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Autore: TeamFreeWill    15/05/2017    5 recensioni
Attenzione spoiler stagione 12.
Seguito de "Il rapimento di Mary (finale alternativo)". Alcuni eventi li ho cambiati a mio piacimento. Storia scritta finita di vedere la 12*19.
La resa dei conti. I british hanno superato se stessi. Come m'immagino io la sconfitta di questi inglesi in giacca e cravatta. :)
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Tra famiglia e letterati'
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“Hai superato te stessa puttana! Sottrarre i nostri segreti” fece la voce fastidiosa. ”Pensavi sul serio di fregarci stupida donna?” fece Mr Katch seduto su una delle sedie del grande tavolo, mentre quattro uomini in tenuta d’assalto accerchiavano i nostri, che alzarono le mani in segno di resa inginocchiandosi, i fucili puntati alle tempie. Dean lo guardava fisso negli occhi mentre eseguiva l'ordine.

“Rimangiati quello hai detto…o giuro che..” fece in tono di sfida, ricordando perfettamente il Dean che sterminò la famiglia Styne.

“Oh che fai?” rispose Mr Katch avvicinandosi e mettendosi di fronte a lui, occhi puntati nell’altro.

“Voi siete la feccia di questo mondo…Avete fatto più casini voi due in questi anni che da quando si formarono i primi cacciatori. Dovete morire! Questi sono gli ordini! Ho carta bianca su come sterminare ogni cacciatore americano esistente….Ma ora la parte più divertente! Ho scoperto tante cose di voi ascoltandovi…come siete patetici…scrivere i vostri nomi sul tavolo! Nessuno si ricorderà di voi…Questo posto sarà raso al suolo dopo che andrete all’inferno!”comunicò il letterato nella sua follia.

Sam cercò di reagire alzandosi. Tutta quella conoscenza non doveva andare distrutta! Si stava alzando quando l’uomo dietro di lui gli fece sentire il freddo metallo sulla tempia. Dovette inginocchiarsi di nuovo lanciando uno sguardo minaccioso al cecchino.

Mary era terrorizzata, Dean era calmo. Veramente calmo e continuava a guardare Mr Katch negli occhi, come una tigre pronta all’attacco. Lo odiava.

Castiel non poteva usare i suoi poteri al massimo. Era troppo vicino ai suoi protetti. Agì d'istinto.

Si alzò e si girò di scatto e disarmò il cechino prendendo la canna del fucile per poi sbatterne l'impugnatura sulla mascella dello stesso che cadde all’indietro. Cass lo sovrastò puntandogli il fucile al petto!

I due fratelli vedendo il gesto con la coda dell’occhio lo imitarono. L’unica differenza fu che volò anche qualche pugno, ma alla fine li sovrastarono.

Mary invece fu meno fortunata e il suo cecchino fu più forte di lei. “Che devo fare signore?” chiese lo sniper a Mr Katch che diede l’ordine più crudele che i due fratelli avessero mai sentito.

“Uccidila” disse glaciale. L’uomo annuì ma fu l’ultima cosa che fece prima che Sammy gli sparasse un colpo alla testa. Il corpo ricadde indietro, con un tonfo e il sangue formò una pozza rossa.

“Bastardo!” gridarono i fratelli all’unisono. Mary respirava molto forte, aveva ancora gli occhi chiusi, aspettandosi un colpo che non sarebbe mai arrivato.

Quando li riaprì, vide il corpo del cecchino accanto a sè, morto.

“Oh, santo cielo...grazie ragazzi!” fece alzandosi e impugnando il fucile e questa volta puntandolo verso il cuore di mr Katch, che rimase impassibile per tutto il tempo, in piedi. Una statua, le mani in tasca, un sorrisino tirato.

L’uomo, a questo punto, con tutta calma estrasse dalla sua giacca la foto che aveva rubato qualche settimana prima. La buttò a terra con fare stizzito.

“E' anche una cosa personale tra me e te” fece rivolta alla donna, che era confusa. Dean continuava a guardare la foto e poi l’uomo che l’aveva buttata a terra in quel modo.

Cass si era invece chinato sul cecchino che teneva a tiro e con due dita lo aveva addormentato, facendo lo stesso con gli atri due. Avevano tentato di reagire quando avevano visto morire il loro compagno d’armi.

Sammy si girò, a questo punto, verso l’uomo e puntò anch’egli l’arma, ma alla testa.

Dean nel frattempo fece cadere a terra il fucile e si chinò a raccogliere la foto. La pulì dalla polvere e la strinse a sé, poi se la rimise in tasca.

Poi lentamente estrasse la sua pistola, la caricò e la puntò alla fronte dell’uomo.

“Come hai osato rubare la foto di MIA madre?! Parla! ” fece a pochi centimetri dal suo viso.
  
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