Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: TheStrangeCaseOfCass    06/05/2017    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 28

 
- Per caso hai sonno sis? . chiese Lzzy ridacchiando di fronte all’ennesimo sbadiglio della strega dei ghiacci, la quale rispose:
- Da giramondo quale sei dovresti conoscere i fusi orari. Qui sono le cinque e quarantasette del mattino Mae, non esattamente l’ora in cui sono più attiva. - Non fece in tempo a finire la frase che sbadigliò di nuovo. - Cosa è successo di tanto importante ieri sera da spingerti a chiamarmi a quest’ora indecente? -
- Non è successo niente e non puoi minimamente immaginare quanto questo mi renda felice. Avevo paura di far saltare le luci, bruciare qualche filo elettrico o ritrovarmi con dieci centimetri di capelli in più, rossi o neri magari, e invece è andato tutto a meraviglia. Ero un po’ più rigida del solito, questo sì, e credo che qualcuno se ne sia accorto, ma…  Oh Icy, ce l’ho fatta! -
La strega sorrise, divertita dall’entusiasmo della ragazza.
- Ne ero certa. Vedrai che superato questo periodo di adattamento tornerai ad avere la tua solita… uhm… pazzia sul palco. - disse, prendendo in giro Lzzy, che per tutta risposta scoppiò a ridere. - Scherzi a parte, più ti eserciti e più avrai sicurezza, ricordalo. - aggiunse tornando seria.
- Cerco di fare più cose possibile usando la magia, ma il problema è che non sono mai sola o lontana dagli obiettivi. E’ difficile avere del tempo solo per me durante i tour, guarda a che ora ho dovuto chiamarti per non avere orecchie indiscrete intorno! - rispose Lzzy sulla difensiva.
Icy si affrettò a tranquillizzarla.
- Lo so Mae, è solo che ogni tanto mi comporto da maestrina. -
La terrestre ridacchiò di nuovo.
- Ah, non sei così tremenda. - Parve riflettere per qualche momento, poi disse: - Un giorno mi piacerebbe che tu venissi sulla Terra per passare un po’ di tempo con me. Vorrei farti vedere il mio mondo. -
Icy sorrise. Fosse stato per lei avrebbe anche potuto trasferirsi sulla Terra in pianta stabile, non aveva niente che la legasse a Magix tranne Darcy, Stormy e… Tecna, faticava ad ammetterlo, ma il desiderio della sua compagna di mente sarebbe rimasto chiuso in un cassetto per chissà quanto tempo.
- Non sai quanto mi piacerebbe Mae, vorrei davvero poter viaggiare continuamente come te. -
- Lo faremo, prima o poi. - disse Lzzy, tendendo una mano verso la spalla di Icy.
L’ologramma attraversò la strega, facendola sospirare. Non le piaceva stare lontana da Lzzy, la faceva sentire continuamente sotto stress. L’unica cosa che la consolava era che in capo ad uno o due anni avrebbe iniziato a risentire meno di quel distacco, come era successo alle Winx e alle Pixies. Ormai passavano anche mesi senza che fate e minifate si incontrassero. Stesso discorso per le Selkies, quegli odiosi gamberetti: di tanto in tanto le Winx si recavano al Lago di Roccaluce per incontrarle, ma gli intervalli tra una visita e l’altra si dilatavano sempre di più.
Anche Lzzy sospirò perché, dall’altro lato del telefono, la sua mano aveva trapassato l’ologramma di Icy, creando dei disturbi. Erano certamente meglio dei messaggi o delle chiamate tradizionali, ma le olochiamate erano comunque limitanti rispetto all’averla lì davanti a lei in carne e ossa.
- Ora devo andare. - disse Lzzy - Cerca di dormire ancora un’oretta sis. A presto. -
- A presto. - disse Icy chiudendo la chiamata e stringendosi il cellulare al petto.
 
§§
 
Valtor era seduto sul suo scranno, intento a sfogliare il Mystérion, quando la sfera magica che aveva di fronte brillò. Sulla sua superficie si formò l’immagine di Bloom, Flora e Musa su una navetta di Fonterossa insieme ad Helia.
- Finalmente! - esclamò lo stregone - Iniziavo a pensare che avessero coperto tutta la valle con quell’incantesimo! -
Non poteva sapere, infatti, che Musa e Darcy avevano ripetuto il loro incantesimo avvolgendo tutta Alfea. Non solo, avevano protetto allo stesso modo anche Fonterossa, Torrenuvola, il Q.G. e il White Horse, i luoghi che frequentavano più spesso insomma.
- Sfera, mostrami dove sono. -
Subito nella sfera apparve la navetta, in volo sopra Selvafosca. Ampliando ancora di più la visuale, Valtor scorse in lontananza alcune montagne quasi prive di vegetazione, un indizio assai inutile dato che le Montagne della Barriera circondavano interamente la valle. Non poteva lasciarsi sfuggire quell’occasione, qualunque fosse il motivo della gita, ma agire quando solo Helia sarebbe stato testimone sarebbe stato troppo semplice e molto poco edificante.
- Colpirò ad Alfea, dove vi sentite più sicure, e vi dimostrerò che posso arrivare ovunque! -
Quale incantesimo scegliere dei tanti a sua disposizione? Valtor riflettè per qualche minuto, sfogliando lentamente le pagine. Una scritta in inchiostro viola attirò la sua attenzione. Lesse le prime righe:
 
“Veneno. Un maleficio potente, capace di colpire decine di persone simultaneamente. Si manifesta con una fumata color muschio che infetta chi la inala, provocando uno stato catatonico permanente. Agisce sulle creature della luce, pertanto streghe e stregoni ne sono immuni, così come folletti e centauri. E’ uno dei pochi incantesimi di magia nera che la polvere prodotta dalle ali delle fate non riesce a spezzare. Unico antidoto sono alcuni particolari cristalli sotterranei, le cui proprietà verranno analizzate in seguito.”
 
Un sorriso crudele si disegnò sul volto dello stregone. Fece apparire una piccola quantità di quello che sembrava catrame e lo fece cadere nella sfera, che lo ingoiò come fosse uno specchio d’acqua. la sostanza cadde all’interno della navetta senza fare rumore. Quasi istantaneamente si mimetizzò con l’ambiente circostante per poi allungare dei piccoli tentacoli, avvicinandosi sempre più agli stivaletti di Musa. Una volta raggiunti, la sostanza si avvolse attorno alla caviglia della fata, cambiando di nuovo aspetto. Ora Valtor avrebbe saputo quando le tre fate sarebbero tornate ad Alfea.
 
§§
 
Il collezionista era, come sempre, felicissimo di avere visite. Il canuto vecchietto aveva calorosamente accolto i quattro, chiacchierando a tutto spiano. Prima che iniziasse a cercare tutti i ricordi che li riguardavano, però, i suoi ospiti spiegarono in poche parole il motivo della loro visita. Una volta ascoltate le tre fate, il collezionista mise da parte il suo enorme e polveroso registro e si sistemò gli occhiali sul naso, assumendo un’espressione meditabonda.
- Mi sembra di ricordare qualcosa di particolare riguardo al Mystérion, ma non ricordo cosa… - borbottò avvicinandosi ad uno scaffale ingombro di scatoline.
Le ragazze lo sapevano, quelli erano i ricordi che lo riguardavano.
- Questo no, questo nemmeno… - diceva esaminando le targhette.
Finalmente afferrò una scatoletta verdastra di forma romboidale. Una volta aperta soffiò all’interno, facendo sollevare una nuvola che gli fece tornare in mente l’informazione che cercava.
- Ora ricordo! - esclamò infatti - Non ho copie del Mystérion, ma ho alcuni appunti che mi sono stati donati da un caro amico. Eh, Xavier lo diceva sempre che non avrebbe dovuto essere esposto in un museo, quel libro è troppo pericoloso. -
Così dicendo fece cenno ai ragazzi di seguirlo e si inoltrò nella caverna. Helia, che vedeva quel posto per la prima volta, ne rimase affascinato: centinaia di scaffali ricoprivano ogni parete della grotta e su questi migliaia di diari, giocattoli, fotografie, anelli, penne, libri, biglietti segreti, scatole che contenevano i ricordi impossibili da toccare aspettavano solo di essere sottratti all’oblio. Era un lavoro immane quello del collezionista, che raccoglieva il più possibile perché chi fosse venuto dopo avesse la possibilità di ricordare ciò che nessun nonno sarebbe stato in grado di raccontare.
Il vecchio imboccò una rampa di scale mentre Flora chiedeva:
- Chi è questo Xavier? -
- Un grande mago appassionato di antichità quanto io lo sono di ricordi. Dedica i suoi studi ad ogni oggetto magico che catturi la sua attenzione, cosa che accade assai spesso in verità. Viene spesso a trovarmi, insieme al suo allievo, e mi riforniscono di ricordi e storie. Il ragazzo ne ha parecchie da raccontare. - rispose il collezionista salendo agilmente i gradini di legno.
- Potrebbe dirci come contattarlo? Il suo aiuto ci sarebbe prezioso. - disse Bloom.
- Non credo che vi aiuterà. Vedete, Xavier ha una personalità particolarmente spigolosa e non ama la compagnia o la società in generale, sopporta solo i suoi protetti. Questo lo ha sempre penalizzato, per quanto le sue teorie siano brillanti vengono spesso ignorate a causa del suo comportamento eccentrico. Ad ogni modo vive poco lontano dal territorio recinto, in un piccolo centro abitato abbastanza isolato. - disse il vecchietto aprendo un raccoglitore pieno di fascicoli. li scorse velocemente fino a trovare quello che cercava per poi porgerlo a Bloom. - Questi sono i suoi appunti. Custoditeli con cura e mi raccomando, alla fine di questa avventura portatemi qualche bel ricordo, ultimamente scarseggiano. E se incontrate Xavier portategli i miei saluti. - disse accarezzandosi la lunga barba bianca.
Quindi accompagnò a malincuore i suoi ospiti alla porta perché, per quanto gli facesse piacere avere compagnia, sapeva che finchè le Winx restavano fuori da Alfea erano vulnerabili. Guardò la navetta partire, agitando un braccio in segno di saluto finchè non scomparve all’orizzonte.
 
***
 
Wizgiz stava per dare inizio alla lezione quando qualcuno bussò alla porta della classe. Flora e Bloom entrarono e si diressero verso i loro banchi, ma prima che Musa potesse muovere un passo all’interno della classe sentì un dolore lancinante alla caviglia destra. Abbassando lo sguardo vide una specie di cavigliera brillare di rosso.
- Ma cosa…? - disse.
 
§§
 
Era il momento di agire.
Valtor prese una scatola di vetro contenente i grani verdastri che avrebbero avvelenato le sue nemiche giurate. Aprì un portale e versò i grani al suo interno. A contatto con l’aria questi generarono una nuvola di fumo verde della quale lo stregone non si preoccupò minimamente, chiudendo la scatola di nuovo vuota.

Spazio dell'autrice
Salve a tutti :)
Questo capitolo vi farà probabilmente venire voglia di farmi fuori, innanzitutto perchè è corto e in secondo luogo per il modo crudele in cui l'ho interrotto. Non ho niente da dire in mia difesa, ma fossi in voi aspetterei il prossimo per farmi fuori 0:)
Anyway, avevo in mente un carattere più svolazzante per il paragrafo del Mystérion ma questo è il massimo che offre efp... ci si accontenta.
Fossi in voi terrei a mente il misterioso allievo di Xavier, si rivelerà una vera sorpresa ;)
Non ho altro da aggiungere se non buona fortuna a tutti gli studenti che, come me, stanno annegando nei compiti in classe dell'ultimo minuto (sigh) e grazie a chi segue e/o recensisce <3
See you
Cass

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: TheStrangeCaseOfCass