freddo?

 

Aegon il Drago aveva creato il regno di Westeros; aveva dato vita al Trono di Spade e unito il reame per anni a venire sotto l'ombra del fuoco di drago. Solo i draghi possono tenere insieme i Sette Regni, pensava Willem ogni giorno quando guardava la piccola principessa. Solo i Targaryen, e questi cervi sono pazzi a pensare diversamente.

 

Aveva solo quattordici anni quando aveva combattuto nella Battaglia di Wendwater Bridge al fianco di Re Aegon l'Improbabile e Ser Duncan l'Alto. Un semplice scudiero, eppure il re aveva ordinato al suo maestro di curare prima le sue ferite piuttosto che di uno della Guardia Reale.- Occupati prima dello scudiero.- aveva ordinato Sua Grazia dopo aver visto le ferite di Willem mentre si dirigeva al campo.- Non voglio che si faccia male per colpa di cure affrettate, maestro. Potrà anche non essere uno della Guardia Reale o un uomo adulto, ma è umano come me e te.-

 

Da allora (quasi mezzo secolo prima) Willem aveva servito fedelmente i discendenti di Aegon V, e mai una volta era venuto meno al suo dovere. Per un periodo era stato Comandante delle Cappe Dorate, poi Maestro d'Armi della Fortezza Rossa mentre suo fratello minore Jonothor indossava un mantello bianco. Suo fratello maggiore Lymund aveva servito come Maestro del Conio per qualche luna durante il regno di Re Jaehaerys. Ora i draghi erano stati ridotti a due sfortunati bambini, mentre i loro parenti traditori governavano la città che essi avevano costruito.

 

Era in qualche modo ironico che anche i Baratheon discendessero da Re Aegon l'Improbabile. Willem ricordava molto bene la Principessa Rhaelle, a cui l'Usurpatore faceva risalire la sua rivendicazione. Era una giovane ragazza quando i suoi fratelli più grandi avevano rotto i loro fidanzamenti, sposandosi per amore, ed era stata lei a pagare il prezzo degli errori del Principe Duncan. Era stata cresciuta più dalla Tempesta che Ride e sua moglie, a dire la verità, ed era stata più Baratheon che Targaryen. Suo figlio Steffon era stato amico d'infanzia di Re Aerys, quello con cui quest'ultimo avrebbe voluto rimpiazzare Lord Lannister come Primo Cavaliere, se quel viaggio fatale per mare non gli avesse tolto la vita. Se il padre dell'Usurpatore fosse vissuto, per Westeros non sarebbe mai arrivato il giorno in cui issare il vessillo del drago a tre teste era considerato tradimento invece che normale.

 

Ora i fratelli di Willem erano morti. Lymund, riposi in pace, era morto una luna prima del Torneo di Harrenhal, e Jon aveva dato la vita sul Tridente assieme ai figli più grandi di Lymund. Quel che restava della Casa Darry erano Willem stesso, il suo nipote più giovane Raymun, e le sue nipoti Mariya e Jeyne. Tutto per essere stati fedeli alla vera causa...

 

Spesso, guardando il Principe Viserys, provava angoscia. Avrei dovuto incoronarti, pensò. Avrei dovuto combattere per il trono che era tuo di diritto. Ma l'Altopiano si era sottomesso, e forse Dorne avrebbe fatto lo stesso a breve. Cosa mai avrebbe potuto fare Willem? Era un lealista e lo sarebbe rimasto fino alla fine dei suoi giorni, ma ora doveva essere fedele alle ultime parole della defunta regina e alla speranza che la Casa Targaryen sopravvivesse...magari per combattere un altro giorno.

 

Qualche settimana dopo la resa, fu convocato nelle stanze in cui Stannis Baratheon si era insediato, per discutere dell'imminente viaggio per la capitale. Nel castello circolava la notizia che sarebbero partiti alle prime luci del giorno dopo, il che significava che si sarebbe dovuto discutere il prima possibile del destino di Willem. Si era già rimandato abbastanza.

 

La scelta che gli fu data era semplice.- Inginocchiatevi a corte davanti al re mio fratello e vivrete, oppure scegliete di non farlo e morirete. Oppure scegliete la Barriera, se preferite. Scoprirete che adesso ci sono diversi lealisti che portano il nero.- disse cupo il cervo.

 

Willem non fece una piega.- Mi sarà permesso di restare al servizio del principe e della principessa?- chiese.

 

Il fratello dell'Usurpatore grugnì.- Inginocchiatevi, giurate sugli dei vecchi e nuovi che non prenderete mai le armi contro Re Robert e la sua stirpe, e potreste rimanere al servizio della Principessa Daenerys.-

 

- Non del principe?- chiese Willem, gli occhi socchiusi. Cosa hai in mente per lui?

 

Stannis Baratheon lo guardò con cautela. I suoi occhi andarono sulla scrivania che li separava, dove vi erano fasci di pergamene messi ordinatamente in una pila. Poi alzò lo sguardo verso Willem.

 

- Le guardie attorno al Principe Viserys sono state triplicate, Ser Willem, posso assicurarvelo. Non gli sarà fatto alcun male.- disse il ragazzo, senza rispondere davvero alla domanda. Forse un diverbio con suo fratello?

 

- E cosa posso aspettarmi che ci sia in serbo per loro in futuro, ragazzo? Non riesco a immaginarmi Tywin Lannister che se ne sta fermo mentre il Principe Viserys vive.- disse Willem. Davanti a lui, Baratheon si irritò palesemente. Sapeva cos'era in gioco. Il nipote di Lannister siederà su un trono che non gli appartiene, e non vorrà che qualcuno minacci quel regno. Ripensandoci, forse era quello il motivo per cui le guardie del Principe Viserys erano state aumentate: per fare in modo che nessun assassino pagato dall'oro di Castel Granito potesse avvicinarsi all'ultimo discendente maschio di Aegon il Conquistatore.

 

- Tywin Lannister non oserà sfidare il Primo Cavaliere o il re.- disse, nonostante sul suo volto ci fosse del dubbio quasi del tutto celato.- Lord Arryn intende prendere con sè il Principe Viserys o mandarlo con Lord Eddard Stark a Grande Inverno entro un anno, mentre la Principessa Daenerys rimarrà sotto la mia protezione.- Baratheon esitò.- Faremo in modo che sia nominata Lady di Roccia del Drago, e che verrà fatta sposare con l'erede di Robert quando sarà il momento.-

 

Willem contemplò la cosa.- Se la Principessa Daenerys diventerà Lady di Roccia del Drago, che ne sarà del Principe Viserys?- chiese. Baratheon si irritò per il suo tono e scosse la testa.

 

- Prenderà il nero al compimento della maggiore età. Se vorrà, forse potrà guadagnarsi una catena alla Cittadella e poi prendere il nero. Ha un antenato alla Barriera, mi dicono, che presta servizio come maestro. Se il Principe Viserys lo vorrà, potrà addestrarsi per rimpiazzarlo quando questi morirà.-

 

Vuole porre fine una volta per tutte alla dinastia Targaryen, e al tempo stesso farla vivere attraverso quella dell'Usurpatore. Willem capiva molto bene quella mossa. Seguire le orme di Orys Baratheon. Così come lui aveva ucciso Argilac Durrandon e sposato sua figlia, Robert Baratheon aveva posto fine al regno di Aerys Targaryen e intendeva far sposare la piccola principessa a un suo figlio non ancora nato.

 

Esaminò il volto di Baratheon. Non sei altro che il cane dell'Usurpatore, anche se forse un pò più onorevole di Stark e Lannister.- Perchè lasceresti il Principe Viserys, il tuo protetto, alla mercè di Lord Stark o Lord Arryn, se non sono loro quelli che hanno giurato di proteggerlo?- domandò Willem. Da quando l'Usurpatore si era ribellato, era arrivato a detestare profondamente gli uomini che sapevano qual'era il loro dovere ma non lo facevano. Ti sei ribellato contro il tuo legittimo re e hai rovesciato la più grande dinastia che il mondo abbia mai conosciuto. Hai detto all'ultima vera regina che avresti protetto i suoi figli e mi hai assicurato che non gli sarebbe stato fatto del male, ma ora dai via uno di loro senza alcun tipo di resistenza.

 

Baratheon digrignò i denti, cosa che faceva abbastanza spesso, e diede un'occhiata di disprezzo.- Faccio solo quel che mi viene ordinato, Ser Willem.- rispose.- Per quanto la cosa mi irriti, meglio Eddard Stark o Jon Arryn che Tywin Lannister. O forse preferireste quello? Il vostro principe drago cresciuto in una tana di leoni?-

 

Willem sogghignò.- Preferirei che sedesse sul Trono di Spade, ragazzo, ma sappiamo entrambi che non succederà.- disse. Baratheon lo guardò con tutta la sua furia.- Pertanto, mi inginocchierò e resterò al fianco della principessa se questo è l'unico modo in cui potrò onorare i miei giuramenti, anche se sono l'unico disposto a farlo.-

 

Il secondogenito di Lord Steffon distolse lo sguardo, continuando a digrignare i denti.- Non lo siete.- sbottò, facendo un gesto con la mano. Era un segno di congedo. Willem guardò un'ultima volta verso di lui e lasciò la stanza senza esitare, il cavaliere dalla faccia sifilitica come sempre alle sue spalle.

 

Tornò al suo posto accanto alla culla della Principessa Daenerys, trovando il giovane re (in un'altra vita) che osservava sua sorella. Viserys Targaryen non andava molto spesso a trovare sua sorella (faceva riaffiorare ricordi della morte di sua madre), ma quando lo faceva, i suoi occhi non lasciavano quasi mai la bambina avvolta da un panno rosso. Il principe sentì Willem entrare e parlò senza alzare lo sguardo.

 

- Ser Davos dice che domani partirò per la Fortezza Rossa col cugino Stannis. Verrete con noi, Ser Willem?- chiese, riferendosi all'uomo con la mano accorciata, un marinaio-cavaliere al servizio dei Baratheon. Willem aveva sentito delle storie su quell'uomo, un contrabbandiere che era stato il vero salvatore di Capo Tempesta. Non sapeva bene cosa pensare di un reale Targaryen che parlava con un ex criminale.

 

- Sì, mio principe.- rispose Willem, maledicendo il fatto che il Principe Viserys avesse iniziato a chiamare Baratheon suo cugino. Era iniziato tutto la notte in cui la Regina Rhaella si era rivolta all'uomo così come avrebbe fatto con Lord Steffon, e anche se il fratello dell'Usurpatore aveva sì e no cenato qualche volta in silenzio con lui, il principe non sembrava farci caso.- Il cugino Stannis mi ricorda Rhaegar.- aveva sussurrato a Willem un giorno. Sì, il principe d'argento era stato un uomo silenzioso e riservato, ma le somiglianze finivano lì. Non che lo avesse detto al Principe Viserys.

 

- A Dany piacerebbe vedere Approdo del Re, non pensate?- si chiese il principe a proposito della sua sorellina.- Voglio mostrarle tutto, un giorno, ma ora è troppo piccola, vero? Sapete se ci saranno altri ragazzi con cui potrò giocare? Ser Davos dice che il cugino Stannis ha un fratello della mia stessa età. Pensate che gli piacerà inseguire i gatti, come Rhaenys...-

 

All'improvviso il Principe Viserys si fermò, come se si fosse reso conto della realtà della situazione solo in quel momento. Allontanò subito la testa dalla culla di sua sorella, gli occhi che iniziavano a riempirsi di lacrime. Oh, povero, povero ragazzo mio, pensò Willem, avvicinandosi al principe e piegandosi per toccargli la spalla. Hai perso così tanto a una così giovane età.

 

- Venite, mio principe.- disse dolcemente.- Magari la vostra septa potrà portarvi al Giardino di Aegon. Vi piacerebbe, sì?-

 

Alla fine, quel pomeriggio il principe decise di restare nei suoi alloggi. Si strinse al petto la corona di sua madre e guardò il cielo fuori dalla finestra.- Pensate che Madre mi stia guardando, Ser Willem?- chiese, la voce tremolante.- E Rhaegar, Elia, Rhaenys e il piccolo Aegon? Anche Padre?-

 

Willem deglutì.- Penso di sì, mio principe. Vi stanno guardando in ogni momento. Per proteggervi...- dall'Usurpatore e i suoi uomini.-...da coloro che vorrebbero farvi del male.-

 

Così come sto facendo io, e nonostante questi dannati cervi, continuerò a farlo fino al giorno della mia morte.

  
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