Le condizioni di Judy e Nick che Alice avrebbe dovuto rispettare erano semplici; pranzare sul tetto della Centrale di Polizia, in modo da non allontanarsi dal posto di lavoro, adesso che il caso stava prendendo una nuova piega.
In qualunque modo la si vedesse, a detta di Judy, rispettavano perfettamente le richieste della gatta:
• il tetto era coperto di prati e aiuole e c’era un bel panorama, quindi era allegro
• Alice aveva offerto il pranzo anche a loro (come aveva proposto); chiamando il numero di una catena da asporto che Nick e Judy adoravano : un bugeburgher per Nick e del sushi vegetariano per Alice e Judy (aveva iper convinto la coniglietta a provarlo con lei in cambio di più informazioni).
La tensione era sparita e tutto si era fatto tranquillo intorno a loro ed Alice cominciava a sentirsi pronta a parlare, anche se una punta di vergogna un poco la bloccava ancora.
-..A..Allora è buono?- chiese subito a Nick al terzo morso del panino
-Oh si! E il tuo? Visto che sono tanti piccoli pezzi..non è che potrei..- fece lui mentre allungava a la zampa verso il suo bento. Alice scattò, tramutando le sue bacchette dalla modalità “posata” a quella di “frustino” in segno di minaccia.
-Non ci provare nemmeno! Aggiungili all’ ordinazione la prossima volta-
-Eh eh..okay okay, dai non fare la preziosa- fece lui ridacchiando.
- O..io non faccio la “preziosa”, ma tieni a mente una cosa “rosso”, MAI METTERSI TRA ME E UN MIO PASTO. Risultato = “Portami via qualcosa che mi piace..porterò via a te qualcosa che ti piace”-
Aggiunse infine con lo sguardo più minaccioso e sbieco che poteva venirle, pur di rendere seria una situazione che non lo era. Col risultato di far ridere Nicholas ancora di più, e anche Judy se non avesse finito di ingoiare il suo boccone, ma per non strozzarsi, invece di ridere, sorrise.
Assorbita l’ilarità del momento Alice si sentì finalmente pronta a raccontare tutto (male che vada mi sarò tolta un peso come ha detto lui, pensò).
-Bene è arrivato il momento. Però qualsiasi cosa riveli, promettetemi di non giudicarmi troppo male. Per favore-
-Si si, lo faremo, tranquilla- fece Judy amichevolmente ora che aveva perso quella punta di collera 30 minuti fa.
-Dunque..(prese fiato e parlò più veloce) ‘mandarmi qui è stata un idea del mio capo. Crede che mettermi alla difesa d’un personaggio del calibro di Lionheart sia una mossa vincente, perchè sulla base di chissà quale confronto statistico, pensa che il mio profilo corrisponda anche al tuo(indicando Judy)e ciò avrebbe portato prestigio al nostro studio legale. Inoltre questa pubblicità avrebbe attirato nuove matricole giuridiche di specie felina, rialzando un po’ quella fascia di reddito e credibilità che alcuni della nostra “tipologia” avevano perso a causa dei fiori blu (dopo una pausa riprese a parlare normalmente) ’. Ed eccomi qui, a fare comunella con voi e forse , sperando che le fonti siano attendibili, e a risolvere un nuovo caso collegato al processo che devo terminare.-
La micetta proseguì poi con tono triste.
-Tutto sommato mi è andata bene, dovrei essere contenta, eppure qualcosa mi tiene ancora giù di morale. Sarà che non sopporto i politici e difenderne uno per obbligo m’indispone..ma ci tenevo davvero a conoscervi. Quando mi sarebbe ricapitato?-
Entrambi gli agenti avevano capito che sin dall’inizio quel piccolo avvocato aveva agito preso da un entusiasmo tale di conoscerli, da farle quasi dimenticare il motivo spiacevole che l’aveva condotta da loro, quando forse invece, avrebbe preferito essere vista facendo il suo dovere e basta! Possibilmente sotto una luce migliore.
Nick riprese la parola..
-Risollevalo tranquillamente il tuo morale, non è la fine del mondo. La ragione per cui sei qui non è né per semplice lavoro o filantropia legale, e allora? In quasi il 65% di ogni ambiente di lavoro accade (o quanto meno penso che accada). Non sei la prima né l’ultima a cui succede; inoltre che male c’è se ti è stato affidato un caso nell’ interesse del tuo studio, dalla quale chiunque nella tua posizione ne gioverebbe?
Non devi mica uccidere qualcuno. Quindi su con la vita! –
terminò infine la volpe dando una leggera pacca sulla spalla della gattina.
- Grazie Nick, questo mi rincuora. Evidentemente mi sono fatta troppi crucci, ma odio sentirmi usata. Tu..cosa ne pensi invece?- Si rivolse a Judy con occhi speranzosi e quasi lucidi.
- Bhe..innanzitutto è stata un idea del tuo
superiore, non tua, quindi non sei responsabile di niente..e anche se il tutto è stato pensato per attirare l’attenzione sulla tua compagnia legale, stai comunque aiutando un animale in difficoltà. Questo ti fa onore, e se i doppi fini ti mettono tanto a disagio vuol dire che infondo hai dei principi e che sei sensibile..non così male come ho azzardato prima, perciò scusa. Man mano che ti conosco tutto sommato.. mi sei simpatica-
A quelle parole, dopo un largo sorriso, Alice saltò addosso a Judy abbracciandola e baciandola (sulle guance) a più non posso, travolgendola di innumerevoli grazie. Sempre più divertito, Nick riprese tutto sul cellulare.
-Grazie xxx, Grazie! Grazie xxx*! Grazie-
- Va bene..Alice..ci siamo chiarite..dai..SMETTILA!!!..Per favore-
-Certo, certo ogn’uno i suoi spazi-
Nick ridacchiava ancora con la bocca coperta dalla zampa mentre finiva di riprendere, attento a non farsi notare, poi azzardò..
-E a me? Non mi dai un abbraccio, un bacetto..- facendo finta di essere offeso.
-A te ti ho già detto grazie prima. E poi non mi piace abbracciare e baciare i maschi-
Questa nuova rivelazione fece sbattere gli occhi ai due poliziotti, ma Judy preferì sorvolare.
-Allora Alice..come intendi procedere adesso che hai più elementi su cui lavorare?-
-Grazie per avermelo chiesto Judy, e ti garantisco che finché lo vorrai, vedrai di me solo la MODALITÀ SERIA. E seriamente ti rispondo..: A. Continuerò con la bozza della mia arringa più motivata che mai.
B. Stilare una lista di tutti i sospettati che avrebbero tratto vantaggio dalle cartelle cliniche degli animali e dal ricattare l’ex-sindaco.
C. Indagare sul posto per stabilire se ciò che Lionheart ha detto corrisponda a verità.
D. Trovare un agente all’interno della Centrale esperto d’informatica che possa risalire alle mail spedite dal fantomatico ANONIMOUS, anche dopo averle cancellate. Perfino da un computer rotto si possono risalire ai dati che conteneva, se si è esperti. Che te ne pare ?–
-Wow, complimenti, hai elaborato tutto adesso?- chiese Judy impressionata.
-Si!- rispose compiaciuta di sé stessa Alice.
-Ottimo, però conviene seguire questa lista in un altro ordine per risalire alle prove che ci servono-
ripropose Judy.
-Bene! Elenca, sono pronta a riscrivere tutto secondo le tue indicazioni capo!- fece Alice, pronta con penna e cartelletta.
-Ah, tanto per cominciare Alice non chiamarmi capo, non ce ne bisogno- riprese Judy sorridendo.
-Infatti, la chiamo già io così di tanto in tanto- intromettendosi Nick spiritosamente, ma nessuna delle due ci badò.
-Secondo partirei dal trovare l’agente esperto d’ informatica adesso che siamo ancora qui. Poi stilare la lista dei sospettati e da lì indagare su tutte le piste a poco a poco, assieme a quelle di cui disporremo..- proseguì Judy
-..e infine scriverò l’arringa per il processo, una volta risolto il caso e aver ottenuto così tutti gli elementi che serviranno per un ottima difesa.- terminò Alice
-..no.., e nel frattempo tu lavorerai contemporaneamente alla tua arringa, aggiungendo ogni volta un elemento importante che ti sarà utile in vista del processo.- obiettò Judy con un sorrisetto finale.
-Oh..giusto, così mi tengo sempre aggiornata e non perdo colpi. Grazie Judy. –
-Di niente Alice –
-Adesso sì che lo spasso siete voi due. Però se mi è permesso dire la mia, proporrei di fare “la lista veloce”adesso, così quando avremo trovato “l’agente hacker” avremo già un tassello mancante che ci indirizzi sul movente.. e con questa scusa continuare a conoscerci- fece Nick unendosi alla conversazione.
-Idea grandiosa! Non vedo l’ora di ascoltarvi e farvi domande su come avete condotto la vostra “indagine di svolta”..sempre che a Judy faccia piacere procedere così-
-No, va bene, lavorando insieme qualcosa salterà fuori comunque-
-EVVIVA!! Mm ragazzi, già che ci sono avrei un’altra proposta, verreste a stare da me per un po’? –
Nick rimase indifferente pensando che un’idea simile sarebbe campata per aria subito, così come Judy, ma lei preferì approfondire.
-Come prego?-
-Si a casa mia. Rammento bene la vostra discussione di ’sta mane, e per facilitarvi gli impegni, con i turni di guardia, il fatto che probabilmente non abitate nella stessa zona, mentre io vivo a pochi isolati dalla Stazione di Polizia si può fare-
-Ti ringrazio Alice ma.., le metropolitane sono veloci e anche se dobbiamo farci ancora l’abitudine “entrambi”, la cosa a suo modo funziona. Potremmo considerarlo un’altra volta.. che avremmo visto come procedono gli eventi. Inoltre, non per offenderti, ma non credo che usufruire della nostra presenza “tutto il tempo”..ti renderebbe abbastanza.. “obiettiva” – rispose Judy.
-Certo, capisco. Suppongo che dovrete rinunciare alla possibilità di una sveglia alle 7.45 oppure 8.00, nonostante l’appello della polizia cominci alle 8.35 o giù di lì. Evitando masse strette nei vagoni pieni di zamponi, rumori e odori di dubbia provenienza, sederi enormi..e per quello, essere di taglia piccola, giova molto poco. Per non parlare del traffico pedonale nelle ore di punta e l’incognita della puntualità del proprio partner- fece Alice velatamente infastidita obiettando con argomentazioni “allettanti” mascherate da opzioni “ragionevoli”.
E infatti davanti a quelle “proposte allettanti” e “pratiche” Nicholas iniziò a ripensarci, ma preferì vedere cos'altro Alice avrebbe.. “offerto”, e guardare come la collega avrebbe ribattuto. Ma Judy stava zitta, ascoltando, sorpresa dal nuovo tono della micia che proseguendo..
-..Inoltre dall'atteggiamento che ho visto appena siete entrati, nonostante abbiate la patente (come potreste guidare le auto vetture altrimenti), non sembrava quello di chi ha auto privata per spostarsi liberamente. Infine..da come vi atteggiate, mi avete dato l’impressione di chi non abbia ancora considerato l’ipotesi di passare la notte nella casa del compagno che abita più vicino. Perché? -
L’imbarazzo stava per calare di nuovo sia su Judy che su Nick, ma lei non demorse, rispondendo
-MA NON CI ARRIVI DA SOLA!? Non sono..siamo tenuti a dirtelo!..Ma se ci tieni il mio domicilio non è abbastanza grande per tutti e due! E poi ho dei vicini..- cercò Judy di finire la frase imbarazzata.
-Scommetto che non sono tipi tranquilli. Fammi indovinare : rumorosi?- azzardò sardonica la gattina.
-..Si- rispose la coniglietta seccata.
Alice prese un respiro, scrisse qualcosa sulla cartelletta del suo notes e poi riparlò.
-Senti, non voglio litigare con te o te, ed avere altre divergenze d’opinione su come lavorare, adesso che ci siamo riappacificati. Ma sappilo, le cose che mi toccano non le lascio passare: prima non mi è piaciuto come mi hai dato addosso, sei stata esagerata e affrettata! Posso non essere la creatura più facile del mondo, ma deve ancora nascere chi sottovaluta i miei metodi. Sono seria nel dirlo..e farlo, “il mio lavoro”, a modo mio ma lo sono! Tutto quello che voglio è svolgere il mio dovere e supportare nella maniera più piacevole e stimolante possibile tutti e tre.Credi che si possa fare?-
C’ era del sottile astio all’inizio nelle parole della gatta, sostituito sul finale da una sincera voglia di concordia, Judy l’ avvertì e rispose con un cenno affermativo del capo. Alice riprese..