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Autore: ladyAras93    19/05/2017    0 recensioni
Questa fanfiction si basa su avvenimenti successivi alla guerra magica. È una mia personale e originale, idea su come possa essere un possibile ritorno dei ragazzi tra le mura di Hogwarts. Con l'introduzione di personaggi originali e personaggi marginali nella storia originale.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Il ritorno a scuola fu davvero gelido. Durante il viaggio Ron non rivolse la parola a nessuno dei presenti.
Come poteva la loro amicizia passare quei momenti?
La delusione che si leggeva negli occhi del giovane Weasley, era come una pugnalata per Harry ed Hermione .Qualcosa di simile però era già successo , tra Harry e Ron ci fu una brusca litigata per via del torneo tre maghi. Cosa che però poi si risolse.
Questa volata sembrava diverso, l'atteggiamento del rosso era diverso.
Era profondamente ferito e non si fidava più delle persone a lui vicine .
Arrivò l'ultimo dell'anno tutti gli studenti rientrati a scuola cominciarono a pensare cosa organizzare. I programmi erano chiari attendere la mezzanotte nella sala grande, godersi lo spettacolo pirotecnico che il soffitto della sala avrebbe offerto loro, poi continuare i festeggiamenti nella sala comune della propria casa, con relativi infiltrati.
Come ogni anno la sala era addobbata e pronta per i festeggiamenti i tavoli erano pieni di vivande prelibate, che facevano venire l'acquolina soltanto a guardarle.
La cena iniziò con uno dei soliti discorsi filosofici di Silente, che dopo diede il via al banchetto.
Terminata la cena, poco prima della mezzanotte la sala intera rimase completamente al buio illuminata solo dalle stelle del soffitto. Alle spalle dei professori apparvero dei giganteschi numeri di luce che segnavano i secondi all'arrivo della mezzanotte.
Raggiunto lo zero questo esplose in una palla di luce. Sul soffitto cominciò così lo spettacolo che i professori offrivano agli studenti grazie anche all'aiuto di Fred e Giorge Weasley.
Nel cielo apparvero draghi interamente di luce che ruggirono rumorosamente. Grandi fiori sbocciavano restituendo nella sala delle fragranze inebriati.
Quei giochi di luce incantarono tutti gli studenti indistintamente. Tutto si concluse con un ultimo colpo di scena. Un esplosione luminosa fece apparire lo stemma della scuole con i quattro colori principali e i quattro animali che si animarono affascinando ancora di più i ragazzi che scoppiarono in un ovazione rumorosa e allegra.
Terminata la cena tutti erano eccitati per la festa che le loro case gli riservavano in seguito.
Si vociferava che i corvi avessero in programma una festa tranquilla un po di musica e qualche alcolico leggero .
I tassi invece avevano in gioco di gruppo, com'era loro tradizione.
Le serpi e i grifi dal canto loro erano quelli che prendevano la cosa molto sul serio. Tra le due case già rivali tra loro, c'era anche una rivalità spietata su chi avrebbe organizzato la festa di capodanno più bella e memorabile.
Quest'anno le serpi avevano in programma una festa a tema, "i grandi maghi della storia" .
I grifi invece avevano un impostazione più babbana, avevano organizzato una sorta di discoteca al chiuso. La sala comune dei grifi era stata trasformata da permettere a tutti i membri di entrarci comodamente e ballare senza problemi.
In entrambe i casi una cosa non doveva mancare, i litri e litri di alcool che avrebbero reso tutti più disinibiti e sciolti.
La festa dei Serpeverde era qualcosa di molto curato ed elegante. la sala comune era stata sgomberata, un enorme tappeto copriva la parte centrale della stanza. Il grande camino illuminava la stanza e i ballerini con una luce verdastra. I sepeverde indossavano tutti abiti eleganti. Draco indossava un abito molto classico che donava particolarmente alla sua figura da nobile gelido. Le ragazze compresa Pensy rimasero senza parole nel vederlo.
Il ballo fu proprio come voleva Draco un evento elegante e raffinato. Ma ad un certo punto i fiumi dell'alcool cominciarono ad annebbiare le menti di molti dei suoi compagni facendoli comportare come degli animali. Cosa che lo infastidiva in modo inverosimile, ma non voleva rogne come partecipate a qualche rissa, o assistere a scene imbarazzanti. Così decise di abbandonare la "festa" se così si può definire, e si incamminò per i corridoi.
Nel frattempo nella sala comune dei Grifondoro una musica assordante riempiva la sala. I ragazzi si scatenavano sulle note di canzoni babbane, molto trascinanti tanto che alcuni grifi ballavano sui tavoli, sui divani.
Il tutto in un clima di allegria e di festa, c'era un unico dettaglio che stonava cioè l'assenza di Ron.
Il ragazzo infatti aveva iniziato prima il suo giro di ronda, per impedire che Harry ed Hermione cercassero nuovamente di avvicinarsi a lui. E per non sentirsi chiedere ancora e ancora "ma cosa é successo? Perché hai litigato con Harry ed Hermione?" come se a qualcuno davvero importasse ! L'unica cosa che per loro era davvero importante era impicciarsi dei fatti altrui e creare pettegolezzi sulla cosa.
Quindi per evitare qualsiasi nuovo errore, che la sua testa calda gli avrebbe portato a compiere si diresse verso il corridoio accanto alle cucine.
Durante il suo giro di controllo tutto era stranamente tranquillo. Nessuno che girava per i corridoi sotto gli effetti dell'alcool o pronto a fare qualche bravata.
Mentre camminava si sentiva solo l'echeggiare dei suoi passi i quadri appesi alle pareti erano per la maggior parte vuoti. Perché i personaggi erano raggruppati per festeggiare assieme. Si potevano vedere visi allegri e sentire chiacchiere.
Ogni tanto il corridoio veniva illuminato dai fuochi d'artifico che come da tradizione rischiaravano il cielo sopra la scuola con vari colori.
Durante la passeggiata girando un angolo, Ron si trovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare.
L'immagine di Malfoy si stagliava davanti al rosso, che avrebbe preferito incontrare un basilisco più tosto che quell'altezzoso per di più il giorno del suo compleanno.
-Malfoy che ci fai qui non sei alla festa dove celebrale la tua gloriosa nascita ? - chiese Ron sarcastico
- e tu lenticchia stai cercando quel briciolo di buon senso che non hai mai avuto? - rispose secco il ragazzo aggiustandosi i capelli platino mettendo poi una mano nella tasca. Mentre la luce che filtrava dalla finestra lo illuminò di una tonalità verde intensa.
-Fotti nobil uomo dei miei stivali - rispose Ron senza andarci troppo per il sottile illuminato improvvisamente da un lampo di luce rossa.
- i miei complimenti, una tale padronanza di linguaggio da te non lo credevo possibile! - il biondo era sempre secco nelle risposte ma queste tagliavano più di un coltello
-ti dice bene che non voglio iniziare l'anno nuovo con un richiamo da Silente per averti tirato un bel pugno su quella faccia di cazzo! - rispose il Weasley che senza attendere una risposta del biondo si girò per continuare il suo giro.
- bhe forse un briciolondi cervello dopo tutto si é formato in quella testa vuota! - disse ragazzo che riprese anche lui il suo girovagare per il castello senza una meta.
Ron continuava il suo giro, immerso nei suoi pensieri, fin quando un urlo assordante lo riportò alla realtà.
Quell'urlo proveniva dal corridoio dove gazza aveva l'ufficio. Il rosso cominciò a correre a perdifiato con la bacchetta alla mano, non sapeva cosa si sarebbe ritrovato davanti.
Girando l'angolo vide una studentessa accovacciata a terra con le mani alla testa e gli occhi sgranati che guardava verso la porta spalancata dell'ufficio di Gazza. La luce che ne usciva era quasi arancione interrotta improvvisamente da un'ombra nera che piano piano si allungò fino a coprire completamente la giovane ragazza. Lei abbasso la testa nascondendola tra le braccia.
Ron non riuscii a vedere chi era ma sentii le sue parole, quella voce era agghiacciante non sembrava nemmeno umana.
-. Sarà per la prossima - poi l'ombra svanii nel nulla.
Ron corse dalla studentessa. Era Anita Frost era la tassa seduta a terra terrorizzata a morte.
-come stai? Sei ferita? - le chiese cercando di capire se stesse sanguinando. La ragazza aveva ancora il capo chino e non riusciva ad alzarlo.
- tranquilla andrà tutto bene! - disse Ron cercando di farla tranquillizzare ma era inutile, lei tremava come una foglia. Fin quando non alzo una mano indicando al rosso di guardare nell'ufficio.
Ron si voltò verso l'interno della stanza non poteva credere ai suoi occhi. Sulla scrivania di del tuttofare della scuola c'erano dei libri una piuma d'oca ancora nel calamaio. Tutto macchiato da schizzi porpora. L'odore del sangue impregnava la stanza. Il povero gazza era seduto sulla poltrona dietro la scrivania con lo sguardo assente, perso nel vuoto.
Un taglia carte lo trafiggeva sotto il mento, una parte della lama era visibile dalla bocca che continuava il suo cammino presumibilmente verso il cervello.
Il sangue gocciava dal manico del tagliacarte sulla quale era visibile un piccolo fiume rosso. Ad ogni goccia la chiazza sulla camicia si allargava sempre di più. L'espressione disegnata su quel viso era un misto di paura e rabbia, gli occhi fissi nel vuoto piangevano lacrime porpora che avevano rigato il volto di Gazza.
Come poteva essere successo? come era potuta entrare senza farsi notare? E perché Gazza non aveva opposto resistenza?
Queste domande si stavano intromettendo nel cervello del giovane prefetto. In quei casi avrebbe gradito l'aiuto di Hermione ed Harry.
Per prima cosa doveva calmare la tassa poi sarebbe andato a riferire tutto a silente.
-tu sei anita giusto? - disse Ron mettendosi davanti a lei in modo da impedirle di vedere l'ufficio di gazza.
La ragazza fece solo cenno di si con la testa.
-Ascolta ti andrebbe di venire con me da Silente per dirgli cosa hai visto? - chiese il ragazzo ma Anita no rispose, tremava e piangeva.
-Ascolta... - proseguii il rosso mettendole una mano sulla testa
-... Ora ci sono io qui puoi stare tranquilla, ci credo hai avuto paura. Ma ora puoi stare tranquilla - aggiunse
A quel punto la ragazza alzò in modo molto lento la testa. I suoi occhi erano pieni di lacrime, e il terrore era stampato all'interno di questi.
Le prese la mano invitandola ad alzarsi. La giovane tassa si alzò ma le gambe le tremavano ancora per la paura.
- riesci a camminare? - le chiese Ron che stava cominciando a preoccuparsi davvero.
- si... Tra... Tranquillo - disse Anita che fino a quel momento non aveva aperto bocca.
I due andarono nell'ufficio di Silente quasi correndo.
Arrivati davanti le scale che portavano all'ufficio del preside si trovarono davanti la McGranitt.
-Weasley che succede? - chiese lei
-Professoressa Anita ha...-disse Ron ma non riuscii a dire altro ma la piccola tassorosso svenne sul colpo.
-Weasley che cosa é successo? - disse la professoressa cercando di capire.
-allora...... Anita ha trovato il cadavere di Gazza - disse il rosso di botto lasciando la McGranitt sconvolta, mentre sorreggeva la povera tassa svenuta.
-ma com'é possibile? - era incredula.
-vada nell'ufficio di Gazza e vedrà con i suoi occhi. Come sia stato possibile me lo chiedo anche io! - la preoccupazione negli occhi del ragazzo era leggibile.
   
 
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