Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: fenris    18/05/2017    4 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                    Odio questa parte

Kagome posò il suo test e sospirò esasperata. Le ultime ore erano state un autentico incubo, e si sentiva ancora l'ansia in corpo per il risultato, ma ormai aveva dato tutto ciò che aveva, quindi andò incontro a Inuyasha al cancello dopo aver chiacchierato con le sue amiche e si diresse insieme al ragazzo verso casa, aspettando la tragica telefonata che avrebbe deciso la sua caduta o la sua gloria. Inuyasha la guardò disperarsi tutto il pomeriggio in preda all'ansia e mangiarsi le mani senza nessun motivo apparente. Finalmente, dopo ore interminabili, il telefono squillò e rispose la signora Higurashi, annuendo tranquillamente durante la chiamata e infine si rivolse alla figlia, mentre Inuyasha sperava che tutto finisse in fretta.

“ Congratulazioni, bambina mia! Promossa a pieni voti!”. La ragazza restò per un attimo in silenzio, per poi saltare in aria dalla gioia e trascinare a turni in un ballettos frenato Sota, il nonno, Buyo e Inuyasha, che si beccò pure un bacio sulle labbra di cui poi si pentirono entrambi. Passarono la serata festeggiando e mangiando tutti i piatti deliziosi della madre di Kagome, che la mattina dopo dopo aver fatto le congratulazioni anche alle sue amiche scese nel pozzo con Inuyasha, sperando di poter poter finalmente finire la ricerda della sfera. Purtroppo qualcuno scelse proprio quel momento per spostarsi dalla sua postazione di vedetta. Dumah era un essere piuttosto paziente grazie alla sua esperienza secolare, che si trattasse di un appostamento o di combattere, ma le ultime settimane erano state una vera tortura. In attesa del momento giusto per seguire quei due era stato costretto a guardare l'uno dopo l'altro un'immensa sfilza di umani che vivevano le loro vite come se niente fosse, e per di più non c'era stato neanche qualche bel combattimento come intermezzo, disgraziatamente si era trovato nella zona più tranquilla e normale di Tokyo. Ma finalmente l'ora era giunta, dopo che i suoi obbiettivi erano entrati nel tempietto, lui fece lo stesso e si accorse che non c'era più nessuno. Avvicinandosi al pozzo e visionandone l'aura, capì cos'era successo.

“ Un varco temporale? Non pensavo in Giappone avessero creato questo tipo di incantesimi.”. Saltò nel buio, ma si limitò ad atterrare sulla dura terra. Il suo volto si contrasse in una smorfia di rabbia e cominciò ad emettere una densa aura bianca.

“ Provi a proteggere quei due, stupido buco? Beh, con me non funziona. Fammi passare!”. L'aura si infilò nel terreno e cominciò a scavare poco a poco, sostituendo la roccia con una sorta di spazio vuoto completamente nero. E poco importò all'angelo se un terremoto di scala 4 colpì la zona circostante nell'arco di vari chilometri, evitando dei morti a malapena. Dopo un paio di minuti, si gettò nel vuoto creatosi e si mise a ridere come un pazzo.

                                                                                      “ Ahahahah, aspettami, gloria, sto arrivando!”.

                                                                                                                ************

Kagome camminava tutta contenta in mezzo al gruppo, fregandosene altamente degli sguardi dei suoi compagni, che non la vedevano così da parecchio. Maka, Kanata e Jinenji rimpiangeveano di non essere rimasti al villaggio con Kanna, mentre Sango e Kenichi si avvicinarono a Inuyasha, che dopo un po' si era stufato del comportamento giulivo dell'amica.

“ Ma erano davvero così terribili questi esami? Insomma, penso che non sarebbe così felice, neanche se avessimo sconfitto Naraku.”. Inuyasha sbuffò e si mise le mani dietro la testa.

“ Macchè, doveva solo scrivere non so cosa su un foglio. Non so perchè si è stressata così tanto, ma spero che ora la smetta....anzi.”. Si avvicinò per darle un piccolo colpo al collo, tanto per il gusto di farla incazzare, ma una mano improvvisa lo bloccò e si trovò di fronte Koga.

“ BOTOLO RINGHIOSO, COME OSI METTERE LE MANI SULLA MIA KAGOME!”. Inuyasha ghignò, mentre gli altri sospirarono dicendo addio al loro breve periodo di pace, e si preparò a sferrare un pugno al rivale, ma venne preceduto da Ayame, che lo colpì con un calcio devastante e salutò contemporaneamente.

“ Ciao, Ayame, grazie per avermi risparmiato il lavoro. Scusa, ma che fine hanno fatto gli altri due idioti?”, chiese Inuyasha, e la ragazza lupo si strinse tra il braccio e il fianco un Koga svenuto.

“ Ultimamente alcune tribù dei nostri simili hanno dei problemi. Ginta e Hakkaku sono rimasti lì in giro per dare una mano, ne avranno almeno per una settimana.”. Si mise col fidanzato ancora svenuto in testa al gruppo e Kenshiro la guardò.

“ Meglio, il posto dove stiamo andando non è per i deboli. Lì ci sarebbero solo d'impiccio.”. Ayame inizialmente non capì cosa intendesse, ma poi un terribile sospetto si insinuò nella sua mente e il suo volto si contrasse in una smorfia di paura.

“ Per favore, ditemi che non stiamo andando proprio in quel posto orrendo.”. Purtroppo per lei, tutti gli altri annuirono tristemente. La lupa si limità a seguire il gruppo trascinandosi Koga e sperando che andasse tutto bene.

                                                                                                                *********

,Naraku stava sorvolando da quasi un'ora la zona maledetta, trattenendo a malapena l'impulso di scappare e non tornare mai più in quel luogo orrendo. Il solo odore dell'aria gli dava la nausea e sembrava che la luce grigiastra gli perforasse gli occhi con aghi roventi ogni secondo che passava, voleva solo trovare la sfera e in fretta. Finalmente vide un luccichio familiare sopra un albero e volò in picchiata per prenderlo, ma una freccia di luce lo sfiorò per poco.

“ KiKYO, MA NON TI STANCHI MAI?!”, urlò il mezzodemone mentre evitava altre due freccie dell'avversaria. Kikyo sembrava più forte e rapida della volta scorsa, evidentemente aveva usato qualche medicina per riprendersi. Ma questa volta anche lui era preparato e mentre la distraeva con una serie di raggi, una figura enorme atterrò dietro di lei e l'avverrò con una mano sola. La donna provò a liberarsi dalla presa di Goshinki, ma senza successo e Naraku ridacchiò.

“ Bene, Kikyo, ora se non ti dispiace devo andare a diventare un dio.”, fece per andarsene, ma un pugno lo colpì direttamente sui denti e una bastonata al fianco lo spedì a quasi cento metri di distanza. Erano Kenichi e Maka.

“ Come se tu avessi il potenziale per diventare un dio.”, disse l'artista marziale, mentre si ricopriva di metallo da capo a piedi e Sango tranciava il braccio di Goshinki. Il demone viola urlò di dolore e lanciò una raffica di raggi energetici contro la sterminatrice, che schivò agilmente un colpò dopo l'altro e contrattaccò con un colpo velenoso, tagliando un corno dell'avversario. Naraku strinse i denti e attivò la sua arma, ma prima che potesse muoversi tre sigilli esplosero sotto i suoi piedi, e lui riuscì a schivare a malapena.

“ Maledetti. Avete davvero bisogno di tutti questi sporchi trucchi per ammazzarmi?”, ruggì e provò a scagliare un attacco velenoso che venne schivato facilmente e subito dopo venne scaraventato a terra da un doppio colpo di Inuyasha, apparso dal nulla. La faccia del mezzodemone colpì la dura terra e il suo cervello si mise in moto per cercare una via d'uscita, ma senza risultato, era in trappola, per una volta tutti i suoi nemici l'avevano accerchiato e nessuna stupida tregua sarebbe servita a salvarlo. Purtroppo, a tirarlo fuori da quella situazione non fu esattamente un aiuto. Per un momento il tempo sembrò fermarsi, mentre un raggio di luce atterrò a velocità stratosferica in mezzo al campo di battaglia, ricoprendo l'intera zona di polvere. Tutti i presenti si ripararono gli occhi e quando gli riaprirono ebbero una visione agghiacciante e inaspettata, un uomo con sei ali color diamante, una giacca e uno sguardo freddo come il ghiaccio. Il nuovo arrivato guardò tutti indistintamente con un'espressione di puro disprezzo e poi si voltò verso l'albero dove ancora si trovava la sfera.

“ Tutto qui? Francamente, dalle leggende mi aspettavo qualcosa di molto più spettacolare.”, la sfera levitò dall'albero fino alle mani dell'essere, che se la mise in tasca come si trattasse di una semplice moneta. Inuyasha mise la mano a Tessaiga, ma Kenichi lo fermò.

“ Lascia perdere, quello non è un avversario alla nostra altezza. E questo mi fa sorgere un dubbio....cosa ci fa qui uno dei settantadue generali celesti? Pensavo che almeno per ora non vi interessaste a questa zona.”. Il tono di voce dell'artista marziale faceva capire che non era niente contento di quel visitatore improvviso, tutt'altro, e lo fu ancora meno quando Kagome aprì bocca.

“ Ma... ma lei è l'uomo dell'altra volta? Come può essere qui?”, l'uomo ridacchiò e sentendo quel suono Kenichi, Maka e Kanata sentirono il disperato bisogno di scappare, ma resisterono, piantarono i piedi a terra e strinsero la presa sulle armi.

“ Beh, bambina mia, non è che tu ti sia impegnata a nascondere quel pozzo. Chiunque con un minimo di capacità extrasensoriali poteva percepirne l'aura e io avevo bisogno di qualche gingillo per rompere il muso di quel pallone gonfiato di Michael. Quindi, perchè non venire qui nel periodo sengoku e fregare questa gemma carina carina?”. Kagome e Inuyasha sentirono il sangue congelarsi nelle vene, non riuscendo a credere che quell'essere fosse venuto seguendo loro. Purtroppo Naraku scelse proprio quel momento per rialzarsi e si lanciò con la spada in pugno contro l'angelo, ma Kenshiro apparve in un istante e lo scagliò via, facendo ridere ancora il nuovo arrivato. “ Oh, finalmente qualcuno di decente, cominciavo a pensare che ci fossero solo mammolete e mezze tacche. Immagino di trovarmi di fronte il grande Kenshiro Saotome.”. Il combattente digrignò i denti e si voltò verso il figlio e gli altri.

“ Scappate, ora...e portatevi dietro anche quel coso che ho lanciato via.”. Kenichi provò a protestare, ma l'aura dell'uomo esplose. “ Ho detto ORA!”, nessuno dei presenti osò fiatare ulteriormente e se ne andarono di corsa, trascinandosi anche Naraku, mentre Dumah alzò una mano e aprì una crepa dimensionale in cui saltarono entrambi. Al loro atterraggio erano in un luogo con la terra verde e il cielo rosso con tanti punti gialli simili a piccoli soli. L'angelo si scrocchiò il collo e la sua giacca venne sostituita da una corazza argentea.

“ Certo che tu sei l'ultimo che mi sarei aspettato di vedere oggi. Ma sarà un buon riscaldamento in attesa di Michael.”. Kenshiro si tolse il kimono, rivelando un fisico scolpito e duro come l'acciaio. “ Posso dire la stessa cosa, anche perchè sento che tu non appartieni a quest'era. Anzi, adesso che ci penso qualche mese fa mi ero incontrato con il Dumah attuale per assicurarmi che gli angeli non si intromettessero nel mio progetto di reintrodurre il ki in questa terra, e l'arcangelo che lo accompagnava era molto simile a te.”

“ Oh, ero proprio io, stento a credere che siano passati tutti questi secoli...per me, almeno. A dire il vero all'epoca sarei dovuto andare in sudamerica a dare un'occhiata a quel poco che i conquistadores non hanno distrutto, ma il mio superiore voleva tenermi d'occho. Ma bando alle ciance e combattiamo.”. Kenshiro non se lo fece ripetere e colpì l'avversario con un calcio a velocità assurda, ma venne parato con una mano sola e Dumah contrattaccò lanciando delle piume di metallo dalle sue ali, che però vennero afferrate e rispedite al mittente, ma senza effetto. Kenshiro riprovò con una rapidissima serie di pugni, di cui una manciata riuscirono a raggiungere Dumah e a fargli sputare un paio di denti, ma il resto venne parato senza difficoltà e le onde d'urto generate spaccarono il terreno per diversi chilometri. Kenshiro capì che la semplice forza fisica non sarebbe bastata e creò un'aura nera, da cui si originò una potentissima esplosione, ma ancora una volta l'avversario scappò, sebbene questa volta avesse dovuto faticare per schivare.

“ Non male. Il tuo potere è senza dubbio pari, se non superiore alla media dei miei colleghi. Ma non basterà, dovresti essere almeno di rango divino per battermi, e finora non ho neanche fatto sul serio.”. La sua pelle si ricoprì di metallo e l'aria si riempì di lance di luce, che si scagliarono a velocità folle sul guerriero umano, che ricoprì le mani di aura bianca e le spezzò tutte o le rispedì al mittente. L'avversario bloccò nuovamente i colpi con le ali, ma quando le riaprì si ritrovò in faccia il piede di Kenshiro, che poi senza il minimo problema lo afferrò e si scaraventò a terra con lui. Purtroppo per Dumah, non si limitò solo ad tastare la durezza del terreno con la faccia, ma il suo avversario appena atterrato gli piantò un gomito nelle costole e provocò un'altra, gigantesca, deflagrazione mista di luce e oscurità. Sperando che bastasse a far ragionare il nemico, Kenshiro si allontanò dal punto di atterraggio e provò la via diplomatica.

“ Penso sia ora di finirla, mio signore. Se dovessimo combattere moriremmo entrambi e ormai avrete capito cosa c'è dentro quel gioiello disgustoso.”. Aveva abbassato il suo livello di energia, cercando di far capire che non voleva più combattere, ma Dumah non era d'accordo e fece aumentare la sua energia, provocando una violenta onda d'urto.

“ Ovvio che l'ho capito, e non è certo un problema. Mi basterà tornare nel mio tempo, fare un piccolo rituale di purificazione e potrò assorbire l'energia di questa cosa per vincere chi di dovere e guadagnarmi il titolo di nuovo Metatron.”. Intorno a lui apparvero altre armi di luce e diversi simboli luminosi cominciarono a brillare sulla sua corazza, mentre Kenshiro sospirò e fece circolare le sue energie di oscurità e luce, dando loro una forma più concreta.

“ In questo caso non abbiamo più niente da dire. Io sono il capo dei baransu no shionin ed è mio compito fermarvi.”. La sua aura si espanse e prese la forma di un samurai bianco e nero dall'aspetto meccanizzato, con giunture e placche a ricoprirlo come un'armatura. Poi si buttò contro il suo avversario pronto a morire.

                                                                                                                  ***********

“ COSA CAZZO ERA QUEL COSO?!”, urlò Koga a Kenichi, Maka, Kanata e Miu, che tenevano le mani strette e guardavano a terra. Erano scappati a rotta di collo fino ad arrivare in una radura, dove avevano eretto una barriera sperando di essere al sicuro. L'artista marziale strinse i denti e cominciò a spiegare.

“ Era un angelo, per la precisione uno dei settantadue generali celesti. Loro sono i signori del paradiso, la sottodimensione in cui vivono gli angeli, e sono secondi solo ai tre principi celest, Metatron, Ariel e Samael, e al loro re, Lucifero. Ma che ci faccia qui, non ne ho idea, anche se sembrava conoscere Kagome.”. La ragazza si ritrovò puntati gli sguardi di tutti e sentì il desiderio di sprofondare nel terreno, si sentiva responsabile per quanto era accaduto.

“ Ecco, l'ho incontrato giorni fa, ma sembrava un comunissimo essere umano. Probabilmente deve avermi seguito attraverso il pozzo.”. I ragazzi di Okinawa avevano saputo pochi giorni fa della vera provenienza di Kagome e imprecarono a denti stretti, sapendo che la situazione andava di male in peggio, poi Kikyo riprese la parola.

“ Scusate, se questi angeli( qualunque cosa siano) hanno tutti questi ufficiali, anche i demoni hanno qualcosa del genere? E chi sarebbe quel Michael di cui parlava quell'essere?”. Questa volta fu Miu a spiegare, mentre gli altri prestavano attenzione e si facevano sempre più preoccupati.

“ Sì, i demoni hanno i settantadue generali infernali, tre principi, Belzebù, Lilith e Abraxas e il loro re, Satana. Michael invece è un'altro dei generali celesti, con tutta probabilità lui e l'altro stanno litigando per una promozione. Infatti questi ruoli non sono fissi, quando uno dei suddetti viene ucciso, promosso o si stanca del suo ruolo, quest'ultimo passa a qualcuno di meritevole insieme al nome. Inutile che vi dica di quante pugnalate alle spalle e raggiri è pieno il Paradiso.”. Tutti i presenti si misero a riflettere sempre più preoccupati e spaventati a quelle parole, soprattutto per il fatto che Kenshiro non fosse ancora tornato. Persino Naraku era parecchio ansioso, nel loro unico incontro aveva percepito la forza dell'umano ed era più grande di qualsiasi altra cosa avesse mai visto e quella dell'angelo era ancora più grande... cosa sarebbe potuto succedere in uno scontro tra simili titani? Proprio mentre pensava a questo una crepa dimensionale si aprì in alto nel cielo e un missile piombò dritto a terra. Tutti si allontanarono appena in tempo e si misero in posizione di guarda, ma poi si accorsero che l'oggetto caduto causando crepe di almeno qualche decina di metri, non era altro che Kenshiro. Era insanguinato da capo a piedi, respirava affannosamente e sembrava sul punto di svenire, ma prese qualcosa dai pantaloni e la lanciò a Kikyo, che vide si trattava della sfera

. “ Sono riuscito a indebolirlo parecchio- cominciò mentre Kanata e Kenichi cominciavano a curarlo- e dovrebbe metterci un po' a riprendersi, ma non avete molto tempo. Distruggete quella cosa e subito.”. Purtroppo aveva ancora meno tempo di quello che pensasse e un'altra crepa spaziale si aprì, rilasciando questa volta una terribile onda d'urto che spazzò via tutti gli alberi e a uscirne fu Dumah. L'angelo era ridotto male quanto il suo avversario, ma in più gli mancavano due ali e aveva uno sguardo rigonfio di collera, al punto che l'aria stessa sembrava bruciare. Osservò Kenshiro e il resto dei presenti, che si sentirono al pari di insetti, gli unici che sembravano resistere erano i cinque di Okinawa.

“ I miei complimenti, umano. Sono passati più di cinquant'anni dall'ultima volta che qualcuno mi ha strappato un'ala, e quel qualcuno era considerato il licantropo più forte della sua epoca. Ma non credere che basterà a convincermi ad andarmene, mi prenderò ciò che è mio...e anche qualcos'altro.”.Si lanciò in picchiata contro Kikyo, che provò ad erigere una barriera, ma era ovvio che fosse sin troppo fragile e Naraku si mise davanti a essa a sua protezione spalancando le braccia e dopo pochi secondi uno schizzo di sangue e un rumore di carne squarciata sporcarono l'aria...e Naraku si voltò maledendo la propria incapacità. Kikyo si toccò il foro nello stomaco e portò la mano insanguinata al volto, non riuscendo neanche a capire come fosse successo, non aveva neanche sentito dolore. Dietro di lei Dumah teneva la sfera con uno sguardo tra l'assetato di sangue e il gongolante e si girò beffardo verso le sue vittime.

“ Beh, grazie, signori. Normalmente vi ucciderei tutti, ma sono impegnato, quindi mi accontenterò di quella sottospecie di non morta, ma se volete vendicarvi vi aspetterò davanti al pozzo. Addio.”. Si trasformò in un raggio di luce e si diresse a tutta velocità, mentre la sua vittima crollò a terra e Naraku si inginocchiò a prenderla, urlando disperato e maledicendo la sua incapacità di salvare l'unica persona di cui gli importasse in tutto l'universo.

Mi scuso immensamente per questo ritardo, ma non è dipeso solo da me. Jacobstark sta per avere gli esami di maturità e vi chiedo di fargli gli auguri insieme a me, perchè ne avrà bisogno. Nel prossimo capitolo si tornerà alla situazione iniziale della fanfiction e mi scuso per avervi fatto aspettare tutti questi mesi, a questo punto spero di concludere prima di metà estate, anche perchè avrò anch'io gli esami universitari (e spero di non dover ripetere l'anno). Ringraziamenti a chiunque abbia recensito finora e buon week end.
  
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